Scrutatio

Lunedi, 12 maggio 2025 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Proverbi 14


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1 La savia donna governa la sua casa (e la sua famiglia); ma la folle donna mette a male ciò ch' ella ha tra le mani.1 La sapienza costruisce la sua casa, la stoltezza con le proprie mani la distrugge.
2 Colui che teme Dio è tenuto vile da colui che tiene vita malvaglia e disleale.2 Chi cammina nella sua rettitudine ha il timor di Dio, chi perverte la sua strada lo disprezza.
3 La bocca del folle ha tuttavia arigogliosa parola; ma il savio si guarda da molto dire.3 Nella bocca dello stolto c'è un germoglio di superbia, le labbra dei saggi li custodiscono.
4 In qualunche luogo che il prode uomo sia, molte genti ne vagliono di meglio; ma la compagnia del malvagio non averà già mai bene alla fine.4 Se non ci sono buoi la greppia è vuota, nella forza del giovenco c'è abbondanza di prodotti.
5 Il prode uomo e leale non mentirae per altrui, (e graverà); il malvagio non averà già cura di ciò che si dica, nè contro cui elli porti testimonianza.5 Un testimonio verace non mentisce, un falso testimonio esala falsità.
6 Il folle sì demanderà consiglio, e sì non lo troverà; e la dottrina del savio è molto leggiera ad intendere.6 Cerca la sapienza l'insolente, ma invano, per l'intelligente, la sapienza è cosa facile.
7 Va contro al folle; e' non intende ciò che tu gli dici.7 Guarda di star lontano dall'insipiente, perché non vi troverai labbra sapienti.
8 Il savio guarderà molto bene quello che ha a fare; il folle tuttavia è d'una parte e dall' altra, di là e di qua, (e molto ha il savio pensiero, e diverse maniere).8 Chi è prudente studia bene la sua strada, ma la follia degli stolti è sbandamento.
9 Il malvagio si rallegra nel suo peccato (e nel suo dolore); ma tra li prodi uomini non averae se none grazia (di leggieri).9 Nelle tende degli insolenti c'è il castigo, nelle case dei giusti c'è la grazia.
10 Il cuore (che spesso guarda com' egli ha vivuto e che vita ha menata) se si sente in buono stato e sanza peccato, molto è in grande gioia; ma niuno strano non potrà già [partecipare] a sua gioia (nè a suo solazzo; chè niuno conosce sì bene l'uomo, come sè medesimo).10 Conosce il cuore la sua propria amarezza e alla sua gioia non s'associa l'estraneo.
11 La casa del malvagio (e' loro poderi) saranno distrutti (e anderanno a niente); e gli alberghi dei buoni uomini (e ciò ch' egli hanno fatto) anderanno tuttavia e saranno in buono stato.11 La casa degli empi sarà abbattuta, la tenda dei giusti fiorirà.
12 Bene addiviene che l' uomo riguarda una maniera diritta, che assomiglia buona; ma s'egli vi stesse lungamente, egli n' anderebbe alla morte (dell' inferno. Però si deve ciascuno bene guardare, in che stato egli è, se mena vita per che si possa salvare).12 Una strada agli occhi dell'uomo par diritta, all'altra estremità però c'è un trabocchetto.
13 La gioia (di questo secolo è molto picciola e) finisce in dolore, (quando conviene passare la sentenza della morte); e spesso addiviene che tutta sua vita è uno uomo in pena (in dolore e in malizia).13 Perfino nel riso il cuore si rattrista e la gioia stessa finisce nell'afflizione.
14 Il malvagio uomo sarà punito (e distrutto) secondo ciò ch' elli ha fatto; il prode uomo sarà signore sopra i malvagi.14 Delle sue vie si sazia il traviato, ma l'uomo buono delle sue azioni.
15 Il semplice uomo crede tutto ciò che l'uomo gli dice; ma il savio riguarda bene il suo fatto (e la parola che l'uomo gli dice).15 L'ingenuo crede ad ogni parola, chi è prudente veglia sui suoi passi.
16 Il savio teme, e sì si guarda di fare male; ma il folle non guarda che fa, se gli addiviene tosto.16 Il saggio teme e sfugge il male, lo stolto va avanti e sta tranquillo.
17 Quello che non è tenuto per sostenere è sostenuto per forza; e lo uomo malizioso è da schifare.17 Chi è pronto all'ira commette ogni stoltezza e l'uomo tenebroso attira l'odio.
