Scrutatio

Mercoledi, 14 maggio 2025 - San Mattia ( Letture di oggi)

Seconda Epistola di Santo Paulo alli Corinti 5


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 Or sapemo che la nostra magione terrena. di questa nostra abitazione si distruggerà; chè noi avemo da Dio edificazione, cioè casa, non fatta con mano, ma (sarà) eternale nelli cieli.1 Sappiamo infatti che, quando sarà distrutta la nostra dimora terrena, che è come una tenda, riceveremo da Dio un’abitazione, una dimora non costruita da mani d’uomo, eterna, nei cieli.
2 E veramente per questa cosa piangiamo noi, desiderando d'essere vestiti della nostra abitazione la quale è del cielo;2 Perciò, in questa condizione, noi gemiamo e desideriamo rivestirci della nostra abitazione celeste
3 purchè noi siamo trovati vestiti, e non nudi.3 purché siamo trovati vestiti, non nudi.
4 E quanto tempo noi siamo in questo tabernacolo, sì sospiriamo gravati da lui (cioè dal corpo); e non volemo essere spogliati, ma sopravestiti, perchè quella cosa ch' è mortale sia inghiottita dalla vita.4 In realtà quanti siamo in questa tenda sospiriamo come sotto un peso, perché non vogliamo essere spogliati ma rivestiti, affinché ciò che è mortale venga assorbito dalla vita.
5 Ma quello che compie noi a questa cosa, sì è Dio il quale diede a noi pegno il Spirito (Santo).5 E chi ci ha fatti proprio per questo è Dio, che ci ha dato la caparra dello Spirito.
6 Adunque noi per questo siamo arditi sempre, sappiendo che mentre che noi siamo (in questo mondo) nel corpo, sì siamo lontani da Dio.6 Dunque, sempre pieni di fiducia e sapendo che siamo in esilio lontano dal Signore finché abitiamo nel corpo –
7 Chè noi andiamo per fede, e non per bellezza di veduta.7 camminiamo infatti nella fede e non nella visione –,
8 E avemo ardire e buona volontà maggiormente d'essere partiti dal corpo e presenti a Dio.8 siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo e abitare presso il Signore.
9 E imperò ci sforziamo noi di piacere a lui, o da presso o da lungi che noi siamo.9 Perciò, sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforziamo di essere a lui graditi.
10 Chè bisogno è che noi siamo presentati dinanzi alla sedia di Cristo, perchè ciascheduno renda ragione de' fatti del suo corpo, buoni ovvero rei che siano.10 Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, per ricevere ciascuno la ricompensa delle opere compiute quando era nel corpo, sia in bene che in male.
11 Adunque noi che sappiamo, sì predichiamo la gente, perchè temano Dio; chè noi siamo manifesti a Dio (e non ci possiamo nascondere), e abbiamo speranza nelle vostre conscienze d' essere manifesti.11 Consapevoli dunque del timore del Signore, noi cerchiamo di convincere gli uomini. A Dio invece siamo ben noti; e spero di esserlo anche per le vostre coscienze.
12 Noi non ci lodiamo ancora da capo a voi, ma diamo cagione a voi di gloriarvi per noi, perchè andiate a coloro che si pregiano di fuori, e non dentro.12 Non ci raccomandiamo di nuovo a voi, ma vi diamo occasione di vantarvi a nostro riguardo, affinché possiate rispondere a coloro il cui vanto è esteriore, e non nel cuore.
13 Certamente se colla mente passiamo a Dio, ovver che siamo temperati a voi,13 Se infatti siamo stati fuori di senno, era per Dio; se siamo assennati, è per voi.
14 la carità di Cristo constringe noi, pensando questo, che per tutti fu morto Cristo.14 L’amore del Cristo infatti ci possiede; e noi sappiamo bene che uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti.
15 Adunque quando Cristo solo fu morto per tutti quelli che vivono, non vivano a sè medesimi, ma vivano a colui che fu morto per tutti, e resuscitò.15 Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro.
16 Adunque noi non cognoscemo nullo (di questo mondo) secondo la carne, che cosi fusse resuscitato dopo la morte, se non Cristo.16 Cosicché non guardiamo più nessuno alla maniera umana; se anche abbiamo conosciuto Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo più così.
17 .... le cose vecchie son passate; ecco tutte le cose son fatte nuove.17 Tanto che, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove.
18 E tutte son fatte da Dio, il quale racconciò noi a sè per Cristo, e diede a noi le cose secrete del racconciamento.18 Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione.
19 Chè certamente Dio era in Cristo, racconciando il mondo a sè, non computando gli peccati alli uomini (del mondo), e puose in noi la parola del racconciamento.19 Era Dio infatti che riconciliava a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione.
20 Per Cristo adunque (fratelli) noi usiamo legazione (e vicaria), sì come Dio conforta (la gente) per noi. Preghiamovi noi per Cristo, che vi racconciliate con Dio.20 In nome di Cristo, dunque, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio.
21 Chè Dio fece per noi patire il peccato a colui che non amò il peccato, perchè noi compiamo la giustizia di Dio per Cristo.21 Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.