SCRUTATIO

Mercoledi, 8 ottobre 2025 - Santa Pelagia ( Letture di oggi)

Knjiga o Jobu 34


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Biblija HrvatskiBIBBIA MARTINI
1 Elihu nastavi svoju besjedu i reče:1 Ricomincio adunque Elia, e soggiunse:
2 »I vi, mudraci, čujte što ću reći,
vi, ljudi umni, poslušajte mene,
2 Voi sapienti ascoltate le mie parole: voi prudenti prestatemi attenzione:
3 jer uši nam prosuđuju besjede
isto kao što nepce hranu kuša.
3 Perocché l'orecchio giudica dei discorsi, come il palato discerne i cibi.
4 Zajedno ispitajmo što je pravo
i razmislimo skupa što je dobro.
4 Discutiamo noi in comune la causa, e vediamo tra noi quello, che sia più vero.
5 Job je utvrdio: ‘Ja sam pravedan,
ali Bog meni pravdu uskraćuje.
5 Giobbe disse: Io son giusto, ma Dio ha sovvertita la mia causa.
6 U pravu sam, a lašcem prave mene,
nasmrt prostrijeljen, a bez krivnje svoje!’
6 Imperocché nel giudizio che è stato fatto di me è corso errore: violenta è la mia piaga, senza alcun mio peccato.
7 Zar gdje čovjeka ima poput Joba
koji porugu pije kao vodu,
7 Qual'è l'uomo simile a Giobbe, che tien lo schernire come un bere dell'acqua?
8 sa zlikovcima koji skupa hodi
i s opakima isti dijeli put?
8 Il quale si associa con que' che commetton l'iniquità, e batte la via degli empj?
9 On tvrdi: ‘Kakva korist je čovjeku
od tog što Bogu ugoditi želi?’
9 Perocché egli ha detto: Non sarà l'uomo accetto a Dio per quanto nelle vie di lui egli corra.
10 Stoga me čujte, vi ljudi pametni!
Od Boga zlo je veoma daleko
i nepravednost od Svemogućega,
10 Per la qual cosa voi, uomini saggi, ascoltatemi: lungi da Dio l'empietà, e dall'Onnipotente la ingiustizia.
11 te on čovjeku plaća po djelima,
daje svakom po njegovu vladanju.
11 Perocché egli renderà all'uomo secondo le sue azioni, e farà che tocchi a ciascuno quello, che ha meritato.
12 Odista, Bog zla nikada ne čini,
niti Svesilni kad izvrće pravo.
12 Perocché vero si è, che Dio non condanna senza ragione, e l'Onnipotente non giudica a torto.
13 Ta tko je njemu povjerio zemlju
i vasioni svijet tko je stvorio?
13 Ha egli cedute le sue veci ad un altro sopra la terra? ed a chi ha egli dato a reggere il mondo ch'ei fabbricò?
14 Kad bi on dah svoj u se povukao,
kad bi čitav svoj duh k sebi vratio,
14 Se col cuore irato egli a lui si volgesse, lo spirito, e il soffio di lui a se ritrarrebbe.
15 sva bića bi odjednom izdahnula
i u prah bi se pretvorio čovjek.
15 Verrebber meno tatti gli uomini di carne, e ritornerebbero in cenere.
16 Ako razuma imaš, slušaj ovo,
prikloni uho glasu riječi mojih.
16 Se tu adunque non se' privo d'intelletto, ascolta quel che si dice, e pon mente alle mie parole.
17 Može li vladat’ koji mrzi pravo?
Najpravednijeg hoćeš li osudit’? –
17 Può egli esser capace di guarigione colui, che non ama la giustizia? e come mai condanni tu in tal guisa colui, che è il giusto?
18 Onog koji kaže kralju: ‘Nitkove!’
a odličniku govori: ‘Zlikovče!’
18 Colui che condanna come apostati i regi, e i grandi come empj:
19 Koji nije spram knezovima pristran
i jednak mu je ubog i mogućnik,
jer oni su djelo ruku njegovih?
19 Colui che non ha riguardo all'essere de principi, né fece conto de' tiranni quando disputavano contro de' poveri: perocché opera delle mani di lui son tutti quanti.
