Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Giudici 21


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Gli Israeliti avevano giurato a Mizpa: "Nessuno di noi darà in moglie la figlia a un Beniaminita".1 Giurarono eziandio i figliuoli d' Israel in Masfa, e dissono: niuno di noi darà ai figliuoli di Beniamin moglie delle sue figliuole.
2 Il popolo venne a Betel, dove rimase fino alla sera davanti a Dio, alzò la voce prorompendo in pianto2 E vennero tutti quanti alla casa di Dio in Silo, e istando dinanzi da lui e sedendo d'insino al vespro, levarono alta voce, e con grande strido cominciarono a piangere, dicendo:
3 e disse: "Signore, Dio d'Israele, perché è avvenuto questo in Israele, che oggi in Israele sia venuta meno una delle sue tribù?".
3 Perchè, Signore d' Israel, è fatto questo male nel popolo tuo, che una ischiatta sia oggi (ispenta e) levata di noi?
4 Il giorno dopo il popolo si alzò di buon mattino, costruì in quel luogo un altare e offrì olocausti e sacrifici di comunione.4 Ma l'altro dì, levandosi in sul dì, sì fecero l'altare; e quivi sì offersono (i sacrifizii e) gli olocausti e ostie di pace, e dissero :
5 Poi gli Israeliti dissero: "Chi è fra tutte le tribù d'Israele, che non sia venuto all'assemblea davanti al Signore?". Perché c'era stato questo grande giuramento contro chi non fosse venuto alla presenza del Signore a Mizpa: "Sarà messo a morte".5 Chi non venne nell' oste di Dio Signore di tutta la universitade della schiatta (de' figliuoli) d' Israel? Imperciò che s'erano legati fortemente con giuramento, quando erano (rimasi) in Masfa, d' uccidere coloro che non vi fossero istati.
6 Gli Israeliti si pentivano di quello che avevano fatto a Beniamino loro fratello e dicevano: "Oggi è stata soppressa una tribù d'Israele.6 E tornati a penitenza i figliuoli d' Israel sopra il fratello loro Beniamin, cominciarono a dire: tolta (e levata) è una schiatta d' Israel.
7 Come faremo per le donne dei superstiti, perché abbiamo giurato per il Signore di non dar loro in moglie nessuna delle nostre figlie?".
7 Donde torranno le mogli? Tutti quanti giurammo (insieme e) di comune concordia, di non dare a costoro le nostre figliuole (per moglie).
8 Dissero dunque: "Qual è fra le tribù d'Israele quella che non è venuta davanti al Signore a Mizpa?". Risultò che nessuno di Iabes di Gàlaad era venuto all'accampamento dove era l'assemblea;8 E però dissero: chi è di tutta la universitade de' figliuoli d' Israel, i quali non vennero a Dio in Masfa? Ed ecco che furono trovati gli abitatori di Iabes di Galaad, che non erano istati in quello oste.
9 fatta la rassegna del popolo si era trovato che là non vi era nessuno degli abitanti di Iabes di Gàlaad.9 Onde in quello tempo, essendo loro in Silo, niuno di loro vi fu trovato.
10 Allora la comunità vi mandò dodicimila uomini dei più valorosi e ordinò: "Andate e passate a fil di spada gli abitanti di Iabes di Gàlaad, comprese le donne e i bambini.10 E mandarono X milia (uomini combattitori e) robustissimi uomini, e sì comandarono loro: andate e uccidete gli uomini di Iabes di Galaad; tutti gli mettete alle coltella, (così gli uomini come) le femine loro, e ancora tutti i loro figliuoli (grandi e) piccoli.
11 Farete così: ucciderete ogni maschio e ogni donna che abbia avuto rapporti con un uomo; invece risparmierete le vergini".11 E questo sarà quello che dovete osservare: tutti quanti quelli che sono maschii, e le femine che sono usate cogli uomini (ed hanno avuto a fare con loro) uccidete; e le vergini riservate.
12 Trovarono fra gli abitanti di Iabes di Gàlaad quattrocento fanciulle vergini, che non avevano avuto rapporti con alcuno, e le condussero all'accampamento, a Silo, che è nel paese di Canaan.12 E (così fecero com' era loro comandato, e) furono trovate CCCC vergini, le quali non conosceano usanza di uomo; e sì le menarono all' oste in Silo nella terra di Canaan.
13 Allora tutta la comunità mandò messaggeri per parlare ai figli di Beniamino che erano alla roccia di Rimmon e per proclamar loro la pace.13 E furo mandati poi i messi ai figliuoli di Beniamin, i quali erano nella pietra di Remmon; e comandarono loro, che gli ricevessero pacificamente.
