Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Primo libro delle Cronache 21


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DIODATIBIBBIA TINTORI
1 OR Satana si levò contro ad Israele, ed incitò Davide ad annoverare Israele.1 Or Satana si levò contro Israele, ed incitò David a fare il censimento d'Israele.
2 E Davide disse a Ioab, ed a’ capi del popolo: Andate, annoverate Israele da Beerseba, fino in Dan; e rapportatemene il numero, acciocchè io lo sappia.2 E David disse a Gioab e ai capi del popolo: « Andate a fare il censimento d'I­sraele da Bersabee sino a Dan e portatemene poi il risultato, chè voglio saperlo ».
3 E Ioab disse: Il Signore accresca il suo popolo per cento cotanti; non sono essi tutti, o re, mio signore, servitori del mio signore? perchè cerca il mio signore questa cosa? perchè sarebbe questo imputato a colpa ad Israele?3 Gioab rispose: « Il Signore moltiplichi cento volte più di quello che è il suo popolo; ma non son essi tutti tuoi servi, o re mio signore? Per qual motivo il mio signore cerca una cosa che sarà imputata a peccato a Israele? »
4 Ma la parola del re prevalse a Ioab. Ioab adunque si partì, e andò attorno per tutto Israele; poi tornò in Gerusalemme.4 Ma, prevalso l'ordine del re, Gioab andò e, fatto il giro di tutto Israele, tornò a Gerusalemme
5 E diede a Davide la somma del popolo annoverato; e di tutto Israele vi erano undici volte centomila uomini che potevano trar la spada; e di Giuda, quattrocensettantamila uomini, che potevano trar la spada.5 a dare a David la cifra di tutti quelli che aveva numerati. Il risultato fu che il numero totale d'Israele era un milione e cento mila uomini atti a maneggiar la spada, e quel di Giuda era di quattrocento settanta mila combattenti.
6 Or egli non annoverò Levi, nè Beniamino, fra gli altri; perciocchè il comandamento del re gli era abbominevole6 Or Gioab non numerò nè Levi, nè Beniamino, perchè eseguiva di mala voglia l'ordine del re.
7 Or questa cosa dispiacque a Dio; laonde egli percosse Israele.7 Infatti ciò che il re aveva ordinato dispiacque a Dio, il quale percosse Israele.
8 E Davide disse a Dio: Io ho gravemente peccato d’aver fatta questa cosa; ma ora fa’, ti prego, passar via l’iniquità del tuo servitore; perciocchè io ho fatta una gran follia.8 Allora David disse a Dio: « Facendo questo ho gravemente peccato: ti prego, cancella l'iniquità del tuo servo, perchè io ho agito stoltamente! »
9 E il Signore parlò a Gad, veggente di Davide, dicendo:9 E il Signore parlò a Gad, veggente di David, in questi termini:
10 Va’, e parla a Davide, dicendo: Così ha detto il Signore: Io ti propongo tre cose; eleggitene una, ed io te la farò.10 «Va a parlare a David, e digli: Così dice il Signore: ti concedo di scegliere fra tre cose: scegline una, quella che vorrai, ed io te la farò ».
11 Gad adunque venne a Davide, e gli disse: Così ha detto il Signore: Prenditi:11 Gad andò a presentarsi a David e gli disse: « Ecco quel che dice il Si­gnore: scegli quel che vorrai:
12 o la fame per tre anni; o di non poter durare davanti a’ tuoi nemici per tre mesi, e che la spada de’ tuoi nemici ti aggiunga; ovvero che la spada del Signore, e la pestilenza sia per tre giorni nel paese; e che l’Angelo del Signore faccia il guasto per tutte le contrade d’Israele. Ora dunque, vedi ciò che io ho da rispondere a Colui che mi ha mandato.12 O la fame per tre anni, o d'andar per tre mesi fuggendo i tuoi nemici, senza poter evitare la loro spada, o che per tre giorni la spada del Signore e la peste stiano nel paese e l'angelo del Signore faccia strage in tutto il territorio d'Israele. Or dunque guarda quel che devo rispondere a chi mi ha mandato ».
13 E Davide rispose a Gad: Io son grandemente distretto: deh! che io caggia nelle mani del Signore; conciossiachè grandissime sieno le sue compassioni; e ch’io non caggia nelle mani degli uomini.13 David rispose a Gad: « L'angoscia m'opprime da ogni parte; ma per me è meglio cadere nelle mani del Signore (chè grandi ne sono le misericordie) che cader nelle mani degli uomini ».
14 Il Signore adunque mandò una pestilenza in Israele, e morirono settantamila uomini d’Israele.14 Allora il Si­gnore mandò in Israele la peste e perirono d'Israele settanta mila uomini.
15 Or Iddio mandò l’Angelo in Gerusalemme, per farvi il guasto; ma, come egli era per fare il guasto, il Signore riguardò, e si pentì del male, e disse all’Angelo che distruggeva: Basta; ritrai ora la tua mano. Or l’Angelo del Signore stava in piè presso dell’aia di Ornan Gebuseo.15 Mandò inoltre un angelo in Gerusalemme a colpirla. Mentre essa era colpita, il Si­gnore gettò su lei lo sguardo e, avendo compassione di tanto male, comandò all'angelo sterminatore: « Basta: or ferma la tua mano ». L'angelo del Signore stava in piedi presso l'aia di Ornan Gebuseo.
