Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Siracide 24


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Laus sapientiae.
Sapientia laudabit animam suam et in Deo honorabitur
et in medio populi sui gloriabitur
1 La sapienza loderae l'anima sua, e in Dio fia onorata, e glorificata nel mezzo del popolo suo.
2 et in ecclesia Altissimi aperiet os suum
et in conspectu virtutis illius gloriabitur
2 E nelle chiese dello Altissimo aprirae la bocca sua, e nel conspetto della di lui virtude sarae gloriata.
3 et in medio populi sui exaltabitur
et in plenitudine sancta admirabitur
3 E nel mezzo del popolo sarà esaltata, e nella plenitudine santa sarà maravigliata.
4 et in multitudine electorum habebit laudem
et inter benedictos benedicetur dicens:
4 E nella moltitudine degli eletti averà laude, e tra li benedetti sarà benedetta, dicendo:
5 “ Ego ex ore Altissimi prodivi,
primogenita ante omnem creaturam.
5 io dalla bocca dello Altissimo son prodotta la primogenita inanzi ad ogni creatura.
6 Ego feci in caelis, ut oriretur lumen indeficiens,
et sicut nebula texi omnem terram.
6 Io feci in cielo, che si levasse lume che non mancasse, e sì come nuvolo copersi tutta la terra.
7 Ego in altissimis habitavi,
et thronus meus in columna nubis.
7 Io abitai nelli altissimi, e la sedia mia nella colonna del nuvolo.
8 Gyrum caeli circuivi sola
et in profundum abyssi ambulavi,
8 Io sola accerchiai il circuito del cielo, e passai il profondo dello abisso, e andai nelle tempestose onde del mare.
9 in fluctibus maris et in omni terra steti
9 E in ogni terra stetti, e in ogni popolo.
10 et in omni populo et in omni gente primatum habui
10 E in ogni gente ebbi signoria.
11 et omnium excellentium et humilium corda virtute calcavi.
In his omnibus requiem quaesivi:
cuius in hereditate morabor?
11 E con la mia forza calcai li cuori di tutti li eccelsi e di tutti li umili; e in tutte queste cose cercai riposo, e dimoreroe nella ereditade sua.
12 Tunc praecepit et dixit mihi Creator omnium,
et, qui creavit me, quietem dedit tabernaculo meo
12 Allora comandoe, e disse [a me] il Creatore di tutte le cose; e colui che mi creoe riposoe nel tabernacolo mio.
13 et dixit mihi: “In Iacob inhabita et in Israel hereditare
et in electis meis mitte radices”.
13 E disse a me: abita in Iacob, ed eredita(mi) in Israel, e metti le radici nelli eletti miei.
14 Ab initio ante saecula creata sum
et usque ad futurum saeculum non desinam.
14 Io sono creata dal principio inanzi alli secoli, e di qui in futuro non verroe meno, e amministrai dinanzi da lui nella santa abitazione.
15 Et in tabernaculo sancto coram ipso ministravi,
et sic in Sion firmata sum
et in civitate similiter dilecta requievi,
et in Ierusalem potestas mea.
15 E così sono confermata in Sion; e santificata nella cittade, così somigliantemente mi riposai, e in Ierusalem la mia signoria.
16 Et radicavi in populo honorificato
et in parte Domini, in hereditate illius,
et in plenitudine sanctorum detentio mea.
16 E misi le radici nel popolo onorificato, e la sua eredità nelle parti di Dio mio, e il sostenimento mio nella plenitudine de' santi.
17 Quasi cedrus exaltata sum in Libano,
et quasi cupressus in montibus Hermon.
17 Io sono esaltata sì come è il cedro nel monte Libano, e sì come lo cipresso nel monte Sion;
18 Quasi palma exaltata sum in Engaddi,
et quasi plantatio rosae in Iericho.
18 e sì come la palma in Cades, e sì come il piantamento della rosa in Gerico;
19 Quasi oliva speciosa in campis,
et quasi platanus exaltata sum iuxta aquam in plateis.
19 e sì come il bellissimo ulivo nelli campi, e sì come il platano appresso le acque nelle piazze.
20 Sicut cinnamomum et balsamum aromatizans odorem dedi;
quasi myrrha electa dedi suavitatem odoris.
20 Diedi odore, sì come cinnamomo, e sì come balzamo odorificante; sì come mirra eletta, diedi soavitade di odore.
21 Et quasi storax et galbanus et ungula et gutta,
et quasi libani vapor in tabernaculo.
21 E sì come storace e galbano e ungola e gutta e sì come libano non tagliato, vaporai nella abitazione mia; e sì come balsamo non mescolato è l'odore mio.
22 Ego quasi terebinthus extendi ramos meos,
et rami mei rami honoris et gratiae.
22 Io stesi li rami miei sì come fa il terebinto, e li rami miei sono di onore e di grazia.
23 Ego quasi vitis germinavi gratiam,
et flores mei fructus honoris et honestatis.
