Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Proverbi 24


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Non invidiare gli uomini cattivie non ambire di star con essi;1 Non essere già compagno a tali genti, (per ricchezze ch' egli abbiano, nè signoria); non desiderare già d'essere con loro (dislealtade).
2 poichè la loro mente medita rapine, e le loro labbra parlano di inganni.2 I loro pensieri non sono se none di fare altrui noia e danno; e le loro lingue non apparecchiate a dire altro che male.
3 Con la saggezza si edificherà la casa e con la prudenza si assetterà.3 La casa è fatta per senno; ma ella va male, se ella non è guardata e sostenuta per provedenza.
4 Con l'industria si riempiranno le stanze di tutta una preziosa e cospicua fortuna.4 (Tutto simigliantemente è meglio il corpo nutrito; tanto cade egli più tosto in peccato, se non si guarda contro alle tentazioni del demonio). Per la dottrina si riempiono le celle del vino, e preziosa e bella ricchezza si.è.
5 L'uomo saggio è forte e l'uomo dotto è robusto e vigoroso,5 E' cuori de' prodi uomini sono pieni di dottrina e sapienza; (ciò vale meglio che tutto l' avere del mondo; tanto sia nè bello nè ricco), il savio uomo è forte (e virtuoso; chè ancora sia elli fievole del corpo, sì avviene che formasi molto ispesso più forte lui per sapere).
6 poichè secondo un piano si prepara la guerra, e la salvezza sta nella copia dei consigli.6 L'alto uomo egli ordinerae le sue battaglie contro a' suoi inimici; ma dove uomo sia tosto per consiglio, non avviene leggermente misavventura.
7 La sapienza è troppo alta per lo stolto, egli non aprirà la bocca alla porta.7 Crede il folle, che ciò sia troppo grave cosa d'intendere a sapienza (e a dottrina; ma quando s' avvede della sua dottrina, molto è dolente che non ha inteso a fare bene; chè egli ha perduto così il suo consiglio e tempo); e però non aprirà la bocca sua alla porta.
8 Chi pensa al mal fare, sarà chiamato stolto.8 Quello che mette così le sue intenzioni in pensiero a mal fare altrui, è per ragione chiamato folle.
9 Il pensier dello stolto è il peccato, e obbrobrio degli uomini il detrattore.9 Ma molto è disleale chi tutto il suo tempo ha peccato col suo pensiero; e quello che mal dice d'altrui diretto, deve essere odiato da Dio e dal mondo.
10 Se ti lasci abbattere disperando nel giorno dell'angustia, verrà meno la tua fortezza.10 (Quello che cade in disperazione non potrebbe fare maggiore peccato, nè più crucciare Iddio, che alcuna volta uno prova alcuno santo uomo; e mostra tutta la Scrittura, che tutti li peccati che le genti possano [fare], per [quanto] orribili, non possono appiccolare la grande bontade e la grande misericordia del Signore. E bene lo mostrò David profeta, che sì spesso il crucciò della moglie del suo proposto, cui elli fece uccidere, e poi gli tolse la moglie e altre cose; e quando conobbe il suo peccato, elli gridò mercede, e Dio lo ricevette molto volentieri e leggermente a mercè e a penitenza; e mai a ciò non fu menato, che cadesse in disperazione; e mandogli alcuna volta Dio per lo profeta, elli era a lui molto adirato per li suoi misfatti. E perciò dice Salomone :) se tu per peccato che tu abbi fatto cadi in disperazione, tu perderai al dì del giudicio tutto il tuo bene, e tutta la tua penitenza che tu hai fatta.
11 Libera coloro che son condotti alla morte e non indugiare a salvare quelli che son trascinati al supplizio.11 Se tu vedi uomo in peccato disleale, consigliane tanto quanto tu puoi, e digli ch' egli è nella via della morte dello inferno; e se ello per insegnamento tu lo trarrai dalla sua vita, tu non potresti fare migliore fatica.
