Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Cantico 8


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Oh se tu fossi un mio fratello,
allattato al seno di mia madre!
Trovandoti fuori ti potrei baciare
e nessuno potrebbe disprezzarmi.
1 (LA VOCE DE' PATRIARCHI DI CRISTO) Chi mi darae il fratello mio poppante le mammelle della madre mia, sì ch' io trovi te solo fuori, e basciti, e niuno mi dispregi?
2 Ti condurrei, ti introdurrei nella casa di mia madre;
m'insegneresti l'arte dell'amore.
Ti farei bere vino aromatico,
del succo del mio melograno.
2 Io ti piglierò per mano, e menerotti nella casa della madre mia, (e nella camera di quella che mi generoe); ivi ammaestrerai me, e io ti darò il nappo del vino confetto, e mosto di melegrane.
3 La sua sinistra è sotto il mio capo
e la sua destra mi abbraccia.

3 La sua sinistra mano sotto il capo mio, e la sua diritta abbraccerae me. (LA VOCE DI CRISTO)
4 Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
non destate, non scuotete dal sonno l'amata,
finché non lo voglia.

4 Io vi scongiuro, figliuole di Ierusalem, che voi non desedate e non facciate svegliare l'amica mia, infino ch' ella voglia. (LA VOCE DELLA SINAGOGA DELLA CHIESA)
5 Chi è colei che sale dal deserto,
appoggiata al suo diletto?
Sotto il melo ti ho svegliata;
là, dove ti concepì tua madre,
là, dove la tua genitrice ti partorì.

5 Chi è questa che ascende del deserto, abbondante in delicatezze, appoggiata sopra il diletto suo?(LA VOCE DELLO SPOSO ALLA SINAGOGA)Sotto l'àlboro del melo ti sdormentai; quivi fu violata quella che ti generò, qui fu corrotta la madre tua.
6 Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo sul tuo braccio;
perché forte come la morte è l'amore,
tenace come gli inferi è la passione:
le sue vampe son vampe di fuoco,
una fiamma del Signore!
6 Pommi per segnale sopra lo cuore tuo, e come segnale sopra lo braccio tuo; però ch' elli è forte l'amore, come la morte, e dura è, sì come lo inferno, la invidia; le lampade sue sì come lampade di fuoco e di fiamme.
7 Le grandi acque non possono spegnere l'amore
né i fiumi travolgerlo.
Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa
in cambio dell'amore, non ne avrebbe che dispregio.

7 Le molte acque non potranno spegnere la caritade, nè li fiumi copriranno quella; se l'uomo darà tutta la sustanza della casa sua per la dilettazione, quasi niente spregia lei. (PARLA CRISTO ALLA SINAGOGA)
8 Una sorella piccola abbiamo,
e ancora non ha seni.
Che faremo per la nostra sorella,
nel giorno in cui se ne parlerà?
8 La nostra sorore picciola non ha mammelle; che faremo noi a nostra sorore il die ch' ella dovrà parlare? (CRISTO RISPONDE A SÈ)
9 Se fosse un muro,
le costruiremmo sopra un recinto d'argento;
se fosse una porta,
la rafforzeremmo con tavole di cedro.
9 S' egli è muro, facciamo sopra di quello beltresche d'ariento; s' egli è uscio, adorniamolo con tavole di cedro. (RISPONDE LA CHIESA)
10 Io sono un muro
e i miei seni sono come torri!
Così sono ai suoi occhi
come colei che ha trovato pace!
10 Io sono muro; e le mammelle mie sono sì come torre, da ch' io sono fatta dinanzi da lui come quello che trova pace. (LA SINAGOGA ALLA CHIESA)
11 Una vigna aveva Salomone in Baal-Hamòn;
egli affidò la vigna ai custodi;
ciascuno gli doveva portare come suo frutto
mille sicli d'argento.
11 La vigna mia fu al pacifico, in quella la quale hae li popoli; egli la diede alli guardiani; l'uomo reca per lo frutto di quella mille danari d'ariento. (CRISTO DICE)
12 La vigna mia, proprio mia, mi sta davanti:
a te, Salomone, i mille sicli
e duecento per i custodi del suo frutto!

12 La vigna mia è dinanzi da me. Mille tuoi pacifichi, ducento a coloro che guardano il frutto d' essa. (CRISTO DICE ALLA CHIESA)
13 Tu che abiti nei giardini
- i compagni stanno in ascolto -
fammi sentire la tua voce.
13 Tu che abiti nelli orti, li amici t'ascoltano; fammi udire la voce tua. (LA VOCE DELLA CHIESA A CRISTO)
14 "Fuggi, mio diletto,
simile a gazzella
o ad un cerbiatto,
sopra i monti degli aromi!".
14 Fuggi, diletto mio, assomigliati alla capriola e allo capriolo de' cervi in su' monti delli aromati. (Amen).