Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Primo libro delle Cronache 21


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DIODATIVULGATA
1 OR Satana si levò contro ad Israele, ed incitò Davide ad annoverare Israele.1 Consurrexit autem Satan contra Israël, et concitavit David ut numeraret Israël.
2 E Davide disse a Ioab, ed a’ capi del popolo: Andate, annoverate Israele da Beerseba, fino in Dan; e rapportatemene il numero, acciocchè io lo sappia.2 Dixitque David ad Joab et ad principes populi : Ite, et numerate Israël a Bersabee usque Dan : et afferte mihi numerum ut sciam.
3 E Ioab disse: Il Signore accresca il suo popolo per cento cotanti; non sono essi tutti, o re, mio signore, servitori del mio signore? perchè cerca il mio signore questa cosa? perchè sarebbe questo imputato a colpa ad Israele?3 Responditque Joab : Augeat Dominus populum suum centuplum quam sunt : nonne, domine mi rex, omnes servi tui sunt ? quare hoc quærit dominus meus, quod in peccatum reputetur Israëli ?
4 Ma la parola del re prevalse a Ioab. Ioab adunque si partì, e andò attorno per tutto Israele; poi tornò in Gerusalemme.4 Sed sermo regis magis prævaluit : egressusque est Joab, et circuivit universum Israël : et reversus est Jerusalem,
5 E diede a Davide la somma del popolo annoverato; e di tutto Israele vi erano undici volte centomila uomini che potevano trar la spada; e di Giuda, quattrocensettantamila uomini, che potevano trar la spada.5 deditque David numerum eorum quos circuierat : et inventus est omnis numerus Israël, mille millia et centum millia virorum educentium gladium : de Juda autem quadringenta septuaginta millia bellatorum.
6 Or egli non annoverò Levi, nè Beniamino, fra gli altri; perciocchè il comandamento del re gli era abbominevole6 Nam Levi et Benjamin non numeravit : eo quod Joab invitus exsequeretur regis imperium.
7 Or questa cosa dispiacque a Dio; laonde egli percosse Israele.7 Displicuit autem Deo quod jussum erat : et percussit Israël.
8 E Davide disse a Dio: Io ho gravemente peccato d’aver fatta questa cosa; ma ora fa’, ti prego, passar via l’iniquità del tuo servitore; perciocchè io ho fatta una gran follia.8 Dixitque David ad Deum : Peccavi nimis ut hoc facerem : obsecro, aufer iniquitatem servi tui, quia insipienter egi.
9 E il Signore parlò a Gad, veggente di Davide, dicendo:9 Et locutus est Dominus ad Gad videntem Davidis, dicens :
10 Va’, e parla a Davide, dicendo: Così ha detto il Signore: Io ti propongo tre cose; eleggitene una, ed io te la farò.10 Vade, et loquere ad David, et dic ei : Hæc dicit Dominus : Trium tibi optionem do : unum, quod volueris, elige, et faciam tibi.
11 Gad adunque venne a Davide, e gli disse: Così ha detto il Signore: Prenditi:11 Cumque venisset Gad ad David, dixit ei : Hæc dicit Dominus : Elige, quod volueris :
12 o la fame per tre anni; o di non poter durare davanti a’ tuoi nemici per tre mesi, e che la spada de’ tuoi nemici ti aggiunga; ovvero che la spada del Signore, e la pestilenza sia per tre giorni nel paese; e che l’Angelo del Signore faccia il guasto per tutte le contrade d’Israele. Ora dunque, vedi ciò che io ho da rispondere a Colui che mi ha mandato.12 aut tribus annis famem ; aut tribus mensibus te fugere hostes tuos, et gladium eorum non posse evadere ; aut tribus diebus gladium Domini, et pestilentiam versari in terra, et angelum Domini interficere in universis finibus Israël : nunc igitur vide quid respondeam ei qui misit me.
13 E Davide rispose a Gad: Io son grandemente distretto: deh! che io caggia nelle mani del Signore; conciossiachè grandissime sieno le sue compassioni; e ch’io non caggia nelle mani degli uomini.13 Et dixit David ad Gad : Ex omni parte me angustiæ premunt : sed melius mihi est ut incidam in manus Domini, quia multæ sunt miserationes ejus, quam in manus hominum.
14 Il Signore adunque mandò una pestilenza in Israele, e morirono settantamila uomini d’Israele.14 Misit ergo Dominus pestilentiam in Israël : et ceciderunt de Israël septuaginta millia virorum.
15 Or Iddio mandò l’Angelo in Gerusalemme, per farvi il guasto; ma, come egli era per fare il guasto, il Signore riguardò, e si pentì del male, e disse all’Angelo che distruggeva: Basta; ritrai ora la tua mano. Or l’Angelo del Signore stava in piè presso dell’aia di Ornan Gebuseo.15 Misit quoque angelum in Jerusalem ut percuteret eam : cumque percuteretur, vidit Dominus, et misertus est super magnitudine mali : et imperavit angelo qui percutiebat : Sufficit, jam cesset manus tua. Porro angelus Domini stabat juxta aream Ornan Jebusæi.
