Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Giobbe 40


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1Il Signore prese a dire a Giobbe:
2«Il censore vuole ancora contendere con l’Onnipotente?
L’accusatore di Dio risponda!».
3Giobbe prese a dire al Signore:
4«Ecco, non conto niente: che cosa ti posso rispondere?
Mi metto la mano sulla bocca.
5Ho parlato una volta, ma non replicherò,
due volte ho parlato, ma non continuerò».
6Il Signore prese a dire a Giobbe in mezzo all’uragano:
7«Cingiti i fianchi come un prode:
io t’interrogherò e tu mi istruirai!
8Oseresti tu cancellare il mio giudizio,
dare a me il torto per avere tu la ragione?
9Hai tu un braccio come quello di Dio
e puoi tuonare con voce pari alla sua?
10Su, órnati pure di maestà e di grandezza,
rivèstiti di splendore e di gloria!
11Effondi pure i furori della tua collera,
guarda ogni superbo e abbattilo,
12guarda ogni superbo e umilialo,
schiaccia i malvagi ovunque si trovino;
13sprofondali nella polvere tutti insieme
e rinchiudi i loro volti nel buio!
14Allora anch’io ti loderò,
perché hai trionfato con la tua destra.
15Ecco, l’ippopotamo che io ho creato al pari di te,
si nutre di erba come il bue.
16Guarda, la sua forza è nei fianchi
e il suo vigore nel ventre.
17Rizza la coda come un cedro,
i nervi delle sue cosce s’intrecciano saldi,
18le sue vertebre sono tubi di bronzo,
le sue ossa come spranghe di ferro.
19Esso è la prima delle opere di Dio;
solo il suo creatore può minacciarlo con la spada.
20Gli portano in cibo i prodotti dei monti,
mentre tutte le bestie della campagna si trastullano attorno a lui.
21Sotto le piante di loto si sdraia,
nel folto del canneto e della palude.
22Lo ricoprono d’ombra le piante di loto,
lo circondano i salici del torrente.
23Ecco, se il fiume si ingrossa, egli non si agita,
anche se il Giordano gli salisse fino alla bocca, resta calmo.
24Chi mai può afferrarlo per gli occhi,
o forargli le narici con un uncino?
25Puoi tu pescare il Leviatàn con l’amo
e tenere ferma la sua lingua con una corda,
26ficcargli un giunco nelle narici
e forargli la mascella con un gancio?
27Ti rivolgerà forse molte suppliche
o ti dirà dolci parole?
28Stipulerà forse con te un’alleanza,
perché tu lo assuma come servo per sempre?
29Scherzerai con lui come un passero,
legandolo per le tue bambine?
30Faranno affari con lui gli addetti alla pesca,
e lo spartiranno tra i rivenditori?
31Crivellerai tu di dardi la sua pelle
e con la fiocina la sua testa?
32Prova a mettere su di lui la tua mano:
al solo ricordo della lotta, non ci riproverai!

Note:

Gb 40,1:... e disse a Giobbe: questo v d'introduzione manca nel gr. - Giobbe ha voluto discutere con Dio. Dio gli contrappone il mistero della sapienza, manifestata dalle sue opere.

Gb 40,2:il censore: o l'avversario; alla lettera: «colui che disputa», harab, conget.; il TM ha: «la moltitudine», harob. vorrà contendere: jissor del TM; BJ ha: «cederà», jasûr, cf. volg.

Gb 40,5:replicherò: 'e`eneh del TM; BJ congettura: «ripetero», 'eshneh.

Gb 40,12:ogni superbo: con i LXX. Il TM ripete il termine di Gb 40,11 .

Gb 40,13:buio: è lo sheol (Nm 16,33+) dove le ombre sono mute.

Gb 40,15-24:Ippopotamo, behemot, è il plurale di una parola che significa «bestia», «bestiame». Tale forma può designare sia la bestia che il bruto per antonomasia, e quindi qualsiasi mostro. Di fatto, behemot è stato spesso identificato con l'elefante o con un mitico bufalo menzionato nei testi di Ugarit. Qui rappresenta l'ippopotamo, simbolo della forza bruta che Dio domina ma che l'uomo non può addomesticare.

Gb 40,20:i monti gli offrono i loro prodotti: ki bûl harim jise'û lo del TM, oscuro in questo contesto; BJ congettura: «gli interdisse la regione delle montagne», gebûl harim jissa' lo.

Gb 40,23:si gonfi: con i LXX; il TM ha: «opprima».

Gb 40,24:Chi: si ricostruisce l'espressione mi hu' («chi dunque») caduta per aplografia dopo pihû, ultima parola del v 23. - uncino: il senso è incerto; alla lettera: «trappole».

Gb 40,25-41,26:Questo nome, Leviatàn, indica propriamente un mostro del caos primitivo (Gb 3,8+), che si riteneva tuttora vivente nei mari. Qui viene applicato al coccodrillo. Ma l'animale visibile che in Ez 29,3s; Ez 32,2s simboleggia l'Egitto - qui continua a evocare l'immagine del mostro vinto da Jahve nei primordi (cf. Gb 7,12+), che a sua volta è il tipo delle potenze nemiche di Dio.

Gb 40,30:Associati per la pesca in comune, i commercianti «venderebbero la pelle dell'orso». - commercianti: alla lettera: «cananei», i commercianti per eccellenza.