Scrutatio

Martedi, 16 aprile 2024 - Santa Bernadette Soubirous ( Letture di oggi)

Primo libro di Samuele 2


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Cantico di Anna in rendimento di grazie. Ella partorisce ancor tre figliuoli, e due figlie. A motivo de' peccati de figliuoli di Heli, e per la troppa indulgenza del padre è minacciato egli, e la sua famiglia; ed è predetta la morte dei figliuoli.

1Esulta il cuor mio nel Signore, e la mia gloria s’innalza sopra il mio Dio: si è aperta la mia bocca verso de' miei avversarii: perocché mio gaudio si è la salute che vien da te.2Non vi ha chi sia santo, come il Signore: anzi nissuno lo è fuori di te, e non vi ha chi sia forte, com’è il Dio nostro.3Non vogliate far tante parole, vantandovi di cose grandi: non sia più nella vostra bocca l'antico stile: perocché Dio che sa tutto egli è il Signore, ed ei conduce ad effetto i suoi disegni.4L’arco de' gran guerrieri si è spezzato, e i deboli si sono cinti di robustezza.5Quei che erano primi nell’abbondanza, si sono allogati per aver pane: e quei che pativan la fame, ebbero da satollarsi: fin la sterile ebbe molti parti; e quella che avea molti figli perdè sua virtù.6Il Signore dà morte, e rende la vita: conduce al sepolcro, e fuori ne tragge.7Il Signore dà la povertà, e la ricchezza: umilia ed esalta.8Dalla polvere solleva il mendico, e dal letamaio innalza il povero; perchè ei segga insieme co' principi, e occupi un trono di gloria: imperocché del Signore sono i cardini della terra, e sopra di questi posò il mondo.9Egli governerà i piedi dei santi suoi: ma gli empii nelle lor tenebre saranno muti: perocché non sarà forte l’uomo pella propria sua forza.10Il Signore sarà terribile a' suoi avversari, e contro di essi tuonerà dal cielo: il Signore giudicherà la terra quant'essa è grande; e darà l'impero al suo re, ed esalterà la gloria del suo Cristo.11Elcana poi se n' andò a sua casa a Ramatha: e il fanciullo (Samuele) esercitava il ministero dinanzi al Signore sotto gli occhi di Heli sommo sacerdote.12Ma i figliuoli di Heli, figliuoli di Belial, non conoscevano il Signore,13Nè l'uffizio de' sacerdoti riguardo al popolo: imperocché immolata che era da chicchessia la vittima, veniva il servo del sacerdote nel tempo che si cuocevan le carni, e aveva in mano una forchetta a tre punte;14E la metteva nel pajuolo, o nella caldaja, o nella pentola o nella marmitta, e tutto quello ch’era tirato su dalla forchetta, lo pigliava per se il sacerdote: così facevano a tutto Israele che andava a Silo.15Similmente prima che facesser bruciare il grasso, veniva il servo del sacerdote, e diceva a colui che faceva immolazione: Dammi della carne da far cuocere pel sacerdote: perocché io non prenderò da te carne cotta, ma cruda.16E quegli che faceva l’immolazione, gli diceva: Si faccia oggi prima bruciare il grasso secondo il costume, e poi prendi tutto quello che vorrai. Ma quegli rispondeva, e diceva a lui: No: tu me la darai adesso, altrimenti io me la prenderò per forza.17Il peccato adunque di que' figliuoli era grande formisura negli occhi del Signore: perocché alienavan la gente dal far sacrifizio al Signore.18E il giovinetto Samuele esercitava il ministero dinanzi al Signore, cinto di un Ephod di lino.19E sua madre gli faceva una piccola tonaca, e gliela portava da una solennità all’altra, andando con suo marito ad offerire il sacrifizio annuale.20Ed Heli benedissi Elcana, e sua moglie, e disse lui: Il Signore diati prole da questa donna in ricompensa di quella che tu hai imprestata al Signore. Ed eglino se n’andarono a casa loro.21Il Signore adunque visitò Anna, la quale concepì, e partorì tre figliuoli, e due figlie: e il giovinetto Samuele diventava grande presso il Signore.22Ma Heli era molto vecchio, e riseppe tutto quel che facevano i suoi figliuoli verso tutto Israele: e come dormirano colle donne, le quali vegliavano alla porta del tabernacolo:23E disse loro: Perchè fate voi queste cose, cose pessime che io sento sparse per tutto il popolo?24Guardatevene, figliuoli miei: perocché molto cattiva voce è quella che io ho udito, che voi fate prevaricare il popolo del Signore.25Se un uomo pecca contro un altr'uomo, può impetrarsi per lui pietà da Dio: ma se contro Dio pecca un uomo, chi farà orazione per lui? Ma quelli non ascoltaron la voce del padre loro: perchè il Signore voleva uccidergli.26Or il giovinetto Samuele profittava, e cresceva, ed era grato tanto a Dio, come agli uomini.27Ma un uomo di Dio andò a trovare Heli, e dissegli: Queste cose dice il Signore: non mi feci io svelatamente conoscere alla famiglia del padre tuo, mentre essi erano in Egitto in casa di Faraone?28E io lo elessi da tutte le tribù d’Israele per mio sacerdote, perchè salisse al mio altare, e mi bruciasse l'incenso, e portasse l'Ephod dinanzi a me: e alla famiglia del padre tuo diedi porzione di tutto quel che sacrificassero i figliuoli d'Israele.29Per qual motivo avete voi dati de' calci alle mie vittime, e a’ miei doni, che io ordinai che mi fossero offerti nel tempio: e tu hai avuto maggior rispetto pei tuoi figliuoli che per me, col mangiarvi le primizie di tutti i sacrifizi d'Israele mio popolo?30Per questo dice il Signore Dio d'Israele: Io avea detto e ridetto, che la tua casa, e la casa del padre tuo avrebbe avuto il ministero dinanzi a me in eterno. Ma adesso dice il Signore: Lungi da me tal cosa: perocché chiunque darà gloria a me, far olio glorioso: ma quelli che mi disprezzeranno, saranno abbietti.31Ecco che viene il tempo, quando io troncherò il tuo braccio, e il braccio della casa del padre tuo, talmente che non si trovi nella casa del padre tuo nissun vecchio.32E vedrai nel tempio il tuo emolo in mezzo a tutte le prosperità d’Israele: e non sarà giammai nissun vecchio in tua casa.33Io però non leverò interamente dal mio altare i tuoi discendenti; ma sol perchè vengan meno i tuoi occhi, e si consumi l'anima tua: e una gran parte della tua casa morranno, in arrivando all’età virile.34E segno di ciò sarà per te quello che accadrà a' tuoi due figliuoli, Ophni e Phinees: In un sol giorno morranno ambedue.35E io mi creerò un sacerdote fedele, il quale servirà secondo il mio cuore, e secondo l’anima mia: e io fonderò a lui una casa durevole, ed egli camminerà sempre dinanzi al mio Cristo.36E avverrà che chiunque rimarrà di tua casa, verrà per essere raccomandato affin di ottenere una moneta d'argento, e un pezzo di pane, e dica: Ammettimi, ti prego, a una porzione sacerdotale, perchè io abbia un boccon di pane da mangiare.

