1 (E perciò dice Salomone, che) meglio vale poco di pane con gioia (e pace di cuore), che non fa grande vivanda tra male genti e malvagia compagnia. | 1 Többet ér egy száraz falat békességben, mint egy ház tele áldozati hússal, perpatvar mellett. |
2 Il savio sergente sarà signore intra li folli eredi; e tra' fratelli terrà l'ereditaggio. | 2 Az okos szolga úrrá lesz haszontalan fiakon, s a testvérek között ő osztja el az örökséget. |
3 Tutto simigliantemente come il savio aurifice prova l'oro e l'argento nella fornace, così nostro Signore prova il cuore delle genti. | 3 Ahogy tűzzel próbálják ki az ezüstöt, és a kemencében az aranyat, úgy vizsgálja az Úr a szíveket. |
4 Il malvagio uomo fa volentieri ciò che il malvagio signore gli comanda; il falso uomo confessa ciò che il malvagio e disleale uomo vole dire. | 4 Gonosz szájra gonosz ember ad, és csalárd nyelvre hamis ember hallgat. |
5 Colui che dispregia il povero uomo, e' falli a suo potere onta a colui che il fece; e spesse volte vede uomo venire, che misavviene a colui ch' è lieto d'altrui disavventura (e che ne fa gioia). | 5 Aki lenézi a szegényt, gyalázattal illeti annak Teremtőjét, aki örvend más romlásán, nem marad büntetlen. |
6 Molto sono lieti i prodi uomini, quando hanno bella famiglia; i fanciulli sono in grande gioia quando il loro padre è di buona condizione (e sono stati della vita e buono affare). | 6 Az öregek koronája az unokák, s a fiúk dicsősége a felmenőik. |
7 E' non è già bella cosa, quando il malvagio uomo dice bella parola; (chè uomo di malvagia vita non deve essere amato); e molto è grande villania, quando principe (o altro uomo) mente volentieri. | 7 Nem illik ékes beszéd a balga szájába, még kevésbé hazugság az előkelő ajkára. |
8 Colui che veramente attende (e si sente senza peccato) è altresì come la pietra preziosa ( ch' è in sua virtude); e che li advegna, non lascia già la buona vita, anzi si mantiene saviamente in buone avventure. | 8 A remény kedves drágakő a várakozónak, bármerre fordul, okosan cselekszik. |
9 Quello che copre i segreti del savio uomo, gli mostra amore; ma quello che rapporta parola (altrimenti intra le genti che sono state dotte), e' mette genti in discordia. (Tali genti deve odiare Iddio e l' uomo). | 9 Aki a hibát elleplezi, barátságot teremt, aki pedig a dolgot felhányja, elhidegíti egymástól a barátokat. |
10 Meglio si castiga uno savio uomo d'una semplice parola, che non fanno i folli di cento battiture. | 10 Többet használ a korholás az okosnak, mint száz ütleg a balgának. |
11 Il disleale uomo va cercando tuttavia questioni e discordie; contra lui manda Dio tribulazioni e pene; (già se non s' ammenda, e' non gli fallirà disavventura infino alla morte). | 11 A gonosz mindig viszályt keres, de kegyetlen követet küldenek majd ellene. |
12 (Meglio vale ad altrui di disputare con uno saracino, che con uno sodomito che ha fidanza in sua malizia; e) meglio vale avere compagnia con uno adiroso, che non fa con uno folle, che uomo non puote mettere in diritta via: (chè il folle uomo vuole che l'uomo gli creda ciò ch' ello gli dice; a niuno castigamento non s' accorda). | 12 Jobb találkozni a medvével, amelytől elszedték kölykeit, mint a dőrével, aki elbízza magát balgaságában. |
13 A colui che rende male per bene (che fa male a colui che bene gli ha fatto, renderà Iddio ciò che gli servirà, e suo merito secondo che sarà, nè) già di lui nè di sua famiglia non si partirae misavventura. | 13 Ha valaki jóért rosszal fizet, annak házától a baj többé el nem távozik. |
14 Quello che favella a volontà, e non ha cura che si dica, si muove molte genti ad ira e a questione, (e quello che la sua lingua non attempera a bene dire, diparte spesso amore e concordia); e inanzi che venga a castigamento, lascia tutta sua dirittura. | 14 A civódás kezdete gátszakadás, ezért engedj, mielőtt a perpatvar kitör. |
15 Quello che difende uomo disleale (in piato e in giudicamento) e che grava il prode uomo, Iddio li porta odio, (e non può dirittamente mantenere le sue genti; chè giustizia deve essere tale, che il giudice non deve niuno conoscere, nè il povero gravare nè il ricco diportare, e chi altrimenti fa pecca gravemente nell' anima sua). | 15 Aki a gonoszt felmenti és aki az igazat elmarasztalja: mindkettőt egyformán megveti az Úr. |
