Scrutatio

Venerdi, 10 maggio 2024 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Giobbe 31


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DIODATIEINHEITSUBERSETZUNG BIBEL
1 Io avea fatto patto con gli occhi miei; Come dunque avrei io mirata la vergine?1 Einen Bund schloss ich mit meinen Augen,
nie eine Jungfrau lüstern anzusehen.
2 E pur quale è la parte che Iddio mi ha mandata da alto? E quale è l’eredità che l’Onnipotente mi ha data da’ luoghi sovrani?2 Was wäre sonst mein Teil von Gott dort oben,
mein Erbe vom Allmächtigen in der Höhe?
3 La ruina non è ella per lo perverso, E gli accidenti strani per gli operatori d’iniquità?3 Ist nicht Verderben dem Frevler bestimmt
und Missgeschick den Übeltätern?
4 Non vede egli le mie vie? E non conta egli tutti i miei passi?4 Sieht er denn meine Wege nicht,
zählt er nicht alle meine Schritte?
5 Se io son proceduto con falsità, E se il mio piè si è affrettato alla fraude,5 Wenn ich in Falschheit einherging,
wenn zum Betrug mein Fuß eilte,
6 Pesimi pure Iddio con bilance giuste, E conoscerà la mia integrità.6 dann wäge Gott mich auf gerechter Waage,
so wird er meine Unschuld anerkennen.
7 Se i miei passi si sono stornati dalla diritta via, E se il mio cuore è ito dietro agli occhi miei, E se alcuna macchia mi è rimasta attaccata alla mano;7 Wenn mein Schritt vom Wege wich,
mein Herz meinen Augen folgte,
an meinen Händen Makel klebte,
8 Semini pure io, e un altro se lo mangi; E sieno diradicati i miei rampolli8 dann esse ein anderer, was ich säe,
entwurzelt werde, was mir sprosst.
9 Se il mio cuore è stato allettato dietro ad alcuna donna, E se io sono stato all’agguato all’uscio del mio prossimo;9 Wenn sich mein Herz von einer Frau betören ließ
und ich an der Tür meines Nachbarn lauerte,
10 Macini pur la mia moglie ad un altro, E chininsi altri addosso a lei.10 dann mahle meine Frau einem andern
und andere sollen sich beugen über sie.
11 Perciocchè quello è una scelleratezza, Ed una iniquità da giudici.11 Denn das wäre eine Schandtat
und ein Verbrechen, von Richtern zu strafen.
12 Conciossiachè quello sarebbe stato un fuoco Che mi avrebbe consumato fino a perdizione, E avrebbe diradicata tutta la mia rendita.12 Denn das wäre Feuer, das zum Abgrund frisst
und meine ganze Habe entwurzelt.
13 Se io ho disdegnato di comparire in giudicio col mio servitore, E con la mia servente, Quando hanno litigato meco;13 Wenn ich das Recht meines Knechts missachtet
und das meiner Magd im Streit mit mir,
14 E che farei io, quando Iddio si leverà? E quando egli ne farà inchiesta, che gli risponderei?14 was könnt ich tun, wenn Gott sich erhöbe,
was ihm entgegnen, wenn er mich prüfte?
15 Colui che mi ha fatto nel seno non ha egli fatto ancora lui? Non è egli un medesimo che ci ha formati nella matrice?15 Hat nicht mein Schöpfer auch ihn im Mutterleib geschaffen,
hat nicht der Eine uns im Mutterschoß gebildet?
16 Se io ho rifiutato a’ poveri ciò che desideravano, Ed ho fatti venir meno gli occhi della vedova;16 Wenn ich der Armen Wunsch versagte,
verschmachten ließ der Witwe Augen,
17 E se ho mangiato tutto solo il mio boccone, E se l’orfano non ne ha eziandio mangiato;17 wenn ganz allein ich meinen Bissen aß,
das Waisenkind aber nicht davon aß -
18 Conciossiachè dalla mia fanciullezza esso sia stato allevato meco, Come appresso un padre; Ed io abbia dal ventre di mia madre avuta cura della vedova;18 von Jugend an hat wie ein Vater er mich großgezogen,
vom Mutterschoß an mich geleitet -,
19 Se ho veduto che alcuno perisse per mancamento di vestimento, E che il bisognoso non avesse nulla da coprirsi;19 wenn ich den Verlorenen sah ohne Kleid
und ohne Decke den Verarmten,
20 Se le sue reni non mi hanno benedetto, E se egli non si è riscaldato con la lana delle mie pecore;20 wenn nicht seine Lenden mir dankten,
er nicht von der Schur meiner Lämmer sich wärmte,
21 Se io ho levata la mano contro all’orfano, Perchè io vedeva chi mi avrebbe aiutato nella porta;21 wenn meine Hand der Waise drohte,
weil ich am Tor Helfer für mich sah,
22 Caggiami la paletta della spalla, E sia il mio braccio rotto, e divelto dalla sua canna.22 dann falle die Schulter mir vom Nacken,
breche der Arm mir aus dem Gelenk.
