Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Isaia 1


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Visione che Isaia, figlio di Amoz, ebbe su Giuda e su Gerusalemme nei giorni di Ozia, di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda.

1 Questa è la visione, la quale vidde Isaia (profeta) figliuolo di Amos (profeta) sopra Giuda e sopra Ierusalem nel tempo di Ozia e di Ioatan e di Acaz e di Ezechia, che furono re di Giudea.
2 Udite, cieli; ascolta, terra,perché il Signore dice:
"Ho allevato e fatto crescere figli,
ma essi si sono ribellati contro di me.
2 Udite, cieli, e tu, terra, considera; però che Iddio ha parlato, e disse: io nutricai li figliuoli e levai in alto, e loro dispregiarono me.
3 Il bue conosce il proprietario
e l'asino la greppia del padrone,
ma Israele non conosce
e il mio popolo non comprende".
3 Lo bue conobbe colui che lo possedea, e l'asino conobbe la mangiatoia del suo signore; ma Israel non conobbe me, e lo mio popolo non mi intese.
4 Guai, gente peccatrice,
popolo carico di iniquità!
Razza di scellerati,
figli corrotti!
Hanno abbandonato il Signore,
hanno disprezzato il Santo di Israele,
si sono voltati indietro;
4 Guai alla gente peccatrice, al popolo grave di malvagitade, seme malvagio e figliuoli scellerati; loro abbandonarono il Signore, e biastemarono lo santo d' Israel; sono fatti stranieri, tornando a dietro.
5 perché volete ancora essere colpiti,
accumulando ribellioni?
La testa è tutta malata,
tutto il cuore langue.
5 Sopra quale cosa (dice Iddio) percoterò io voi, che più giugnete la prevaricazione? ogni capo sì languisce, e ogni cuore sì duole.
6 Dalla pianta dei piedi alla testa
non c'è in esso una parte illesa,
ma ferite e lividure
e piaghe aperte,
che non sono state ripulite, né fasciate,
né curate con olio.
6 Non è in lui sanitade dalla pianta del piede infino alla sommità del capo; e le ferite e li segni delle percosse e la piaga enfiata non è fasciata, e non è curata con medicina, (nè curata) nè toccata d'olio, (cioè come si curano le ferite con l' olio).
7 Il vostro paese è devastato,
le vostre città arse dal fuoco.
La vostra campagna, sotto i vostri occhi,
la divorano gli stranieri;
è una desolazione come Sòdoma distrutta.
7 La vostra terra è deserta, e le vostre cittadi sono accese al fuoco; e li stranieri divorano la vostra regione (cioè contrada) dinanzi da voi, e sarà desolata come si fa nel guasto delli nimici.
8 È rimasta sola la figlia di Sion
come una capanna in una vigna,
come un casotto in un campo di cocomeri,
come una città assediata.
8 E sarà abbandonata (e lasciata) la figliuola di Sion, come uno spaventacchio nella vigna, e come la guardia che sta nel cocomeraio, e come la città che si guasterà.
9 Se il Signore degli eserciti
non ci avesse lasciato un resto,
già saremmo come Sòdoma,
simili a Gomorra.

9 Se lo Signore delli eserciti non ci avesse lasciato lo seme, saremmo stati come Sodoma, e quasi simili a Gomorra.
10 Udite la parola del Signore,
voi capi di Sòdoma;
ascoltate la dottrina del nostro Dio,
popolo di Gomorra!
10 Udite la parola del Signore, o voi principi (di Giuda, simili alli prìncipi) di Sodoma; considerate con le orecchie vostre la legge del vostro Iddio, popolo (di Giuda, simile al popolo) di Gomorra.
11 "Che m'importa dei vostri sacrifici senza numero?"
dice il Signore.
"Sono sazio degli olocausti di montoni
e del grasso di giovenchi;
il sangue di tori e di agnelli e di capri
io non lo gradisco.
11 A che fine offerite voi a me la moltitudine de' vostri animali in sacrificio, (e la mia legge non osservate), dice lo Signore Iddio? io son pieno (e fastidito di tal oblazione); io non voglio li sacrificii de' montoni, e lo mangiare delle bestie grasse, e lo sangue de' vitelli e delli agnelli e de' becchi.
12 Quando venite a presentarvi a me,
chi richiede da voi
che veniate a calpestare i miei atri?
12 Quando voi verrete inanzi al mio conspetto, chi fu che addomandasse queste cose delle vostre mani, acciò che voi andaste nelle mie case?
13 Smettete di presentare offerte inutili,
l'incenso è un abominio per me;
noviluni, sabati, assemblee sacre,
non posso sopportare delitto e solennità.
13 Non offerite più li sacrificii indarno; lo incenso è abominazione a me. Io non sofferroe più la festa del sabato, e l'altre feste; (la festa della nuova luna si chiama quella che loro faceano nel principio del mese, cioè nelle calende, la quale loro chiamano Neomenia); le vostre congregazioni sono inique.
14 I vostri noviluni e le vostre feste
io detesto,
sono per me un peso;
sono stanco di sopportarli.
14 Le vostre calende e le vostre feste sono fatte a me moleste, e holle avute in odio; io con fatica v'ho sostenuti (aspettando che vi dobbiate convertire, e non ve ne curaste).
15 Quando stendete le mani,
io allontano gli occhi da voi.
Anche se moltiplicate le preghiere,
io non ascolto.
Le vostre mani grondano sangue.
15 E quando averete disteso le vostre mani, iò rivolgerò li miei occhi da voi; e conciosia cosa che aviate multiplicate le orazioni, non vi esaudirò; però che le vostre mani sono piene di sangue.
16 Lavatevi, purificatevi,
togliete il male delle vostre azioni
dalla mia vista.
Cessate di fare il male,
16 Lavatevi, e siate netti; levate via lo male delle cogitazioni vostre dinanzi alli miei occhi; rimanetevi di fare le perversitadi.
17 imparate a fare il bene,
ricercate la giustizia,
soccorrete l'oppresso,
rendete giustizia all'orfano,
difendete la causa della vedova".
17 E apparate a ben fare, e addimandate il giudicio, e sovvenite all' oppresso; fate lo giudicio per lo pupillo, e difendete la vedova.
18 "Su, venite e discutiamo"
dice il Signore.
"Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,
diventeranno bianchi come neve.
Se fossero rossi come porpora,
diventeranno come lana.
18 E venite, e raddomandate me, dice lo Signore; (quasi dica: riprendetemi, se io non vi merito questo bene); se li vostri peccati saranno infiammati come fuoco, li farò bianchi come nevè, (cioè, ch' io li perdonerò a voi); e se saranno rossi come lo vermicolo, io li farò come lana bianca. (Lo vermicolo si è quello di che si fa la porpora).
19 Se sarete docili e ascolterete,
mangerete i frutti della terra.
19 Se voi vorrete, e udirete me, voi mangerete li beni della terra.
20 Ma se vi ostinate e vi ribellate,
sarete divorati dalla spada,
perché la bocca del Signore ha parlato".

