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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 24


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1Durante il suo regno, Nabucodónosor re di Babilonia gli mosse guerra; Ioiakìm gli fu sottomesso per tre anni, poi gli si ribellò.2Il Signore mandò contro di lui bande armate di Caldei, di Aramei, di Moabiti e di Ammoniti; le mandò in Giuda per annientarlo, secondo la parola che il Signore aveva pronunziata per mezzo dei suoi servi, i profeti.3Ciò avvenne in Giuda solo per volere del Signore, che volle allontanarlo dalla sua presenza a causa del peccato di Manàsse, per tutto ciò che aveva fatto,4e anche a causa del sangue innocente versato quando aveva riempito di sangue innocente Gerusalemme; per questo il Signore non volle placarsi.
5Le altre gesta di Ioiakìm e tutte le sue azioni sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda.6Ioiakìm si addormentò con i suoi padri e al suo posto divenne re suo figlio Ioiachìn.
7Il re d'Egitto non uscì più dal suo paese, perché il re di Babilonia, dal torrente di Egitto sino al fiume Eufrate, aveva conquistato quanto una volta apparteneva al re d'Egitto.
8Ioiachìn aveva diciotto anni, quando divenne re; regnò tre mesi in Gerusalemme. Sua madre, di Gerusalemme, si chiamava Necusta, figlia di Elnatàn.9Fece ciò che è male agli occhi del Signore, secondo quanto aveva fatto suo padre.
10In quel tempo gli ufficiali di Nabucodònosor re di Babilonia marciarono contro Gerusalemme; la città subì l'assedio.11Nabucodònosor re di Babilonia giunse presso la città, mentre i suoi ufficiali l'assediavano.12Ioiachìn re di Giuda si presentò con sua madre, i suoi ministri, i suoi capi e i suoi eunuchi, al re di Babilonia; questi, nell'anno ottavo del suo regno, lo fece prigioniero.13Il re di Babilonia portò via di là tutti i tesori del tempio e i tesori della reggia; fece a pezzi tutti gli oggetti d'oro, che Salomone re di Israele aveva posti nel tempio. Così si adempì la parola del Signore.14Deportò tutta Gerusalemme, cioè tutti i capi, tutti i prodi, in numero di diecimila, tutti i falegnami e i fabbri; rimase solo la gente povera del paese.15Deportò in Babilonia Ioiachìn, la madre del re, le mogli del re, i suoi eunuchi e le guide del paese, conducendoli in esilio da Gerusalemme in Babilonia.16Tutti gli uomini di valore, in numero di settemila, i falegnami e i fabbri, in numero di mille, e tutti i guerrieri più prodi furono condotti in esilio a Babilonia dal re di Babilonia.17Il re di Babilonia nominò re, al posto di Ioiachìn, Mattania suo zio, cambiandogli il nome in Sedecìa.
18Quando divenne re, Sedecìa aveva ventun anni; regnò undici anni in Gerusalemme. Sua madre, di Libna, si chiamava Camutàl, figlia di Geremia.19Fece ciò che è male agli occhi del Signore, secondo quanto aveva fatto Ioiakìm.20Ciò accadde in Gerusalemme e in Giuda a causa dell'ira del Signore, tanto che infine li allontanò da sé. Sedecìa poi si ribellò al re di Babilonia.

Note:

2Re 24,1:Nabucodònosor: Nabû-Kudur-Ucur, organizzatore dell'impero neo-babilonese o caldeo, che continuò l'impero assiro e regno dal 605 al 562. La sua prima spedizione in Palestina e la sottomissione di Ioiakìm si situano nel 604, la rivolta di Giuda nel 601.

2Re 24,2:il Signore: con il TM; BJ con i LXX traduce: «questi».

2Re 24,3:per volere: con il TM; BJ con versioni e v 20 traduce: «a causa della collera».

2Re 24,7:La vittoria di Carchemish sugli egiziani, nel 605, aveva consegnato a Nabucodonosor la Siria e la Palestina.

2Re 24,12:nell'anno ottavo del suo regno: esattamente il 16 marzo del 597, secondo una cronaca babilonese. Questa cronaca e Ger 52,28 datano la conquista nel settimo anno di Nabucodonosor, non contando l'anno incompleto dell'accesso al trono (cf. 2Re 25,8).

2Re 24,15:Deportò in Babilonia Ioiachin: doveva restarci trentasette anni, fino alla morte di Nabucodonosor (cf. 2Re 25,27), in una cattività abbastanza mite.

2Re 24,16:I vv 13-14 e 15-16 sono doppioni che valutano un po' diversamente l'estensione della prima deportazione.

2Re 24,17:Mattania: «dono di Dio»; Sedecia: «Jahve è la mia giustizia» (cf. 2Re 23,34+)

2Re 24,18ss:Il racconto sul regno di Sedecia (2Re 24,18-25,30) è stato ripreso per servire da conclusione al libro di Geremia (c 52). Inoltre 2Re 25,1-12 è stato riutilizzato in Ger 39,1-10 (con un'aggiunta nel v 3) oppure i due brani provengono da una medesima fonte.