12 Ma dirai: «Non bastan le forze». Colui che scruta i cuori egli conosce; e nulla sfugge al custode dell'anima tua, e renderà all'uomo secondo il suo operato.12 E se tu che hai il potere, non lo fai fare quello che vede il tuo cuore, e il tuo pensiere sa bene che è vero; e bene sappi che niuna cosa puote ingannare (non puote essere ingannata, oscura, contro a) colui che ti fece; e sia fermo (al grande dì del giudicio) che renderà a ciascuno com' egli avrà servito (in questo secolo; e di ciò deve essere ciascuno sicuro, che veramente noi non lo potremo fallire. E perciò dice la Scrittura: tutte le cose del mondo sono ignude e scoperte a colui a cui noi abbiamo a rendere ragione).
13 Mangia miele, o figliuolo mio, perchè è buono, un favo è dolcissimo al tuo palato.13 E tutto come simigliantemente tutto il mele è dolce, così intra l'altre creature del mondo è il servigio del nostro Signore; è dolce e paziente a coloro che l'hanno assaggiato, che l' amano.
14 Tale all'anima tua la cognizione della sapienza; e quando l'avrai trovata, avrai una speranza nell'avvenire e la tua aspettazione non andrà delusa.14 E li insegnamenti di Dio servire sono troppo alti e più degni che veruno possa apparare in questo secolo; e chi volentieri intende puote avere sicurtade e speranza in buona fine, chè ciò il trarrà alla gioia del paradiso.
15 Non insidiare alla casa del giusto, nè cercar malignitàe non turbare la sua quiete;15 Non chiedere già cagione per che tu dichi male e villania a prode uomo, e non isturbare lo suo riposo; (chè s' egli viene a meno alcuna volta per tentazione del diavolo, ed egli ne fa tosto sua penitenza, e guardasi poi di ricadere).
16 perchè il giusto cascherà sette volte e si rialzerà, ma gli empi precipiteranno nel male.16 (Per sette cose) sette volte può il prode uomo cadere in peccato, (cioè per ignoranza, per leggero pensiero, e per dire intrapassando male d'altrui, per tali parole e cose che non sono già gravi), e di tali cose gravi sì si sentono in colpa, sì se ne confessano e sì se ne guardano; ma il disleale che Dio non teme (che non hanno cura che facciano nè che dicano in tali peccatori, onde non possono usare, che non degnano ritornare al consiglio di Santa Chiesa, e però) va egli di male in peggio insino alla fine.
17 Della caduta del tuo nemico, non te ne rallegrare, e della sua rovina non ti goda il cuore.17 S'egli avviene al tuo nimico malavventura, non sii già lieto (e non ne fare sembianti di gioia); e di malavventura che (faccia o che) abbia non ti piaccia;
18 Chè il Signore non veda e gli dispiaccia, e da lui storni l'ira sua.18 chè Iddio non se ne corrucci a te (e tua volontà) e perdoni al tuo nimico ciò ch' elli hae misfatto; (chè colui ch' è sanza consiglio d' uomo Iddio alcuna volta il sostiene, s' egli il richiama al suo bisogno).
19 Non gareggiare coi malvagi, nè farti emulo degli empi;19 Non avere già voluntà di questione con disleale uomo, (chè Iddio non ne teme), e non seguitare già gli empi.
20 perchè i cattivi non hanno speranza nella vita avvenire e la lampada degli empi si estinguerà.20 Cotali genti, (che non hanno niuna intenzione, se none alla presente vita ed) hanno perduta la speranza d'avere grande gioia che già non averà fine (che tale sono come Dio l'aveva date loro per lui servire e per loro governare; elli hanno trastornato alla vita del mondo, e perciò verranno elli alla pura fede); e se hanno alcuno lume, fie ispento.
