Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 8


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DIODATIBIBBIA RICCIOTTI
1 ORA dunque non vi è alcuna condannazione per coloro che sono in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne, ma secondo lo Spirito.1 - Nessuna condanna v'è dunque ora per quelli che sono in Cristo Gesù; i quali non camminano secondo la carne.
2 Perciocchè la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù, mi ha francato dalla legge del peccato, e della morte.2 Poichè la legge dello spirito di vita in Cristo Gesù mi liberò dalla legge del peccato e della morte.
3 Imperocchè ciò che era impossibile alla legge in quanto che per la carne era senza forza, Iddio, avendo mandato il suo proprio Figliuolo, in forma simigliante alla carne del peccato, ed a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne.3 Poichè quel che era impossibile alla legge in quanto era indebolita per via della carne, Dio, mandando suo Figlio in carne simile a quella del peccato, condannò il peccato nella carne,
4 Acciocchè la giustizia della legge si adempia in noi, i quali non camminiamo secondo la carne, ma secondo lo Spirito.4 affinchè la giusta sentenza della legge si adempisse in noi, che non secondo la carne camminiamo ma secondo lo spirito.
5 Perciocchè coloro che son secondo la carne, pensano, ed hanno l’animo alle cose della carne; ma coloro che son secondo lo Spirito, alle cose dello Spirito.5 Poichè quei che sono secondo la carne hanno in cuore le cose della carne, e quei che sono secondo lo spirito quelle dello spirito.
6 Imperocchè ciò a che la carne pensa, ed ha l’animo, è morte; ma ciò a che lo Spirito pensa, ed ha l’animo, è vita e pace.6 E il pensiero della carne è morte, quello dello spirito vita e pace.
7 Poichè il pensiero, e l’affezion della carne è inimicizia contro a Dio; perciocchè ella non si sottomette alla legge di Dio; imperocchè non pure anche può.7 La saggezza della carne è nemica a Dio, perchè non sta soggetta alla legge divina, non potendolo,
8 E coloro che son nella carne non possono piacere a Dio.8 e quei che son nella carne non possono piacere a Dio.
9 Or voi non siete nella carne, anzi nello Spirito, se pur lo Spirito di Dio abita in voi; ma, se alcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non è di lui9 Ma voi non siete nella carne, sì nello spirito, se lo spirito di Dio abita in voi. E se uno non ha lo Spirito di Cristo, non è de' suoi.
10 E se Cristo è in voi, ben è il corpo morto per lo peccato; ma lo Spirito è vita per la giustizia.10 Se invece Cristo è in voi, il corpo è si morto per il peccato, ma lo spirito è vita per via della giustificazione.
11 E, se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù da’ morti abita in voi, colui che risuscitò Cristo da’ morti vivificherà ancora i vostri corpi mortali, per lo suo Spirito, che abita in voi.11 E se abita in voi lo Spirito di chi ha risuscitato Gesù dai morti colui che risuscitò Gesù Cristo dai morti, farà rivivere anche i corpi vostri mortali per mezzo dello Spirito suo che risiede in voi.
12 Perciò, fratelli, noi siamo debitori, non alla carne, per viver secondo la carne.12 Adunque, o fratelli, noi siam debitori non alla carne per vivere secondo la carne,
13 Perciocchè, se voi vivete secondo la carne, voi morrete; ma, se per lo Spirito mortificate gli atti del corpo, voi viverete.13 perchè se vivrete secondo la carne, morirete; ma se con lo spirito darete morte alle azioni della carne vivrete,
14 Poichè, tutti coloro che son condotti per lo Spirito di Dio, sono figliuoli di Dio.14 giacchè quanti son guidati dallo Spirito di Dio, questi son figli di Dio.
15 Perciocchè voi non avete di nuovo ricevuto lo spirito di servitù, a timore; anzi avete ricevuto lo Spirito d’adottazione, per lo quale gridiamo: Abba, Padre.15 Non avete mica ricevuto spirito di servitù da ricader nel timore, ma spirito di adozione a figliuoli, in cui gridiamo : «Abba, Padre!».
16 Quel medesimo Spirito rende testimonianza allo spirito nostro, che noi siam figliuoli di Dio16 Lo Spirito stesso attesta allo spirito nostro che siamo figli di Dio.
17 E se siam figliuoli, siamo ancora eredi, eredi di Dio, e coeredi di Cristo; se pur sofferiamo con lui, acciocchè ancora con lui siamo glorificati.17 E se figli, anche eredi; eredi di Dio, coeredi di Cristo, se pur soffriamo con lui affine di essere anche con lui glorificati.
18 PERCIOCCHÈ io fo ragione che le sofferenze del tempo presente non son punto da agguagliare alla gloria che sarà manifestata inverso noi.18 Poichè io ritengo che le sofferenze del tempo presente non han nulla a che fare colla gloria che dev'essere manifestata in noi,
19 Poichè l’intento, e il desiderio del mondo creato aspetta la manifestazione dei figliuoli di Dio.19 giacchè l'ansiosa aspettativa del mondo creato attende la manifestazione dei figli di Dio;
20 Perciocchè il mondo creato è stato sottoposto alla vanità non di sua propria inclinazione, ma per colui che l’ha sottoposto ad essa,20 poichè alla vanità è soggetta la creatura non di volontà propria, ma per causa di chi l'ha assoggettata; colla speranza però
21 con la speranza che il mondo creato ancora sarà liberato dalla servitù della corruzione, e messo nella libertà della gloria de’ figliuoli di Dio.21 che gli stessi esseri creati saranno liberi dalla schiavitù della corruzione, verso la libertà della gloria de' figli di Dio.
