Scrutatio

Mercoledi, 14 maggio 2025 - San Mattia ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 4


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BIBBIA VOLGARELA SACRA BIBBIA
1 Figliuolo, non defrauderai la limosina del povero, e gli occhi tuoi non srtavolgerai dal povero.1 Figlio, non defraudare il povero del necessario alla vita e non fare aspettare gli occhi che dicono bisogno.
2 E non dispregerai l' anima affamata, e non crucciarai [il povero nel] la necessitade sua.2 Non disprezzare chi ha fame e non esasperare chi è in difficoltà.
3 Non affliggerai il cuore del bisognoso (tuo), e non indugerai quello che devi dare allo affaticato.3 Non esacerbare il cuore esasperato e non rifiutare un dono a chi chiede.
4 Non cacciare da te colui che prega con tribulazione; e non stravolgere la faccia tua dal mendico.4 Non respingere l'afflitto che ti supplica e non stornare la faccia dal povero.
5 E non volgere in altra parte gli occhi tuoi dal bisognoso, per ira che tu abbi; e non lasciare addietro coloro che ti cercano offendere.5 Non sviare l'occhio dal bisognoso, per non dargli motivo di maledirti:
6 Colui che è in amaritudine della sua anima ti maladirae, fia esaudita la sua priega; colui il quale il fece, lo esaudirae.6 se ti maledice nell'amarezza del suo cuore, Colui che l'ha fatto esaudirà la sua preghiera.
7 Rendera'ti (benigno e) affabile alla congregazione de' poveri, e umilia l'anima tua al prete, e umilia il capo tuo al grande uomo.7 Renditi amabile con l'assemblea, ma con le autorità umilia il tuo capo.
8 Inchina le orecchie tue al povero sanza tristizia, e rendili il debito che tu dèi, e rispondili pacificamente in mansuetudine.8 Piega verso il povero il tuo orecchio e rispondigli miti parole di pace.
9 Libera delle mani del superbo colui che patisce la ingiuria; e non sostenere fastidiosamente nell'anima tua (la ingiuria da colui).9 Libera l'oppresso dalla mano dell'oppressore, senza essere timido nel dare il giudizio.
10 Nel giudicare sarai, come padre, misericordioso alli pupilli, e alla loro madre sarai in luogo di marito.10 Sii un padre per gli orfani e come un marito per le loro madri: così sarai tu vero figlio dell'Altissimo, che ti amerà più di tua madre.
11 Sarai tu, sì come figliuolo dello Altissimo, ubbidiente; ed elli averà, più che madre, misericordia di te.11 La sapienza fa crescere i suoi figli e ha cura di quanti la cercano.
12 La sapienza vivifica li suoi figliuoli, e riceve (gloriosamente) coloro che la cercano, e va innanzi dalla via della giustizia.12 Chi l'ama, ama la vita, si rallegreranno quanti l'aspettano prima dell'aurora.
13 E chi lei ama, vita ama; e coloro che veglieranno lei, abbracceranno colui che la fa soave.13 Chi la possiede erediterà la gloria, dovunque vada, il Signore lo benedirà.
14 Coloro che terranno quella, saranno eredi della vita; e dov' ella entrerà, fia benedetto Iddio.14 Chi vi si consacra serve il Santo, il Signore ama quanti l'amano.
15 Coloro che lei servono, faranno servigio al santo; Iddio ama coloro che amano lei.15 Chi le è docile giudicherà le nazioni, e chi la coltiva avrà la casa tranquilla.
16 Colui che ode lei, giudicherà le genti; e colui che la guata, confidandosi perdurerae.16 Se uno le s'affida, l'avrà in possesso, e ne saranno forniti i suoi discendenti.
17 Se gli crederà, averà il suo ereditaggio; e saranno nella confermazione i figliuoli di quelli.17 Dapprima lo farà camminare per vie tortuose, mettendogli addosso paura e trepidazione, lo tormenterà con la sua disciplina; prima di affidarsi a lui lo metterà alla prova con i suoi decreti;
18 Però ch' ella va nelle tentazioni con colui, ed elegge lui nelli primi.18 ma dopo un poco a lui farà ritorno e lo rallegrerà, gli farà noti i suoi segreti.
19 Timore e paura e approvagione inducerae sopra colui; e affligerae lui nella tribulazione della dottrina sua, infino ch' ella il tenti nelli pensieri suoi, e ch' ella creda all' anima di colui.19 Se poi lui si allontana, essa l'abbandona e lo consegna nelle mani della sua rovina.
20 E fermerà colui, e recheragli diritta via, e rallegrerallo.20 Tenuto conto di quest'epoca, guardati dal male, senza vergognarti di te stesso:
21 E manifesteragli i suoi segreti, e tesaurizzerae sopra lui scienza e intelletto di giustizia.21 perché c'è una vergogna che conduce al peccato e c'è una vergogna che porta gloria e grazia.
22 Ma se egli errerae, ella abbandonerae lui, e darallo nelle mani dello nimico suo.22 Non rinnegare te stesso per riguardo agli altri, non essere timido quando rischi la rovina.
23 Figliuolo, guarda il tempo, e schifa il male.23 Non evitare la parola quando è necessaria, e non nascondere la tua sapienza,
24 Per l'anima tua non ti vergognare di dire il vero.24 perché nella parola si riconosce la sapienza e l'istruzione nel detto della lingua.
25 Egli è una vergogna che adduce peccato, e un' altra che adduce gloria e grazia.25 Non contrastare la verità, ma vergognati della tua ignoranza.
26 Non tòrre faccia contro la faccia tua, e bugia contro all' anima tua.26 Non vergognarti per ammettere i tuoi peccati e non opporti alla corrente del fiume.
27 Non ti schifare di servire il prossimo tuo nello pericolo suo.27 Non sottometterti allo stolto e non aver soggezione del potente.
28 E non riterrai la parola (tua) nel tempo della salute. Non asconderai la sapienza tua in onore di colui.28 Lotta per la verità sino alla morte e il Signore Dio combatterà al tuo fianco.
29 Nella lingua si conosce la sapienza; il senno e la scienza e la dottrina nella parola savia, e la stabilitade si conosce nelle opere della giustizia.29 Non essere temerario con la lingua e poi pigro e inerte nelle opere.
30 In nullo modo contradirae alla parola della veritade; e confondera'ti della bugia della tua inerudizione.30 Non essere come un leone nella tua casa e non fare l'eroe davanti ai tuoi servi.
31 E non ti vergognare di confessare i tuoi peccati, e non ti sottomettere ad alcuno per peccato.31 Non sia la tua mano tesa per prendere e chiusa nel rendere.
32 Non resistere contro alla faccia del potente; e non ti sforzerai contro all' impeto (e lo sforzo) del fiume.
33 Combatterai per giustizia per l'anima tua; e intino alla morte pugna per la giustizia; e Iddio sconfiggerà per te li nimici tuoi.
34 Non essere parlante nella lingua tua, e disutile e molle nell' opere tue.
35 Non essere sì come leone in casa tua, pericolando la tua famiglia, e opprimendo li soggetti tuoi.
36 Non sia distesa la mano tua a tòrre, e raccolta a rendere.