Scrutatio

Venerdi, 17 maggio 2024 - San Pasquale Baylon ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 3


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LA SACRA BIBBIABIBBIA TINTORI
1 Salomone divenne genero del faraone re d'Egitto; infatti ne sposò la figlia e la condusse nella Città di Davide, finché non ebbe ultimato la costruzione della sua casa, del tempio del Signore e del muro di cinta di Gerusalemme.1 Consolidato il regno nelle sue mani, Salomone s'imparentò con Faraone re d'Egitto, sposandone la figlia, che tenne nella città di David, finché non ebbe finito d'edificare la sua casa, la casa del Signore e le mura di cinta di Gerusalemme.
2 Il popolo però offriva i sacrifici sulle alture, perché fino a quel tempo non era ancora stato edificato il tempio al nome del Signore.2 Il popolo allora immolava sopra gli alti luoghi, perchè non era stato ancor edificato il tempio al nome del Signore,
3 Salomone amava il Signore camminando in conformità alle disposizioni di Davide suo padre; solamente offriva i sacrifici e l'incenso sulle alture.3 quindi Salomone, pure amando il Sire e camminando secondo i precetti di David suo padre, immolava sopra gli alti luoghi e vi bruciava incensi.
4 Il re si recò ad offrire sacrifici a Gabaon, ch'era l'altura più importante; su quell'altare Salomone offrì mille olocausti.4 Egli dunque andò a Gabaon ad offrirvi sacrifizi, essendo quello l'alto luogo più venerato; Salomone offerse mille vittime in olocausto sopra quell'altare di Gabaon.
5 A Gabaon il Signore apparve di notte in sogno a Salomone e gli disse: "Chiedimi ciò che devo darti".5 Il Signore apparve la notte in sogno a Salomone e gli disse: « Chiedi quello che vuoi che io ti doni ».
6 Salomone rispose: "Tu hai usato grande benevolenza verso il tuo servo Davide, padre mio, ed egli ha camminato al tuo cospetto con lealtà, con giustizia e con rettitudine di cuore a tuo riguardo; tu gli hai conservato questa grande benevolenza e gli hai dato un figlio che sedesse sul suo trono, come oggi accade.6 Salomone disse: « Tu usasti verso il tuo servo David, mio padre, una grande misericordia, e siccome egli camminò al tuo cospetto nella verità e nella giustizia e nella rettitudine del cuore verso di te, gli conservasti la tua grande misericordia, e gli desti un figlio che sedesse sopra il suo trono, come oggi avviene.
7 Pertanto, Signore mio Dio, tu hai fatto re il tuo servo al posto di Davide mio padre, ma io, giovanetto qual sono, non so come comportarmi.7 Ed ora, Signore Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo in luogo di David mio padre; ma io sono un piccolo fanciullo e non so nè uscire nè entrare.
8 Il tuo servo si trova in mezzo al popolo che hai scelto, un popolo numeroso, che non può essere calcolato né contato, tanto è grande.8 Inoltre il tuo servo è in mezzo al popolo che tu hai eletto, popolo infinito, che non può esser calcolato nè contato, da quant'è numeroso.
9 Concedi dunque al tuo servo un cuore che sappia giudicare il tuo popolo, in modo da distinguere il bene dal male; altrimenti chi potrà mai governare questo tuo popolo così numeroso?".9 Da dunque al tuo servo un cuor docile, affinchè possa giudicare il tuo popolo e discernere tra il bene e il male. E chi potrebbe giudicare questo popolo, questo popolo così immenso? »
10 Piacque al Signore che Salomone avesse fatta questa richiesta.10 Piacquero al Signore le parole con cui Salomone aveva fatta tal richiesta.
11 Dio perciò gli disse: "Poiché tu hai domandato questa cosa e non hai domandato per te una vita lunga né ricchezze, né la vita dei tuoi nemici, ma hai domandato per te intelligenza per ben discernere il diritto,11 E il Signore disse a Salomone: « Siccome hai chiesto questa cosa, e, senza domandare per te lunga vita o ricchezze o la vita dei tuoi nemici, hai chiesto per te la sapienza per discernere il giusto,
12 ecco che io agisco secondo le tue parole. Ecco io ti dono un cuore saggio e perspicace come non ci fu prima di te né uguale sorgerà dopo di te.12 ecco ti ho fatto secondo le tue parole e ti ho dato un cuore così saggio e intelligente che uno simile a te non c'è mai stato nè mai ci sarà dopo di te.
13 Anzi io ti dono pure quanto non hai chiesto, cioè ricchezze e onore, così che tra i re non ci sia mai alcuno uguale a te.13 Oltre a questo io ti do anche quelle cose che tu non hai domandate, cioè le ricchezze e la gloria, e tali che nessuno sia stato simile a te fra i re in tutti i tempi passati;
14 Se poi camminerai nelle mie vie custodendo i miei precetti e i miei ordini, come ha fatto Davide tuo padre, io ti prolungherò anche i tuoi giorni".14 e se tu camminerai nelle mie vie, osservando i miei precetti e i miei comandamenti, come camminò tuo padre, io prolungherò i tuoi giorni ».
