Scrutatio

Venerdi, 17 maggio 2024 - San Pasquale Baylon ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 3


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LA SACRA BIBBIABIBBIA CEI 1974
1 Salomone divenne genero del faraone re d'Egitto; infatti ne sposò la figlia e la condusse nella Città di Davide, finché non ebbe ultimato la costruzione della sua casa, del tempio del Signore e del muro di cinta di Gerusalemme.1 Salomone si imparentò con il faraone, re di Egitto. Sposò la figlia del faraone, che introdusse nella città di Davide, ove rimase finché non terminò di costruire la propria casa, il tempio del Signore e le mura di cinta di Gerusalemme.
2 Il popolo però offriva i sacrifici sulle alture, perché fino a quel tempo non era ancora stato edificato il tempio al nome del Signore.2 Il popolo allora offriva sacrifici sulle alture, perché ancora non era stato costruito un tempio in onore del nome del Signore.
3 Salomone amava il Signore camminando in conformità alle disposizioni di Davide suo padre; solamente offriva i sacrifici e l'incenso sulle alture.3 Salomone amava il Signore e nella sua condotta seguiva i principï di Davide suo padre; solamente offriva sacrifici e bruciava incenso sulle alture.
4 Il re si recò ad offrire sacrifici a Gabaon, ch'era l'altura più importante; su quell'altare Salomone offrì mille olocausti.4 Il re andò a Gàbaon per offrirvi sacrifici perché ivi sorgeva la più grande altura. Su quell'altare Salomone offrì mille olocausti.
5 A Gabaon il Signore apparve di notte in sogno a Salomone e gli disse: "Chiedimi ciò che devo darti".5 In Gàbaon il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte e gli disse: "Chiedimi ciò che io devo concederti".
6 Salomone rispose: "Tu hai usato grande benevolenza verso il tuo servo Davide, padre mio, ed egli ha camminato al tuo cospetto con lealtà, con giustizia e con rettitudine di cuore a tuo riguardo; tu gli hai conservato questa grande benevolenza e gli hai dato un figlio che sedesse sul suo trono, come oggi accade.6 Salomone disse: "Tu hai trattato il tuo servo Davide mio padre con grande benevolenza, perché egli aveva camminato davanti a te con fedeltà, con giustizia e con cuore retto verso di te. Tu gli hai conservato questa grande benevolenza e gli hai dato un figlio che sedesse sul suo trono, come avviene oggi.
7 Pertanto, Signore mio Dio, tu hai fatto re il tuo servo al posto di Davide mio padre, ma io, giovanetto qual sono, non so come comportarmi.7 Ora, Signore mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide mio padre. Ebbene io sono un ragazzo; non so come regolarmi.
8 Il tuo servo si trova in mezzo al popolo che hai scelto, un popolo numeroso, che non può essere calcolato né contato, tanto è grande.8 Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che ti sei scelto, popolo così numeroso che non si può calcolare né contare.
9 Concedi dunque al tuo servo un cuore che sappia giudicare il tuo popolo, in modo da distinguere il bene dal male; altrimenti chi potrà mai governare questo tuo popolo così numeroso?".9 Concedi al tuo servo un cuore docile perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male, perché chi potrebbe governare questo tuo popolo così numeroso?".
10 Piacque al Signore che Salomone avesse fatta questa richiesta.10 Al Signore piacque che Salomone avesse domandato la saggezza nel governare.
11 Dio perciò gli disse: "Poiché tu hai domandato questa cosa e non hai domandato per te una vita lunga né ricchezze, né la vita dei tuoi nemici, ma hai domandato per te intelligenza per ben discernere il diritto,11 Dio gli disse: "Perché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te né una lunga vita, né la ricchezza, né la morte dei tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento per ascoltare le cause,
12 ecco che io agisco secondo le tue parole. Ecco io ti dono un cuore saggio e perspicace come non ci fu prima di te né uguale sorgerà dopo di te.12 ecco faccio come tu hai detto. Ecco, ti concedo un cuore saggio e intelligente: come te non ci fu alcuno prima di te né sorgerà dopo di te.
13 Anzi io ti dono pure quanto non hai chiesto, cioè ricchezze e onore, così che tra i re non ci sia mai alcuno uguale a te.13 Ti concedo anche quanto non hai domandato, cioè ricchezza e gloria come nessun re ebbe mai.
14 Se poi camminerai nelle mie vie custodendo i miei precetti e i miei ordini, come ha fatto Davide tuo padre, io ti prolungherò anche i tuoi giorni".14 Se poi camminerai nelle mie vie osservando i miei decreti e i miei comandi, come ha fatto Davide tuo padre, prolungherò anche la tua vita".
