Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Genesi 41


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BIBBIA TINTORIVULGATA
1 Due anni dopo, Faraone ebbe un sogno. Gli pareva di stare alla riva del fiume,1 Post duos annos vidit Pharao somnium. Putabat se stare super fluvium,
2 da cui salivano sette vacche oltremodo belle e grasse a pascolare nella giuncaia.2 de quo ascendebant septem boves, pulchræ et crassæ nimis : et pascebantur in locis palustribus.
3 Dopo queste, dal fiume salivano sette altre, brutte e sfinite dalla magrezza, e si mettevano a pascolare sulla stessa riva del fiume dove era del verde,3 Aliæ quoque septem emergebant de flumine, f?dæ confectæque macie : et pascebantur in ipsa amnis ripa in locis virentibus :
4 e divorarono quelle che eran belle di aspetto e grasse. Svegliatosi Faraone,4 devoraveruntque eas, quarum mira species et habitudo corporum erat. Expergefactus Pharao,
5 si addormentò di nuovo, ed ebbe un altro sogno: Sette spighe piene e bellissime si ergevano sopra un unico stelo;5 rursum dormivit, et vidit alterum somnium : septem spicæ pullulabant in culmo uno plenæ atque formosæ :
6 ma ecco sorgere altrettante spighe smilze ed arse dal vento infocato,6 aliæ quoque totidem spicæ tenues, et percussæ uredine oriebantur,
7 divorare tutte le prime, che erano sì belle.7 devorantes omnium priorum pulchritudinem. Evigilans Pharao post quietem,
8 Svegliatosi Faraone dal sonno, pieno di paura, appena venuta la mattina, mandò a chiamare tutti gl'indovini d'Egitto e tutti i sapienti, ai quali radunati raccontò il sogno; ma non vi era chi ne pote sse dare la spiegazione.8 et facto mane, pavore perterritus, misit ad omnes conjectores Ægypti, cunctosque sapientes, et accersitis narravit somnium, nec erat qui interpretaretur.
9 Allora finalmente il gran coppiere si ricordò, e disse: « Confesso il mio fallo:9 Tunc demum reminiscens pincernarum magister, ait : Confiteor peccatum meum :
10 il re, adirato contro i suoi servi, aveva fatto mettere nella prigione del capitano delle milizie me e il capo dei panettieri:10 iratus rex servis suis, me et magistrum pistorum retrudi jussit in carcerem principis militum :
11 e tutt'e due una notte vi facemmo un sogno che presagiva il futuro.11 ubi una nocte uterque vidimus somnium præsagum futurorum.
12 Vi era lì un giovanetto ebreo, servo dello stesso capitano delle milizie: a lui raccontammo i sogni12 Erat ibi puer hebræus, ejusdem ducis militum famulus : cui narrantes somnia,
13 ed udimmo ciò che gli eventi in seguito hanno provato: infatti io fui rimesso nel mio ufficio e l'altro fu appeso al patibolo».13 audivimus quidquid postea rei probavit eventus ; ego enim redditus sum officio meo, et ille suspensus est in cruce.
14 Subito, per comando del re, Giuseppe fu tratto di prigione: lo raserò, gli cambiarono il vestito e lo presentarono a Faraone,14 Protinus ad regis imperium eductum de carcere Joseph totonderunt : ac veste mutata obtulerunt ei.
15 il quale gli disse: « Ho fatto dei sogni, e non v'è chi li possa interpretare: ed ho sentito che tu li sai interpretare con grande saviezza ».15 Cui ille ait : Vidi somnia, nec est qui edisserat : quæ audivi te sapientissime conjicere.
16 Giuseppe rispose: « Non io, ma Dio darà una risposta favorevole a Faraone ».16 Respondit Joseph : Absque me Deus respondebit prospera Pharaoni.
17 E Faraone, narrando quanto aveva veduto, disse: « Mi pareva di stare sulla riva del fiume,17 Narravit ergo Pharao quod viderat : Putabam me stare super ripam fluminis,
18 e che dal fiume uscissero sette vacche molto belle e grasse, e si misero a pascolare nella giuncaia.18 et septem boves de amne conscendere, pulchras nimis, et obesis carnibus : quæ in pastu paludis virecta carpebant.
19 Ed ecco, dietro a queste venirne altre sette, tanto brutte e scarne che non ne ho mai viste uguali nella terra d'Egitto.19 Et ecce, has sequebantur aliæ septem boves, in tantum deformes et macilentæ, ut numquam tales in terra Ægypti viderim :
20 E queste dopo aver divorate e consumate le prime,20 quæ, devoratis et consumptis prioribus,
21 non dettero alcun segno d'essere satolle, ma restarono magre e squallide come prima. Svegliatomi, fui di nuovo oppresso dal sonno,21 nullum saturitatis dedere vestigium : sed simili macie et squalore torpebant. Evigilans, rursus sopore depressus,
22 e vidi, sognando, sette spighe piene e bellissime spuntare da unico stelo,22 vidi somnium. Septem spicæ pullulabant in culmo uno plenæ atque pulcherrimæ.