22 Perciocchè noi sappiamo che fino ad ora tutto il mondo creato geme insieme, e travaglia.22 Sappiamo bene come la creazione fino ad ora geme tutta quanta e soffre quasi le doglie del parto;
23 E non solo esso, ma ancora noi stessi, che abbiamo le primizie dello Spirito; noi stessi, dico, gemiamo, in noi medesimi, aspettando l’adottazione, la redenzion del nostro corpo.23 nè solo essa, ma noi stessi che abbiamo in noi le primizie dello Spirito, gemiamo, aspettando l'adozione, cioè la redenzione del nostro corpo.
24 Perciocchè noi siamo salvati per isperanza; or la speranza la qual si vede non è speranza; perciocchè, perchè spererebbe altri ancora ciò ch’egli vede?24 Nella speranza siamo stati salvati, ma quando quel che si spera, si vede, codesto non è più speranza; perchè chi già vede una cosa, che spera più?
25 E se speriamo quello che non veggiamo, noi l’aspettiamo con pazienza25 Ma se speriamo quel che non vediamo, allora aspettiamo con pazienza.
26 Parimente ancora lo Spirito solleva le nostre debolezze; perciocchè noi non sappiamo ciò che dobbiam pregare, come si conviene; ma lo Spirito interviene egli stesso per noi con sospiri ineffabili.26 Parimenti anche lo Spirito ci aiuta a sostenere la nostra debolezza, giacchè noi non sappiamo che cosa dobbiam dire nelle preghiere per pregar come si deve, ma lo stesso Spirito intercede per noi con ineffabili sospiri,
27 E colui che investiga i cuori conosce qual sia il sentimento, e l’affetto dello Spirito; poichè esso interviene per li santi, secondo Iddio.27 e colui che scruta i cuori sa bene qual sia l'aspirazione dello spirito, perchè intercede per i santi secondo Iddio.
28 Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene, a coloro che amano Iddio; i quali son chiamati secondo il suo proponimento28 Sappiamo poi che tutto coopera a bene per chi ama Dio, cioè per quelli che secondo il suo piano sono chiamati.
29 Perciocchè coloro che egli ha innanzi conosciuti, li ha eziandio predestinati ad esser conformi all’immagine del suo Figliuolo; acciocchè egli sia il primogenito fra molti fratelli.29 Perchè quelli che egli ha preconosciuti li ha anche predestinati a essere conformi all'immagine di Suo Figlio, sì da esser lui primogenito fra molti fratelli;
30 E coloro ch’egli ha predestinati, essi ha eziandio chiamati; e coloro ch’egli ha chiamati, essi ha eziandio giustificati; e coloro ch’egli ha giustificati, essi ha eziandio glorificati30 e quelli che ha predestinati, questi ha anche chiamati; e quelli che ha chiamati, li ha anche giustificati; e quelli che ha giustificati li ha anche glorificati.
31 CHE diremo noi adunque a queste cose? Se Iddio è per noi, chi sarà contro a noi?31 Che diremo dunque a tutto ciò? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?
32 Colui certo, che non ha risparmiato il suo proprio Figliuolo, anzi l’ha dato per tutti noi, come non ci donerebbe egli ancora tutte le cose con lui?32 Colui che non risparmiò il proprio Figliuolo, ma per tutti noi lo diede, come non ci donò anche ogni cosa con lui?
33 Chi farà accusa contro agli eletti di Dio? Iddio è quel che giustifica.33 Chi porterà accuse contro gli eletti di Dio? Se Dio li giustifica,
34 Chi sarà quel che li condanni? Cristo è quel che è morto, ed oltre a ciò ancora è risuscitato; il quale eziandio è alla destra di Dio, il quale eziandio intercede per noi.34 chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto, anzi risuscitato; il quale sta alla destra di Dio e intercede per noi.
35 Chi ci separerà dall’amor di Cristo? sarà egli afflizione, o distretta, o persecuzione, o fame, o nudità, o pericolo, o spada?35 Chi ci separerà dall'amore di Cristo? la tribolazione o l'angoscia o la fame o la nudità, o il pericolo, o la persecuzione, o la spada?
36 Siccome è scritto: Per amor di te tuttodì siamo fatti morire; noi siamo stati reputati come pecore del macello.36 (Secondochè sta scritto: «Per cagion tua siam tratti a morte durante tutto il giorno, siamo stati calcolati come pecore da macello»):
37 Anzi, in tutte queste cose noi siam di gran lunga vincitori per colui che ci ha amati.37 ma in tutte queste cose siamo più che vincitori per opera di colui che ci ha amato.
38 Perciocchè io son persuaso, che nè morte, nè vita, nè angeli, nè principati, nè podestà, nè cose presenti, nè cose future;38 Poichè io son persuaso che nè morte nè vita, nè angeli nè principati, nè virtù, nè cose attuali nè future, nè potestà,
39 nè altezza, nè profondità, nè alcuna altra creatura, non potrà separarci dall’amor di Dio, ch’è in Cristo Gesù, nostro Signore39 nè altezza nè profondità, nè alcun'altra creatura potrà separarci dall'amore di Dio in Cristo Gesù Signor Nostro.