15 Al risveglio Salomone s'accorse ch'era un sogno. Egli rientrò a Gerusalemme e si presentò innanzi all'arca dell'alleanza del Signore; offrì olocausti, immolò sacrifici di comunione e fece un banchetto a tutti i suoi servi.15 Salomone si svegliò; ecco, era stato un sogno. Andò in Gerusalemme; davanti all'arca dell'alleanza del Signore offrì olocausti, compì sacrifici di comunione e diede un banchetto per tutti i suoi servi.
16 Si presentarono al re due prostitute, ch'erano venute da lui.16 Un giorno andarono dal re due prostitute e si presentarono innanzi a lui.
17 Una delle donne disse: "Di grazia, signor mio, questa donna e io abitavamo la stessa casa. Qui io partorii accanto a lei.17 Una delle due disse: "Ascoltami, signore! Io e questa donna abitiamo nella stessa casa; io ho partorito mentre essa sola era in casa.
18 Tre giorni dopo di me ecco che anche questa donna partorì. Noi due stavamo insieme né c'era alcun estraneo nella casa all'infuori di noi due.18 Tre giorni dopo il mio parto, anche questa donna ha partorito; noi stiamo insieme e non c'è nessun estraneo in casa fuori di noi due.
19 Or il figlio di questa donna morì di notte, perché lei gli si era coricata sopra.19 Il figlio di questa donna è morto durante la notte, perché essa gli si era coricata sopra.
20 Essa allora si alzò nel cuore della notte, levò mio figlio dal mio fianco, mentre la tua schiava dormiva, se lo pose in seno e il suo figlio morto lo collocò sul mio seno.20 Essa si è alzata nel cuore della notte, ha preso il mio figlio dal mio fianco - la tua schiava dormiva - e se lo è messo in seno e sul mio seno ha messo il figlio morto.
21 Io mi alzai al mattino per allattare il mio bambino ma lo trovai morto! Però l'osservai bene e m'accorsi che non era il figlio che avevo partorito".21 Al mattino mi sono alzata per allattare mio figlio, ma ecco, era morto. L'ho osservato bene; ecco, non era il figlio che avevo partorito io".
22 Ma l'altra donna replicò: "Non è vero; mio figlio è quello vivo e il tuo è quello morto!". Ma quella insisteva: "Non è vero; tuo figlio è quello morto e il mio è quello vivo!". Così litigavano innanzi al re.22 L'altra donna disse: "Non è vero! Mio figlio è quello vivo, il tuo è quello morto". E quella, al contrario, diceva: "Non è vero! Quello morto è tuo figlio, il mio è quello vivo". Discutevano così alla presenza del re.
23 Allora il re disse: "L'una afferma: "E' mio figlio quello vivo; invece il tuo è quello morto"; e l'altra: "Non è vero: tuo figlio è quello morto e il mio è quello vivo".23 Egli disse: "Costei dice: Mio figlio è quello vivo, il tuo è quello morto e quella dice: Non è vero! Tuo figlio è quello morto e il mio è quello vivo".
24 Il re perciò ordinò: "Portatemi una spada!". Portata che fu la spada innanzi al re,24 Allora il re ordinò: "Prendetemi una spada!". Portarono una spada alla presenza del re.
25 questi soggiunse: "Dividete il figlio vivo in due e datene metà all'una e metà all'altra".25 Quindi il re aggiunse: "Tagliate in due il figlio vivo e datene una metà all'una e una metà all'altra".
26 Ma la donna il cui bimbo era ancora vivo, mossa da profonda compassione per suo figlio, disse al re: "Di grazia, mio signore, date a lei il bimbo vivo, ma non uccidetelo!". L'altra invece diceva: "Non sarà né mio né tuo, dividete!".26 La madre del bimbo vivo si rivolse al re, poiché le sue viscere si erano commosse per il suo figlio, e disse: "Signore, date a lei il bambino vivo; non uccidetelo affatto!". L'altra disse: "Non sia né mio né tuo; dividetelo in due!".
27 Allora il re prese la parola e sentenziò: "Quella che disse: "Date a costei il bimbo vivo ma non l'uccidete", questa è sua madre!".27 Presa la parola, il re disse: "Date alla prima il bambino vivo; non uccidetelo. Quella è sua madre".
28 Tutto Israele conobbe il giudizio emesso dal re e nutrì un profondo rispetto nei suoi riguardi perché vide che v'era in lui una sapienza divina per dettare giustizia.28 Tutti gli Israeliti seppero della sentenza pronunziata dal re e concepirono rispetto per il re, perché avevano constatato che la saggezza di Dio era in lui per render giustizia.