Scrutatio

Domenica, 26 maggio 2024 - San Filippo Neri ( Letture di oggi)

Giobbe 4


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Elifaz di Teman prese a dire:
1 Allora rispose Elifaz Tamanite, e disse:
2 «Se uno tenta di parlare, ti sarà gravoso?
Ma chi può trattenere le parole?
2 Se noi cominceremo a parlare a te, forse molestamente lo riceverai; ma concepita la parola, tenere chi la potrebbe?
3 Ecco, sei stato maestro di molti
e a mani stanche hai ridato vigore;
3 Ecco, tu hai ammaestrati molti, e le mani lasse fortificasti.
4 le tue parole hanno sorretto chi vacillava
e le ginocchia che si piegavano hai rafforzato.
4 Le parole tue confermarono li vacillanti, e li ginocchi tremanti confortasti.
5 Ma ora che questo accade a te, ti è gravoso;
capita a te e ne sei sconvolto.
5 Ma ora è venuta sopra te la piaga, e se' venuto meno; toccò te, e conturbato se'.
6 La tua pietà non era forse la tua fiducia,
e la tua condotta integra la tua speranza?
6 Dov'è la paura tua e la fortezza tua e la pazienza tua e la perfezione delle vie tue?
7 Ricordalo: quale innocente è mai perito
e quando mai uomini retti furono distrutti?
7 Ricòrdatene, io te ne priego: qual fu già mai innocente che perisse? ovvero quando li diritti guasti sono?
8 Per quanto io ho visto, chi ara iniquità
e semina affanni, li raccoglie.
8 Certo io hoe veduto maggiormente coloro che danno opera alla iniquitade e sèminano li scandali e ricogliono quelli,
9 A un soffio di Dio periscono
e dallo sfogo della sua ira sono annientati.
9 soffiante Iddio, essere periti, ed essere (arsi e) consunti collo spirito dell' ira sua.
10 Ruggisce il leone, urla la belva,
e i denti dei leoncelli si frantumano;
10 Lo ruggito del leone, e la voce della leoenessa, li denti delli figliuoli delli leoni contriti sono.
11 il leone perisce per mancanza di preda,
e i figli della leonessa si disperdono.
11 Lo tigre (cioè uno animale velocissimo) perì, perciò che non ebbe la preda, e li figliuoli de' leoni dissipati sono.
12 A me fu recata, furtiva, una parola
e il mio orecchio ne percepì il lieve sussurro.
12 Certo a me è detta una parola secreta, e quasi furtivamente ricevettero le orecchie mie le vene di quello che secretamente parlava.
13 Negli incubi delle visioni notturne,
quando il torpore grava sugli uomini,
13 Nello orrore della visione di notte, quando suole lo sonno occupare li uomini,
14 terrore mi prese e spavento,
che tutte le ossa mi fece tremare;
14 la paura mi tenne, e per lo tremore tutte le ossa mia spaventate sono.
15 un vento mi passò sulla faccia,
sulla pelle mi si drizzarono i peli.
15 E conciosia cosa che lo spirito passasse, me presente, ispaventaronsi i peli delle mie carni.
16 Stava là uno, ma non ne riconobbi l'aspetto,
una figura era davanti ai miei occhi.
Poi udii una voce sommessa:
16 Stette alcuna imagine, il volto del quale io non conoscea, dinanzi agli occhii miei; e la voce, quasi come uno vento lento, udii.
17 “Può l’uomo essere più retto di Dio,
o il mortale più puro del suo creatore?
17 Or sarà l'uomo, comparato alla similitudine di Dio, giustificato? ovvero sarà l'uomo più puro che lo fattore suo?
18 Ecco, dei suoi servi egli non si fida
e nei suoi angeli trova difetti,
18 Ecco che coloro che servono a lui, non sono fermi; e nelli angeli suoi trovò malvagitade.
19 quanto più in coloro che abitano case di fango,
che nella polvere hanno il loro fondamento!
Come tarlo sono schiacciati,
19 Quanto maggiormente coloro che àbitano nelle case di fango, i quali hanno lo fondamento terreno, saran consumati sì come dalla tignuola?
20 sono annientati fra il mattino e la sera,
senza che nessuno ci badi, periscono per sempre.
20 Dalla mattina insino al vespro saranno tagliati; e però che niuno lo intende, in eterno periranno.
21 Non viene forse strappata la corda della loro tenda,
sicché essi muoiono, ma senza sapienza?”.
21 Ma coloro che rimaneranno, fieno tolti da loro; e morranno, e non nella sapienza.