Scrutatio

Lunedi, 19 maggio 2025 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

Giobbe 33


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 Ora dunque, Giobbe, ascolta, ti prego, i miei ragionamenti, E porgi gli orecchi a tutte le mie parole.1 Adunque odi, Iob, le mie parole, e tutti li miei sermoni ascolta.
2 Ecco, ora io ho aperta la mia bocca, La mia lingua parla nel mio palato.2 Ecco io apro la mia bocca; e favelli la mia lingua nelle mie mascelle.
3 Le mie parole saranno secondo la dirittura del mio cuore; E le mie labbra proferiranno scienza pura.3 Collo mio semplice cuore le mie parole, e le mie labbra diranno la pura sentenza.
4 Lo Spirito di Dio mi ha fatto, E l’alito dell’Onnipotente mi ha data la vita.4 Lo Spirito di Dio (pure) fece me, e lo spiracolo dell' Onnipotente vivificò me.
5 Se tu puoi, rispondimi; Mettiti in ordine contro a me, e presentati pure.5 Se tu puoi, rispondi a me, e contrasta contro alla mia faccia.
6 Ecco, io sono a Dio, come tu; Anch’io sono stato tratto dal fango.6 Ecco che me, sì come te, fece Iddio; e di quello medesimo fango certo io sono formato.
7 Ecco, il mio spavento non ti sgomenterà, E la mia mano non ti sarà grave addosso7 Ma impertanto lo mio miracolo non ti spaventi, e le mie parole non siano gravi a te.
8 Tu hai pur detto, udendolo io, Ed io ho intesa la voce delle parole:8 Dicesti adunque nelle mie orecchie, e la voce delle tue parole io udi':
9 Io son puro, senza misfatto; Io son netto, e non vi è iniquità in me;9 Io sono mondo, senza peccato e senza macchia, e non è iniquitade in me.
10 Ecco, egli trova delle occasioni contro a me; Egli mi reputa per suo nemico;10 Perciò che ritrovò in me la lamentazione, però ha egli arbitrato me suo nemico.
11 Egli ha messi i miei piedi ne’ ceppi, Egli spia tutti i miei sentieri.11 Pose nel nervo li miei piedi, e guardò tutte le mie vie.
12 Ecco, in questo tu non sei stato giusto; io ti risponderò; Perciocchè Iddio è vie maggiore che l’uomo.12 Questa cosa è adunque, nella quale tu non se' giustificato; risponderò a te, perciò che maggiore è Iddio che l'uomo.
13 Perchè hai tu conteso con lui, Perchè egli non dichiara tutte le sue ragioni?13 Contro a lui contendi, ch' elli non abbia risposto a te ad ogni parola?
14 Egli è ben vero, che talora Iddio parla una volta, E due, a chi non vi ha atteso.14 Una volta favella Iddio, e la seconda volta quello medesimo non ridice.
15 In sogno, in vision notturna, Quando il più profondo sonno cade in su gli uomini, Quando essi son tutti sonnacchiosi sopra i lor letti;15 Per lo sogno, nella visione di notte, quando viene lo sonno sopra gli uomini, e dormono nel letto;
16 Allora egli apre loro l’orecchio, E suggella il lor castigo;16 allora apre le orecchie delli uomini, e ammaestrando loro insegna la disciplina,
17 Per istorre l’uomo dalle opere sue, E per far che la superbia dell’uomo non apparisca più;17 acciò ch' egli rivolga l' uomo di quelle cose ch' elli fa, e liberi lui dalla superbia;
18 Per iscampar l’anima sua dalla fossa, E far che la sua vita non passi per la spada18 liberando l'anima sua da corruzione, e la vita sua, acciò ch' ella non passi nel coltello.
19 Ma talora altresì l’uomo è castigato con dolori sopra il suo letto, E tutte le sue ossa di grave malattia;19 E certo ello riprende per dolore nel letto, e tutte le sue osse fae marcire.
20 E la sua vita gli fa abbominare il cibo, E l’anima sua la vivanda desiderabile;20 Egli è abbominevole nella vita sua lo pane, e all' anima sua lo cibo che dinanzi è da essere desiderato.
21 La sua carne è consumata, talchè non apparisce più; E le sue ossa, che prima non si vedevano, spuntano fuori;21 Vengono meno le carni sue; e l'ossa, ch' erano coperte, fieno spogliate.
22 E l’anima sua si accosta alla fossa, E la vita sua a’ mali mortali.22 Approssimasi alla corruzione l'anima sua, e la vita sua alle cose mortifere.
23 Ma se allora vi è appresso di lui alcun messo, un parlatore, Uno d’infra mille, Per dichiarare all’uomo il suo dovere;23 Se sarà per lui l'angelo favellante una cosa di queste tali, acciò ch' elli anunzii la equità dell' uomo;
24 Iddio gli farà grazia, e dirà: Riscuotilo, che non iscenda alla fossa; Io ho trovato il riscatto.24 avrà misericordia di lui, e dirà: libera lui, acciò ch' elli non discenda nella corruzione; ho trovato in che io lo aiuterò.
25 La sua carne diventerà morbida, più che non è in fanciullezza; Egli ritornerà a’ dì della sua giovanezza.25 Consumata è la carne sua colli tormenti; ritorni a' di della sua giovinezza.
26 Egli supplicherà a Dio, ed egli gli sarà placato, E gli farà veder la sua faccia con giubilo, E renderà all’uomo la sua giustizia.26 Pregherà Iddio, e piacevole a lui sarae; vedrà la faccia sua in allegrezza, e renderà all' uomo la sua giustizia.
27 Ed esso poi si volgerà verso gli uomini, e dirà: Io avea peccato, ed avea pervertita la dirittura, E ciò non mi ha punto giovato.27 Ragguarderà li uomini, e dirà: peccai, e veramente peccai; e sì come era degno, non ricevetti.
28 Così Iddio riscoterà l’anima sua, che non passi nella fossa, E la vita sua vedrà la luce28 Liberò l'anima sua acciò ch' ella non andasse alla morte, ma vivente vedesse la luce.
29 Ecco, Iddio opera tutte queste cose Due e tre volte inverso l’uomo;29 Ecco, queste cose adopera Iddio tre volte per ciascuno,
30 Per ritrarre l’anima sua dalla fossa, Acciocchè sia illuminata della luce de’ viventi.30 acciò ch' egli rivolga l'anima sua della corruzione, e allumini con la luce delli viventi.
31 Attendi, o Giobbe, ascoltami; Taci, ed io parlerò.31 Attendi, Iob, e odi me; e taci, insino ch' io favello.
32 Se tu hai alcuna cosa da dire, rispondimi; Parla, perciocchè io desidero giustificarti.32 E se tu hai che favelli, rispondi a me; favella; certo io voglio che tu apparischi giusto.
33 Se no, ascoltami tu; Taci, ed io t’insegnerò la sapienza33 La quale cosa se non l' hai, odi me, e taci; e inseguerò a te la sapienza.