Note:

2,1:Esulta il cuor mio ec. Questo bellissimo cantico di Anna, il quale più probabilmente fu recitato da lei, allorché fece a Dio l'offerta del suo figliuolo; questo cantico parte è ringraziamento, parte è profezia. Vedi quel che ne dice s. Agostino de civ. XVII.

2,4:La mia gloria s'innalza sopra il mio Dio. il mio Dio e il principio, l'origine, il fondamenta della mia gloria.
Si è aperta la mia bocca ec. Adesso ho da poter rispondere a' miei emoli. Ella vuol parlar di Phenenna e forse de' figliuoli di lei, a' quali dice, che se mai più le rinfacciassero la sua sterilità, potrebbe chiuder la bocca, non tanto perchè ha un figliuolo, che la salva dall'obbrobrio di essere infeconda, quanto perchè questo figliuolo e questa salute l'ho avuto da Dio. Non posso rattenermi di riferire la bella sposizione del Crisostomo. Hom. III. Io sono piena di gaudio, non perché sono salvata, ma perché sono salvata da te. Tali anime sante si rallegrano in Dio donatore, più che ne' doni di Dio, ed è proprio de' buoni servi l'anteporre il Signore a tutte le cose loro: se pecchiamo, non vogliamo aver dolore dell'esser puniti, ma dell'avere esacerbato il Signore; e se alcuna cosa farem di buono, non ci rallegriamo per ragione del premio, ma per aver fatta cosa grata al Re de' cieli. Per chi ha saviezza, è cosa più terribile dell'inferno l'offendere Dio, e cosa più desiderabile di qualunque regno il piacere a Dio.