23 Perciocchè io avea spavento della ruina mandata da Dio, E che io non potrei durar per la sua altezza23 Ja, Schrecken träfe mich, Gottes Verderben,
vor seiner Hoheit hielte ich nicht stand.
24 Se ho posto l’oro per mia speranza; E se ho detto all’oro fino: Tu sei la mia confidanza;24 Wenn ich auf Gold meine Hoffnung setzte,
zum Feingold sprach: Du meine Zuversicht!,
25 Se mi son rallegrato perchè le mie facoltà fosser grandi, E perchè la mia mano avesse acquistato assai;25 wenn ich mich freute, dass groß mein Vermögen,
dass viel erreicht hat meine Hand,
26 Se ho riguardato il sole, quando risplendeva; E la luna facendo il suo corso, chiara e lucente;26 wenn ich die leuchtende Sonne sah, wie sie strahlte,
den Mond, wie er herrlich dahinzog,
27 E se il mio cuore è stato di nascosto sedotto, E la mia bocca ha baciata la mia mano;27 wenn heimlich sich mein Herz betören ließ
und meine Hand dem Mund zum Kuss sich bot,
28 Questa ancora è una iniquità da giudici; Conciossiachè io avrei rinnegato l’Iddio disopra.28 auch das wäre ein Verbrechen, vom Richter zu strafen,
denn Gott da droben hätte ich verleugnet.
29 Se mi son rallegrato della calamità del mio nemico, Se mi son commosso di allegrezza, quando male gli era sopraggiunto,29 Wenn ich am Unglück meines Feinds mich freute
und triumphierte, dass Unheil ihn traf -
30 Io che non pure ho recato il mio palato a peccare, Per chieder la sua morte con maledizione;30 habe ich doch meinem Mund zu sündigen verboten,
sein Leben mit Fluch zu verwünschen.
31 Se la gente del mio tabernacolo non ha detto: Chi ci darà della sua carne? Noi non ce ne potremmo giammai satollare….31 Wenn meine Zeltgenossen nicht gestanden:
Wer wurde von seinem Fleisch nicht gesättigt?
32 Il forestiere non è restato la notte in su la strada; Io ho aperto il mio uscio al viandante32 Kein Fremder musste draußen übernachten,
dem Wanderer tat meine Tür ich auf.
33 Se io ho coperto il mio misfatto, come fanno gli uomini, Per nasconder la mia iniquità nel mio seno…33 Wenn ich nach Menschenart meine Frevel verhehlte,
meine Schuld verbarg in meiner Brust,
34 Quantunque io potessi spaventare una gran moltitudine, Pure i più vili della gente mi facevano paura, Ed io mi taceva, e non usciva fuor della porta.34 weil ich die große Menge scheute
und die Verachtung der Sippen mich schreckte,
so schwiege ich still und ginge nicht zur Tür hinaus.
35 Oh! avessi io pure chi mi ascoltasse! Ecco, il mio desiderio è Che l’Onnipotente mi risponda, O che colui che litiga meco mi faccia una scritta;35 Gäbe es doch einen, der mich hört.
Das ist mein Begehr, dass der Allmächtige mir Antwort gibt:
Hier ist das Schriftstück, das mein Gegner geschrieben.
36 Se io non la porto in su la spalla, E non me la lego attorno a guisa di bende.36 Auf meine Schulter wollte ich es heben,
als Kranz es um den Kopf mir winden.
37 Io gli renderei conto di tutti i miei passi, Io mi accosterei a lui come un capitano.37 Ich täte die Zahl meiner Schritte ihm kund,
ich nahte mich ihm wie ein Fürst.
38 Se la mia terra grida contro a me, E se parimente i suoi solchi piangono;38 Wenn über mich mein Acker schrie,
seine Furchen miteinander weinten,
39 Se ho mangiati i suoi frutti senza pagamento, E se ho fatto sospirar l’anima de’ suoi padroni;39 wenn seinen Ertrag ich verzehrte, ohne zu bezahlen,
das Verlangen seines Herrn ich unerfüllt ließ,
40 In luogo del grano nascami il tribolo, E il loglio in luogo dell’orzo. Qui finiscono i ragionamenti di Giobbe40 sollen Dornen wachsen statt Weizen,
statt Gerste stinkendes Kraut. Zu Ende sind die Worte Ijobs.