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Giovedi, 16 maggio 2024 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 13


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BIBBIA TINTORILA SACRA BIBBIA
1 Ma Simone inteso che Trifone aveva radunato un grande esercito per entrare nella terra di Giuda e desolarla,1 Simone apprese che Trifone aveva radunato un grande esercito per andare nella terra di Giuda per devastarla.
2 visto che la gente era impaurita e tremante, andò a Gerusalemme, adunò il popolo,2 Vedendo che il popolo era impaurito e spaventato, salì a Gerusalemme e radunò il popolo;
3 li rianimò e disse: « Voi sapete quanto io, i miei fratelli e la casa di mio padre abbiam combattuto per la legge, pel santuario, e in quali angustie ci siamo trovati.3 quindi li esortò e disse loro: "Voi conoscete quanto io, i miei fratelli e la casa di mio padre abbiamo fatto per le leggi e per il luogo santo, le guerre e le angustie che abbiamo visto.
4 Per questa causa, per Israele son periti tutti i miei fratelli, e son rimasto io solo.4 E' per questo che i miei fratelli sono tutti periti per la causa d'Israele e io sono restato solo.
5 Or non sia mai ch'io risparmi la mia vita, qualunque sia il tempo dell'afflizione, perchè io non valgo più dei miei fratelli.5 Ora non sia mai che io voglia risparmiare la mia vita in qualsiasi momento di tribolazione! Non sono, infatti, migliore dei miei fratelli.
6 Io dunque difenderò il mio popolo, il santuario, i nostri figli e le nostre mogli, or che tutte le genti, per l'odio che ci portano, si sono unite per distruggerci ».6 Piuttosto vendicherò la mia nazione, il luogo santo, le vostre mogli e i vostri figli, perché tutte le genti, a causa del loro odio, si sono coalizzate per sterminarci".
7 A queste parole s'infiammò lo spirito del popolo,7 All'udire queste parole, lo spirito del popolo si riaccese
8 e risposero ad alta voce: « Tu sei il nostro duce in luogo di Giuda e di Gionata tuoi fratelli:8 e risposero a gran voce dicendo: "Tu sei il nostro capo, al posto di Giuda e di Gionata, tuo fratello.
9 combatti per noi, che obbediremo ad ogni tuo comando ».9 Combatti la nostra battaglia e tutte le cose che dirai noi faremo".
10 Allora Simone, radunati tutti i guerrieri, si affrettò a terminare tutte le mura di Gerusalemme, e la fortificò da tutte le parti;10 Allora egli radunò tutti gli uomini atti a combattere e si affrettò a terminare le mura di Gerusalemme, fortificandola all'intorno.
11 poi mandò Gionata figlio di Absalom a loppe con nuovi eserciti, e, cacciati quelli che vi eran dentro, vi si fermò.11 Poi inviò Gionata, figlio di Assalonne, a Giaffa con un numeroso esercito e questi ne cacciò via gli abitanti e vi si stabilì.
12 E Trifone partì con numeroso esercito da Tolemaide per invadere la terra di Giuda, menando seco Gionata prigioniero.12 Trifone si mosse da Tolemaide con un grande esercito per andare nella terra di Giuda, portando con sé Gionata sotto buona guardia.
13 Simone pose il campo a Addus, di faccia alla pianura.13 Simone allora andò ad accamparsi in Adida, di fronte alla pianura.
14 Quando Trifone seppe che Simone era sorto al posto del suo fratello Gionata, e che era pronto per dargli battaglia, gli mandò ambasciatori a fargli14 Quando Trifone seppe che Simone aveva preso il posto di Gionata suo fratello e che stava per dargli battaglia, gli inviò messaggeri per dirgli:
15 dire: « È per l'argento di cui era debitore al tesoro del re per ragione degli affari da lui amministrati che noi abbiamo ritenuto prigioniero Gionata tuo fratello.15 "E' a causa del danaro che tuo fratello Gionata doveva al tesoro reale per gl'incarichi da lui avuti che noi lo tratteniamo.
16 Or tu manda cento talenti d'argento e i due suoi figli in ostaggio, affinchè, liberato, non abbandoni il nostro partito, e noi lo rimanderemo ».16 Ora perciò mandaci cento talenti e due dei suoi figli in ostaggio, sicché una volta rimesso in libertà egli non si separi da noi; e noi lo lasceremo".
17 Simone ben comprese che (Trifone) gli parlava con frode, non ostante ordinò di consegnare il danaro e i fanciulli, per non tirarsi addosso l'inimicizia del popolo, che avrebbe detto:17 Simone capì che parlavano con inganno e tuttavia mandò a prendere il danaro e i fanciulli per non suscitare una grande ostilità tra il popolo,
18 « Perchè non ha mandato il danaro e i fanciulli,per questo (Gionata) è morto ».18 il quale avrebbe detto: "E' per il fatto che egli non gli ha inviato il danaro e i fanciulli che Gionata è perito".
19 Mandò dunque i fanciulli e i cento talenti; ma (Trifone) mancò di parola, e non rimise in libertà Gionata.19 Perciò gli mandò i fanciulli e i cento talenti. Ma quello, avendo mentito, non lasciò libero Gionata.
