Scrutatio

Mercoledi, 24 aprile 2024 - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi)

Primo libro di Samuele 22


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Davidde accoglie moltissime persone nella spelonca di Odollam: indi va a trovare il re di Moab; e per consiglio di Gud profeta se ne torna nel paese di Giuda. Ma Saul fa uccidere da Doeg Idumeo tutti i sacerdoti di Nobe, eccetto Abiuthar, che si rifugiò presso a Davidde.

1Davidde adunque andò via, e si rifuggì nella caverna di Odollam. La qual cosa essendo andata alle orecchie dei suoi fratelli, e di tutta la famiglia del padre suo, andaron colà a trovarlo.2E si raunarono presso di lui tutti quelli che si trovavano in angustie, ed erano oppressi da debiti, e afflitti di spinto: e diventò loro capo ed ebbe con se circa quattrocento uomini.3E partitosi da quel luogo andò David a Maspha di Moab, e disse al re di Moab: Resti, ti prego, il padre mio, e la mia madre con voi sino a tanto che io sappia quello che Dio disponga di me.4E lasciogli presso al re di Moab: e ivi rimasero per tutto il tempo che David si stette in quella fortezza.5Ma Gad profeta disse a David: non istar più nella fortezza, ma parti, e va nella terra di Giuda. E Davidde partì, e andò nella selva di Haret.6E Saul seppe che David, e la gente che lo seguiva, erano comparsi. Or Saulle stando in Gabaa, ed essendo una volta nel bosco, che è a Rama, avendo in mano la lancia, e intorno a sè tutti i suoi servi,7Disse a quelli che lo corteggiavano: Ascoltate adesso, figliuoli di Jemini: forse che il figliuolo d'Isai darà a voi tutti de' poderi, e delle vigne, e faravvi tutti tribuni e centurioni,8Che avete congiurato tutti contro di me, e non havvi chi mi rechi verun avviso, particolarmente dopo che il mio figliuolo ha fatto alleanza col figliuolo d'Isai? Non v'ha alcuno di voi che compiange la mia sorte, o mi dia consiglio: mentre il mio figliuolo ha animato contro di me il mio servo, il quale sino a quest'oggi mi tende insidie.9Rispose Doeg Idumeo, che era presente, e il primo tra' servi di Saul, e disse: Io vidi il figliuolo d'Isai a Nobe presso il sacerdote Achimelech, figliuolo di Achitob:10Il quale consultò il Signore per lui, e gli diede dei viveri: e di più gli diede anche la spada di Goliath Filisteo.11Allora il re mandò a chiamare Achimelech sacerdote, figliuolo di Achitob, e tutti i sacerdoti della casa di lui, che erano in Nobe, i quali tutti si presentarono al re.12E Saul disse ad Achimelech: Ascolta, figliuolo di Achitob. Ed egli rispose: Son qui, o signore.13E dissegli Saul: Per qual motivo avete congiurato contro di me tu, e il figliuolo d’Isai, e tu gli hai dato dei pani, e la spada, e hai consultato Dio per lui, affinchè si levasse egli a ribellione contro di me, e continuasse fino al dì d'oggi?14E Achimelech rispose al re, e disse: E chi vi ha tra tutti i tuoi servi fedele, come David genero del re, e pronto al tuo comando e rispettato nella tua casa?15Ho io forse principiato adesso a consultare Dio per lui? Lungi da me tal cosa: e tu o re, non sospettar di tal cosa riguardo al tuo servo, nè riguardo a tutta la casa del padre mio: imperocché nulla ha saputo il tuo servo di queste cose nè poco, nè molto.16E il re disse: Tu morrai senz'altro, Achimelech, tu e tutta la casa del padre tuo.17E il re disse alle guardie, che gli erano d'intorno: Circondate, e uccidete i sacerdoti del Signore; perocché sono d'accordo con Davidde, e sapevano che egli era fuggito, e non me ne han dato parte. Ma i servi del re non vollero stender le loro mani contro i sacerdoti del Signore.18E il re disse a Doeg: Va tu, e gettati sopra i sacerdoti. E Doeg Idumeo andò, e si gettò sopra i sacerdoti, e trucidò in quel giorno ottantacinque uomini che portavano l’Ephod di lino.19E in Nobe città dei sacerdoti mise a fil di spada uomini, e donne, fanciulli, e bambini di latte, i bovi eziandio, e gli asini, e le pecore.20Ma un figliuolo di Achimelech, figliuolo di Achitob, che avea nome Abiathar, si rifuggì presso a Davidde,21E portogli la nuova che Saul avea uccisi i sacerdoti del Signore.22E disse David ad Abiathar: Io sapeva in quel dì, che essendo ivi Doeg Idumeo, avrebbe senza dubbio avvertito Saul: io son reo della morte di tutta la casa del padre tuo.23Restati meco: non temere: chi cercherà la mia vita, cercherà anche la tua, e meco pure avrai salute.

