Scrutatio

Mercoledi, 14 maggio 2025 - San Mattia ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 11


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 1974
1 La sapienza dello umiliato esalterà il capo suo, e farallo sedere nel mezzo de' grandi.1 La sapienza dell'umile gli farà tenere alta la testa,
gli permetterà di sedere tra i grandi.
2 Non lodare l' uomo secondo la forma sua, e non dispregiar l' uomo secondo l'aspetto suo.2 Non lodare un uomo per la sua bellezza
e non detestare un uomo per il suo aspetto.
3 L'ape è picciola nelli volanti, e il frutto suo hae il principato delle dolcezze.3 L'ape è piccola tra gli esseri alati,
ma il suo prodotto ha il primato fra i dolci sapori.
4 Mai non ti gloriare nelle vestimenta, e non te ne esaltare nel dì dello onore tuo; però che maravigliose sono l'opere dello Altissimo, e gloriose e occulte sono tutte le sue opere.4 Non ti vantare per le vesti che indossi
e non insuperbirti nel giorno della gloria,
poiché stupende sono le opere del Signore,
eppure sono nascoste agli uomini le opere sue.
5 Molti tiranni sederono in sedia regale, e tale di cui non si pensò portò corona.5 Molti sovrani sedettero sulla polvere
e uno sconosciuto cinse il loro diadema.
6 Molti potenti furono fortemente oppremuti; e li famosi furono dati in mano ad altrui.6 Molti potenti furono umiliati profondamente;
uomini illustri furono consegnati in potere altrui.

7 Prima che tu domandi, non vituperare alcuno; e quando averai addomandato, riprendi giustamente.7 Non biasimare prima di avere indagato,
prima rifletti e quindi condanna.
8 Non rispondere parola, prima che tu oda; in mezzo delli antichi non parlare.8 Non rispondere prima di avere ascoltato,
in mezzo ai discorsi non intrometterti.
9 Non contendere di quella cosa che non ti grava; e non istare nel piato delli peccanti.9 Per una cosa di cui non hai bisogno non litigare,
non immischiarti nelle liti dei peccatori.
10 Figliuol mio, le opere [tue] non sieno in molti atti; per che tu sia ricco, non sarai sanza peccato. Se tu seguiterai molti, non piglierai; e se tu fuggirai, non scamperai.10 Figlio, la tua attività non abbracci troppe cose;
se esageri, non sarai esente da colpa;
anche se corri, non arriverai
e non riuscirai a scampare con la fuga.
11 Egli è uomo che lavora e studiasi, ed è rammaricoso e crudele, e tanto maggiormente non abbonderae.11 C'è chi lavora, fatica e si affanna:
eppure resta tanto più indietro.