20 In seguito Trifone si avanzò mila regione per devastarla, e presero la via che mena ad Ador, ma Simone col suo esercito teneva loro dietro, dovunque andassero.20 Dopo ciò Trifone riprese la sua marcia per invadere la regione e per devastarla, aggirandola per la via di Adora; ma Simone con il suo esercito gli si opponeva dovunque egli andasse.
21 Or quelli che erano nella cittadella mandarono a dire a Trifone che s'affrettasse a venir dalla parte del deserto, e mandasse loro dei viveri.21 Frattanto quelli dell'Acra inviarono messi a Trifone per sollecitarlo ad andare in loro aiuto per la via del deserto e ad inviare loro viveri.
22 E Trifone mise in ordine tutta la cavalleria, per arrivare in quella notte; ma essendo la neve molto alta, non potè entrare nella terra di Galaad.22 Trifone fece preparare tutta la sua cavalleria per andare, ma in quella stessa notte cadde molta neve ed egli per la neve non poté andare. Perciò levò il campo e se ne andò nel Gàlaad,
23 Quando fu vicino a Bsacaman, vi uccise Gionata e i suoi figlioli;23 e come giunse nei pressi di Bascama uccise Gionata, il quale fu sepolto là.
24 poi Trifone si volse indietro e tornò al suo paese.24 Trifone quindi si mosse di lì e fece ritorno alla sua terra.
25 E Simone mandò a prendere le ossa di Gionata suo fratello, e le seppellì in Modin, città dei suoi padri.25 Simone poi mandò a prendere le ossa di Gionata suo fratello e lo seppellì in Modin, città dei suoi padri.
26 E tutto Israele fece gran duolo per Gionata, e lo pianse per molti giorni.26 Tutto Israele allora lo pianse con grande pianto e fecero lutto su di lui per molti giorni.
27 E sopra il sepolcro di suo padre e dei suoi fratelli, Simone innalzò un fabbricato da vedersi (da lontano) di pietra tagliata, tanto davanti che di dietro.27 Simone poi fece una costruzione sul sepolcro di suo padre e dei suoi fratelli e l'innalzò alla vista con pietre levigate, sia sulla parte posteriore sia su quella anteriore.
28 E vi collocò sette piramidi; l'una di faccia all'altra, al padre, alla madre e ai quattro fratelli.28 Vi drizzò sette piramidi, l'una di fronte all'altra, per suo padre, per sua madre e per i suoi quattro fratelli;
29 E intorno ad esse pose delle grandi colonne, e sopra le colonne delle armi, ad eterna memoria, e presso le armi delle navi scolpite, da esser vedute da tutti quelli che navigassero quel mare.29 le fece decorare con grandi colonne all'intorno e sulle colonne fece scolpire armi a ricordo perpetuo, e a fianco delle armi alcune navi scolpite, in modo che si potesse vedere da tutti coloro che navigano nel mare.
30 Tale è fino al giorno d'oggi il sepolcro che egli fece in Modin. Simone si riavvicina al re Demetrio II.30 Questo è il sepolcro che egli fece fare in Modin fino a questo giorno.
31 Or Trifone, essendo in viaggio col giovane re Antioco, lo uccise a tradimento,31 Trifone si comportava con inganno verso il giovanissimo re Antioco e lo uccise.
32 e regnò in sua vece, si cinse di diadema dell'Asia e riempì il paese di stragi.32 Regnò al suo posto, cinse il diadema dell'Asia e fu una grande calamità per il paese.
33 Ma Simone riparò le fortezze della Giudea, e le munì di alte torri, di grandi mura, di porte e di sbarre, e pose dei viveri nelle fortezze.33 Intanto Simone ricostruì le fortezze di Giuda, le munì di alte torri, di grandi mura, di porte e di sbarre e rifornì tali fortezze di viveri.
34 Poi Simone, scelti degli uomini, li mandò al re Demetrio, a pregarlo di concedere l'immunità al paese, perchè tutti gli atti di Trifone avevano avuto per fine il latrocinio.34 Inoltre scelse alcuni uomini e li inviò dal re Demetrio affinché concedesse l'immunità al paese, poiché tutte le azioni di Trifone non erano che rapine.
35 E il re Demetrio rispose a tale richiesta, e scrisse la seguente lettera:35 Il re Demetrio gl'inviò una risposta conforme alle sue richieste e gli scrisse una lettera di questo tenore:
36 « Il re Demetrio a Simone, sommo sacerdote, amico dei re, e agli anziani e alla nazione dei Giudei, salute.36 "Il re Demetrio a Simone, sommo sacerdote e amico dei re, agli anziani e alla nazione dei Giudei, salute!
37 Abbiamo ricevuto la corona d'oro e la palma da voi mandata, e siamo disposti a fare con voi una gran pace, e a scrivere agli agenti del re di condonarvi quello che noi vi abbiamo condonato.37 Abbiamo gradito la corona d'oro e la palma che ci avete inviato, siamo pronti a fare una pace durevole con voi e a scrivere ai funzionari di concedervi le immunità.