2,2:Non v'ha chi sia santo come ec. Celebra la santità del Signore come quell'attribùto, di cui egli si gloria sovente nelle Scritture, e per cui egli è degno dell'ossequio e della venerazione e delle adorazioni di tutte le creature. Non solamente nissuno può agguagliarlo nella santità; ma nissuno è santo fuori di lui, che e santità increata e infinita, di cui qualche raggio traluce ne' Santi.
Non v'ha chi sia forte, ec. Questa fortezza di Dio, la quale infinitamente sorpassa tutte le forze create, è posta qui per dinotare il sicuro rifugio che in lui trovano i giusti in qualunque persecuzione, o avversità.

2,3:Non vogliate far tante parole, ec. Benchè ella abbia in vista la precedente iattanza della sua emola, contutto ciò notisi con qual moderazione e circospezione ella ne parla, prendendo occasione di dare non tanto a lei, come a tutti gli uomini in generale, un gran documento della umiltà, colla quale convien diportarsi ne' tempi felici e del riguardo, che dee aversi per chi nell'avversità si ritrova. Imperocchè (dice ella) il padrone di tutta egli è Dio, che tutto sa e tutto vede, ed egli ben sa condurre ad effetto i suoi disegni. E quali disegni? Quelli, che ella espone,v. 4.5., cioè esaltare gli umili, abbattere i forti presuntuosi. Nissuno adunque s'invanisca, ne faccia il grande pe' beni, che egli può perdere in un momento in pena della sua vanità. Nell'ultima parte di questo versetto ho preso lume da' LXX per fissare il senso della vulgata, che è molto oscura. Senza che io lo dica, si osserveranno in questo cantico varie cose traportate di poi nel celebre cantico della Vergine. Luc. I.

2,5:Fin la sterile ebbe molti parti. Anna ebbe cinque altri figliuoli dopo Samuele, donde apparisce e la fede di lei, e come lo spirito di Dio fu quegli, che le mise in bocca tali parole, non solo per esaltare la misericordia e bontà di Dio verso di lei, ma anche per altro fine più grande, come diremo.
E quella che avea molti figli, ec. Perde sua virtù, non partorì più figliuoli, diventò sterile. Vedi Origene, hom. L in lib. ch., il quale crede cogli Ebrei, che Phenenna non solo restasse sterile, ma perdesse anche i figliuoli, che avea; lo che però da queste parole non si rileva. Ma in queste parole un altro avvenimento assai più importante e predetto, ed e quello della Sinagoga, la quale diverrà sterile, mentre la Chiesa delle genti partorire un immenso numero di figliuoli al vero Dio. Vedi s. Agostino nel luogo citato.

2,6:Conduce al sepolcro, ec. Letteralmente all'inferno; ma questo nome è usato sovente a significare il sepolcro.

2,8:Del Signore sono i cardini della terra, e sopra di questi ec. La terra non ha altro fondamento, che la sostenti, se non il Signore e la sua volontà, per cui ella sussiste; su questa base posò Dio il mondo allorche lo creò. La terra adunque e tutto quello, che la riempie, è nelle mani del Signore; onde non e meraviglia, s'ei può fare in essa tutte le cose fin qui descritte.

2,9:Egli governerà i piedi de' santi suoi. Sarà il custode del suoi santi, reggerà i loro passi, li guarderà dalle cadute, cioè delle colpe. Gli empi nelle loro tenebre saranno muti. Gli empi nella cecità della lor mente saran coperti di confusione e di orrore, e non sapran far parola, ben lungi dal potere vantarsi e insuperbirsi, come faceano una volta; perchè qualunque fortezza, che abbia l'uomo, non può farlo forte contro Dio, e perché il Signore gli atterrirà, li conquiderà, come segue.

