Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Primo libro di Samuele 7


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L'arca è ricondotta a Gubaa in casa di Abinadab. Gli Israeliti alle esortazioni di Samuele convertitisi al Signore, vincono i Filistei, facendo orazione per essi Samuele.

1Andarono adunque gli uomini di Cariath-iarim, e condusser via l'arca del Signore, e la portarono dentro la casa di Abinadab in Gabaa: e consecrarono il suo figliuolo Eleazaro, perchè custodisse l'arca del Signore.2E dal dì, in cui l’arca del Signore fu posata in Cariath-iarim, era scorso assai tempo (perocché era già l’anno vigesimo) e tutta la casa d'Israele ebbe pace, seguendo il Signore.3Quando Samuele parlò a tutta la casa d’Israele, e disse: Se voi con tutto il cuor vostro tornate al Signore, togliete di mezzo a voi gli dei stranieri, Baal, e Astaroth: e preparate i vostri cuori al Signore, e servite a lui solo, ed egli vi libererà dalle mani dei Filistei.4Quindi i figliuoli d'Israele tolser via Baal, e Astaroth, e servirono al solo Signore.5E Samuele disse: Raunate tutto Israele a Masphath, affinchè io preghi il Signore per voi.6E si adunarono a Masphath: e attinsero dell'acqua, e la sparsero dinanzi al Signore, e digiunarono quel giorno, e ivi diceano: Abbiam peccato contro il Signore. E Samuele fece le funzioni di giudice d'Israele in Masphath.7E seppero i Filistei, come i figliuoli d'Israele erano congregati a Masphath, e mossero i satrapi de' Filistei contro Israele. La qual cosa avendo udita i figliuoli d’Israele, temerono l’incontro dei Filistei.8E dissero a Samuele: Non intermettere di alzar la tua voce al Signore Dio nostro per noi, affinchè ci salvi dalle mani de' Filistei.9E Samuele prese un agnello di latte, e l’offerì intero in olocausto al Signore: e alzò Samuele le sue voci al Signore per Israele, e il Signore lo esaudì.10Or egli avvenne, che mentre Samuele offeriva l’olocausto al Signore, i Filistei assalirono Israele; ma il Signore tuonò con fracasso grande in quel dì contro i Filistei, e gli atterri, e furono sconfitti da Israele.11E i figliuoli d'Israele usciti di Masphath, inseguirono i Filistei, trucidandoli sino al luogo che rimane al di sotto di Bethchar.12E Samuele prese una pietra, e la pose tra Masphath, e Sen: e diede a quel luogo il nome di pietra del soccorso. E disse: Sin qua ci ha soccorsi il Signore.13E i Filistei furono umiliati, e non tentaron più di entrare dentro i confini d'Israele. E la man del Signore si fè sentire a' Filistei per tutto il tempo di Samuele.14E furon restituite ad Israele le città tolte a Israele da' Filistei, da Accaron fino a Geth col suo territorio: ed egli liberò Israele dal potere de' Filistei, e fu pace tra Israele e gli Amorrhei.15Or Samuele fu giudice d’Israele per tutto il tempo di sua vita.16E andava tutti gli anni in giro a Bethel, e a Galgala, e a Masphath ed esercitava la giudicatura d'Israele in questi luoghi.17E si tornava a Ramatha: perocché ivi egli avea sua casa, e ivi pur giudicava Israele: vi edificò eziandio un altare al Signore.

Note:

7,1:Condussero via l'arca del Signore, ec. Sembra verisimile, che ciò si facesse di consenso di Samuele, il quale, come vedremo, era già divenuto giudice d'Israele.
Nella casa di Abinadab in Gabaa. Una parte di Cariath-iarim dovea avere il nome di Gabaa, che in Ebreo significa luogo elevato; onde può anch'essere che in questo senso sia qui usato questo nome per significare, che la casa di Abinadab era in un luogo elevato.
E consacrarono il suo figliuolo Eleazaro. Credesi, che il padre suo Abinadab fosse morto. Gl'interpreti convengono in affermare con Giuseppe Ebreo, che Abinadab fosse della stirpe di Levi; ma non si ha verun lume per crederlo della famigia di Aaron: onde egli sarà stato consacrato al ministero dell'arca colle cerimonie ordinate pella consacrazione de' Leviti, Num. VIII. 7.

7,2:(Era già l'anno vigesimo) e tutta la casa d'Israele ec. Questo versetto non ha verun relazione co' seguenti. Egli non vuol dir altro, se non che dopo la traslazione dell'arca a Cariath-iarim corsero venti anni (tanti furono quelli del governo di Samuele), anni di pace e di prosperità, perchè in tutto questo tempo Israele fu fedele al suo Dio. Indi cominciano a descriversi le gesta di Samuele fatto giudice del popolo, e come egli rende la liberta e la pace agli Ebrei.