38 Tutto quello che vi abbiamo concesso resta stabilito: le fortezze da voi edificate siano vostre.38 Quanto abbiamo stabilito nei vostri riguardi resta stabilito e anche le fortezze che voi avete edificato restino a voi.
39 Vi condoniamo anche le dimenticanze, le offese, fino a questo giorno, e la corona che dovevate dare, e se vi fosse qualche altro tributo in Gerusalemme, non esista più come tributo.39 Condoniamo gli errori e le mancanze commesse fino al giorno d'oggi e così pure la corona che ci dovete. Se qualche altro tributo gravasse su Gerusalemme, non sia più da riscuotere.
40 E se vi è tra voi qualcuno capace di essere arruolato nelle nostre milizie, si arruoli, e regni tra di noi la pace ».40 Se poi vi sono tra voi uomini atti a essere arruolati per la nostra guardia, si arruolino, e vi sia pace tra noi".
41 L'anno centosettanta, Israele scosse il giogo dei Greci,41 L'anno 170 fu tolto il giogo delle genti da Israele
42 e il popolo cominciò a scrivere sugli atti e i contratti: « Nell'anno primo, sotto Simone sommo sacerdote, gran duce e principe dei Giudei ».42 e il popolo incominciò a scrivere nei documenti e nei contratti: "Anno primo di Simone, sommo sacerdote insigne, stratega e capo dei Giudei".
43 In quel tempo Simone andò contro Gaza, la circondò coll'esercito, alzò le macchine e le spinse contro la città, abbattè una torre e la prese.43 In quei giorni Simone si accampò sotto Ghezer e la circondò con le sue truppe; costruì una torre mobile, l'accostò alla città e, abbattuta una torre, se ne impadronì.
44 Allora quelli che erano in una delle macchine entrarono con furia nella città, la quale fu in gran tumulto.44 Quelli che erano nella torre mobile fecero irruzione nella città e vi fu in essa una grande agitazione.
45 I cittadini salirono colle mogli e coi figlioli sullo mura, e, colle vesti stracciate, gridavano ad alta voce, scongiurando Simone a conceder loro la pace,45 Gli abitanti della città allora salirono con le mogli e con i figli sulle mura e, stracciatesi le vesti, incominciarono a gridare con grande voce supplicando Simone di dar loro la destra.
46 e dicevano: « Non ci trattare secondo la nostra malvagità, ma secondo la tua clemenza».46 Dicevano: "Non trattarci secondo le nostre malvagità, ma secondo la tua misericordia".
47 Simone si lasciò piegare, e non li trattò a rigor di guerra; ma però li cacciò dalla città, purificò le case dove erano stati gl'idoli, e poi v'entrò dentro cantando inni di lode al Signore.47 Simone si accordò con loro e non li combatté più. Tuttavia li cacciò dalla città e ne purificò le case, nelle quali vi erano idoli, ed entrò in essa tra canti di inni e di benedizioni.
48 Toltene tutte le immondezze, la fece abitare da gente che osservasse la legge, la fortificò e vi si fece una casa.48 Bandì da essa ogni impurità e vi stabilì uomini osservanti della legge; la fortificò e vi edificò una casa per sé.
49 Intanto quelli che stavano nella cittadella di Gerusalemme, non potendo andare e venire nel paese, nè vendere, nè comprare, si ridussero alla fame, e molti di essi morirono di fame.49 Ora quelli dell'Acra a Gerusalemme erano impediti di uscire e di andare nella regione per comprare e per vendere; soffrivano molto la fame e molti di loro erano già periti per la fame.
50 Allora ad alte grida chiesero a Simone la pace, che egli concesse; ma li cacciò di là, e purificò la cittadella dalle immondezze.50 Perciò supplicarono Simone di accettare la loro destra in segno di pace ed egli la concesse; ma li scacciò di lì e purificò l'Acra dalle contaminazioni.
51 I Giudei vi entrarono dentro ai ventitré del secondo mese, l'anno centosettant'uno, con rami di palme, cetre, cembali, arpe, e inni e cantici, perchè era stato tolto via un gran nemico da Israele.51 Vi entrarono il 23 del secondo mese dell'anno 171, tra canti di lode e rami di palme, con cetre, cembali e arpe, inni e canti, poiché un grande nemico era stato sradicato da Israele.
52 Fu stabilito di festeggiare ogni anno questi giorni con gioia.52 Simone stabilì di celebrare ogni anno tale giorno con letizia. Fortificò il monte del tempio accanto all'Acra, e vi andò ad abitare insieme ai suoi.
53 Simone fortificò il monte del tempio che era a lato della cittadella, e vi prese dimora coi suoi.53 Simone vide allora che suo figlio Giovanni era ormai un uomo e lo pose a capo di tutte le truppe. Costui pose la sua residenza a Ghezer.
54 Avendo poi riconosciuto che Giovanni suo figliolo era uomo di grande valore, gli dette il comando di tutto l'esercito, con Gazara per residenza.