23 poi altre sette smilze, e riarse dal vento infocato, venire su da una stoppia,23 Aliæ quoque septem tenues et percussæ uredine, oriebantur e stipula :
24 e queste divoraron le prime che eran si belle. Ho raccontato il sogno agli indovini; ma nessuno lo sa spiegare ».24 quæ priorum pulchritudinem devoraverunt. Narravi conjectoribus somnium, et nemo est qui edisserat.
25 Giuseppe rispose: «Il sogno del re si riduce ad uno solo: Dio ha mostrato a Faraone quello che sta per fare.25 Respondit Joseph : Somnium regis unum est : quæ facturus est Deus, ostendit Pharaoni.
26 Le sette vacche belle e le sette spighe piene sono sette anni d'abbondanza, e nel sogno hanno la stessa significazione;26 Septem boves pulchræ, et septem spicæ plenæ, septem ubertatis anni sunt : eamdemque vim somnii comprehendunt.
27 Così le sette vacche scarne e macilente che salivano dopo le prime, e le sette spighe smilze e riarse dal vento infocato sono sette anni di futura carestia.27 Septem quoque boves tenues atque macilentæ, quæ ascenderunt post eas, et septem spicæ tenues, et vento urente percussæ, septem anni venturæ sunt famis.
28 E la cosa si compirà in quest'ordine:28 Qui hoc ordine complebuntur :
29 verranno sette anni di grande abbondanza in tutta la terra d'Egitto,29 ecce septem anni venient fertilitatis magnæ in universa terra Ægypti,
30 dopo i quali verranno sette anni di carestia cosi grande da far dimenticare tutta la passata abbondanza, perchè la fame consumerà la terra,30 quos sequentur septem anni alii tantæ sterilitatis, ut oblivioni tradatur cuncta retro abundantia : consumptura est enim fames omnem terram,
31 e la grandezza della carestia assorbirà la grandezza dell'abbondanza.31 et ubertatis magnitudinem perditura est inopiæ magnitudo.
32 L'aver poi tu veduto un secondo sogno che si riferisce alla stessa cosa è segno certo che la parola di Dio sarà avverata nei fatti, e quanto prima.32 Quod autem vidisti secundo ad eamdem rem pertinens somnium : firmitatis indicium est, eo quod fiat sermo Dei, et velocius impleatur.
33 Or dunque il re dovrebbe scegliere un uomo saggio e attivo e costituirlo sopra la terra d'Egitto,33 Nunc ergo provideat rex virum sapientem et industrium, et præficiat eum terræ Ægypti :
34 affinché egli deputi dei sopraintendenti in ogni regione, per radunare nei granai la quinta parte delle raccolte dei sette anni d'abbondanza,34 qui constituat præpositos per cunctas regiones : et quintam partem fructuum per septem annos fertilitatis,
35 che già stanno per cominciare. Poi tutto il frumento deve essere rinchiuso a disposizione di Faraone, e conservato nelle città,35 qui jam nunc futuri sunt, congreget in horrea : et omne frumentum sub Pharaonis potestate condatur, serveturque in urbibus.
36 affinchè sia pronto per la futura carestia di sette anni che verrà sopra l'Egitto: così il paese non sarà conusmato dalla fame ».36 Et præparetur futuræ septem annorum fami, quæ oppressura est Ægyptum, et non consumetur terra inopia.
37 Il consiglio piacque a Faraone e a tutti i suoi ministri,37 Placuit Pharaoni consilium et cunctis ministris ejus :
38 ai quali egli disse: « Potremo noi trovare un uomo come questo, che sia pieno dello spirito di Dio? »38 locutusque est ad eos : Num invenire poterimus talem virum, qui spiritu Dei plenus sit ?
39 Disse pertanto a Giuseppe: « Giacché Dio t'ha mostrato tutto quello che hai detto, potrò io trovare uno più saggio o simile a te?39 Dixit ergo ad Joseph : Quia ostendit tibi Deus omnia quæ locutus es, numquid sapientiorem et consimilem tui invenire potero ?
40 Tu avrai la sovrintendenza della mia casa; tutto il popolo obbedirà ai tuoi ordini, ed io non avrò sopra di te che la precedenza del trono ».40 Tu eris super domum meam, et ad tui oris imperium cunctus populus obediet : uno tantum regni solio te præcedam.
