Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 10


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DIODATILA SACRA BIBBIA
1 ORA, fratelli, io non voglio che ignoriate che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, e che tutti passarono per lo mare;1 Non voglio infatti che ignoriate, o fratelli, che i nostri padri sono stati tutti sotto la nube, tutti hanno attraversato il mare,
2 e che tutti furono battezzati in Mosè, nella nuvola, e nel mare;2 tutti sono stati battezzati in Mosè nella nube e nel mare,
3 e che tutti mangiarono il medesimo cibo spirituale;3 tutti hanno mangiato lo stesso cibo spirituale,
4 e che tutti bevvero la medesima bevanda spirituale; perciocchè bevevano della pietra spirituale, che li seguitava; or quella pietra era Cristo.4 tutti hanno bevuto la stessa bevanda spirituale (bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava: quella roccia era Cristo):
5 Ma Iddio non gradì la maggior parte di loro; perciocchè furono abbattuti nel deserto5 ma Dio non si compiacque della maggior parte di loro, e furono atterrati nel deserto.
6 Or queste cose furon figure a noi; acciocchè noi non appetiamo cose malvage, siccome anch’essi le appetirono.6 Queste cose accaddero come esempi per noi, perché non desiderassimo cose cattive, come essi le desiderarono.
7 E che non diveniate idolatri, come alcuni di loro; secondo ch’egli è scritto: Il popolo si assettò per mangiare, e per bere, poi si levò per sollazzare.7 Non divenite idolatri come alcuni di loro, come sta scritto: Il popolo si sedette a mangiare e a bere, e poi si alzò a divertirsi.
8 E non fornichiamo, come alcuni di loro fornicarono, onde ne caddero in un giorno ventitremila.8 Né abbandoniamoci alla fornicazione, come si abbandonarono alcuni di essi, e ne caddero in un solo giorno ventitremila.
9 E non tentiamo Cristo, come ancora alcuni di loro lo tentarono, onde perirono per li serpenti.9 Né mettiamo alla prova il Signore, come alcuni di essi lo misero, e caddero vittime dei serpenti.
10 E non mormoriate, come ancora alcuni di loro mormorarono, onde perirono per lo distruttore.10 Né mormorate, come mormorarono alcuni di essi, e caddero vittime dello sterminatore.
11 Or tutte queste cose avvennero loro per servir di figure; e sono scritte per ammonizion di noi, ne’ quali si sono scontrati gli ultimi termini de’ secoli.11 Ora tutte queste cose accaddero a loro in figura e sono state scritte per ammonimento nostro, di noi per i quali è giunta la fine dei tempi.
12 Perciò, chi si pensa star ritto, riguardi che non cada.12 Quindi, chi crede di star dritto, guardi di non cadere.
13 Tentazione non vi ha ancora colti, se non umana; or Iddio è fedele, il qual non lascerà che siate tentati sopra le vostre forze; ma con la tentazione darà l’uscita, acciocchè la possiate sostenere.13 Nessuna tentazione vi ha mai colti se non umana, e Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le forze, ma con la tentazione darà anche il mezzo di sopportarla.
14 PERCIÒ, cari miei, fuggite dall’idolatria14 Perciò, o miei cari, fuggite l'idolatria.
15 Io parlo come ad intendenti; giudicate voi ciò che io dico.15 Parlo come a persone intelligenti; giudicate voi stessi quello che dico:
16 Il calice della benedizione, il qual noi benediciamo, non è egli la comunione del sangue di Cristo? il pane, che noi rompiamo, non è egli la comunione del corpo di Cristo?16 il calice della benedizione che noi benediciamo, non è comunione con il sangue di Cristo? Il pane che spezziamo, non è comunione con il corpo di Cristo?
17 Perciocchè vi è un medesimo pane, noi, benchè molti, siamo un medesimo corpo; poichè partecipiamo tutti un medesimo pane.17 Essendo uno solo il pane, noi siamo un corpo solo sebbene in molti, poiché partecipiamo tutti dello stesso pane.
