Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 7


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LA SACRA BIBBIANOVA VULGATA
1 O ignorate, fratelli, -- parlo a gente che conosce la legge -- che la legge ha potere sull'uomo per tutto il tempo che egli vive?1 An ignoratis, fratres — scienti bus enim legem loquor — quia lex inhomine dominatur, quanto tempore vivit?
2 Infatti la donna sposata, per legge, è legata all'uomo finché questi vive; ma se l'uomo viene a morire, essa rimane sciolta dalla legge che la lega all'uomo.2 Nam quae sub viro est mulier, viventiviro alligata est lege; si autem mortuus fuerit vir, soluta est a lege viri.
3 Perciò, se, essendo vivo l'uomo, si dà a un altro uomo, viene dichiarata adultera. Se invece viene a morire l'uomo, è libera dalla legge, in modo da non essere adultera se si dà a un altro uomo.3 Igitur, vivente viro, vocabitur adultera, si fuerit alterius viri; si autemmortuus fuerit vir, libera est a lege, ut non sit adultera, si fuerit alteriusviri.
4 Così, fratelli miei, anche voi siete stati fatti morire alla legge mediante il corpo di Cristo per essere dati a un altro, a Colui che è risorto da morte perché portiamo frutti degni di Dio.4 Itaque, fratres mei, et vos mortificati estis legi per corpus Christi,ut sitis alterius, eius qui ex mortuis suscitatus est, ut fructificaremus Deo.
5 Quando infatti eravamo in balìa della carne, le passioni che inducono al peccato, attivate dalla legge, agivano nelle nostre membra facendoci portare frutti degni di morte.5 Cum enim essemus in carne, passiones peccatorum, quae per legem sunt,operabantur in membris nostris, ut fructificarent morti;
6 Adesso, invece, siamo stati sottratti all'effetto della legge, morti a quell'elemento di cui eravamo prigionieri, affinché serviamo a Dio nell'ordine nuovo dello Spirito e non in quello vecchio della lettera.6 nunc autem solutisumus a lege, mortui ei, in qua detinebamur, ita ut serviamus in novitateSpiritus et non in vetustate litterae.
7 Che diremo allora? La legge è peccato? Non sia mai detto! Ma io non conobbi peccato se non attraverso la legge: non avrei infatti conosciuto il desiderio passionale se la legge non dicesse: Non desiderare.7 Quid ergo dicemus? Lex peccatum est? Absit! Sed peccatum non cognovi, nisi perlegem; nam concupiscentiam nescirem, nisi lex diceret: “ Non concupisces ”.
8 E il peccato, trovato un punto di appoggio, mediante il comando ha suscitato in me tutti i desideri passionali; il peccato infatti senza la legge è morto.8 Occasione autem accepta, peccatum per mandatum operatum est in me omnemconcupiscentiam; sine lege enim peccatum mortuum erat.
9 Ma io un tempo senza la legge vivevo; ma venuto il comando, il peccato si destò a vita,9 Ego autem vivebam sinelege aliquando; sed, cum venisset mandatum, peccatum revixit,
10 ma io morii; e il precetto che doveva darmi la vita, divenne per me causa di morte.10 ego autemmortuus sum; et inventum est mihi mandatum, quod erat ad vitam, hoc esse admortem;
11 Il peccato, infatti, trovato un punto di appoggio, per mezzo del comandamento mi sedusse e per suo mezzo mi uccise.11 nam peccatum, occasione accepta, per mandatum seduxit me et per illudoccidit.
12 Quindi la legge è santa, il comandamento è santo, giusto e buono.12 Itaque lex quidem sancta, et mandatum sanctum et iustum et bonum.
13 Ciò che è buono divenne morte per me? Non sia mai detto: ma il peccato, per manifestarsi peccato, per mezzo di ciò che è buono opera in me la morte, per diventare peccaminoso al massimo per mezzo del comandamento.13 Quod ergo bonum est, mihi factum est mors? Absit! Sed peccatum, ut appareatpeccatum, per bonum mihi operatum est mortem; ut fiat supra modum peccanspeccatum per mandatum.
14 Sappiamo infatti che la legge è spirituale, io invece sono di carne, venduto schiavo del peccato.14 Scimus enim quod lex spiritalis est; ego autem carnalis sum, venumdatus subpeccato.
15 Non capisco infatti quello che faccio: non eseguo ciò che voglio, ma faccio quello che odio.15 Quod enim operor, non intellego; non enim, quod volo, hoc ago, sedquod odi, illud facio.
16 E se faccio ciò che non voglio, riconosco la bontà della legge.16 Si autem, quod nolo, illud facio, consentio legiquoniam bona.
17 Ora non sono già io a farlo, ma il peccato inabitante in me.17 Nunc autem iam non ego operor illud, sed, quod habitat in me,peccatum.
18 So infatti che non abita in me, e cioè nella mia carne, il bene: poiché volere è a mia portata, ma compiere il bene, no.18 Scio enim quia non habitat in me, hoc est in carne mea, bonum; namvelle adiacet mihi, operari autem bonum, non!
19 Infatti non faccio il bene che voglio, bensì il male che non voglio, questo compio.19 Non enim, quod volo bonum,facio, sed, quod nolo malum, hoc ago.
20 Ora, se faccio ciò che non voglio, non sono già io a farlo, ma il peccato che abita in me.20 Si autem, quod nolo, illud facio, iamnon ego operor illud, sed, quod habitat in me, peccatum.
21 Trovo infatti questa legge: che quando voglio compiere il bene, è il male che incombe su di me.21 Invenio igitur hanclegem volenti mihi facere bonum, quoniam mihi malum adiacet.
22 Mi compiaccio della legge di Dio secondo l'uomo interiore,22 Condelector enimlegi Dei secundum interiorem hominem;
23 ma vedo una legge diversa nelle mie membra che osteggia la legge della mia mente e mi rende schiavo alla legge del peccato che sta nelle mie membra.23 video autem aliam legem in membris meisrepugnantem legi mentis meae et captivantem me in lege peccati, quae est inmembris meis.
24 Uomo infelice che sono! Chi mi libererà dal corpo che porta questa morte?24 Infelix ego homo! Quis me liberabit de corpore mortis huius?
25 Grazie a Dio per mezzo di Cristo nostro Signore! Dunque allora io stesso, da una parte con la mente servo alla legge di Dio, dall'altra con la carne servo alla legge del peccato.25 Gratias autemDeo per Iesum Christum Dominum nostrum! Igitur ego ipse mente servio legi Dei,carne autem legi peccati.