Scrutatio

Mercoledi, 22 maggio 2024 - Santa Rita da Cascia ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 7


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LA SACRA BIBBIABIBBIA TINTORI
1 O ignorate, fratelli, -- parlo a gente che conosce la legge -- che la legge ha potere sull'uomo per tutto il tempo che egli vive?1 Forse ignorate, o fratelli (siccome parlo con periti nella legge) che l'uomo è sotto l'impero della legge finché vive?
2 Infatti la donna sposata, per legge, è legata all'uomo finché questi vive; ma se l'uomo viene a morire, essa rimane sciolta dalla legge che la lega all'uomo.2 Così la donna inaritata è legata per legge al marito vivente; ma se le muore è sciolta dalla legge del marito.
3 Perciò, se, essendo vivo l'uomo, si dà a un altro uomo, viene dichiarata adultera. Se invece viene a morire l'uomo, è libera dalla legge, in modo da non essere adultera se si dà a un altro uomo.3 Infatti sarà chiamata adultera se, vivente il marito, starà con mi altro uomo; se poi le muore il marito, è liberata dalla legge del marito, in modo da non essere adultera, dato che stia con altro nomo.
4 Così, fratelli miei, anche voi siete stati fatti morire alla legge mediante il corpo di Cristo per essere dati a un altro, a Colui che è risorto da morte perché portiamo frutti degni di Dio.4 Così, anche voi, miei fratelli, siete morti alla legge pel corpo di Cristo, per appartenere ad un altro, che è risuscitato da morte, affinchè portiamo dei frutti a Dio.
5 Quando infatti eravamo in balìa della carne, le passioni che inducono al peccato, attivate dalla legge, agivano nelle nostre membra facendoci portare frutti degni di morte.5 Mentre vivevamo secondo la carne, le passioni peccaminose, occasionate dalla legge, agivano nelle nostre membra in maniera da produrre frutti per ia morte.
6 Adesso, invece, siamo stati sottratti all'effetto della legge, morti a quell'elemento di cui eravamo prigionieri, affinché serviamo a Dio nell'ordine nuovo dello Spirito e non in quello vecchio della lettera.6 Ma ora siamo stati liberati dalla legge, essendo morti alla legge che ci legava, e possiamo servire Dio secondo il nuovo spirito e non secondo l'antiquata lettera.
7 Che diremo allora? La legge è peccato? Non sia mai detto! Ma io non conobbi peccato se non attraverso la legge: non avrei infatti conosciuto il desiderio passionale se la legge non dicesse: Non desiderare.7 Che diremo dunque? La legge è peccato? No, certamente. Ma io non ho conosciuto il peccato se non per mezzo della legge. Infatti non avrei conosciuto la concupiscenza se la legge non avesse detto: Non desiderare.
8 E il peccato, trovato un punto di appoggio, mediante il comando ha suscitato in me tutti i desideri passionali; il peccato infatti senza la legge è morto.8 Ma il peccato, presa l'occasione da quel comandamento, fé' nascere in me ogni sorta di concupiscenza; mentre senza la legge il peccato non esisteva.
9 Ma io un tempo senza la legge vivevo; ma venuto il comando, il peccato si destò a vita,9 Io poi una volta vivevo senza legge; ma, venuto il comandamento, ebbe vita il peccato,
10 ma io morii; e il precetto che doveva darmi la vita, divenne per me causa di morte.10 ed io morii, ed il comandamento che doveva darmi la vita mi risultò cagione di morte.
11 Il peccato, infatti, trovato un punto di appoggio, per mezzo del comandamento mi sedusse e per suo mezzo mi uccise.11 Perchè il peccato, presa l'occasione dal comandamento, mi sedusse, e per mezzo di esso mi diè la morte.
12 Quindi la legge è santa, il comandamento è santo, giusto e buono.12 E santa dunque la legge, e santo e giusto e buono il comandamento.
13 Ciò che è buono divenne morte per me? Non sia mai detto: ma il peccato, per manifestarsi peccato, per mezzo di ciò che è buono opera in me la morte, per diventare peccaminoso al massimo per mezzo del comandamento.13 Una cosa buona m'è dunque divenuta causa di morte? Non può essere. Ma il peccato, per apparire peccato, mi ha data la morte per mezzo d'una cosa buona, in modo da mostrarsi estremamente colpevole attraverso il precetto.
14 Sappiamo infatti che la legge è spirituale, io invece sono di carne, venduto schiavo del peccato.14 Noi sappiamo di fatti che la legge è spirituale; ma io sono carnale, venduto e soggetto al peccato.
15 Non capisco infatti quello che faccio: non eseguo ciò che voglio, ma faccio quello che odio.15 Io non so quello che faccio: non fo il bene che voglio, ma il male che odio.
16 E se faccio ciò che non voglio, riconosco la bontà della legge.16 Or se faccio quel che non voglio, riconosco che la legge è buona;
17 Ora non sono già io a farlo, ma il peccato inabitante in me.17 però in questo caso non sono io che opero, ma il peccato che abita in me.
18 So infatti che non abita in me, e cioè nella mia carne, il bene: poiché volere è a mia portata, ma compiere il bene, no.18 Difatti io so che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene: è in me certamente la volontà di fare il bene, ma non trovo la via di compierlo,
19 Infatti non faccio il bene che voglio, bensì il male che non voglio, questo compio.19 poiché, non il bene che voglio io fo, ma il male che non voglio quello io faccio.
20 Ora, se faccio ciò che non voglio, non sono già io a farlo, ma il peccato che abita in me.20 Or se io fo quello che non voglio, non son più io che lo faccio, ma il peccato che abita in me.
21 Trovo infatti questa legge: che quando voglio compiere il bene, è il male che incombe su di me.21 Io trovo dunque in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male mi è già a lato.
22 Mi compiaccio della legge di Dio secondo l'uomo interiore,22 Infatti, mi diletto nella legge di Dio, secondo l'uomo interiore;
23 ma vedo una legge diversa nelle mie membra che osteggia la legge della mia mente e mi rende schiavo alla legge del peccato che sta nelle mie membra.23 ma vedo nelle mie membra un'altra legge che si oppone alla legge della mia mente, e mi fa schiavo della legge del peccato che è nelle mie membra.
24 Uomo infelice che sono! Chi mi libererà dal corpo che porta questa morte?24 Oh, me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte?
25 Grazie a Dio per mezzo di Cristo nostro Signore! Dunque allora io stesso, da una parte con la mente servo alla legge di Dio, dall'altra con la carne servo alla legge del peccato.25 La grazia di Dio per Gesù Cristo Signor nostro. Dunque io stesso colla mente servo alla legge di Dio, colla carne invece alla legge del peccato.