Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Siracide 7


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Non fare il male, perché il male non ti prenda.
1 Non fare male, e il male non ti piglierae.
2 Stai lontano dall’iniquità ed essa si allontanerà da te.
2 Pàrtiti dal malvagio, e li mali si partiranno da te.
3 Figlio, non seminare nei solchi dell’ingiustizia
per non raccoglierne sette volte tanto.
3 Non seminare mali nelli solchi d' ingiustizia, e non li mieterai sette per uno.
4 Non domandare al Signore il potere né al re un posto di onore.
4 Non domandare dall' uomo il ducato, nè dal re la sedia dello onore.
5 Non farti giusto davanti al Signore
né saggio davanti al re.
5 Non ti giustificherai dinanzi da Dio, però ch' egli è conoscitore del cuore; e non volerti mostrare savio appresso il re.
6 Non cercare di divenire giudice
se ti manca la forza di estirpare l’ingiustizia,
perché temeresti di fronte al potente
e getteresti una macchia sulla tua retta condotta.
6 Non volere diventare giudice, se tu non puoi per le tue bontadi rompere le iniquitadi acciò che tu non impaurisca dalla faccia del potente, e metta scandalo nella tua levità.
7 Non fare soprusi contro l’assemblea della città
e non degradarti in mezzo al popolo.
7 E non peccare nella moltitudine della (tua) cittade, nè non ti mescolare infra il popolo.
8 Non ti impigliare due volte nel peccato,
perché neppure di uno resterai impunito.
8 E non legare insieme doppi peccati; però che tu non saresti sanza peccato.
9 Non dire: «Egli guarderà all’abbondanza dei miei doni,
e quando farò l’offerta al Dio altissimo, egli l’accetterà».
9 E non essere pusillanimo nell' anima tua.
10 Non essere incostante nella tua preghiera
e non trascurare di fare elemosina.
10 Non dispregiare d' adorare e di fare limosina.
11 Non deridere un uomo dall’animo amareggiato,
perché c’è chi umilia e innalza.
11 Non dire: nella moltitudine Iddio guarderà il numero de' miei meriti, e la misericordia sua riceverae me offendente a Dio altissimo.
12 Non seminare menzogne contro tuo fratello
e non fare qualcosa di simile all’amico.
12 Non dileggiare l' uomo nell' amaritudine dell' anima sua; Domenedio riguardatore è colui il quale umilia ed esalta.
13 Non ricorrere mai alla menzogna:
è un’abitudine che non porta alcun bene.
13 Non amare la bugia contro al fratello tuo; nè contro allo amico farai lo somigliante.
14 Non parlare troppo nell’assemblea degli anziani
e non ripetere le parole della tua preghiera.
14 Non dire ogni dì bugia; il dire continuo bugia non è buono.
15 Non disprezzare il lavoro faticoso,
in particolare l’agricoltura che Dio ha istituito.
15 Non essere pieno di parole nella moltitudine de' preti, e non reiterare la parola nel tuo dire.
16 Non unirti alla moltitudine dei peccatori,
ricòrdati che la collera divina non tarderà.
16 Non odiare le faticose opere, e l'agricoltura [che] fu da Dio trovata.
17 Umìliati profondamente,
perché castigo dell’empio sono fuoco e vermi.
17 Non ti gittare nella moltitudine de' non ammaestrati.
18 Non cambiare un amico per interesse
né un vero fratello per l’oro di Ofir.
18 Ricordati dell' ira (di Dio), però che non tarderà.
19 Non disdegnare una sposa saggia e buona,
poiché la sua amabilità vale più dell’oro.
19 Umilia molto l'animo tuo; però che la vendetta della carne ne viene incontro alli rei in fuoco e in vermi.
20 Non maltrattare un servo che lavora fedelmente
né l’operaio che si impegna totalmente.
20 Non fallire contro allo amico che ti recherae in guardia pecunia; nè per oro ti dispartirai dal tuo fratello carissimo.
21 Ama il servo intelligente
e non rifiutargli la libertà.
21 Non ti partire dalla savia femina e buona, la quale t'è venuta in parte nel timore di Dio; la grazia della onestade di colei è sopra tutto oro.
22 Hai bestiame? Abbine cura;
se ti è utile, resti in tuo possesso.
22 Non offenderai il servo operante nella veritade, nè il mercenario dante l'anima sua.
23 Hai figli? Educali
e fa’ loro piegare il collo fin dalla giovinezza.
23 Il savio servo sia amato da te, quasi come l'anima tua; non li fraudare la libertade, e non lo lasciare povero.
24 Hai figlie? Vigila sul loro corpo
e non mostrare loro un volto troppo indulgente.
24 Tu hai bestie? attendi a quelle; e s'elle ti sono utili, persèverino appo teszon out ah al fons)
25 Fa’ sposare tua figlia e avrai compiuto un grande affare,
ma dàlla a un uomo assennato.
25 Se tu hai figliuoli, ammaestragli (che sieno ubbidienti), e fiaccali dalla loro puerizia.
26 Hai una moglie secondo il tuo cuore? Non ripudiarla,
ma se non le vuoi bene, non fidarti.
26 Se tu hai figliuole, guarda il corpo loro, e non mostrare loro la faccia tua allegra.
27 Onora tuo padre con tutto il cuore
e non dimenticare le doglie di tua madre.
27 Dà la figliuola tua a marito, e averai fatta grande opera; e dàlla ad uomo savio.
28 Ricorda che essi ti hanno generato:
che cosa darai loro in cambio di quanto ti hanno dato?
28 Se tu averai moglie secondo l'anima tua, non la cacciare; e non ti commettere tutto a quella che è da avere in odio.
29 Con tutta l’anima temi il Signore
e abbi riverenza per i suoi sacerdoti.
29 Onora il padre tuo, e non dimenticare il pianto della madre tua.
30 Ama con tutta la forza chi ti ha creato
e non trascurare i suoi ministri.
30 Ricordati che se non fosse per coloro, tu non saresti nato; e fa che tu rimeriti coloro, sì come eglino te.
31 Temi il Signore e onora il sacerdote,
dàgli la sua parte, come ti è stato comandato:
primizie, sacrifici di riparazione, offerta delle spalle,
vittima di santificazione e primizie delle cose sante.
31 In tutta l'anima tua temi Iddio, e santifica li sacerdoti suoi.
32 Anche al povero tendi la tua mano,
perché sia perfetta la tua benedizione.
32 In ogni tua forza ama colui che fece te, e non abbandonare li ministri suoi.
33 La tua generosità si estenda a ogni vivente,
ma anche al morto non negare la tua pietà.
33 Onora Iddio con tutta l'anima tua, e onora li sacerdoti (suoi); e ispurga te colla tua fatica.
34 Non evitare coloro che piangono
e con gli afflitti móstrati afflitto.
34 Dà a loro la parte delle primizie, sì come è comandamento a te; e pùrgati della negligenza tua con poche cose.
35 Non esitare a visitare un malato,
perché per questo sarai amato.
35 Offeri a Dio il frutto della tua fatica, e il sacrificio della santificazione, e' principii de' santi.
36 In tutte le tue opere ricòrdati della tua fine
e non cadrai mai nel peccato.
36 E porgi la mano tua al povero, acciò che si compia la preghiera tua e la benedizione tua.
37 La grazia del dato in conspetto d' ogni vivente, e non dinegare la grazia al morto.
38 Non fallire a coloro che piangono nella consolazione, e va con coloro che amano.
39 Non t'incresca di visitare lo infermo; con queste opere ti confermerai in dilezione.
40 In tutte le tue opere ti ricorderai della morte tua, e in eterno non peccherai.