SCRUTATIO

Martedi, 26 agosto 2025 - Madonna di Czestochowa ( Letture di oggi)

Isaia 36


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1 E avvenne nel XIIII anno (del regno) dello re Ezechia, che Sennacherib, re delli Assiri, salìo sopra tutte le cittadi di Giuda armate, e pigliolle.1 E avvenne nel XIIII anno (del regno) dello re Ezechia, che Sennacherib, re delli Assiri, salìo sopra tutte le cittadi di Giuda armate, e pigliolle.
2 E mandò lo re delli Assiri Rabsace di Lachis in Ierusalem allo re Ezechia con grave mano, e stette nel condotto dell' acqua della piscina di sopra, nella via del campo del tintore.2 E mandò lo re delli Assiri Rabsace di Lachis in Ierusalem allo re Ezechia con grave mano, e stette nel condotto dell' acqua della piscina di sopra, nella via del campo del tintore.
3 E uscio fuori a lui Eliacim figliuolo di Elcia, lo quale era sopra la casa, e (uno altro che avea nome) Sobna il quale era scrivano, e (uno che aveva nome) Ioae figliuolo di Asaf ch' era cancelliero dello re.3 E uscio fuori a lui Eliacim figliuolo di Elcia, lo quale era sopra la casa, e (uno altro che avea nome) Sobna il quale era scrivano, e (uno che aveva nome) Ioae figliuolo di Asaf ch' era cancelliero dello re.
4 E disse loro Rabsace: dite a Ezechia: questo dice lo grande re delli Assiri: quale è questa fidanza, nella quale tu ti fidi?4 E disse loro Rabsace: dite a Ezechia: questo dice lo grande re delli Assiri: quale è questa fidanza, nella quale tu ti fidi?
5 O per che, o per quale consiglio, tu disponi d' essere ribello? sopra cui hai fidanza, però che tu ti partisti da me?5 O per che, o per quale consiglio, tu disponi d' essere ribello? sopra cui hai fidanza, però che tu ti partisti da me?
6 Ecco, tu ti confidi nel bastone della canna il quale è spezzato, e questo è Egitto; al quale se l'uomo sarà sottoposto (ovvero ha peccato), entrerà nella sua mano, e foreralla; così Faraone re di Egitto ha fatto a tutti quelli li quali hanno fidanza (e speranza) in lui.6 Ecco, tu ti confidi nel bastone della canna il quale è spezzato, e questo è Egitto; al quale se l'uomo sarà sottoposto (ovvero ha peccato), entrerà nella sua mano, e foreralla; così Faraone re di Egitto ha fatto a tutti quelli li quali hanno fidanza (e speranza) in lui.
7 E se tu risponderai a me: noi ci confidiamo nel nostro Signore Iddio; or non è quello, dello quale Ezechia tolse via li luoghi alti e li altari, e disse a Giuda e a Ierusalem: or adorarete voi dinanzi a questo altare?7 E se tu risponderai a me: noi ci confidiamo nel nostro Signore Iddio; or non è quello, dello quale Ezechia tolse via li luoghi alti e li altari, e disse a Giuda e a Ierusalem: or adorarete voi dinanzi a questo altare?
8 Adunque dà te al mio signore re delli Assiri, e a te darò due milia cavalli, e tu da te medesimo non potrai fornire li cavalcatori.8 Adunque dà te al mio signore re delli Assiri, e a te darò due milia cavalli, e tu da te medesimo non potrai fornire li cavalcatori.
9 E come sosterrai la faccia del giudicio di uno luogo de' servi minori del mio signore? E se tu ti confidi in Egitto, e nelli suoi carri, e nelli suoi cavalieri,9 E come sosterrai la faccia del giudicio di uno luogo de' servi minori del mio signore? E se tu ti confidi in Egitto, e nelli suoi carri, e nelli suoi cavalieri,
10 e ora credi che io senza il Signore sia salito a questa terra acciò ch' io la disperda? Il Signore mi disse: ascendi a questa terra, e disperdila.10 e ora credi che io senza il Signore sia salito a questa terra acciò ch' io la disperda? Il Signore mi disse: ascendi a questa terra, e disperdila.
11 E disse Eliacim e Sobna e Ioae a Rabsace: parla alli tuoi servi colla lingua di Siria, però che noi intendiamo quella; non parlare a noi in lingua giudaica, però che il popolo che sta in su le mura ci de' intendere.11 E disse Eliacim e Sobna e Ioae a Rabsace: parla alli tuoi servi colla lingua di Siria, però che noi intendiamo quella; non parlare a noi in lingua giudaica, però che il popolo che sta in su le mura ci de' intendere.
