Scrutatio

Giovedi, 16 maggio 2024 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 15


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DIODATILA SACRA BIBBIA
1 OR tutti i pubblicani e peccatori, si accostavano a lui, per udirlo.1 Gli esattori delle tasse e i peccatori si avvicinavano a lui per ascoltarlo.
2 Ed i Farisei e gli Scribi ne mormoravano, dicendo: Costui accoglie i peccatori, e mangia con loro.2 I farisei e i dottori della legge mormoravano dicendo: "Costui accoglie i peccatori e mangia con essi".
3 Ed egli disse loro questa parabola.3 Allora Gesù disse loro questa parabola:
4 Chi è l’uomo d’infra voi, il quale, avendo cento pecore, se ne perde una, non lasci le novantanove nel deserto, e non vada dietro alla perduta, finchè l’abbia trovata?4 "Chi di voi, se possiede cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto per andare a cercare quella che si è smarrita, finché non la ritrova?
5 Ed avendola trovata, non se la metta sopra le spalle tutto allegro?5 Quando la trova, se la mette sulle spalle contento,
6 E venuto a casa, non chiami insieme gli amici, e i vicini, dicendo: Rallegratevi meco, perciocchè io ho trovata la mia pecora, ch’era perduta?6 ritorna a casa, cònvoca gli amici e i vicini e dice loro: "Fate festa con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta".
7 Io vi dico, che così vi sarà letizia in cielo per un peccatore ravveduto, più che per novantanove giusti, che non hanno bisogno di ravvedimento.7 Così, vi dico, ci sarà gioia nel cielo più per un peccatore che si converte, che non per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione".
8 Ovvero, qual’è la donna, che, avendo dieci dramme, se ne perde una, non accenda la lampana, e non ispazzi la casa, e non cerchi studiosamente, finchè l’abbia trovata?8 "O quale donna, se possiede dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e spazza bene la casa e si mette a cercare attentamente, finché non la trova?
9 E quando l’ha trovata, non chiami insieme le amiche, e le vicine, dicendo: Rallegratevi meco, perciocchè io ho trovata la dramma, la quale io avea perduta?9 Quando l'ha trovata, chiama le amiche e le vicine di casa e dice loro: "Fate festa con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta".
10 Così, vi dico, vi sarà allegrezza fra gli angeli di Dio, per un peccatore ravveduto10 Così, vi dico, gli angeli di Dio fanno grande festa per un solo peccatore che si converte".
11 DISSE ancora: Un uomo avea due figliuoli.11 E diceva: "Un uomo aveva due figli.
12 E il più giovane di loro disse al padre: Padre, dammi la parte de’ beni che mi tocca. E il padre spartì loro i beni.12 Il più giovane disse al padre: "Padre, dammi subito la parte di eredità che mi spetta". Allora il padre divise le sostanze tra i due figli.
13 E, pochi giorni appresso, il figliuol più giovane, raccolto ogni cosa, se ne andò in viaggio in paese lontano, e quivi dissipò le sue facoltà, vivendo dissolutamente.13 Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolti tutti i suoi beni, emigrò in una regione lontana e là spese tutti i suoi averi, vivendo in modo dissoluto.
14 E, dopo ch’egli ebbe speso ogni cosa, una grave carestia venne in quel paese, talchè egli cominciò ad aver bisogno.14 Quando ebbe dato fondo a tutte le sue sostanze, in quel paese si diffuse una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.
15 E andò, e si mise con uno degli abitatori di quella contrada, il qual lo mandò a’ suoi campi, a pasturare i porci.15 Andò allora da uno degli abitanti di quel paese e si mise alle sue dipendenze. Quello lo mandò nei campi a pascolare i porci.
16 Ed egli desiderava d’empiersi il corpo delle silique, che i porci mangiavano, ma niuno gliene dava.16 Per la fame avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava.
17 Ora, ritornato a sè medesimo, disse: Quanti mercenari di mio padre hanno del pane largamente, ed io mi muoio di fame!17 Allora, rientrando in se stesso, disse: "Tutti i dipendenti in casa di mio padre hanno cibo in abbondanza, io invece qui muoio di fame!
18 Io mi leverò, e me ne andrò a mio padre, e gli dirò: Padre, io ho peccato contro al cielo, e davanti a te;18 Ritornerò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e dinanzi a te;
19 e non son più degno d’esser chiamato tuo figliuolo; fammi come uno de’ tuoi mercenari.19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi mercenari".
20 Egli adunque si levò, e venne a suo padre; ed essendo egli ancora lontano, suo padre lo vide, e n’ebbe pietà; e corse, e gli si gettò al collo, e lo baciò.20 Si mise in cammino e ritornò da suo padre. Mentre era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione. Gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.
21 E il figliuolo gli disse: Padre, io ho peccato contro al cielo, e davanti a te, e non son più degno d’esser chiamato tuo figliuolo.21 Il figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e dinanzi a te. Non sono più degno di essere considerato tuo figlio".
22 Ma il padre disse a’ suoi servitori: Portate qua la più bella vesta, e vestitelo, e mettetegli un anello in dito, e delle scarpe ne’ piedi.22 Ma il padre ordinò ai servi: "Presto, portate qui la veste migliore e fategliela indossare; mettetegli l'anello al dito e i sandali ai piedi.
23 E menate fuori il vitello ingrassato, ed ammazzatelo, e mangiamo, e rallegriamoci;23 Prendete il vitello grasso e ammazzatelo. Facciamo festa con un banchetto,
24 perciocchè questo mio figliuolo era morto, ed è tornato a vita; era perduto, ed è stato ritrovato. E si misero a far gran festa.24 perché questo mio figlio era morto ed è ritornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". E cominciarono a far festa.
25 Or il figliuol maggiore di esso era a’ campi; e come egli se ne veniva, essendo presso della casa, udì il concento e le danze.25 Ora, il figlio maggiore si trovava nei campi. Al suo ritorno, quando fu vicino a casa, udì musica e danze.
26 E, chiamato uno de’ servitori, domandò che si volesser dire quelle cose.26 Chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse successo.
27 Ed egli gli disse: Il tuo fratello è venuto, e tuo padre ha ammazzato il vitello ingrassato, perciocchè l’ha ricoverato sano e salvo.27 Il servo gli rispose: "E' ritornato tuo fratello e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché ha riavuto suo figlio sano e salvo".
28 Ma egli si adirò, e non volle entrare; laonde suo padre uscì, e lo pregava d’entrare.28 Egli si adirò e non voleva entrare in casa. Allora suo padre uscì per cercare di convincerlo.
29 Ma egli, rispondendo, disse al padre: Ecco, già tanti anni io ti servo, e non ho giammai trapassato alcun tuo comandamento; e pur giammai tu non mi hai dato un capretto, per rallegrarmi co’ miei amici.29 Ma egli rispose a suo padre: "Da tanti anni io ti servo e non ho mai disubbidito a un tuo comando. Eppure tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici.
30 Ma, quando questo tuo figliuolo, che ha mangiati i tuoi beni con le meretrici, è venuto, tu gli hai ammazzato il vitello ingrassato.30 Ora invece che torna a casa questo tuo figlio che ha dilapidato i tuoi beni con le meretrici, per lui tu hai fatto ammazzare il vitello grasso".
31 Ed egli gli disse: Figliuolo, tu sei sempre meco, e ogni cosa mia è tua.31 Gli rispose il padre: "Figlio mio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è anche tuo;
32 Or conveniva far festa, e rallegrarsi, perciocchè questo tuo fratello era morto, ed è tornato a vita, era perduto, ed è stato ritrovato32 ma si doveva far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato".