Scrutatio

Venerdi, 16 maggio 2025 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Ioanne 10


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1 In verità, in verità vì dico, che quello che non entra per la porta dell' ovile delle pecore, ma entra da lato, questo è furo e ladro.1 In verità, in verità vi dico: chi non entra nell'ovile per la porta, ma vi sale per altra parte, è ladrone, e assassino.
2 Ma quello ch' entra per la porta, questo è pastore delle pecore.2 Ma quegli, che entra per la porta è pastore delle pecorelle.
3 E a costui il portinaro apre la porta, e le pecore odono la voce sua; ed esso chiama nominatamente tutte le sue pecore, e menale fuori.3 A lui apre il portinaio, e le pecorelle ascoltano la sua voce, ed egli chiama per nome le sue pecorelle, e le mena fuora.
4 E quando le ha messe fuori, va dinanzi a loro; e le pecore tutte sèguitano lui, imperò che conoscono la voce [sua].4 E quando ha messe fuora le sue pecorelle, cammina innanzi ad esse: e le pecorelle lo seguono, perché conoscono la sua voce.
5 E niuno altro sèguitano, anzi fuggono da lui; imperò che non conoscono la voce degli estranei.5 Ma non vanno dietro a uno straniero, anzi fuggon da lui: perché la voce non conoscono degli stranieri.
6 Questa similitudine disse Iesù agli discepoli Ma loro non intesero.6 Questa similitudine fu loro detta da Gesù. Ma quelli non compresero quel, ch'egli dicesse loro.
7 Disse Iesù a loro un' altra volta in verità, in verita vi dico ch' io sono la porta delle pecore.7 Disse adunque loro nuovamente: Gesù: In verità, in verità vi dico, ch'io sono porta alle pecorelle.
8 E tutti coloro che sono venuti (inanzi a me) s?no furi e ladri, e le pecore non gli hanno voluto udire.8 Quanti son venuti, sono tutti ladri, e assassini, e le pecorelle non gli hanno ascoltati.
9 Io sono la porta: chiunque entrarà per me, si salvarà; ed entrarà, e uscirà, e trovarà buona pastore.9 Io sono la porta. Chi per me passerà, sarà salvo: ed entrerà, e uscirà, e troverà pascoli.
10 Ma il ladro non viene per altro che per involare e per ammazzare e per mettere a perdizione. Ma io sono venuto, acciò che abbiano vita più abbondante.10 Il ladro non viene, se non per rubare, e uccidere, e disperdere. Io sono venuto, perché abbiano vita, e siano nell'abbondanza.
11 Io sono il pastore buono. Il buono pastore dà l'anima per le pecore sue.11 Io sono il buon Pastore. Il buon pastore da la vita per le sue pecorelle.
12 Ma il mercenario, il quale non è pastore, del quale non sono le pecore proprie, vede venire il lupo, e lascia le pecore, e fugge; e il lupo disperge e rapisce le pecore.12 Il mercenario poi, e quei, che non è pastore, di cui proprie non sono le pecorelle, vede venire il lupo, e lascia le pecorelle, e fugge: e il lupo rapisce, e disperge le pecorelle.
13 Onde il mercenario fugge, imperò ch' egli è mercenario, e non si pertiene a lui le pecore.13 Il mercenario fugge, perché è mercenario, e non gli cale delle pecorelle.
14 Io sono pastore buono; e conosco le pecore mie, e conoscono me le mie.14 Io sono il buon Pastore: e conosco le mie, e le mie conoscono me.
15 Sì come conoscette me il Padre, e io conosco il Padre; l' anima mia pongo per le pecore mie.15 Come il Padre conosce me, e io conosco il Padre: e do la mia vita pero le mie pecorelle.
16 E ancora ho altre pecore che non sono di questo ovile; e quelle m' è di bisogno di menare; e udiranno la voce mia, e farassi uno ovile e uno pastore.16 E ho dell'altre pecorelle, le quali, non sono di questa greggia: anche queste fa d'uopo, che io raguni, e ascolteranno la mia voce, e sarà un solo gregge, e un solo pastore.
17 Però il Padre mi ama; conciosia ch' io pongo l'anima mia, e ancora la assumerò.17 Per questo mi ama il Padre: perché depongo la mia vita per nuovamente ripigliarla.
18 Da me nullo la toglie; ma pongo quella da me medesimo; io ho potestà di ponere quella, e ho potestà ancora di assumerla; ho ricevuto questo comandamento dal Padre mio.18 Nissuno a me la toglie: ma io la depongo da me stesso, e sono padrone di deporla, e sono padrone di riprenderla: questo è il comandamento, che ho ricevuto dal Padre mio.
19 Fu fatto un' altra volta discordia tra gli giudei per questi parlari.19 Nacque nuovamente scisma fra i Giudei per causa di questi discorsi.
20 Onde molti dicevano: egli ha il demonio, e impazzisce; il perchè voi l' udite?20 Imperocché molti di essi dicevano: Egli è indemoniato, e ha perduto il senno: perché state a sentirlo?