18 Vedete l’Israele secondo la carne; non hanno coloro che mangiano i sacrificii comunione con l’altare?18 Guardate l'Israele secondo la carne: quelli che mangiano del sacrificio non sono forse in comunione con l'altare?
19 Che dico io adunque? che l’idolo sia qualche cosa? o che ciò che è sacrificato agl’idoli sia qualche cosa?19 Che dico dunque? Che la carne immolata agli idoli è qualche cosa? O che un idolo è qualche cosa?
20 Anzi dico, che le cose che i Gentili sacrificano, le sacrificano a’ demoni, e non a Dio; or io non voglio che voi abbiate comunione co’ demoni.20 No, anzi, quello che sacrificano, ai demòni lo sacrificano e non a Dio. Ora io non voglio che voi entriate in comunione con i demòni;
21 Voi non potete bere il calice del Signore, e il calice de’ demoni; voi non potete partecipar la mensa del Signore, e la mensa de’ demoni.21 non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; non potete partecipare alla tavola del Signore e alla tavola dei demòni.
22 Vogliamo noi provocare il Signore a gelosia? siamo noi più forti di lui?22 O vogliamo provocare la gelosia del Signore? Siamo forse più forti di lui?
23 OGNI cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è utile; ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa edifica.23 "Tutto è lecito", ma non tutto giova! "Tutto è lecito", ma non tutto edifica!
24 Niuno cerchi il suo proprio, ma ciascuno cerchi ciò che è per altrui.24 Non si cerchi l'utile proprio, ma quello altrui.
25 Mangiate di tutto ciò che si vende nel macello, senza farne scrupolo alcuno per la coscienza;25 Tutto ciò che è in vendita sul mercato, mangiatelo senza indagare per motivo di coscienza,
26 perciocchè del Signore è la terra, e tutto ciò che ella contiene.26 perché del Signore è la terra e tutto ciò che contiene.
27 E se alcuno degl’infedeli vi chiama, e volete andarvi, mangiate di tutto ciò che vi è posto davanti, senza farne scrupolo alcuno per la coscienza.27 Se qualche pagano vi invita e vi piace andare, mangiate tutto quello che vi si presenta, senza indagare per motivi di coscienza.
28 Ma, se alcuno vi dice: Questo è delle cose sacrificate agl’idoli, non ne mangiate, per cagion di colui che ve l’ha significato, e per la coscienza.28 Ma se qualcuno vi dicesse: "E' carne immolata agli idoli", astenetevi dal mangiare, per riguardo a colui che vi ha avvertito e della coscienza;
29 Or io dico coscienza, non la tua propria, ma quella d’altrui; perciocchè, perchè sarebbe la mia libertà giudicata dalla coscienza altrui?29 della coscienza, dico, non tua, ma dell'altro. Per qual motivo infatti la mia libertà dovrebbe venir giudicata da un'altra coscienza?
30 Che se per grazia io posso usar le vivande, perchè sarei biasimato per ciò di che io rendo grazie?30 Se io me ne cibo con rendimento di grazie, perché dovrei essere biasimato di quello per cui rendo grazie?
31 Così adunque, o che mangiate, o che beviate, o che facciate alcun’altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio.31 Sia dunque che mangiate, sia che beviate o qualsiasi cosa facciate, fate tutto per la gloria di Dio.
32 Siate senza dare intoppo nè a’ Giudei, nè a’ Greci, nè alla chiesa di Dio.32 Non date motivo di inciampo né ai Giudei né ai Greci né alla Chiesa di Dio;
33 Siccome io ancora compiaccio a tutti in ogni cosa, non cercando la mia propria utilità, ma quella di molti, acciocchè sieno salvati33 così come io cerco di piacere a tutti in tutto, senza cercare l'utile mio ma quello dei molti, perché giungano alla salvezza.