Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Genesi 44


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DIODATILA SACRA BIBBIA
1 E GIUSEPPE comandò, e disse al suo mastro di casa: Empi le sacca di questi uomini di vittuaglia, quanto essi ne potranno portare; e rimetti i danari di ciascuno di essi alla bocca del suo sacco.1 Poi egli ordinò a colui che era a capo della sua casa: "Riempi i sacchi di quegli uomini di tanti viveri quanti ne possono contenere, e metti il danaro di ciascuno alla bocca del proprio sacco;
2 Metti eziandio la mia coppa, quella coppa di argento, alla bocca del sacco del minore, insieme co’ danari del suo grano. Ed egli fece come Giuseppe gli avea detto.2 e metti la mia coppa, la coppa d'argento, alla bocca del sacco del più piccolo, col denaro del suo grano". Quello fece conforme a quanto aveva detto Giuseppe.
3 In su lo schiarir della mattina, quegli uomini furono accommiatati co’ loro asini.3 Quando si schiarì la mattina, gli uomini furono fatti partire con i loro asini.
4 Essendo usciti fuor della città, e non essendo ancora lungi, Giuseppe disse al suo mastro di casa: Levati, persegui quegli uomini; e, quando tu li avrai aggiunti, di’ loro: Perchè avete voi renduto mal per bene?4 Ma erano appena usciti dalla città e ancora non erano lontani, quando Giuseppe disse a colui che era a capo della sua casa: "Lèvati, insegui quegli uomini, raggiungili e dirai loro: "Perché avete reso male per bene?
5 Non è quella la coppa, nella quale il mio signore suol bere, per la quale egli suole indovinare? voi avete malvagiamente operato in ciò che avete fatto.5 Non è forse quella la coppa in cui beve il mio signore e della quale si serve per indovinare? Avete fatto male a fare così!".
6 Egli adunque li raggiunse, e disse loro quelle parole.6 Quello li raggiunse e ripeté loro queste parole.
7 Ed essi gli dissero: Perchè dice il mio signore cotali parole? tolga Iddio che i tuoi servitori facciano una cotal cosa.7 Allora quelli gli dissero: "Perché il mio signore dice queste cose? Lungi dai tuoi servi il fare una tale cosa!
8 Ecco, noi ti riportammo dal paese di Canaan i danari che avevamo trovati alle bocche delle nostre sacca; come dunque avremmo noi rubato della casa del tuo signore oro od argento?8 Ecco, il denaro che abbiamo trovato alla bocca dei nostri sacchi te lo abbiamo riportato dalla terra di Canaan, e come potremmo rubare argento e oro dalla casa del tuo padrone?
9 Muoia colui de’ tuoi servitori, appo il quale quella coppa sarà trovata; e oltre a ciò noi saremo servi al mio signore.9 Quello dei tuoi servi presso il quale si troverà, sarà messo a morte; e noi pure, noi diventeremo schiavi del mio signore".
10 Ed egli disse: Quantunque ora fosse ragionevole di far secondo le vostre parole, pur nondimeno colui solo appo il quale ella sarà trovata, mi sarà servo, e voi altri sarete sciolti.10 Quello disse: "Ebbene, come avete detto, così sarà: colui presso il quale si troverà, sarà mio schiavo, e voi sarete innocenti".
11 E ciascun d’essi mise giù il suo sacco in terra, e l’aperse.11 Si affrettarono dunque a scaricare a terra ciascuno il suo sacco e ciascuno aprì il suo sacco.
12 E il maestro di casa li frugò tutti, cominciando dal sacco del maggiore, e finendo a quel del minore; e la coppa fu ritrovata nel sacco di Beniamino.12 E quello li frugò, cominciando dal maggiore e terminando col minore, e la coppa fu trovata nel sacco di Beniamino.
13 Allora essi stracciarono i lor vestimenti; e, caricato ciascuno il suo asino, tornarono nella città.13 Allora essi si stracciarono le vesti, ricaricarono ciascuno il suo asino e ritornarono nella città.
14 E Giuda, co’ suoi fratelli, entrò nella casa di Giuseppe, il quale era ancora quivi; ed essi si gittarono in terra davanti a lui.14 Giuda e i suoi fratelli vennero nella casa di Giuseppe, che si trovava ancora là, e si gettarono in terra davanti a lui.
15 E Giuseppe disse loro: Quale è questo atto che voi avete fatto? non sapete voi che un par mio per certo indovina?15 Giuseppe disse loro: "Che azione è questa che avete commesso! Non sapete che un uomo come me è capace d'indovinare?".
16 E Giuda disse: Che diremo al mio signore? quali parole useremo? e come ci giustificheremo noi? Iddio ha ritrovata l’iniquità de’ tuoi servitori; ecco, noi siamo servi al mio signore, così noi altri, come colui appo il quale è stata ritrovata la coppa.16 Giuda disse: "Che cosa diremo al mio signore? Come parlare? Come giustificarci? Dio ha ritrovato la colpa dei tuoi servi... Eccoci schiavi del mio signore, tanto noi quanto colui in possesso del quale fu trovata la coppa".
17 Ma Giuseppe disse: Tolga Iddio che io faccia questo; colui, appo il quale è stata trovata la coppa, mi sia servo, e voi altri ritornatevene in pace a vostro padre17 Ma egli rispose: "Dio me ne guardi di far questo! L'uomo in possesso del quale fu trovata la coppa, lui sarà mio schiavo; quanto a voi, ritornate in pace da vostro padre".