12 E sì è un altro uomo languido, e che ha bisogno d' essere ricomperato, molto mancante in forza, e abbondante in povertade.12 C'è chi è debole e ha bisogno di soccorso,
chi è privo di beni e ricco di miseria:
eppure il Signore lo guarda con benevolenza,
lo solleva dalla sua bassezza
13 E l'occhio di Dio guatoe colui in bene, e dirizzoe lui della umilitade sua, e levoe il capo suo (della tribulazione); in colui molti si sono maravigliati, e onorarono Iddio.13 e lo fa stare a testa alta, sì che molti ne sono
stupiti.
14 Li beni, li mali, la vita, la morte, la povertade la onestade sono da Dio.14 Bene e male, vita e morte,
povertà e ricchezza, tutto proviene dal Signore.
15 Sapienza e disciplina e scienza della legge sono appo Iddio; la dilezione e le vie de' buoni sono appo lui.15 Sapienza, senno e conoscenza della legge vengono dal
Signore;
carità e rettitudine sono dono del Signore.
16 L'errore e le tenebre sono concreate a'peccatori; coloro che si esaltano nelli mali, invecchiano in quelli.16 Errore e tenebre sono per gli empi
e il male resta per i malvagi.
17 Il dono di Dio sta fermo alli giusti, e le utilitadi di colui averanno prosperitade in eterno.17 Il dono del Signore è assicurato ai pii
e il suo favore li rende felici per sempre.
18 Egli è chi arricchisce, temperatamente operando; e questa è la parte del merito suo,18 C'è chi è ricco a forza di attenzione e di risparmio;
ed ecco la parte della sua ricompensa:
19 ch' elli dice: apparecchia'mi, e io mangeroe ora de' beni miei solo.19 mentre dice: "Ho trovato riposo;
ora mi godrò i miei beni",
non sa quanto tempo ancora trascorrerà;
lascerà tutto ad altri e morirà.
20 E non sa che il tempo passa, e la morte s' approssima, e ch' egli lascerae tutte le cose agli altri, e morrae.20 Sta' fermo al tuo impegno e fanne la tua vita,
invecchia compiendo il tuo lavoro.
21 Sta nel testamento tuo, e in quello favella (con noi), e nell' opera de' tuoi comandamenti invecchia.21 Non ammirare le opere del peccatore,
confida nel Signore e persevera nella fatica,
perché è facile per il Signore
arricchire un povero all'improvviso.
22 Non dimorare nell' opera de' peccatori; ma confidati in Dio, e sta nel luogo tuo.22 La benedizione del Signore è la ricompensa del pio;
in un istante Dio farà sbocciare la sua benedizione.
23 Lieve è nel conspetto di Dio sùbito arricchire il povero.23 Non dire: "Di che cosa ho bisogno
e di quali beni disporrò d'ora innanzi?".
24 La benedizione di Dio (sùbito) s' affretta a venire nel merito del giusto, e il provvedimento d'essa fruttifica in veloce onore.24 Non dire: "Ho quanto mi occorre;
che cosa potrà ormai capitarmi di male?".
25 Non dire: di che ho io bisogno? e che arò io dopo questa vita?25 Nel tempo della prosperità si dimentica la sventura;
nel tempo della sventura non si ricorda la prosperità.
26 Non dire: io son sufficiente a me stesso; e (avendo tanti beni) che mal mi puote avvenire?26 È facile per il Signore nel giorno della morte
rendere all'uomo secondo la sua condotta.
27 Nel dì de' beni non ti dimenticare de' mali, e nel dì de' mali non ti dimenticar de' beni.27 L'infelicità di un'ora fa dimenticare il benessere;
alla morte di un uomo si rivelano le sue opere.
28 Però che lieve cosa è dinanzi da Dio, nel die della morte, meritare ciascuno secondo le sue vie.28 Prima della fine non chiamare nessuno beato;
un uomo si conosce veramente alla fine.

29 La afflizione sùbita fa dimenticare (l'onore e) li desideri carnali; e nella fine dell' uomo fia il palesamento delle sue opere.29 Non portare in casa qualsiasi persona,
perché sono molte le insidie del fraudolento.
30 Anzi la morte non lodare alcuno uomo; però che l'uomo si conosce ne' suoi figliuoli.30 Una pernice da richiamo in gabbia, tale il cuore del
superbo;
come una spia egli attende la tua caduta.
31 Non menare ogni uomo in casa tua; per che molte sono le insidie del fraudolente.31 Cambiando il bene in male tende insidie,
troverà difetti anche nelle cose migliori.
32 Sì come li luoghi vicini del cuore delle pregne spirano e gettano fuori, e sì come la pernice s' induce nella gabbia, e sì come la cervia s' induce nel lacciuolo; così il cuore de' superbi, e così il ragguardatore vedendo il cadimento del prossimo suo.32 Con una scintilla di fuoco si riempie il braciere,
il peccatore sta in agguato per spargere sangue.
33 Però che convertendo le cose buone in cattive, insidia e pone macula nelli eletti.33 Guàrdati dal malvagio, poiché egli il male prepara,
che non contamini per sempre anche te.
34 Da una favilla s' accresce il fuoco, e da uno malizioso s'accresce il sangue; l'uomo peccatore agguata il sangue.34 Ospita un estraneo, ti metterà sottosopra ogni cosa
e ti renderà estraneo ai tuoi.
35 Guàrdati dal pestilenzioso, però ch' elli fabbrica il male; guàrdati da lui, acciò ch' elli non induca sopra te ischernimento in perpetuo.
36 Caccia lo straniero; e se tu non lo cacci, elli ti sovvertirae nelli ravvolgimenti suoi, e faratti smarrire nelle proprie vie.