16 E Davide alzò gli occhi, e vide l’Angelo del Signore che stava in piè fra terra e cielo, avendo in mano la spada tratta, vibrata contro a Gerusalemme. E Davide, e tutti gli Anziani, coperti di sacchi, caddero sopra le lor facce.16 Levansque David oculos suos, vidit angelum Domini stantem inter cælum et terram, et evaginatum gladium in manu ejus, et versum contra Jerusalem : et ceciderunt tam ipse quam majores natu, vestiti ciliciis, proni in terram.
17 E Davide disse a Dio: Non sono io quello che ho comandato che si annoverasse il popolo? Io dunque son quello che ho peccato, ed ho del tutto mal fatto; ma queste pecore che cosa hanno fatto? deh! Signore Iddio mio, sia la tua mano contro a me, e contro alla casa di mio padre; e non sia contro al tuo popolo, per percuoterlo di piaga17 Dixitque David ad Deum : Nonne ego sum, qui jussi ut numeraretur populus ? ego, qui peccavi ? ego, qui malum feci ? iste grex, quid commeruit ? Domine Deus meus, vertatur, obsecro, manus tua in me, et in domum patris mei : populus autem tuus non percutiatur.
18 Allora l’Angelo del Signore disse a Gad, che dicesse a Davide di salire all’aia di Ornan Gebuseo, per rizzar quivi un altare al Signore.18 Angelus autem Domini præcepit Gad ut diceret Davidi ut ascenderet, exstrueretque altare Domino Deo in area Ornan Jebusæi.
19 E Davide salì là, secondo la parola di Gad, ch’egli avea detta a Nome del Signore.19 Ascendit ergo David juxta sermonem Gad, quem locutus ei fuerat ex nomine Domini.
20 Or Ornan, trebbiando del grano, si era rivolto, ed avea veduto l’Angelo; e si era nascosto, co’ suoi quattro figliuoli.20 Porro Ornan cum suspexisset et vidisset angelum, quatuorque filii ejus cum eo, absconderunt se : nam eo tempore terebat in area triticum.
21 E quando Davide fu giunto ad Ornan, Ornan riguardò; ed avendo veduto Davide, uscì fuor dell’aia, e s’inchinò a Davide con la faccia verso terra.21 Igitur cum veniret David ad Ornan, conspexit eum Ornan, et processit ei obviam de area, et adoravit eum pronus in terram.
22 E Davide disse ad Ornan: Dammi il luogo di quest’aia; acciocchè io vi edifichi un altare al Signore; dammelo per lo suo giusto prezzo; acciocchè questa piaga sia arrestata d’in sul popolo.22 Dixitque ei David : Da mihi locum areæ tuæ, ut ædificem in ea altare Domino : ita ut quantum valet argenti accipias, et cesset plaga a populo.
23 Ed Ornan disse a Davide: Prenditelo, e faccia il re, mio signore, ciò che gli piace; vedi, io ti dono questi buoi per olocausti, e queste trebbie per legne, e questo grano per offerta; io ti dono il tutto.23 Dixit autem Ornan ad David : Tolle, et faciat dominus meus rex quodcumque ei placet : sed et boves do in holocaustum, et tribulas in ligna, et triticum in sacrificium : omnia libens præbebo.
24 Ma il re Davide disse ad Ornan: No; anzi io del tutto comprerò queste cose per giusto prezzo; perciocchè io non voglio presentare al Signore ciò che è tuo, nè offerire olocausto che io abbia avuto in dono.24 Dixitque ei rex David : Nequaquam ita fiet, sed argentum dabo quantum valet : neque enim tibi auferre debeo, et sic offerre Domino holocausta gratuita.
25 Davide adunque diede ad Ornan per quel luogo il peso di seicento sicli d’oro.25 Dedit ergo David Ornan pro loco siclos auri justissimi ponderis sexcentos.
26 E Davide edificò quivi un altare al Signore, ed offerse olocausti, e sacrificii da render grazie, ed invocò il Signore, il quale gli rispose dal cielo col fuoco ch’egli mandò in su l’altar dell’olocausto.26 Et ædificavit ibi altare Domino, obtulitque holocausta et pacifica, et invocavit Dominum ; et exaudivit eum in igne de cælo super altare holocausti.
27 E per comandamento del Signore, l’Angelo rimise la sua spada nel fodero.27 Præcepitque Dominus angelo, et convertit gladium suum in vaginam.
28 In quel tempo, Davide veggendo che il Signore gli avea risposto nell’aia di Ornan Gebuseo, vi sacrificò.28 Protinus ergo David, videns quod exaudisset eum Dominus in area Ornan Jebusæi, immolavit ibi victimas.
29 Or il Tabernacolo del Signore che Mosè avea fatto nel deserto, e l’Altare degli olocausti, era in quel tempo nell’alto luogo in Gabaon.29 Tabernaculum autem Domini, quod fecerat Moyses in deserto, et altare holocaustorum, ea tempestate erat in excelso Gabaon.
30 E Davide non potè andare davanti a quello, per ricercare Iddio; perciocchè egli era spaventato per la spada dell’Angelo del Signore30 Et non prævaluit David ire ad altare ut ibi obsecraret Deum : nimio enim fuerat in timore perterritus, videns gladium angeli Domini.