20 Zaglave za tren, usred gluhe noći:
komešaju se narodi, prolaze;
ni od čije ruke moćni padaju.
20 Ei di repente morranno, e nel mezzo della notte saran conturbati i popoli, ed eglino, passeranno, e saran rapiti i crudeli senz'opera d'uomo.
21 Jer, on nadzire pute čovjekove,
pazi nad svakim njegovim korakom.
21 Perocché gli occhi tien egli attenti agli andamenti degli uomini, ed esamina tutti i lor passi.
22 Nema toga mraka niti crne tmine
gdje bi se mogli zlikovci sakriti.
22 Né il buio, né l'ombra di morte è bastante a nascondere quelli, che operano l'iniquità.
23 Bog nikome unaprijed ne kaže
kada će na sud pred njega stupiti.
23 Perocché non è in potere dell'uomo il venir di nuovo in giudizio dinanzi a Dio.
24 Bez saslušanja on satire jake
i stavlja druge na njihovo mjesto.
24 Egli ne atterra molti, anzi innumerabili, ed altri sostituisce ne' posti loro.
25 Ta odveć dobro poznaje im djela!
Sred noći on ih obara i gazi.
25 Perocché egli conosce le opere loro, e per questo fa venire la notte, ond'ei sono distrutti.
26 Ćuškom ih bije zbog zloće njihove
na mjestu gdje ih svi vidjeti mogu.
26 Li percosse come empj in luogo di gran concorso.
27 Jer prestadoše za njime hoditi,
zanemariše putove njegove
27 Perché eglino quasi preso partito si allontanarpn da lui, e non vollero saper nulla di tutte le vie di lui:
28 goneć uboge da vape do njega
i potlačene da k njemu leleču.
28 Talmente che fino a lui fecer giungere i clamori dei meschini, e gli fecero udire le voci de' poveri.
29 Al’ miruje li, tko da njega gane?
Zastre li lice, tko ga vidjet’ može?
29 Conciossiaché quand'ei da ad alcuno la pace, chi è che lo condanni? tosto che egli nasconde il suo volto, chi è che in viso lo guardi? Cosi sarà delle genti, e di tutti gli uomini.
30 Nad pucima bdî k’o i nad čovjekom
da ne zavlada tko narod zavodi.
30 Egli è, che ad un ipocrita da il regno a motivo de' peccati del popolo.
31 Kada bezbožnik Bogu svome kaže:
‘Zavedoše me, više griješit’ neću.
31 Or giacché io ho parlato per Iddio non impedirò che tu ancora parli.
32 Ne uviđam li, ti me sad pouči,
i ako sam kad nepravdu činio,
ubuduće ja činiti je neću!’
32 Se io ho errato correggimi in: se ho parlato male, non dirò più altro.
33 Misliš da Bog mora njega kazniti,
dok ti zamisli njegove prezireš?
Al’ kada ti odlučuješ, a ne ja,
mudrost nam svoju istresi de sada!
33 Forse che Dio ne domanderà conto a te, se la mia parola ti spiace? Tu però fosti il primo a parlare, e non io: e se qualche cosa tu sai di meglio, tu parla.
34 Svi ljudi umni sa mnom će se složit’
i svatko razuman koji čuje mene:
34 Parlino a me gli uomini intelligenti, e l'uomo saggio mi ascolti.
35 Nepromišljeno Job je govorio,
u riječima mu neima mudrosti.
35 Ma Giobbe stoltamente ha pa lato, e le parole di lui non suonano buona dottrina.
36 Stoga, nek’ se Job dokraja iskuša,
jer odgovara poput zlikovaca;
36 Padre mio, sia tenuto Giobbe alla prova sino alla fine: non lasciar di percuotere un uomo iniquo.
37 a svom grijehu još pobunu domeće,
među nama on plješće dlanovima
i hule svoje na Boga gomila.«
37 Perché egli la bestemmia aggiunge all'altre sue colpe: frattanto mettiamolo noi alle strette, e di poi ne' suoi discorsi chiami egli Dio in giudizio.