16 Che può valere (nè crucciare) al folle (acciò ch' egli ha) grande patrimonio e grande ricchezza, onde non puote comparare dottrina nè sapienza? Quelli che fa la sua casa più alta che diritto non è, spesso addiviene ch' ello ne manca; chè l'alta cade più tosto che la bassa; e quello che non vuole il senno intendere verrae a male. (Quello che si forza più che suo potere, nolli durerà; e' non è già savio, e spesso addiviene che ritorna a più basso stato, che non è stato dinanzi). | 16 Mire jó a vagyon a balgának, mikor nem tud rajta bölcsességet vásárolni? Aki magasra építi házát, összeomlást keres, aki tanulni átall, bajba kerül. |
17 In tutto tempo ama il suo amico, quello che è verace amico; ma niuno non puote sì bene conoscere il suo amico, come è al bisogno. | 17 A barát állandóan szeretetet tanúsít, és szükség idején testvérnek bizonyul! |
18 Quello è folle, che sopra si piglia la cura altrui (e non la sa governare, e quando è mestiere non lo consiglia a suo potere; chè poi che l'uomo riceve altrui in sua guardia, gli deve portare sì grande fede come a sè medesimo). | 18 Esztelen ember, aki kezességet vállal és társáért jótáll. |
19 Ispesse volte colui che tiene il suo cuore in fellonia (e in discordia) averà questione; e quello che più favella che non si conviene, non gli sta bene. | 19 Aki viszályt keres, az kedveli a perpatvart, aki magas kaput épít, a romlást keresi. |
20 Colui che ha il suo cuore nutrito in malizia (e in dolore, e colui che ha sua intenzione drieto al male per bene) a grande male e tormento verrà; (colui che ha buono cuore e semplice coraggio sarà lungo tempo in buono stato, e colui che male pensa e procaccia di fare altrui a suo potere, e mena mala vita, il mostra alcuna volta di fuori; e più tosto viene a sua fine il folle che il buono); e chi troppo mena la lingua, male a suo uopo. | 20 A romlott szívű nem lel szerencsét, s akinek hamis a nyelve, bajba kerül. |
21 Il folle è in grande confusione in sè medesimo; (a suo potere non farà già gioia); e in figliuolo scipido non si rallegra il padre. | 21 A maga gyalázatára látott a balga napvilágot, de atyja sem leli örömét a bolondban! |
22 Animo allegro fa stare altrui fresco e giovane; ma quando l'animo è tristo, doventa altri secco e magro. | 22 Vidám szív jót tesz a testnek, a nyomott kedély pedig elszárítja a csontokat. |
23 Il disleale giudice prende prezzo di coloro che averanno a fare con lui; per che gli adiviene che non può diritto giudicare; (ma colui che fa ciò giudicare crudelmente, Iddio il punirà sanza pietade). | 23 Elfogadja a gonosz az adományt a kebelből, hogy elcsavarja a törvény útját. |
24 La prudenza dell' uomo si vede nel volto suo; ma gli occhi degli stolti alloccano di qua e ?i là. | 24 Az okos szeme előtt a bölcsesség áll, az ostoba szeme pedig a földkerekség végein jár. |
25 (Molto si cruccia il nostro Signore del peccatore che sua vita non vuole emendare, e tutta Santa Chiesa deve fare duolo, tutto simigliantemente come) il mal figliuolo fa al suo padre confusione, e fa dolore alla sua madre. (Il savio uomo non desidera già cose terrene, donde onta nè danno gliene possa avvenire, nè donde debba perdere la gioia perdurabile; il folle non ha sua intenzione se non alle cose del mondo, e non ha cura donde ch' egli abbia; e più spesso ne viene al male che al bene). | 25 A balga fiú bosszúsága atyjának, és keserű fájdalma szülőanyjának. |
26 Molto fa male chi a prode uomo fa danno; e gravemente pecca quello che fa male a giudice per diritto giudicamento. | 26 Nincsen rendjén, ha bírságot rónak az igazra, sem ha előkelőt az igazság dacára ütleggel illetnek. |
27 Quello che è misurevole in parole (e in ciò che fa) sarà tenuto savio; e mette buona misura e discrezione in sua vita, in che stato ello si sia. | 27 Aki visszatartja szavát, az bölcs és értelmes, az az okos férfi, aki higgadt lelkű. |
28 (E tutto così è; come l' uomo che troppo favella, alcuna volta è tenuto folle, tutto simigliantemente) il folle che favella poco e tacerae, sarà tenuto savio. | 28 A balgát is okosnak lehet tartani, amikor hallgat, és értelmesnek, míg ajkát zárva tartja. |