12 E Rapsace disse a loro: or mandommi lo mio signore, ch' io dovessi parlare al tuo signore e a te tutte queste parole, e non più presto alli uomini i quali seggono nel muro, accio che loro manuchino lo loro sterco, e beano la (loro) orina delli loro piedi con voi?12 E Rapsace disse a loro: or mandommi lo mio signore, ch' io dovessi parlare al tuo signore e a te tutte queste parole, e non più presto alli uomini i quali seggono nel muro, accio che loro manuchino lo loro sterco, e beano la (loro) orina delli loro piedi con voi?
13 E Rabsace stette fermo, e gridò con grande voce in lingua giudaica, e disse: udite le parole del grande re delii Assirii.13 E Rabsace stette fermo, e gridò con grande voce in lingua giudaica, e disse: udite le parole del grande re delii Assirii.
14 Questo dice lo signore: non vi seduca Ezechia, però che non vi potrà scampare (nè deliberare).14 Questo dice lo signore: non vi seduca Ezechia, però che non vi potrà scampare (nè deliberare).
15 E non vi dia Ezechia fidanza del regno dicendo: lo Signore deliberante liberarà noi, non sarà data questa città nelle mani dello re delli Assirii.15 E non vi dia Ezechia fidanza del regno dicendo: lo Signore deliberante liberarà noi, non sarà data questa città nelle mani dello re delli Assirii.
16 Non vogliate udire Ezechia; però che questo dice lo re delli Assirii: fate meco la benedizione, e uscite fuori a me, e ciascuno manuchi la sua vigna e li suoi fichi, e ciascuno beva l'acqua della sua cisterna,16 Non vogliate udire Ezechia; però che questo dice lo re delli Assirii: fate meco la benedizione, e uscite fuori a me, e ciascuno manuchi la sua vigna e li suoi fichi, e ciascuno beva l'acqua della sua cisterna,
17 infino a tanto ch' io vegna e tolga voi, e portivi alla terra la quale voi usarete come vostra, [terra] di grano e di vino, e terra di pani e di vigne,17 infino a tanto ch' io vegna e tolga voi, e portivi alla terra la quale voi usarete come vostra, [terra] di grano e di vino, e terra di pani e di vigne,
18 acciò che Ezechia non vi conturbi, dicendo: lo Signore liberarà noi. Or liberarono li dii delle genti, ciascuno la terra loro, delle mani dello re re delli Assirii?18 acciò che Ezechia non vi conturbi, dicendo: lo Signore liberarà noi. Or liberarono li dii delle genti, ciascuno la terra loro, delle mani dello re re delli Assirii?
19 Or dove è lo iddio di Emat e di Arfad? dove è lo iddio di Sefarvaim? or ebbono tanta potenza, che loro liberassono Samaria della mia mano?19 Or dove è lo iddio di Emat e di Arfad? dove è lo iddio di Sefarvaim? or ebbono tanta potenza, che loro liberassono Samaria della mia mano?
20 Quale è quello iddio che abbia liberata la sua terra della mia mano, acciò che il Signore liberi Ierusalem della mia mano?20 Quale è quello iddio che abbia liberata la sua terra della mia mano, acciò che il Signore liberi Ierusalem della mia mano?
21 E loro tacerono, e non gli rispuosono una parola; però che lo re aveva fatto uno comandamento, dicendo: non li rispondete.21 E loro tacerono, e non gli rispuosono una parola; però che lo re aveva fatto uno comandamento, dicendo: non li rispondete.
22 Ed Eliacim figliuolo di Elcia, il quale era maestro della casa, e Sobna scriba (cioè ch' era scrivano dello re) e Ioae figliuolo di Asaf, ch' era cancelliere, entrarono a Ezechia re colle vestimenta stracciate, e dissero le parole le quali avea detto Rabsace.22 Ed Eliacim figliuolo di Elcia, il quale era maestro della casa, e Sobna scriba (cioè ch' era scrivano dello re) e Ioae figliuolo di Asaf, ch' era cancelliere, entrarono a Ezechia re colle vestimenta stracciate, e dissero le parole le quali avea detto Rabsace.