21 Temi, o figliuol mio, Iddio e il re e non t'immischiare coi detrattori;21 Bello figliuolo, temi Iddio (sopra tutte le cose; chè ello ti fece e formò a sua imagine e a sua similitudine, e abbi in memoria che ciò fu molto grande onore e dignitade all' uomo; e perciò ti devi guardare dal malvagio peccato, chè colui che ti fece, e che potere ha sopra tutto il mondo, non ti disfaccia); e appresso lui temi il principe terreno (che t'ha a guardare di sotto lui; chè egli è per lui a ciò stabilito; e bene il mostrò, quando egli fece Moisè e Aaron suo fratello sopra i figliuoli d' Israel); quelli che non sono apparecchiati se none a maledire altrui e a gravare, non tenere con essi loro compagnia.
22 perchè d'improvviso sopraggiungerà da essi lo sterminio e i castighi d'entrambi chi li può sapere?22 Chè, quand' elli si guarderanno meno, sì verrà loro grande malavventura; però che niuno non sa le disavventure che sono a venire, se non solo Iddio.
23 Anche queste [sentenze] sono dei sapienti. Fare eccezione di persone in giustizia, non va bene.23 Il giudice che porta più l'uno che l'altro in giudicamento, non farà bene, e non potrebbe fare più grande peccato; (chè trapassarà la legge, che comanda che niuno non metta più inanzi l'uno in giudicamento, e non faccia niuna cosa di differenza di persona dal povero, al ricco; chè così bene fece Iddio il povero, come il ricco, e altrettanto lo simile così nella croce per l'uno, come per l'altro. O tu giudice che ciò fai, abbi memoria che in ciò non sia tu somigliante a Pilato, che Barabba ladrone lasciò andare, e Jesu Cristo nostro Signore fece mettere su nel legno della croce; non pervertire a povero e prode uomo suo diritto, per aiutare e mantenere il ricco disleale).
24 Quelli che dicono all'empio: «Tu sei giusto», i popoli li malediranno e li detesteranno le genti.24 (E perciò dice Salomone :) il giudice ch' è disleale, tiene al prode uomo per ricchezza, e scongiura il povero per lo ricco, e dirà male, Iddio il manderà nelle pene dell' inferno.
25 Quelli che lo castigano saranno lodati, e sopra loro scenderanno benedizioni.25 Quello che tiene diritta giustizia, e dirittamente riprende l' uno e l'altro secondo ch' egli ha disservito, sarà lodato dall' uno e dall' altro; e Iddio gli darà la sua benedizione; (chè mostrano che non hanno cura d' altrui dono per fare torto all' uno e all' altro).
26 Bacia sulle labbra chi risponde a proposito.26 La bocca che giudica dirittamente (sanza pregare, secondo il diritto dall' una parte e dall' altra) sarae lodata da molte genti; (e se altro avviene elli alcuna volta, che il signore che fa aperto diritto sanza risparmiare veruno è tenuto da' folli troppo crudele; ma i savi che l' odono dire, e che odono parlare di sua giustiizia, il lodano e pregiano).
27 Assesta le faccende di fuori, accudisci con cura la tua campagna, per poter poi metter su casa.27 Apparecchia (il tuo corpo e) le tue opere in tale maniera che tu non sia malvagio esempio a coloro che ti vederanno; (come più verranno inanzi, più verrai in buono stato); e [fae] altresì come fae colui che vuole seminare la terra, che si apparecchia tutto dinanzi; (che abbia levato dal suo cuore tutte ree voluntadi; e di lì inanzi ciò che fae in buona intenzione li torna a salvamento di corpo e d'anima); e poscia potrai murare la casa tua.
28 Non testimoniare senza motivo contro il tuo prossimo, e non sedurre alcuno con le tue labbra.28 (Guarda che per veruna cosa non inganni niuno per parola; ancora che t'abbia fatto danno alcuna volta, perciò non dèi tu essere traditore inverso di lui; anzi tu devi intendere in tutto a nostro Signore di coloro che misfanno inverso di te). Non essere testimonio contro il vicino tuo sanza grande cagione; e non essere piacendiere a nulla persona.