18 Il savio tiene piccolo il folle; il savio intende volentieri ragione.18 Gli ingenui hanno in sorte la stoltezza, gli accorti invece si adornano di scienza.
19 I buoni sopramontano tuttavia i malvagi (che non si vogliono mettere a fare bene).19 I cattivi si inchineranno ai buoni e gli empi davanti alle porte dei giusti.
20 Al suo prossimo medesimo il povero è inodioso; ma molte genti fanno sembianti d'amare il ricco. (Il povero ha molti pochi amici; per sembianti il ricco tengono più genti caro).20 Il povero è odiato anche dal suo simile, ma gli amici del ricco sono molti.
21 Colui che dispregia il suo prossimo, pecca (molto gravemente); e colui che avrà pietade del povero uomo, bene incontrerà loro. Coloro che credono nel (nostro) Signore (bene averanno, e) sono pieni (di pietade e) di misericordia.21 Chi disprezza il suo prossimo fa peccato, ma chi ha pietà dei miseri è beato.
22 Coloro che fanno male, vivono in mala maniera; veritade e misericordia apparecchiano al buono vita perdurabile; (la veritade, cioè di guardarsi di misfare altrui, di ricordarsi della sua vita com' ella sta; la misericordia deve avere pietà del povero uomo che ha mestiere d' avere pietade di lui; e sarà giudicato senza peccato).22 Non traviano forse gli artefici del male? Benevolenza e fedeltà a chi fa il bene.
23 In tutti i beni averà tuttavia abondanza, (abbiendo che vogliono fare onde bene avvenga); quegli che sono pieni di male parole, saranno tuttavia in povertade.23 In ogni fatica c'è guadagno, solo la parola delle labbra porta all'indigenza.
24 Le buone ricchezze fanno tuttavia a' prodi uomini grande onore; e però che il folle non sa spesso provedere al tempo e al luogo, gli aggrava molto.24 Corona dei saggi è la loro ricchezza, diadema degli stolti è la stoltezza.
25 Colui che è leale testimonio, libera colui per cui egli è; ma il falso e il disleale non anderà già per diritta via.25 Un testimonio veritiero salva molti, chi dice menzogne è una rovina.
26 Colui che teme Dio, ha grande fidanza (in Dio); e' suoi fanciulli saranno in buona sicurtade.26 Nel timore del Signore c'è un sicuro rifugio e per i suoi figli egli è riparo.
27 La dottrina del nostro Signore è fontana di vita, e fa alli savi lasciare il male, e gli disturba dalla morte dell' inferno.27 Il timore del Signore è sorgente di vita per sfuggire ai lacci della morte.
28 Quanto il popolo è più grande, tanto è maggiore sua dignità; e quando sono pochi nel popolo, è vergogna del prencipe.28 L'onore del re sta nella moltitudine del popolo, carenza di popolo è rovina del principe.
29 Quello che è sofferente, governa le sue genti saviamente; colui che non è sofferente, sarà tenuto folle.29 Chi è lento alla collera ha molta intelligenza, chi è facile a infiammarsi mostra stoltezza.
30 Chi sta in pace di cuore, molto gli è buono ciò ch' egli ha; quello ch' è invidioso, non averà già mai se non dolore.30 Vita dei corpi è un cuore benigno, l'invidia è tarlo delle ossa.
31 Chi fa male al povero uomo, elli fa male al suo fattore (a colui che lo formò); e chi del povero ha pietade, somiglia bene ch' egli tema Dio, e lo onori.31 Chi opprime il povero disonora il suo Creatore, lo glorifica chi ha pietà dell'umile.
32 Il malvagio e disleale sarà gittato (del regno di Dio) per sua dislealtade; ma il prode uomo non teme punto la morte, (anzi l'attende lealmente quando Iddio gliela manda).32 Dalla sua malizia è rovinato l'empio, ma pur nella sua morte il giusto è fiducioso.
33 Il savio uomo ha nel suo cuore sapienza, e castiga i folli per detti e per esempli.33 Nel cuore intelligente risiede la sapienza, ma non si conoscerà nel seno degli stolti.
34 Il bene fatto mette le genti ad onore (qui e nell' altro secolo); il peccato tiene l' uomo alla morte dell' inferno.34 La giustizia innalza una nazione, vergogna per i popoli è il peccato.
35 Al signore (che saviamente bene intende) sì è degno di servire chi (sempre) bene [intende; il folle] sostiene il suo mal talento (e il suo coraggio).35 Il re si compiace d'un servo intelligente, la sua collera è per chi lo disonora.