Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Giobbe 16


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Giobbe prese a dire:
1 Rispose Iob, e disse:
2 «Ne ho udite già molte di cose simili!
Siete tutti consolatori molesti.
2 Io hoe udito frequentemente cotali cose; consolatori pieni d' incarchi voi siete.
3 Non avranno termine le parole campate in aria?
O che cosa ti spinge a rispondere?
3 Or non avranno fine le parole ventose? ovvero è alcuna cosa molesta a te, che così favelli?
4 Anch’io sarei capace di parlare come voi,
se voi foste al mio posto:
comporrei con eleganza parole contro di voi
e scuoterei il mio capo su di voi.
4 E io potea similmente parlare le vostre parole; e ancora Iddio il volesse che l'anima vostra fosse per la mia!
5 Vi potrei incoraggiare con la bocca
e il movimento delle mie labbra potrebbe darvi sollievo.
5 Ch'io consolerei voi con parole, e moveria lo capo mio sopra voi.
6 Ma se parlo, non si placa il mio dolore;
se taccio, che cosa lo allontana da me?
6 Fortificherei voi colla mia bocca, e moverei le labbra mie, quasi come perdonante a voi.
7 Ora però egli mi toglie le forze,
ha distrutto tutti i miei congiunti
7 Ma che farò? Se io favelleroe, non si riposerae lo mio dolore; e se io tacerò, non si partirà da me.
8 e mi opprime.
Si è costituito testimone ed è insorto contro di me:
il mio calunniatore mi accusa in faccia.
8 A ora mi ha oppresso il mio dolore, e in niente sono tornati li miei sensi.
9 La sua collera mi dilania e mi perseguita;
digrigna i denti contro di me,
il mio nemico su di me aguzza gli occhi.
9 La mia pelle crispata induce la testimonianza incontro a me, e si suscita lo parlante falso contro alla mia faccia, contradicente a me.
10 Spalancano la bocca contro di me,
mi schiaffeggiano con insulti,
insieme si alleano contro di me.
10 Ragunoe lo suo furore in me, e minacciandomi stridava contro a me colli suoi denti; lo mio nemico colli terribili occhii ragguardò me.
11 Dio mi consegna come preda all’empio,
e mi getta nelle mani dei malvagi.
11 E le sue bocche s' apersono sopra me, e vituperandomi percosse la mia mascella; e saziati sono [del] le mie pene.
12 Me ne stavo tranquillo ed egli mi ha scosso,
mi ha afferrato per il collo e mi ha stritolato;
ha fatto di me il suo bersaglio.
12 E rinchiuse Iddio me appresso lo malvagio, e nelle mani de' rei diede me.
13 I suoi arcieri mi circondano;
mi trafigge le reni senza pietà,
versa a terra il mio fiele,
13 Io, ch' era quelli che fue ricchissimo, repentemente sono contrito; tenne lo mio capo, spezzò me e puosemi a lui quasi come uno segno.
14 mi apre ferita su ferita,
mi si avventa contro come un guerriero.
14 E intorniò me colle sue lancie, e ferie li miei lombi; e non perdonò, e isparse nella terra le mie budella.
15 Ho cucito un sacco sulla mia pelle
e ho prostrato la fronte nella polvere.
15 E tagliò me colla ferita sopra la ferita, e venne sopra me come gigante.
16 La mia faccia è rossa per il pianto
e un’ombra mortale mi vela le palpebre,
16 Lo sacco cucii sopra la mia cotica; e coperta è colla cenere la mia carne.
17 benché non ci sia violenza nelle mie mani
e sia pura la mia preghiera.
17 La mia faccia enfiò il pianto, e le mie palpebre scurarono.
18 O terra, non coprire il mio sangue
né un luogo segreto trattenga il mio grido!
18 Queste cose sostengo senza iniquità delle mie mani, quando io avea le monde preghiere a Dio.
19 Ecco, fin d’ora il mio testimone è nei cieli,
il mio difensore è lassù.
19 O terra, non coprire lo mio sangue, nè non trovi luogo in te di nascondersi lo mio chiamare.
20 I miei amici mi scherniscono,
rivolto a Dio, versa lacrime il mio occhio,
20 Ecco in verità nel cielo è lo mio testimonio, e colui che sa le mie cose secrete è nelli luoghi eccelsi.
21 perché egli stesso sia arbitro fra l’uomo e Dio,
come tra un figlio dell’uomo e il suo prossimo;
21 O amici miei, pieni di parole; a Dio stilla l'occhio mio.
22 poiché passano i miei anni che sono contati
e me ne vado per una via senza ritorno.
22 E Iddio il volesse, che così fosse giudicato l'uomo con Dio, come è giudicato lo figliuolo dell' uomo con lo suo collega.
23 Ecco certo li brevi anni trapassano; e ando per la via, per la quale io non torneroe.