18 E Giuda gli si accostò, e disse: Ahi! signor mio: deh! lascia che il tuo servitore dica una parola al mio signore, e non accendasi la tua ira contro al tuo servitore; conciossiachè tu sii appunto come Faraone.18 Allora Giuda gli si fece innanzi e disse: "Mi scusi il mio signore! Sia permesso al tuo servo di far sentire una parola agli orecchi del mio signore; e non si accenda la tua ira contro il tuo servo, perché tu e il faraone siete tutt'uno!
19 Il mio signore domandò i suoi servitori, dicendo: Avete voi padre o fratello?19 Il mio signore aveva interrogato i suoi servi in questi termini: "Avete un padre o un fratello?".
20 Enoi: dicemmo al mio signore: Noi abbiamo un padre vecchio, e un giovane piccol fratello, nato a nostro padre nella sua vecchiezza, e il suo fratello è morto; talchè egli è rimasto solo di sua madre, e suo padre l’ama.20 E noi rispondemmo al mio signore: "Abbiamo un padre vecchio, e un figliolo ancor piccolo, natogli in vecchiaia; suo fratello è morto ed egli è rimasto il solo dei figli di sua madre, e il padre suo lo ama".
21 Allora tu dicesti a’ tuoi servitori: Menatemelo, ed io porrò l’occhio mio sopra lui.21 E tu dicesti ai tuoi servi: "Conducetelo qui da me, che lo possa vedere con i miei occhi".
22 E noi dicemmo al mio signore: Il fanciullo non può lasciar suo padre; perciocchè s’egli lo lasciasse, suo padre morrebbe.22 Noi rispondemmo al mio signore: "Il giovinetto non può abbandonare suo padre; se lascerà suo padre, questi ne morrà".
23 E tu dicesti a’ tuoi servitori: Se il vostro fratel minore non iscende con voi, voi non vedrete più la mia faccia.23 Ma tu dicesti ai tuoi servi: "Se il vostro fratello minore non verrà qui con voi, non potrete più venire alla mia presenza".
24 Come dunque fummo ritornati a mio padre, tuo servitore, gli rapportammo le parole del mio signore.24 Quando dunque fummo risaliti dal tuo servo, mio padre, gli riferimmo le parole del mio signore.
25 Dipoi nostro padre disse: Tornate a comperarci un poco di vittuaglia.25 Poi nostro padre disse: "Tornate a comperare un po' di viveri".
26 E noi dicemmo: Noi non possiamo scender là; ma, se il nostro fratello minore è con noi, noi vi scenderemo; perciocchè noi non possiam veder la faccia di quell’uomo, se il nostro fratel minore non è con noi.26 E noi rispondemmo: "Non possiamo scendere laggiù; se c'è con noi il nostro fratello minore, andremo laggiù, altrimenti non possiamo essere ammessi alla presenza di quell'uomo senza avere con noi il nostro fratello minore".
27 E mio padre, tuo servitore, ci disse: Voi sapete che mia moglie mi partorì due figliuoli.27 Allora il tuo servo, mio padre, ci disse: "Voi sapete che due erano quelli che mi aveva partorito mia moglie.
28 L’uno de’ quali, essendosi dipartito d’appresso a me, io ho detto: Certo egli del tutto è stato lacerato; ed io non l’ho veduto fino ad ora.28 Uno partì da me, e dissi: senza nessun dubbio è stato sbranato!, e da allora non l'ho più visto.
29 E se voi togliete ancora questo d’appresso a me, e gli avviene alcuna mortal sciagura, voi farete scender la mia canutezza con afflizione nel sepolcro.29 Se ora mi porterete via anche questo e gli capitasse una disgrazia, voi fareste scendere i miei bianchi capelli con cordoglio nell'oltretomba!".
30 Ora dunque se, quando io giungerò a mio padre, tuo servitore, il fanciullo, alla cui anima la sua è legata, non è con noi;30 E adesso, quando io arriverò dal tuo servo, mio padre, e il giovinetto non sarà con noi, mentre la vita dell'uno è legata alla vita dell'altro,
31 egli avverrà che, come vedrà che il fanciullo non vi sarà, egli si morrà; e così i tuoi servitori avranno fatto scender la canutezza di nostro padre, tuo servitore, con cordoglio, nel sepolcro.31 avverrà che, appena egli avrà visto che il giovinetto non è con noi, morirà, e i tuoi servi avranno fatto scendere i bianchi capelli del tuo servo, nostro padre, con cordoglio nell'oltretomba.
32 Ora, perciocchè il tuo servitore ha assicurato di questo fanciullo a mio padre, menandonelo d’appresso a lui, dicendo: Se io non te lo riconduco, io sarò colpevole inverso mio padre in perpetuo;32 Siccome il tuo servo si è reso garante del giovinetto presso mio padre, dicendo: "Se non te lo ricondurrò, sarò colpevole verso mio padre per tutta la vita",
33 deh! lascia ora che il tuo servitore rimanga servo al mio signore, in luogo del fanciullo, e che il fanciullo se ne ritorni co’ suoi fratelli.33 lascia, di grazia, che rimanga il tuo servo invece del giovinetto come schiavo del mio signore, e il giovinetto ritorni lassù con i suoi fratelli!
34 Perciocchè, come ritornerei io a mio padre, non essendo il fanciullo meco? Io non potrei farlo, che talora io non vedessi l’afflizione che ne avverrebbe a mio padre34 Perché, come potrei ritornare da mio padre, mentre il ragazzo non è con me? Che io non veda il dolore che opprimerebbe mio padre!".