21 Altri dicevano: queste parole non sono dell' avente il demonio; or può il demonio aprire gli occhi de' ciechi?21 Altri dicevano: discorsi come questi non sono da indemoniato: può forse il Demonio aprire gli occhi a' ciechi?
22 E fatta fu Encenia (cioè la sacra del tempio) in Ierusalem; ed era d' inverno.22 E si faceva in Gerusalemme la festa della Sagra: ed era d'inverno.
23 E Iesù andava per il tempio, sotto il portico di Salamone.23 E Gesù camminava pel Tempio nel portico di Salomone.
24 E li giudei l'intorniorono, e dicevano a lui: insino a quando ci toglierai l'anima nostra? se tu sei Cristo, dinnelo manifestamente.24 Se gli affollarono perciò d'intorno i Giudei, e gli dicevano: fino a quando terrai tu in sospeso gli animi nostri? Se tu se' Cristo, dillo a noi apertamente.
25 E lesà rispose (e disse): io vi parlo, e voi non mi credete; e l' opere, ch' io fo nel nome del Padre mio, rendono testimonianza di me.25 Rispose loro Gesù: ve l'ho detto, e voi non credete: le opere, che io fo nel nome del Padre mio, queste parlano a favor mio.
26 Ma voi non mi credete, imperò che non siete delle pecore mie.26 Ma voi non credete, perché non siete del numero delle mie pecorelle.
27 Le pecore mie odono la voce mia; e io le conosco, e sèguitano me.27 Le mie pecorelle ascoltano la mia voce: e io le conosco, ed elleno mi tengono dietro.
28 Io do a loro vita eterna; e non periranno in eterno, e niuno le toglierà delle mie mani.28 Ed io do ad esse la vita eterna: e non periranno in eterno, e nissuno le strapperà a me di mano.
29 Il mio Padre me le ha dato, ch' è maggiore di tutti; e niuno le può rapire dalle mani del mio Padre.29 Quello, che il Padre ha dato a me, sorpassa ogni cosa: e niuno può rapirle di mano del Padre mio.
30 E il Padre e io siamo una cosa.30 Io, e il Padre siamo una cosa sola.
31 Allora gli giudei presero le pietre per lapidarlo.31 Dieder perciò i Giudei di piglio alle pietre per lapidarlo.
32 Disse a loro Iesù: molte buone opere vi ho dimostrate del Padre mio; per le quali mi volete lapidare?32 Disse loro Gesù: Molte buone opere vi ho fatto vedere per virtù del Padre mio, per quale di queste opere mi lapidate?
33 Risposero gli giudei, (e dissero): noi non ti vogliamo lapidare per le buone opere, ma per le biasteme; conciosia cosa che tu sei uomo, e faiti Iddio.33 Gli risposero i Giudei, e dissero: Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per la bestemmia: e perché tu essendo uomo, fai Dio te stesso.
34 Rispose a loro Iesù, (e disse): non è egli scritto nella vostra legge, che voi siete dii (e figliuoli dell' Altissimo tutti)?34 Rispose loro Gesù: Non è egli scritto nella vostra legge: Io dissi: siete dii?
35 Adunque se egli disse ch' erano dii (e figliuoli dell' Altissimo) tutti quelli a' quali è fatta la parola di Dio, e la scrittura non può mentire,35 Se dii chiamò quegli, ai quali Dio parlò, e la Scrittura non può mancare:
36 adunque colui il quale il Padre ha santificato e mandato nel mondo, voi gli dite: tu biastemi, perchè egli dice: io sono Figliuolo di Dio?36 Io cui il Padre ha santificato, mandato al mondo, voi dite: Perché tu bestemmii, perché ho detto: Son Figliuolo di Dio?
37 Se io non fo l'opere del Padre mio, non mi credete.37 Se non fo le opere del Padre mio non mi credete.
38 Ma se io le fo, e non mi volete credere, almeno credete le opere; imperò che loro dimostrano che io sono nel Padre, e il Padre è in me.38 Ma se le fo, quando non vogliate credere a me, credete alle opere, onde conosciate, e crediate, che il Padre è in me, e io nel Padre.
39 Loro adunque il cercavano di prendere; ed egli uscitte fuori di loro mani.39 Tentavano pertanto di prenderlo, ma egli usci dalle loro mani.
40 Ed egli un' altra volta andossene oltre il Giordano, in quel luogo dove prima battezzava Ioanne; e ivi dimorò.40 E se n' andò di nuovo di lì dal Giordano in quel luogo, dove Giovanni avea dato principio a battezzare: e quivi si fermò.
41 Venendo adunque molti a lui, dicevano come, certo, Ioanne nullo avea fatto segno.41 E andarono molti da lui, e dicevano: in quanto a Giovanni ei non fece nissun miracolo.
42 Ma tutte le cose, che disse Ioanne di questo, erano vere. Onde molti credettero in lui.42 E tutto quello, che di costui disse Giovanni, era la verità. E molti credettero in lui.