2,10:Il Signore giudicherà la terra ec. Cioè a dire: il Signore regnerà sopra tutta la terra; imperocchè giudicare, render giustizia, essendo uffizio del capo della repubblica, dinota frequentemente la suprema potestà del governo nelle Scritture. Or queste parole contengono una doppia profezia; in primo luogo elle possono intendersi di tre diverse persone: di Samuele, il quale fu giudice di tutta la terra santa; onde per mezzo di lui Dio governò Israele: Dio di poi diede l'impero a Saul eletto da lui al regno; e finalmente lo stesso Signore esaltò in gloria Davidde suo Cristo, cioè unto Re del popol di Dio. Ma il secondo senso avuto principalmente in mira dallo Spirito santo egli è: il Signore regnerà sopra tutte le nazioni della terra, dalle quali sarà conosciuto e adorato mediante la predicazione del Vangelo; egli darà l'impero di tutte le genti al nuovo re costituito da lui, e innalzerà a una gloria infinita immortale il suo Cristo dato da lui per re a tutti gli uomini. È cosa degna d'osservazione, che questa è la prima volta, che nella Scrittura si legge il nome di Cristo, o sia del Messia, come spiega il Caldeo.

2,11:Esercitava il ministero. Serviva al tabernacolo in tutto quello che potea convenire a quell'età, e sotto il sommo Sacerdote Heli si formava alle funzioni del ministero.

2,12:Non conoscevano il Signore. Erano di quella rana d'uomini, i quali, come dice Paolo, professano di conoscere Dio, ma lo negano co' fatti, ad Tit. I. 16.

2,14:E tutto quello, che era tirato su ec. La legge non dava al sacerdote, se non la spalla e il petto dell'ostia pacifica; ma questo servo de' figliuoli di Heli pigliava in nome loro tutto quello che potea tirar fuori col suo forchettone.

2,15:Similmente prima, che facesser bruciare ec. Due altri disordini sono notati in questo versetto: primo, esigere in parte sacerdotale prima che fosse fatto bruciare il grasso dell'ostia pacifica sull'altare, e ciò era contro in espressa lettera della legge, Levit. VII. 21. 23.; secondo, pretendere la carne cruda, quando per consuetudine soleva darsi già cotta.

2,17:Il peccato adunque di que' figliuoli era grande formisura ec. Notisi con qual forza lo Spirito santo descrive l'enormità delle colpe de' sacerdoti non tanto per quello, che elle sono riguardo a Dio, quanto perché da Dio allontanano il popolo, cui servono di scandalo e di rovina. Vedi Osea cap. III.

2,18:Cinto di un Ephod di lino. Quest' Ephod era tutt'altra cosa, che quello del Pontefice, Exod. XVIII. 6. Alcuni credono, che questo Ephod fosse una larga cintura di lino, la quale dal collo scendeva a cingere sopra i fianchi la veste di lino propria de' Levitj.

2,21:E il giovinetto Samuele diventava ec. Cresceva nella pietà e nella vera sapienza dinanzi a Dio; ed era tanto più ammirabile, perchè tale si conservava in mezzo agli scandali degli stessi sacerdoti.

2,22:Le quali vegliavano ec. l'Ebreo militavano; lo che indica che rendevano al tabernacolo tutti gli uffizj, che convenivano al loro sesso, dimorando in qualche casa vicina allo stesso tabernacolo, e passando i loro giorni nell'impiegarsi a lavorare nelle case di uso sacro, e nella lettura della legge e nell'orazione, che facevano alla porta della casa del Signore.

2,23:Perché fate voi ec. È biasimato generalmente Heli, perche quand'era tempo di dar di mano a' rimedii forti, si contentò di fare a' figliuoli rei di tanti scandali una leggera riprensione.

2,25:Ma se contro Dio pecca un uomo, ec. Se la prende addirittura contro Dio chi l'offende nelle cose, che riguardano il suo culto e il rispetto dovuto alle cose sante, le quali sono state destinate a rendere Dio propizio a' peccati degli uomini; onde chi di tali case ne fa occasione e strumento per offendere il Signore, dove troverà chi lo preghi per lui, e quali altri mezzi troverà per placarlo? Non vuol dirsi, che simili peccati sieno irremissibili, ove abbiasi riguardo alla misericordia di Dio, che non ha termine, ma che difficilmente rimettonsi.
Non ascoltaron la voce del padre loro, perché il Signore ec. Indurati nel male meritarono, che Dio gli abbandonasse a' desiderj del loro cuore, come dice l'Apostolo, Rom. I. 24., e che egli sottrasse loro la grazia, senza di cui non poteano ravvedersi, ne trar frutto delle ammonizioni paterne; perocchè Dio avea determinato di punirli di morte, e di farne esempio di sua giustizia.