Note:

22,1:Nella caverna di Odollam. Ne è fatta menzione anche nel libro II., cap. XXIII. 13. . e I. Paral. II. 15. Si è notato altre volte, che ne' monti della Terra santa sono frequentissime tali caverne, dove si rifugia la gente in tempo di guerra.

22,2:Quelli, che si trovavano in angustie, ed erano oppressi dai debiti. ec. Era conosciuta da tutti la carità di Davidde verso de' poveri e degli afflitti. Vanno perciò a trovarlo un buon numero di costoro, e può anche credersi, che molti di questi non avrebbero avuto difficoltà d'impugnare per lui la spada contro Saulle. Ma Davidde divenuto quasi re di questi poveri, in tutto in sua condotta fa vedere quanto egli fosse alieno da ogn'idea di ribellione contro del proprio sovrano, col quale non combatte giammai, se non colla pazienza, e colle dimostrazioni più grandi di generosità e di rispetto verso la persona reale. Egli ricetta tutti gli angustiati e afflitti, tutti quelli, i quali nella impotenza di pagare i loro debiti avrebbon dovuto darsi per ischiavi, e li consola, e procura ad essi il modo di soddisfare i loro creditori, menandogli a far guerra sulle terre nemiche. Davidde anche per questo lato figura il Cristo, li quale con estrema benignità accolse, e fu il rifugio dei poveri e de' miserabili, e a se gli invitò.

22,3:Andò ...a Maspha di Moab. Cosi questa Maspha distin uesi dall'altra appartenente agli Ebrei, dove Samuele adunava il popolo. Vedi cap. VII. 5. Maspha significa un'altura, una vedetta, una fortezza, e fortezza è detto lo stesso luogo nel versetto 4.

22,5:Nella selva di Haret. Il luogo detto Haret era a ponente di Gerusalemme, s. Girolamo. in un bosco vicino a tal luogo andò a porsi Davidde co' suoi.

22,7:Ascoltate adesso, figliuoli di Jemini. Volge in puro in particolarmente a quelli della sua tribù, a quei di Beniamin, come obbligati più degli altri ad avere a cuore i suoi interessi.

22,8:Il mio figliuolo ha animato contro di me ec. Gionata non avea fatto altro, che rifiutare di aver parte, nell'ingiusta e violenta persecuzione fatta da Saulle all'amico innocente. Si può inferire da queste parole, che Gionata dopo il fatto, che è raccontato, cap. XX. 33., non si lasciava vedere da Saul.

22,15:Ho io forse principiato adesso a consultare Dio per lui? Vale a dire: Io ho ben consultato il Signore tante altre volte in occasione delle spedizioni militari intraprese da Davidde in tuo servigio. Cosi insieme si giustifica, e rimette dinanzi agli occhi di Saul gli obblighi, che aveva Davidde.

22,17:Ma i servi del re non vollero stender le loro mani ec. Lodevole disobbedienza, mentre era evidente l'ingiustizia e l'empietà di simil comando.

22,18:Che portavano l'Ephod di lino. Non è chiaro, se avessero attualmente l'Ephod, ovvero se debba intendersi solamente, che avessero diritto di portarlo. Può essere, che accompagnando il pontefice, che andava a trovare il re sdegnato contro di tutti loro, si mettessero questo sacro loro distintivo affine di ammollire l'animo di Saul coi riflessi della religione e del rispetto dovuto ai ministri di essa.

22,19:E in Nobe... mise a fil di spada ec. Si vede, che ei condannò la città all'anatema. In tal congiuntura credesi, che fosse trasportato il tabernacolo da Nobe a Gabaon.