29 Non dire: «Com'egli fece a me, così io farò a lui, renderò ad ognuno il fatto suo».29 Non pensare già di rendere a uomo male per male; (chè tutte le vendette sono di Dio; e bene ripensa che se ello ti rendesse ciò che tu hai disservito, tu saresti male pagato).
30 Son passato pel campo del pigro e per la vigna dell'insensato,30 Io passai (disse Salomone) per la vigna dell' uomo pigro, e per lo campo del folle;
31 ed ecco tutto era pieno d'ortiche e le spine avevano ricoperto la superficie e la chiusa di pietre era crollata.31 e vidi che tutto era pieno d'ortiche e di spine, e la chiusa tutta abbattuta. (Qui chiamava Salomone la vigna del pigro, la coscienza del peccatore, la quale non prende guardia com' elli ha menato sua vita, e s' egli ha bene attenuto ciò ch' egli promise a Dio; e tale coscienza è piena di dolori e di diversi peccati, che sono assimigliati alle spine pungenti e alle ortiche. Molto punge l' uomo il peccato nel suo cuore; donde non s' ardisce a confessare per la viltà del peccato. Ciò sanno bene coloro che alcuna volta si riguardano nella loro coscienza, e riguardano loro vita com' ella è stata. Bene la chiusa della vigna di colui è abbattuta, che non tiene niuno comandamento di Santa Chiesa, e che non ha cura che vita egli meni ).
32 Com'ebbi visto, vi posi mente e da tale esempio presi lezione.32 E quando io vidi ciò, sì 'l misi nel mio cuore, e per esempio di quella vita mi mossi in buona maniera (e lasciai la folle vita; chè io intesi bene che io non vi potea avere niuno prode).
33 E dissi: «Un poco dormirai, un poco sonnecchierai, un po' starai colle mani in mano per riposarti.33 (0 tu che se' pigro e nequitoso di servire a Dio, e di fare bene peccati, addormentiti tu nella tua malizia e nel tuo peccato? perchè non lasci tu il tuo peccato e la tua mala vita? Vieni a penitenza, e chiama mercede a colui che ti fece e che è apparecchiato di riceverti bene più chiaramente assai che madre suo figliuolo. Uno poco tallenterai nel tuo peccato, e molto ti sarà breve il tempo della dilettazione; e ti assembrerà del tuo dolore, che sia riposo; chè la viltade ti piace; e quando tu te ne guarderai meno, e crederai più essere al sicuro, allora ti verrà la morte che non risparmierà niuna grande malizia; allora penserai tu, come tu l'hai servito del senno che ti donoe solamente per lui servire, e rendere grandi grazie per ciò che ti fece alla sua imagine, e volse morire della rigogliosa morte della croce per ricomperarti della morte dello inferno; e per ciò fosti tu fatto, non per abbandonarti al servigio del demonio, nè per avere guerra contro al tuo Signore dell' arme che t' hae data, del tuo cuore cioè, corpo e potere, e per trovare eredità. Dunque trovate mercede a colui a cui tu hai tutto tempo stato colla tua forza. Ma se tu ti ripenti, e sì ti rilievi dalla malattia, se tu l'hai, e lasci la disleale vita che tu hai menata, e cominci verace penitenza a fare, ello ti riceverae molto lietamente. E se tu muori nella malizia che tu hai menata, tu anderai sanza fallire nel profondo dello inferno, ove averai cuore di grande dolore, che niuno potrà già pensare la più piccola delle minori pene. Ora guardi ciascuno in che stato egli è, e che tanto sia securo che il suo pagamento gli sarà fatto in poco di tempo, secondo ciò che doverà avere). O pigro, poco dormirai, e meno inchinerai, e poco ?i stropiccerai le mani, acciò che ti riposi;
34 E ti sopraggiungerà, come corridore, la povertà e la miseria, come una staffetta».34 chè ecco che ti sopravviene addosso la mendichezza, sì come corriere tostano, e forte come uomo armato.