Scrutatio

Venerdi, 7 giugno 2024 - Sant' Andronico di Perm ( Letture di oggi)

Siracide 16


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Non desiderare una moltitudine di figli buoni a nulla,
non gioire per figli empi.
1 Non ti allegrare nelli figliuoli rei, s' egli multiplicheranno; non ti dilettare sopra loro, se il timore di Dio non è con loro.
2 Se aumentano di numero non gioire,
se sono privi del timore del Signore.
2 Non credere nella vita loro, e non guardare nelle loro fatiche.
3 Non confidare su una loro vita lunga
e non fondarti sul loro numero,
poiché è preferibile uno a mille
e morir senza figli che averne degli empi.
3 Migliore è uno che tema Iddio, che mille rei figliuoli.
4 La città potrà ripopolarsi per opera di un solo
assennato,
mentre la stirpe degli iniqui sarà distrutta.
4 Più utile è morire sanza figliuoli, che lasciarli rei e malvagi.
5 Il mio occhio ha visto molte simili cose;
il mio orecchio ne ha sentite ancora più gravi.
5 La patria fia abitata da uno savio; e fia abbandonata da tre cattivi.
6 Nell'assemblea dei peccatori un fuoco si accende,
contro un popolo ribelle è divampata l'ira.
6 Molte altre cose vidde l'occhio mio, e più fatti di questi udie l'orecchio mio.
7 Dio non perdonò agli antichi giganti,
che si erano ribellati per la loro forza.
7 Il fuoco arderae nella sinagoga delli peccanti, e l'ira arderae nella gente incredibile.
8 Non risparmiò i concittadini di Lot,
che egli aveva in orrore per la loro superbia.
8 Li antichi giganti non adorarono per li peccati loro, i quali furono distrutti confidandosi nella loro forza.
9 Non ebbe pietà di nazioni di perdizione,
che si erano esaltate per i loro peccati.
9 E Dio non perdonò loro per che fussono in altrui terra; ma percosseli e maledisseli per la superbia del loro parlare.
10 Così trattò i seicentomila uomini
che sono periti per l'ostinazione del loro cuore.
10 Non ebbe misericordia di loro, uccidendo tutta quella gente che si esaltava nelli loro peccati.
11 Ci fosse un solo uomo di dura cervice,
sarebbe strano se restasse impunito,
11 E sì come di secento milia pedoni, ch' essi radunarono nella durizia del cuore suo; e se uno solo ne fosse issuto superbo, maraviglia sarebbe stato s'elli fosse scampato (sanza essere punito).
12 poiché misericordia e ira sono in Dio,
potente quando perdona e quando riversa l'ira.
12 Misericordia ed ira è con lui; potente è la biastemma e spandente l'ira.
13 Tanto grande la sua misericordia,
quanto grande la sua severità;
egli giudicherà l'uomo secondo le sue opere.
13 Secondo la misericordia sua, così fia lo castigamento; l' uomo è giudicato secondo le opere sue.
14 Non sfuggirà il peccatore con la sua rapina,
ma neppure la pazienza del pio sarà delusa.
14 Lo peccatore non scamperà nella rapina, eziandio se la sofferenza indugerae coloro che fanno misericordia.
15 Egli farà posto a tutta la sua generosità;
ciascuno sarà trattato secondo le sue opere.

15 Ogni misericordia farà luogo [a ciascuno] secondo li meriti delle opere sue, e secondo lo intendimento della peregrinazione sua.
16 Non dire: "Mi terrò celato al Signore!
Chi penserà a me lassù?
16 Non dire: io mi nasconderoe da Dio, e chi Idi cielo si ricorderae di me?
17 Non sarò riconosciuto fra un popolo numeroso,
chi sarò io in mezzo a una creazione senza numero?".
17 Io non sarò conosciuto nel grande popolo; o che è l'anima mia in tante innumerabili creature?
18 Ecco il cielo e il cielo dei cieli,
l'abisso e la terra sussultano quando egli appare.
18 Ecco il cielo [e i cieli] delli cieli, il mare e tutta la terra, e quelle cose che sono in essa si commoveranno nel conspetto suo.
19 Anche i monti e le fondamenta della terra
si scuotono di spavento quando egli li guarda.
19 Li monti e insiememente li colli e le fondamenta della terra, quando Iddio li guaterae, per la paura si dibatteranno.
20 Ma nessuno riflette su queste cose;
al suo modo di agire chi ci bada?
20 E in tutte queste cose è cuore sanza sentimento; e ogni cuore è inteso da colui.
21 Anche la bufera che nessuno contempla,
e la maggior parte delle sue opere, sono nel mistero.
21 Or chi intende le vie di Dio? Chi intende la tempesta, la quale non vede l'occhio dell' uomo?
22 "Chi a Dio annunzierà le opere di giustizia?
Ovvero chi le attende? L'alleanza infatti è lontana".
22 Molte sue opere sono ascose a noi; ma chi annunzierà le opere della sua giustizia? Or chi lo sosterrà? Da lungi è il testamento d' alquanti; e la domanda delli uomini è in finire.
23 Tali cose pensa chi ha il cuore perverso;
lo stolto, appunto errando, pensa sciocchezze.

23 Colui che diminuisce nel suo cuore pensa cose vane; e l'uomo sciocco ed errante pensa le cose stolte.
24 Ascoltami, figlio, e impara la scienza;
e sii attento nel tuo cuore alle mie parole.
24 Odimi, figliuolo, e appara la disciplina del senno; e nel cuore tuo attendi le mie parole.
25 Manifesterò con esattezza la mia dottrina;
con cura annunzierò la scienza.
25 E parlerotti con ammaestramento e dirittura, e cercaroe di narrarti sapienza; e alle parole mie attendi col cuore tuo, e dicoti in dirittura li spiriti della virtude, che Iddio pose nelle opere sue dal cominciamento, e nella veritade dico la scienza sua.
26 Nella creazione del Signore le sue opere sono fin
dal principio,
e dalla loro origine ne separò le parti.
26 E nel giudicio di Dio furono le opere sue dal principio; dalla formazione degli uomini distinse la loro parte, e li cominciamenti disse nelle genti sue.
27 Egli ordinò per l'eternità le sue opere,
ne stabilì l'attività per le generazioni future.
Non hanno fame né si stancano,
eppure non interrompono il loro lavoro.
27 Adornò in eterno le opere di coloro; nè ebbono fame, nè lavorarono, e non cessarono delle opere sue.
28 Nessuna di loro urta la sua vicina,
mai disubbidiranno ad un suo comando.
28 Ciascuno non angoscerae il prossimo suo infino nel secolo.
29 Dopo ciò il Signore riguardò sulla terra
e la riempì dei suoi doni.
29 Non essere incredibile alla parola sua.
30 Ne ricoprì la superficie con ogni genere di viventi
e ad essa faranno ritorno.
30 Dopo queste cose Iddio guardoe in terra, ed empiella de' suoi beni.
31 Ogni anima vitale denunzioe inanzi la faccia di colui, e ancora il ritornamento medesimo di coloro.