23 Io, sì come fa la vite, fruttificai soavitade d'odore; e li frutti miei sono di onore e di onestade.
24 Ego mater pulchrae dilectionis et timoris
et agnitionis et sanctae spei.
24 Io sono madre di bella dilezione e di timore e di cognizione e di santa speranza.
25 In me gratia omnis viae et veritatis,
in me omnis spes vitae et virtutis.
25 In me sì è ogni grazia di via e di veritade; è in me ogni speranza di vita e di virtude.
26 Transite ad me, omnes, qui concupiscitis me,
et a generationibus meis implemini.
26 Passate a me voi tutti che mi desiderate, ed empietevi de' figliuoli miei:
27 Doctrina enim mea super mel dulcis, et hereditas mea super mel et favum;
27 Lo spirito mio è più dolce che miele, e la ereditade mia sì come miele e favo di miele.
28 memoria mea in generationes saeculorum.
28 La memoria mia sarà nella generazione de' secoli.
29 Qui edunt me, adhuc esurient;
et, qui bibunt me, adhuc sitient.
29 Coloro che mi mangiono, ancora affameranno di me; e coloro che mi bevono, ancora averanno sete di me.
30 Qui audit me, non confundetur;
et, qui operantur in me, non peccabunt:
30 Coloro che udiranno me, non saranno confusi; e coloro che opereranno in me, non peccheranno.
31 qui elucidant me, vitam aeternam habebunt ”.
31 Coloro che dischiarano me, averanno vita eterna.
32 Haec omnia liber testamenti Altissimi,
32 Queste parole tutte sono nel libro della vita; il testamento dello Altissimo è conoscimento di veritade.
33 lex, quam mandavit nobis Moyses,
hereditas domui Iacob.
33 Egli comandò a Moisè la legge nelli comandamenti di giustizie, e la ereditade di Dio di Iacob, e (del) la promissione di Moisè.
34 Posuit David puero suo excitare regem ex ipso fortissimum,
et in throno honoris sedentem in sempiternum.
34 Puose a David, suo servo, producere re fortissimo, sedente in sempiterno nella sedia dello onore.
35 Lex, quae implet quasi Phison sapientiam
et sicut Tigris in diebus novorum,
35 Il quale empie di sapienza sì come Fison, e sì come Tigri nelli dì deputati.
36 quae adimplet quasi Euphrates sensum
et quasi Iordanis in tempore messis,
36 Il quale adempie di senno, sì come Eufrate; il quale moltiplica, sì come il (fiume) Giordano nel tempo della biada.
37 quae redundavit disciplina sicut Nilus
et assistens quasi Geon in die vindemiae.
37 Il quale mette la disciplina (sua) sì come luce, e sta presente sì come Geon nel tempo della vendemmia.
38 Non perfecit primus scire ipsam,
sic nec ultimus investigavit eam.
38 Che primo compie di sapere quella; colui che fia debile, non la cercherae.
39 Super mare enim abundavit cogitatio eius,
et consilium illius super abyssum magnam.
39 Dal mare abondoe il pensiero di essa; il consiglio suo è in molta profonditade.
40 Ego sapientia effudi flumina,
40 Io, sapienza, sparsi li fiumi.
41 ego quasi trames aquae immensae de fluvio
et sicut aquaeductus exivi in paradisum.
41 Io, via d'acqua smisurata de' fiumi, io sì come fiume diorix, e sì come condotto d'acqua uscii di paradiso.
42 Dixi: “ Rigabo hortum meum plantationum
et inebriabo prati mei fructum ”.
42 Io dissi: io inacquerò l' orto mio di piantagione; inebrieroe li frutti de' miei prati.
43 Et ecce factus est mihi trames in fluvium,
et fluvius meus appropinquavit ad mare.
43 Ed ecco ch' è fatta a me via abbondante, e il fiume mio s' approssimò al mare.
44 Quoniam doctrinam quasi antelucanum illuminabo
et enarrabo illam usque ad longinquum.
44 Per che la dottrina, sì come il tempo mattutino, illuminoe tutti, e parloe quella infino [a] lungo paese.
45 Penetrabo omnes inferiores partes terrae
et inspiciam omnes dormientes
et illuminabo omnes sperantes in Domino;
45 Passeroe le parti di sotto della terra, e guarderoe tutti quelli che dormono, e allumineroe tutti quelli che sperano in Dio.
46 adhuc doctrinam quasi prophetiam effundam
et relinquam illam in generationes saeculorum
et non desinam in progenies illorum usque in aevum sanctum.
46 Ancora spanderoe dottrina, sì come profezia. e lascerolla a coloro che cercano sapienza, e non abbandoneroe la schiatta loro infino nel secolo santo.
47 Videte quoniam non soli mihi laboravi,
sed omnibus exquirentibus illam.
47 Vedete ch' io non lavorai pur per me, ma a voto di tutti coloro che cercono veritade.