15 Al risveglio Salomone s'accorse ch'era un sogno. Egli rientrò a Gerusalemme e si presentò innanzi all'arca dell'alleanza del Signore; offrì olocausti, immolò sacrifici di comunione e fece un banchetto a tutti i suoi servi.15 Svegliatosi Salomone, comprese che era un sogno. Ritornato a Gerusalemme, si presentò dinanzi all'arca dell'alleanza del Signore e offerse olocausti e immolò vittime pacifiche e fece un gran convito a tutti i suoi servi.
16 Si presentarono al re due prostitute, ch'erano venute da lui.16 Vennero allora dal re due donne di mala vita, e si presentarono dinanzi a lui.
17 Una delle donne disse: "Di grazia, signor mio, questa donna e io abitavamo la stessa casa. Qui io partorii accanto a lei.17 Una di esse disse: « Ti scongiuro, o mio signore! Abitando in una stessa casa con questa donna, io partorii presso di lei nella camera;
18 Tre giorni dopo di me ecco che anche questa donna partorì. Noi due stavamo insieme né c'era alcun estraneo nella casa all'infuori di noi due.18 il terzo giorno dopo ch'ebbi partorito io, partorì anche lei. Noi stavamo insieme, e nessun altro, fuori di noi due, era con noi in quella casa.
19 Or il figlio di questa donna morì di notte, perché lei gli si era coricata sopra.19 Or essendo morto durante la notte il figlio di questa donna, da lei soffocato nel dormire,
20 Essa allora si alzò nel cuore della notte, levò mio figlio dal mio fianco, mentre la tua schiava dormiva, se lo pose in seno e il suo figlio morto lo collocò sul mio seno.20 essa, alzatasi nel silenzio del cuor della notte, prese il mio figlio d'accanto a me tua serva, che ero addormentata, e lo pose sul suo seno, e pose in seno a me il suo figlio morto.
21 Io mi alzai al mattino per allattare il mio bambino ma lo trovai morto! Però l'osservai bene e m'accorsi che non era il figlio che avevo partorito".21 Levatami la mattina per allattare il mio figlio, lo vidi morto; ma fissandolo più attentamente a giorno chiaro, riconobbi che non era il mio figlio da me partorito ».
22 Ma l'altra donna replicò: "Non è vero; mio figlio è quello vivo e il tuo è quello morto!". Ma quella insisteva: "Non è vero; tuo figlio è quello morto e il mio è quello vivo!". Così litigavano innanzi al re.22 E l'altra donna diceva: « La cosa non sta come tu dici: è morto il tuo figlio, e il mio è vivo ». E quella a replicarle contro: « Tu mentisci: il mio figlio è vivo, e il tuo è morto ». E in questo modo altercavano davanti al re.
23 Allora il re disse: "L'una afferma: "E' mio figlio quello vivo; invece il tuo è quello morto"; e l'altra: "Non è vero: tuo figlio è quello morto e il mio è quello vivo".23 Allora il re disse: « Questa dice: Il mio figlio è vivo, il tuo è morto; quella risponde: No: il tuo figlio è morto, il mio è vivo.
24 Il re perciò ordinò: "Portatemi una spada!". Portata che fu la spada innanzi al re,24 Allora, seguitò a dire il re, portatemi una spada ». Portata che fu la spada dinanzi re, disse:
25 questi soggiunse: "Dividete il figlio vivo in due e datene metà all'una e metà all'altra".25 Dividete in due il bambino vivo e datene metà all'una e metà all'altra ».
26 Ma la donna il cui bimbo era ancora vivo, mossa da profonda compassione per suo figlio, disse al re: "Di grazia, mio signore, date a lei il bimbo vivo, ma non uccidetelo!". L'altra invece diceva: "Non sarà né mio né tuo, dividete!".26 Allora la donna di cui era il figlio vivo, sentendo le viscere commosse verso il suo figlio, disse al re: « Per pietà, o signore, date a lei il bambino vivo, non l'uccidete! ». L'altra invece diceva: « Non deve toccare nè a me nè a te: sia diviso ».
27 Allora il re prese la parola e sentenziò: "Quella che disse: "Date a costei il bimbo vivo ma non l'uccidete", questa è sua madre!".27 Il re allora diede la sua risposta, dicendo: « Date alla prima il bambino vivo, senza ucciderlo, perchè essa ne è la madre ».
28 Tutto Israele conobbe il giudizio emesso dal re e nutrì un profondo rispetto nei suoi riguardi perché vide che v'era in lui una sapienza divina per dettare giustizia.28 Tutto Israele, saputo il giudizio che il re aveva pronunziato, temette il re, vedendo che la sapienza di Dio era in lui per render giustizia.