Scrutatio

Giovedi, 15 maggio 2025 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Iob 34


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 Adunque pronunciante Eliu, anco queste cose disse:1 Eliu prese a dire:
2 Udite, savii, le mie parole; e voi, ammaestrati, ascoltate me.2 «Ascoltate, saggi, le mie parole
e voi, dotti, porgetemi l’orecchio,
3 Certo l'orecchio prova le parole; e lo gorguzzolo l'esca collo assaggiare giudica.3 perché come l’orecchio distingue le parole
e il palato assapora i cibi,
4 Eleggiamo lo giudicio a noi, e intra noi giudichiamo quale sia lo migliore.4 così noi esploriamo ciò che è giusto,
indaghiamo tra noi ciò che è bene.
5 Perciò che disse Iob: giusto sono, e Iddio sovvertì lo mio giudicio.5 Giobbe ha detto: “Io sono giusto,
ma Dio mi nega il mio diritto;
6 Certo, giudicando me, la bugia è; la sagitta mia è violenta senza alcuno peccato.6 contro il mio diritto passo per menzognero,
inguaribile è la mia piaga, benché senza colpa”.
7 Chi è uomo, com' è Iob, che bee la derisione come acqua?7 Quale uomo è come Giobbe
che beve, come l’acqua, l’insulto,
8 Che va con coloro che òperano la iniquitade, e va con malvagi uomini?8 che cammina in compagnia dei malfattori,
andando con uomini iniqui?
9 Certo elli disse: non piacerà l'uomo (ancora) a Dio, se ancora corresse con lui.9 Infatti egli ha detto: “Non giova all’uomo
essere gradito a Dio”.
10 E perciò, o uomini di buono cuore, udite me: partisi da Dio la empietà, e dall' Onnipotente la iniquitade.10 Perciò ascoltatemi, voi che siete uomini di senno:
lontano da Dio l’iniquità
e dall’Onnipotente l’ingiustizia!
11 Certo la opera dell' uomo renderae a lui, e (appena) secondo la via di ciascheduno restituirà a lui.11 Egli infatti ricompensa l’uomo secondo le sue opere,
retribuisce ciascuno secondo la sua condotta.
12 Veramente Iddio non condanna indarno, nè lo Onnipotente sovvertisce lo giudicio.12 In verità, Dio non agisce da ingiusto
e l’Onnipotente non sovverte il diritto!
13 Quale altro constituì sopra la terra? ovver quale pose sopra lo mondo, lo quale elli fabbricò?13 Chi mai gli ha affidato la terra?
Chi gli ha assegnato l’universo?
14 Se dirizzerà a lui lo suo cuore, lo spirito suo e lo fiato a sè trarrà.14 Se egli pensasse solo a se stesso
e a sé ritraesse il suo spirito e il suo soffio,
15 Verrà meno tutta la carne insieme, e l' uomo nella cenere ritornerà.15 ogni carne morirebbe all’istante
e l’uomo ritornerebbe in polvere.
16 Adunque se tu hai intelletto, odi quello che si dice, e ascolta la voce del mio parlare.16 Se sei intelligente, ascolta bene questo,
porgi l’orecchio al suono delle mie parole.
17 Colui che non ama lo giudicio, puote egli essere sanato? e come tu quello che è giusto, intanto lo condanni?17 Può mai governare chi è nemico del diritto?
E tu osi condannare il Giusto supremo?
18 Il quale dice allo re, partito dalla legge; lo qual chiama li duchi, malvagi;18 Lui che dice a un re: “Iniquo!”
e ai prìncipi: “Malvagi!”,
19 lo quale non riceve le persone de' principi; nè non conosce lo tiranno, quando contende contro al povero; certo tutti quanti sono lavorìo delle sue mani.19 lui che non usa parzialità con i potenti
e non preferisce il ricco al povero,
perché tutti sono opera delle sue mani.
20 Subito morranno; e nella mezza notte li popoli saranno turbati, e trapasseranno, e porterannone la forza sanza mani.20 In un istante muoiono e nel cuore della notte
sono colpiti i potenti e periscono.
Senza sforzo egli rimuove i tiranni,
21 E gli occhii suoi sopra le vie degli uomini; e tutti gli andamenti loro considera.21 perché tiene gli occhi sulla condotta dell’uomo
e vede tutti i suoi passi.
22 Non sono le tenebre, e non è l'ombra della morte, chè si nascondano quivi coloro che adòperano la iniquitade.22 Non vi è tenebra, non densa oscurità,
dove possano nascondersi i malfattori.
23 Nè più oltre è nella signorìa dell' uomo, (accid) ch' elli venga a Dio nel giudicio.23 Poiché non si fissa una data all’uomo
per comparire davanti a Dio in giudizio:
24 Triterà molti e senza numero, e farà stare altri per loro.24 egli abbatte i potenti, senza fare indagini,
e colloca altri al loro posto.
25 Per ch' egli ha conosciute l'opere loro; ed impercioe inducerae la notte, e fieno distrutti.25 Perché conosce le loro opere,
li travolge nella notte e sono schiacciati.
26 Quasi come malvagi percosse loro nelli luoghi delli videnti.26 Come malvagi li percuote,
li colpisce alla vista di tutti,
27 I quali quasi della loro industria si partirono da lui, e tutte le sue vie non volleno intendere;27 perché si sono allontanati da lui
e di tutte le sue vie non vollero saperne,
28 acciò ch' elli faccino pervenire a lui lo grido dello bisognoso, e udire la voce de' poveri.28 facendo salire fino a lui il grido degli oppressi,
ed egli udì perciò il lamento dei poveri.
29 Adunque, elli concedente pace, chi è che lo condanni? e quando nascondesse lo volto, chi è che contemplasse lui e sopra le genti e sopra ogni uomo?29 Se egli rimane inattivo, chi può condannarlo?
Se nasconde il suo volto, chi può vederlo?
Ma sulle nazioni e sugli individui egli veglia,
30 Il quale fae regnare l' uomo ipocrita per li peccati del popolo.30 perché non regni un uomo perverso,
e il popolo non venga ostacolato.
31 Adunque, per ch' io favellai al Signore, ancora non ti contraddirò se tu vorrai parlare.31 A Dio si può dire questo:
“Mi sono ingannato, non farò più del male.
32 Se io errai, insegna a me; se io dissi cosa iniqua, più oltre non aggiugnerò.32 Al di là di quello che vedo, istruiscimi tu.
Se ho commesso iniquità, non persisterò”.
33 Or non la cerca Iddio da te, perciò che la dispiace a te? In verità tu cominciasti a favellare, e non io; e se tu alcuna cosa conoscesti migliore, favella.33 Forse dovrebbe ricompensare secondo il tuo modo di vedere,
perché tu rifiuti il suo giudizio?
Sei tu che devi scegliere, non io,
di’, dunque, quello che sai.
34 Gli uomini intendenti favellino a me, e l' uomo savio oda me.34 Gli uomini di senno mi diranno
insieme a ogni saggio che mi ascolta:
35 E Iob stoltamente hae favellato; le parole sue non suonano disciplina.35 “Giobbe non parla con sapienza
e le sue parole sono prive di senso”.
36 Padre mio, provisi Iob insino alla fine; non cessare di flagellare l' uomo iniquo,36 Bene, Giobbe sia esaminato fino in fondo,
per le sue risposte da uomo empio,
37 il quale aggiugne sopra li peccati la blasfemia; ancora intra noi sia costretto; e allora provochi Iddio con suoi sermoni.37 perché al suo peccato aggiunge la ribellione,
getta scherno su di noi
e moltiplica le sue parole contro Dio».