2,27:Un uomo di Dio. Non si sa chi fosse questo Profeta del Signore.
In casa di Faraone. Aronne era schiavo nell'Egitto non meno, che gli altri Ebrei ridotti in tale stato dal tiranno Faraone. I servi non hanno casa propria, ma stanno in casa altrui in misera soggezione.

2,29:Avete dato de' calci alle mie vittime. Avete calpestato come cosa profana e vile le vittime, che a me si offerivano, mentre in vece di riguardarle come cosa sacra, e di ricevere con umiltà e rispetto le parti dell'ostia assegnate a voi nella legge, avete preteso di far servire alla gola e all'avarizia il diritto del Sacerdozio.

2,30:Che la tua casa e la casa del padre avrebbero avuto ec. Dio avea promesso il sacerdozio alla famiglia di Aronne in perpetuo. Dalla famiglia di Eleazaro figliuolo di Aronne il pontificato passò nella famiglia d'Ithamar fratello dello stesso Eleazaro; della qual famiglia era Heli. Non si sa ne quando, ne in qual modo avvenisse questo passaggio; ma veggiamo che Dio lo avea promesso e approvato. Della famiglia di Eleazaro furono Pontefici Eleazaro figliuolo di Aronne, Phinees, Abisue, Bocci, Ozi, a cui successe Heli della casa di Ithamar.

2,31:Io tronchcrò il tuo braccio, e il braccio ec. Per lo braccio di Hali alcuni intendono i due figliuoli, Ophni e Phinees, e ciò sembrami più naturale, che d'intendere il pontificato. Dice adunque Dio: Io troncherò nel fiore de' loro anni le vite de' tuoi figliuoli, e le vite de' tuoi discendenti, i quali doveano sostener la famiglia del padre tuo. Osservano gl'Interpreti, che Achiteb, Achia e Achimelech i quali succederono ad Heli nel pontificato, vissero poco tempo, e Abiathar, ultimo Pontefice della stessa famiglia, fu privato del sommo Saccrdozio.

2,32:Vedrai nel tempio il tuo emolo. Tu (non nella tua persona, ma nella persona de' tuoi posteri) vedrai la famiglia di Eleazaro elevata di nuovo alla suprema dignità del Sacerdozio.

2,33:Non leverò interamente dal mio altare i tuoi discendenti; ma sol perchè ec. La tua famiglia non perirà interamente; vi saranno sempre de' suoi discendenti, che serviranno al mio altare; ma quanto acerba e dolorosa sarà per essi la memoria delle passate grandezze nella umiliazione, a cui saranno ridotti!

2,35:Io mi creerò un sacerdote fedele, ec. Questi è Sadoc che fu Pontefice dopo Abiathar. A Sadoc promette Dio una famiglia stabile e permanente; e infatti il sommo Sacerdozio durò in quella famiglia fino alla schiavitù di Babilonia, e dopo la stessa schiavitù sino alla fine della repubblica Ebrea.
Camminerà sempre dinanzi al mio Cristo. Farà le funzioni del suo sacerdozio dinanzi all'unto del Signore, dinanzi a Salomone eletto da me in re d'Israele. Ma tutto quello, che e qui promesso in favore del nuovo sacerdote della stirpe d'Aronne, con miglior ragione, e in un senso più sublime s' intende del Sacerdozio cristiano.

2,36:Chiunque rimarrà di tua caso, verrà ec. È pateticamente descritta la somma miseria, a cui sarà ridotta questa gran famiglia. Quei che rimarranno della tua stirpe, saran ridotti in tal povertà, che non potendo sussistere, e non avendo pane per se, e pelle loro famiglia nel tempo, in cui non saranno di turno al servigio del tabernacolo, si faranno raccomandare, cercheranno intercessori per avere in limosina una piccola moneta d'argento, o un pezzo di pane, e chiederanno in grazia, che sia data loro la giornaliera porzione, che si da a' sacerdoti quando sono nell'attuale servizio. In vece di offerat sembra evidente dell'Ebreo, che debba leggersi auferat.