16 E Davide alzò gli occhi, e vide l’Angelo del Signore che stava in piè fra terra e cielo, avendo in mano la spada tratta, vibrata contro a Gerusalemme. E Davide, e tutti gli Anziani, coperti di sacchi, caddero sopra le lor facce.16 David, alzando gli occhi, vide l'angelo del Signore che stava in piedi fra il cielo e la terra e teneva in mano una spada sguainata, volta verso Gerusalemme; e tanto lui che gli anziani, vestiti di sacco, caddero bocconi per terra.
17 E Davide disse a Dio: Non sono io quello che ho comandato che si annoverasse il popolo? Io dunque son quello che ho peccato, ed ho del tutto mal fatto; ma queste pecore che cosa hanno fatto? deh! Signore Iddio mio, sia la tua mano contro a me, e contro alla casa di mio padre; e non sia contro al tuo popolo, per percuoterlo di piaga17 E David disse a Dio: « Non son io che ordinai il censimento del popolo? Son io che ho peccato, io che ho fatto il male; ma questo gregge che ha meritato ? Signore Dio mio, si volga, ti prego, la tua mano contro di me e contro la casa di mio padre; ma non sia percosso il tuo popolo ».
18 Allora l’Angelo del Signore disse a Gad, che dicesse a Davide di salire all’aia di Ornan Gebuseo, per rizzar quivi un altare al Signore.18 Allora l'angelo del Signore comandò a Gad di dire a David che salisse a edificare un'altare al Signore Dio nell'aia di Ornan Gebuseo.
19 E Davide salì là, secondo la parola di Gad, ch’egli avea detta a Nome del Signore.19 David adunque salì, secondo la parola che Gad gli aveva detta a nome del Signore.
20 Or Ornan, trebbiando del grano, si era rivolto, ed avea veduto l’Angelo; e si era nascosto, co’ suoi quattro figliuoli.20 Ma Ornan, avendo alzati gli occhi, veduto l'angelo, si nascose con i suoi quattro figli. In quel momento era a battere il grano nell'aia.
21 E quando Davide fu giunto ad Ornan, Ornan riguardò; ed avendo veduto Davide, uscì fuor dell’aia, e s’inchinò a Davide con la faccia verso terra.21 Or mentre David si recava da Ornan, questi lo vide, e dall'aia gli mosse incontro e, prostrandosi per terra, lo adorò.
22 E Davide disse ad Ornan: Dammi il luogo di quest’aia; acciocchè io vi edifichi un altare al Signore; dammelo per lo suo giusto prezzo; acciocchè questa piaga sia arrestata d’in sul popolo.22 David gli disse: « Dammi lo spazio della tua aia per edificarvi un altare, e ricevine il prezzo in danari, affinchè sia allontanata dal popolo questa piaga ».
23 Ed Ornan disse a Davide: Prenditelo, e faccia il re, mio signore, ciò che gli piace; vedi, io ti dono questi buoi per olocausti, e queste trebbie per legne, e questo grano per offerta; io ti dono il tutto.23 Ornan disse a David: « Prendilo: il re mio signore ne faccia quel che gli piace: anzi do anche i buoi per l'olocausto, le trebbie per il legno, e il grano pel sacrifizio: do tutto e volentieri ».
24 Ma il re Davide disse ad Ornan: No; anzi io del tutto comprerò queste cose per giusto prezzo; perciocchè io non voglio presentare al Signore ciò che è tuo, nè offerire olocausto che io abbia avuto in dono.24 Il re David gli disse: « No: io darò tanto danaro quanto vale, perchè io non debbo togliere a te per offrire al Signore olocausti che non mi costan nulla ».
25 Davide adunque diede ad Ornan per quel luogo il peso di seicento sicli d’oro.25 Così David diede ad Ornan per quel luogo seicento sicli d'oro di giusto peso.
26 E Davide edificò quivi un altare al Signore, ed offerse olocausti, e sacrificii da render grazie, ed invocò il Signore, il quale gli rispose dal cielo col fuoco ch’egli mandò in su l’altar dell’olocausto.26 Poi, edificatovi un altare al Signore, offirì olocausti e ostie pacifiche, e invocò il Signore, il quale lo esaudi, mandando fuoco dal cielo sull'altare dell'olocausto.
27 E per comandamento del Signore, l’Angelo rimise la sua spada nel fodero.27 Il Signore comandò all'angelo, e que­sti rimise la sua spada nel fodero.
28 In quel tempo, Davide veggendo che il Signore gli avea risposto nell’aia di Ornan Gebuseo, vi sacrificò.28 Allora David, vedendo che il Signore l'aveva esaudito nell'aia di Ornan Gebuseo, subito v'immolò delle vittime.
29 Or il Tabernacolo del Signore che Mosè avea fatto nel deserto, e l’Altare degli olocausti, era in quel tempo nell’alto luogo in Gabaon.29 Il Tabernacolo del Signore, che Mosè aveva fatto nel deserto, e l'altare degli olocausti in quel tempo erano sull'alto luogo di Gabaon;
30 E Davide non potè andare davanti a quello, per ricercare Iddio; perciocchè egli era spaventato per la spada dell’Angelo del Signore30 ma David non ebbe la forza per andare a quell'altare a pregarvi il Signore, perchè al vedere la spada dell'angelo del Signore era stato colpito da troppo grande spavento.