14 Così i Beniaminiti tornarono e furono loro date le donne a cui era stata risparmiata la vita fra le donne di Iabes di Gàlaad; ma non erano sufficienti per tutti.
14 E vennero in quello tempo i figliuoli di Beniamin; e furono date loro le mogli delle figliuole di Iabes di Galaad; altre non trovarono, che simigliantemente potessero dare loro.
15 Il popolo dunque si era pentito di quello che aveva fatto a Beniamino, perché il Signore aveva aperto una breccia fra le tribù d'Israele.15 E tutta quanta la università de' figliuoli d' Israel molto se ne dolseno, e feceno penitenza sopra la (morte e) uccisione d' una schiatta de' figliuoli d' Israel.
16 Gli anziani della comunità dissero: "Come procureremo donne ai superstiti, poiché le donne beniaminite sono state distrutte?".16 E dissono li maggiori di nazione (e più nobili): che faremo noi a quelli che sono rimasti e non hanno tolto moglie? Tutte quante le femine di Beniamin sono state morte.
17 Soggiunsero: "Le proprietà dei superstiti devono appartenere a Beniamino perché non sia soppressa una tribù in Israele.17 E a noi s' appartiene, con grande guardia e con grande sollecitudine sia provveduto, che una schiatta non si spenga (nè venga meno) d' Israel.
18 Ma noi non possiamo dar loro in moglie le nostre figlie, perché gli Israeliti hanno giurato: Maledetto chi darà una moglie a Beniamino!".18 Le nostre figliuole non possiamo dare loro, legati per giuramento e pella maledizione, che dicemmo: maledetto sia colui il quale darà delle sue figliuole per moglie ai figliuoli di Beniamin.
19 Aggiunsero: "Ecco ogni anno si fa una festa per il Signore a Silo", che è a nord di Betel, a oriente della strada che va da Betel a Sichem e a mezzogiorno di Lebona.19 Ed ebbono il consiglio, e dissono: ecco che è tosto la solennità di Cristo in Silo, cioè l'anniversario (che si dee fare); ed è posto dalla parte di settentrione della città di Betel, e dalla parte dell' oriente della via la quale è di Betel e vanne alla città di Sichima, e dal mezzodi del castello di Lebona.
20 Diedero quest'ordine ai figli di Beniamino: "Andate, appostatevi nelle vigne20 E comandarono ai figliuoli di Beniamin, e dissono andate e nascondetevi nelle vigne.
21 e state a vedere: quando le fanciulle di Silo usciranno per danzare in coro, uscite dalle vigne, rapite ciascuno una donna tra le fanciulle di Silo e ve ne andrete nel paese di Beniamino.21 E quando vederete le giovani di Silo menare la ridda e balli, sì come sogliono, uscite subitamente delle vigne, e pigliate ciascuno la sua moglie, e sì ve ne andate nella terra di Beniamin.
22 Quando i loro padri o i loro fratelli verranno a discutere con voi, direte loro: Concedetele a noi: abbiamo preso ciascuno una donna come in battaglia... ma se ce le aveste date voi stessi, allora avreste peccato".22 E vegnendo (contro a voi) li padri loro e fratelli a cominciarsi a lamentare contro a voi e gridare, noi diremo loro: abbiate misericordia di loro, imperciò che non le hanno tolte per ragione di battaglia e di vincitori; ma pregando che le potessono torre per moglie, non [le] deste loro; onde dalla parte vostra si è (l' offesa e) il peccato.
23 I figli di Beniamino fecero a quel modo: si presero mogli, secondo il loro numero, fra le danzatrici; le rapirono, poi partirono e tornarono nel loro territorio, riedificarono le città e vi stabilirono la dimora.
23 E feciono li figliuoli di Beniamin sì come era stato loro comandato; secondo il numero loro sì pigliarono, di coloro che menavano la ridda e ballo, ciascuno la sua moglie; e sì n' andarono alla loro possessione, reedificando loro le cittadi, e abitandovi entro.
24 In quel medesimo tempo, gli Israeliti se ne andarono ciascuno nella sua tribù e nella sua famiglia e da quel luogo ciascuno si diresse verso la sua eredità.24 E ancora i figliuoli d' Israel sì si tornarono ciascuno per schiatta. In quelli dì non era re in Israel; ma ciascuno quello che gli parea ben fatto sì facea.
25 In quel tempo non c'era un re in Israele; ognuno faceva quel che gli pareva meglio.