7,6:E attinsero dell'acqua, e la sparsero dinanzi al Signore. Mi sembra, che quello che segue digiunamno... diceano: Abbiam peccato ec., possa determinare. la significazione di questa cerimonia, sopra la quale discordano incredibilmente gl'Interpreti. Quest'acqua fu versata davanti al Signore come simbolo ddle lagrime di contrizione, le quali desideravano di spargere pe' loro peccati. Osservano qui gl'Interpreti i tre atti del penitente: la contrizione, la confessione e la satisfazione.
Fece le funzioni di giudice... in Maspha. Secondo la più comune opinione fu egli ivi creato giudice, e cominciò a esercitarvi il suo ministero.

7,9:L'offerse intero in olocausto al Signore. Può Samuele aver offerto l'olocausto per mezzo di alcuni de' sacerdoti, che certamente si dovean trovare nell'adunanza generale, del popolo a Maspha. Non v' ha cosa più comune, che di attribùire a uno quello, che per ordine di lui è stato fatto. Alcuni uniscono la voce intero colla voce olocausto, e interpretano olocausto perfetto, e secondo tutte le cerimonie prescritte dalla legge. Ma più verisimile sembra l'altra esposizione, secondo la quale vuolsi dire, che l'agnello fu offerto tutto intero senza dividerlo in parti, come era la legge dell'olocausto, Levit. I. 12., e che cosi fu fatto per la strettezza del tempo e la prossimità del nemico. Notisi, che quanto all'agnello pasquale si volea, che ei fosse grandicello, e più non poppasse; ma quanto alle altre vittime, passati i sette giorni dalla loro nascita, poteano offerirsi. Vedi Exod. XXXIII. 9., Levit. XXII. 27.

7,12:Sin qua ci ha soccorsi il Signore. Quest'è l'iscrizione, che fu scolpita su quella pietra. Simili monumenti abbiam veduto erigersi anche dagli altri santi uomini in memoria de' favori ricevuti da Dio.

7,13-14:Furono umiliati, e non tentaron più ec. Si vede da queste poche parole, che fu grandissima questa vittoria, per cui ebbe pace Israele per lo spazio di venti anni. Le città, che furono restituite da' Filistei, erano quelle appartenenti alla tribù di Dan, poste tralla città di Accaron e quella di Geth e nel territorio della stessa città di Geth. Vedi Jud. XVIII. 1. Accaron e Geth restarono ai Filistei.

7,15:Samuele fa giudice... per tutto il tempo della sua vita. Anche dopo che Saulle fu eletto re, Samuele continuò ad avere una grande autorità presso del popolo, e anche presso di Saulle, come si vede in questa medesima storia. E sembra, che riserbandosi Saulle quello, che concerneva la guerra, Samuele giudicasse le liti occorrenti, e fosse il consigliere della nazione, e dello stesso re negli affari concernenti la religione, o lo stato. Samuele visse circa cento anni, e ne avea circa quaranta, allorché fu fatto giudice.

7,16:Andavo tutti gli anni in giro, ec. Ci si dà l'idea di un ottimo pastore di popoli, il quale senza pensare al proprio comodo va visitando tutte le parti del suo paese, offerendosi a tutti, affinchè negli affari loro non abbiano a perdere il tempo, e consumarsi in spese per andar a trovare il giudice. Questi nello stesso tempo prendeva notizie de' costumi della gente, de' disordini che potessero introdursi riguardo alla religione, ec. E osservano gl'Interpreti, che le città elette da lui per farvi residenza ogni anno una parte, erano sommamente a proposito e comode, perché tutte le tribù potessero godere del frutto di questa visita.

7,17:E si tornava a Ramatha, ec. Dopo che egli per ordine di Dio fu fatto giudice d'Israele non essendo questa vocazione compatibile coll'assiduo servigio del tabernacolo, al qual servigio era stato offerto dalla madre, dovea questo voto privato cedere, a un bene maggiore, qual era il ben pubblico, e alla ordinazione di Dio. Aggiungasi, che in Ramatha egli edificò un altare al Signore; lo che non può attribùirsi, se non a particolare permissione del Signore, il quale sia per la consolazione di questo suo Profeta, sia per ravvivare la pietà nel popolo, che concorreva a quella città per trattare con Samuele, dispensò in questa occorrenza dalla legge, Deut. 3. 4. 5., ec.