Scrutatio

Sabato, 10 maggio 2025 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Giobbe 28


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DIODATIBIBBIA MARTINI
1 Certo l’argento ha la sua miniera, E l’oro un luogo dove è fuso.1 L'argento ha un principio nelle sue vene, e l'oro ha un luogo dov'ei si fonde.
2 Il ferro si trae dalla polvere, E la pietra liquefatta rende del rame.2 Dalla terra cavasi il ferro: e la pietra sciolta col fuoco si cangia in rame.
3 L’uomo ha posto un termine alle tenebre, E investiga ogni cosa infino al fine; Le pietre che son nell’oscurità e nell’ombra della morte;3 Egli fissa alle tenebre la lor durazione, e la fine investiga di tutte le cose, ed anche la pietra ascosa nella caligine, e nell'ombra di morte.
4 Ove i torrenti che il piè avea dimenticati scoppiano fuori, E impediscono che niuno vi stia appresso; Poi scemano, e se ne vanno per opera degli uomini.4 Un torrente separa dai viaggiatori, e ad esse non si appressa il piede del povero, e sono in luoghi inaccessibili.
5 La terra, che produce il pane, Disotto è rivolta sottosopra, e pare tutta fuoco.5 Una terra, dal cui seno nasceva del pane, è disertata dal fuoco.
6 Le pietre di essa sono il luogo degli zaffiri, E vi è della polvere d’oro.6 Havvi un luogo, di cui i sassi sono saffiri, e le sue zolle sono oro.
7 Niuno uccello rapace ne sa il sentiero, E l’occhio dell’avvoltoio non riguardò mai là.7 Uccello non ne conobbe la strada, e l'occhio dell'avoltoio non giunse a discernerla.
8 I leoncini della leonessa non calcarono giammai que’ luoghi, Il leone non vi passò giammai.8 Ella non fu battuta da' figliuoli de' mercatanti, né vi passò la lionessa.
9 L’uomo mette la mano a’ macigni; Egli rivolta sottosopra i monti fin dalla radice.9 Egli stese sua mano contro i vivi massi, e rovesciò le montagne dalle loro radici.
10 Egli fa de’ condotti a’ rivi per mezzo le rupi; E l’occhio suo vede ogni cosa preziosa.10 Egli scavò rivi di acque trai sassi, e l'occhio di lui indagò tutto quel, che v'è di prezioso.
11 Egli tura i fiumi che non gocciolino, E trae fuori in luce le cose nascoste.11 Egli visitò le ime parti de' fiumi, e ne trasse fuori ciò che vi era nascosto.
12 Ma la sapienza, onde si trarrà ella? E dov’è il luogo dell’intelligenza?12 Ma dov' è, che trovisi la sapienza? e la sede dell'intelligenza dov'è?
13 L’uomo non conosce il prezzo di essa; Ella non si trova nella terra de’ viventi13 Il pregio di lei non è conosciuto dall'uomo, né ella si trova nella terra di quei, che vivono delle delizie.
14 L’abisso dice: Ella non è in me; E il mare dice: Ella non è appresso di me.14 L'abisso dice: Meco ella non è, e il mare confessa: Ella non è con me.
15 Ei non si può dare oro per essa, Nè può pesarsi argento per lo prezzo suo.15 Ella non si compera coll'oro più fino; né cambiò fassene a peso d'argento.
16 Ella non può essere apprezzata ad oro di Ofir, Nè ad onice prezioso, nè a zaffiro.16 Ella non sarà messa a paragone colle tinte preziose delle Indie, né colla pietra sardonica più pregiata, né col saffiro.
17 Nè l’oro, nè il diamante, non posson pareggiarla di prezzo; Ed alcun vasellamento d’oro fino non può darsi in iscambio di essa.17 Non sarà stimato eguale a lei l'oro, od il cristallo, né sarà data in cambio per vasi di pretto oro:
18 Appo lei non si fa menzione di coralli, nè di perle; La valuta della sapienza è maggiore che quella delle gemme.18 Le più eccelse, e pregiate cose non son da rammentarsi in suo paraggio: ma occulto è il luogo onde estraggesi la sapienza.
19 Il topazio di Etiopia non la può pareggiar di prezzo; Ella non può essere apprezzata ad oro puro19 Non si agguaglerà a lei il topazio d'Etiopia, né le saran poste in confronto le tinture più splendide.
20 Onde viene adunque la sapienza? E dove è il luogo dell’intelligenza?20 Donde adunque vien mai la sapienza, e quale è la sede della intelligenza?
21 Conciossiachè ella sia nascosta agli occhi d’ogni vivente, Ed occulta agli uccelli del cielo.21 Ella è ascosa agli sguardi di tutti i viventi, ella è ignota anche agli uccelli dell'aria.
22 Il luogo della perdizione e la morte dicono: Noi abbiamo con gli orecchi solo udita la fama di essa.22 La perdizione, e la morte hanno detto: Alle nostre orecchie è giunta la fama di lei.
23 Iddio solo intende la via di essa, E conosce il suo luogo.23 La via per trovarla è nota a Dio, ed egli sa dov'ella dimori.
24 Perciocchè egli riguarda fino all’estremità della terra, Egli vede sotto tutti i cieli.24 Perocché lo sguardo di lui giunge sino ai confini del mondo, ed egli vede tutte le cose che sono sotto de' cieli.
25 Quando egli dava il peso al vento, E pesava le acque a certa misura;25 Egli, che diede ai venti il momento, e librò, e misurò le acque.
26 Quando egli poneva il suo ordine alla pioggia, E la via a’ lampi de’ tuoni;26 Allorché la legge prescrisse alle piove, e la strada alle sonanti procelle:
27 Allora egli la vedeva, e la contava; Egli l’ordinava, ed anche l’investigava.27 Allora egli la vide, e la manifestò, e la stabilì, e ne scoperse i segreti.
28 Ma egli ha detto all’uomo: Ecco, il timor del Signore è la sapienza; E il ritrarsi dal male è l’intelligenza28 E all'uomo disse: Ecco che il timor del Signore egli è la stessa sapienza, e la fuga del male ell'è la vera intelligenza.