20 E se voi non vorrete, e provocheretemi pure ad ira, lo mio coltello divorerà voi; però che la bocca di Dio hae parlato.
21 Come mai è diventata una prostituta
la città fedele?
Era piena di rettitudine,
la giustizia vi dimorava;
ora invece è piena di assassini!
21 Or come è fatta meretrice la città fedele, piena di giudicio? la giustizia abitò in lei, e ora ivi àbitano li omicidiali.
22 Il tuo argento è diventato scoria,
il tuo vino migliore è diluito con acqua.
22 Lo tuo argento si è rivolto in feccia; e lo tuo vino si è mescolato con acqua.
23 I tuoi capi sono ribelli
e complici di ladri;
tutti sono bramosi di regali,
ricercano mance,
non rendono giustizia all'orfano
e la causa della vedova fino a loro non giunge.
23 Li tuoi principi sono infedeli e compagni de' ladroni; tutti amano li doni, e sèguitano le retribuzioni; non fanno giudicio per lo pupillo, (e piato) e ragione di vedova non entra inanzi a loro.
24 Perciò, oracolo del Signore,
Dio degli eserciti,
il Potente di Israele:
"Ah, esigerò soddisfazioni dai miei avversari,
mi vendicherò dei miei nemici.
24 Però disse lo Signore dello esercito, Iddio forte d'Israel: ohimè, io consolerò me sopra li nimici miei, vendicherommi delli miei nemici.
25 Stenderò la mano su di te,
purificherò nel crogiuolo le tue scorie,
eliminerò da te tutto il piombo.
25 E convertirò la mia mano a te, e purgherò io tuo (puro) argento della feccia, e torrò a te tutto lo tuo stagno.
26 Renderò i tuoi giudici come una volta,
i tuoi consiglieri come al principio.
Dopo, sarai chiamata città della giustizia,
città fedele".
26 E restituirò (cioè farò tutti) li tuoi giudici come prima, li tuoi consiglieri come erano anticamente; e dopo queste cose sarai chiamata città del giusto e terra fedele.
27 Sion sarà riscattata con la giustizia,
i suoi convertiti con la rettitudine.
27 Sion sarà ricomperata nel giudicio, e riduceremo la giustizia.
28 Tutti insieme finiranno in rovina ribelli e peccatori
e periranno quanti hanno abbandonato il Signore.
28 E spezzerà li scellerati e peccatori insieme; e quelli abbandonarono Iddio, saranno consumati.
29 Vi vergognerete delle querce
di cui vi siete compiaciuti,
arrossirete dei giardini
che vi siete scelti,
29 E saranno confusi (li peccatori insieme) per l'idoli alli quali sacrificarono; e avrete vergogna sopra li orti, li quali voi avevate eletti (a voi),
30 poiché sarete come quercia
dalle foglie avvizzite
e come giardino senza acqua.
30 quando voi sarete come quercia alla quale fuggono le foglie, e come orto sanza acqua.
31 Il forte diverrà come stoppa,
la sua opera come scintilla;
bruceranno tutte e due insieme
e nessuno le spegnerà.
31 E la vostra fortezza sarà arsa, come la favilla che si spegne incontenente; e ciascuna cosa sarà accesa insieme, e non sarà chi la spenga.