Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Primo libro di Samuele 3


font

Samuele e chiamato per quattro volte dal Signore: rende conto ad Heli della rivelazione a se fatta, e per le sue profezie appoco appoco si fa conoscere a tutto Israele.

1Ma il giovinetto Samuele serviva al Signore sotto gli occhi di Heli, e di rado avveniva in que’ giorni che parlasse il Signore: non era comune la profezia.2Or avvenne una volta, che mentre Heli dormiva nel luogo consueto (e gli occhi di lui erano ottenebrati, ed ei durava fatica a vedere):3Non essendo ancora spenta la lampana di Dio, Samuele dormiva nel tempio del Signore, dov'era l'arca di Dio.4E il Signore chiamò Samuele: il quale rispose: Eccomi.5E corse ad Heli, e disse: Eccomi, poiché tu mi hai chiamato. E quegli disse: Non ti ho chiamato, vattene, e dormi. Ed egli se n’andò a dormire.6E il Signore tornò di nuovo a chiamar Samuele. E questi alzatosi andò ad Heli, e disse: Eccomi, poiché tu mi hai chiamato. E questi rispose: Figliuolo mio, io non ti ho chiamato: ritorna a dormire.7Or Samuele non avea ancora conoscenza del Signore, e non sapea distinguere la parola del Signore.8E il Signore tornò di bel nuovo a chiamare per la terza volta Samuele. Ed egli si alzò, e andò da Heli,9E disse: Eccomi, poiché tu mi hai chiamato. Comprese adunque Heli che il Signore avea chiamato il garzone, e disse a Samuele: Va, e dormi: e se in appresso ti chiamerà, tu dirai: Parla, o Signore, perocché il tuo servo sta ascoltando. Andò adunque Samuele al suo posto, e si addormentò.10E il Signore venne, e si fermò: e chiamollo per due volte (come lo avea chiamato prima): Samuele, Samuele. E Samuele disse: Parla, o Signore, perocché il tuo servo sta ascoltando.11E il Signore disse a Samuele: Ecco che io fo tal cosa in Israele, che a chiunque l'udirà, fischieranno ambedue le orecchie.12In quel giorno io porrò in essere a danno di Heli tutte quelle cose che ho annunziate riguardo alla casa di lui: io principierò, e finirò.13Imperocché io gli ho predetto che avrei esercitati i miei giudizii sopra la casa di lui in eterno per ragion della iniquità: perocché egli sapeva che i suoi figliuoli viveano indegnamente, e non gli ha corretti.14Per questo ho giurato alla casa di Heli, che l'iniquità di questa casa non sarà espiata in eterno colle vittime nè co'doni.15E Samuele dormì sino alla mattina, e aprì le porte della casa del Signore. E Samuele non avea cuore di partecipare ad Heli la visione (del Signore).16Heli pertanto chiamò Samuele, e disse: Samuele figlio mio! Questi rispose: Eccomi qui.17Heli gli domandò: Che è quello che ti ha detto il Signore? ti prego di non tenermelo nascoso: Dio ti faccia questo, e peggio, se mi nascondi una sola parola di tutte quelle che sono state dette a te.18Samuele adunque riferì a lui tutte quante le parole senza tacerne veruna. E quegli rispose: Egli è il Signore: faccia quello che negli occhi suoi è ben fatto.19E Samuele cresceva, e il Signore era con lui, e di tutte le sue parole neppur una cadde per terra.20E conobbe tutto Israele da Dan sino a Bersabea, come Samuele era fedel profeta del Signore.21E il Signore tornò ad apparire (a lui) in Silo, perocché in Silo si era manifestato il Signore a Samuele, secondo la parola del Signore. Ed ebbero effetto le parole di Samuele per tutto Israele.

Note:

3,1:Di rado avveniva... che parlasse il Signore: ec. Rari erano i Profeti in quel tempo, e Dio raramente manifestava i suoi voleri per mezzo di visioni. In tutto il libro dei Giudici sono notati due Profeti, cap. IV., e VI., e l'Apostolo Pietro caratterizza il tempo da Samuele in poi come il tempo de' Profeti, Atti cap. III. 24. In mezzo alle tenebre dell'ignoranza e della depravazione del costume spuntò Samuele Profeta del Signore.

3,3:Non essendo ancora spenta la lampana ec. Verso il levar del sole si spegnevano le lampane del Candelabro; onde si vuol qui significare, che Dio fece sentir la sua voce a Samuele, mentre era ancor notte.
Dormiva nel tempio..., dove ec. Dormiva in un appartamento, o sia in una casa vicina al tabernacolo, in cui era l'arca. Egli avea sua stanza non molto distante da quella di Heli.

3,7:Non avea ancor conoscenza del Signore. Non era assuefatto a distinguere la voce di Dio, non avendo questi giammai parlato a lui per l'avanti.

3,11:A chiunque l'udirà, fischieranno, ec. La metafora è presa da quel che succede, per esempio, a chi sente repentinamente scoppiare un gran tuono, che ne rimane stordito, e ne porta il fischio lungamente nelle orecchie. Dio ripete a Samuele quello, che avea fatto intimare ad Heli, cap. II. 27., ec.

3,14:L'iniquità di questa casa non sarà espiata in eterno ec. In questo luogo, come in molti altri, la voce iniquità e posta pe' gastighi, co' quali Dio voleva gastigare l'iniquità della casa di Heli: da questi gastighi non potrà sottrarsi questa famiglia, dice Dio, per mezzo di vittime, né di doni offerti a me; perocchè io non mi placherò.

3,15:Apri le porte della casa del Signore. Dopo che il tabernacolo stava in un luogo fisso a Silo, si crede, che attorno all'atrio fosse alzata una muraglia che avea davanti le sue porte: e anche la prima parte del tabernacolo, o sia il Santo separato prima dall'atrio con un semplice velo può essere, che avesse allora una porta murata. Samuele apriva la mattina o la porta nell'atrio, o anche quella del Santo.

3,18:Egli è il Signore, ec. Risposta degna di un Sacerdote penitente, umiliato e compunto de' suoi falli, e rassegnato a tutte le disposizioni della giustizia divina. Cosi comunemente i Padri e gl'Interpreti, i quali credono, che egli impetrasse la salute dell'anima, non lasciando pero Dio di punirlo e nella propria persona e in quella dei suoi, come avea già predetto. Vedi Crisost. cont. Vitup. Vit. Monast. lib. III.

3,21:Perocchè in Silo si era manifestato ec. In Silo (dove avea cominciato a manifestargli e a parlargli) continuò il Signore a parlare a Samuele. Quelle parole secondo la parola del Signore vogliono intendersi cosi Dio si era manifestato, si era fatto conoscere a lui colla sua parola, col parlargli.