41 E Faraone disse ancora a Giuseppe: « Ecco io ti dò autorità su tutto il paese d'Egitto ».41 Dixitque rursus Pharao ad Joseph : Ecce, constitui te super universam terram Ægypti.
42 E toltosi l'anello di mano, lo pose in mano a lui; e lo fece vestire di lini finissimi e gli pose al collo una collana d'oro;42 Tulitque annulum de manu sua, et dedit eum in manu ejus : vestivitque eum stola byssina, et collo torquem auream circumposuit.
43 e lo fece salire sul suo secondo cocchio, e l'araldo gridava che tutti piegassero le ginocchia dinanzi a lui, e sapessero che era sovrintendente di tutto il paese d'Egitto.43 Fecitque eum ascendere super currum suum secundum, clamante præcone, ut omnes coram eo genu flecterent, et præpositum esse scirent universæ terræ Ægypti.
44 E il re disse ancora a Giuseppe: « Io sono Faraone: nessuno senza il tuo comando moverà mano o piede in tutto il paese d'Egitto ».44 Dixit quoque rex ad Joseph : Ego sum Pharao : absque tuo imperio non movebit quisquam manum aut pedem in omni terra Ægypti.
45 E gli mutò il nome e lo chiamò in lingua egiziana Salvatore del inondo. E gli diede in moglie Asenet figlia di Putifare, sacerdote di Eliopoli. Giuseppe adunque si recò a visitare la terra d'Egitto.45 Vertitque nomen ejus, et vocavit eum, lingua ægyptiaca, Salvatorem mundi. Deditque illi uxorem Aseneth filiam Putiphare sacerdotis Heliopoleos. Egressus est itaque Joseph ad terram Ægypti
46 Aveva trent'anni quando si presentò a Faraone, e fece il giro di tutte le provincie d'Egitto.46 (triginta autem annorum erat quando stetit in conspectu regis Pharaonis), et circuivit omnes regiones Ægypti.
47 Or durante la fertilità di sette anni, il grano legato in covoni, fu radunato nei granai d'Egitto,47 Venitque fertilitas septem annorum : et in manipulos redactæ segetes congregatæ sunt in horrea Ægypti.
48 e tutto il di più delle raccolte fu riposto in ciascuna città.48 Omnis etiam frugum abundantia in singulis urbibus condita est.
49 E l'abbondanza del grano fu sì grande che uguagliò la rena del mare, e sorpassò ogni misura.49 Tantaque fuit abundantia tritici, ut arenæ maris coæquaretur, et copia mensuram excederet.
50 Prima che venisse la carestia nacquero a Giuseppe due figlioli, i quali furono partoriti a lui da Asenet figlia di Putifare, sacerdote di Eliopoli.50 Nati sunt autem Joseph filii duo antequam veniret fames : quos peperit ei Aseneth filia Putiphare sacerdotis Heliopoleos.
51 Al primogenito pose il nome di Manasse, dicendo: « Dio mi ha fatto dimenticare ogni mio affanno ed anche la casa di mio padre ».51 Vocavitque nomen primogeniti Manasses, dicens : Oblivisci me fecit Deus omnium laborum meorum, et domus patris mei.
52 Al secondo poi diede il nome di Efraim, dicendo: « Il Signore mi ha fatto crescere nella terra della mia afflizione ».52 Nomen quoque secundi appellavit Ephraim, dicens : Crescere me fecit Deus in terra paupertatis meæ.
53 Passati poi i sette anni d'abbondanza in Egitto,53 Igitur transactis septem ubertatis annis, qui fuerant in Ægypto,
54 cominciarono a venire i sette anni di carestia predetti da Giuseppe; e la fame si fece sentire in tutto il mondo, mentre nella terra d'Egitto c'era del pane.54 c?perunt venire septem anni inopiæ, quos prædixerat Joseph : et in universo orbe fames prævaluit, in cuncta autem terra Ægypti panis erat.
55 E quando anche l'Egitto sentì la fame, il popolo si raccomandò a Faraone per avere da mangiare. E Faraone rispose: «Andate da Giuseppe, e fate tutto quello che vi dirà ».55 Qua esuriente, clamavit populus ad Pharaonem, alimenta petens. Quibus ille respondit : Ite ad Joseph : et quidquid ipse vobis dixerit, facite.
56 Or la fame cresceva ogni giorno su tutta la terra, e Giuseppe, aperti tutti i granai, vendè agli Egiziani, chè erano anch'essi tormentati dalla fame.56 Crescebat autem quotidie fames in omni terra : aperuitque Joseph universa horrea, et vendebat Ægyptiis : nam et illos oppresserat fames.
57 E da tutte le parti venivano in Egitto a comprar da mangiare per trovar sollievo al male della carestia.57 Omnesque provinciæ veniebant in Ægyptum, ut emerent escas, et malum inopiæ temperarent.