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Giovedi, 18 aprile 2024 - San Galdino ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Matteo 28


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Tremuoto, che spaventa le guardie. Un Angelo narra alle donne la risurrezione dì Cristo. Apparisce alle medesime, alle quali ordina di far sapere a' discepoli, che vedranno il Signore nella Galilea. I soldati corrotti con danaro dicono, che il corpo di Cristo era stato rubato. I discepoli veggono il Signore nella Galilea, e da lui sono mandati a predicare, ed a dare il battesimo a tutte le genti.

1Ma la sera del sabato, che si schiariva già il primo dì della settimana, andò Maria Maddalena. e l'altra Maria a visitare il sepolcro.2Quand' ecco egli fu gran tremuoto. Imperocché l'Angolo del Signore scese dal cielo: e appressatosi voltò sossopra la pietra, e sedeva sopra di essa.3E l'aspetto di lui era come un folgore: e la sua veste come neve.4E per la paura, che ebber di lui, si sbigottiron le guardie, e rimaser come morte.5Ma l'Angelo del Signore presa la parola disse alle donne: Non temete voi: imperocché io so, che cercate Gesù crocifisso:6Egli non è qui: conciossiachè è risuscitato, conforme disse. Venite a vedere il luogo, dove giaceva il Signore.7E tosto andate, e dite ai discepoli di lui: Com' egli è risuscitato da morte: ed ecco vi va innanzi nella Galilea: ivi lo vedrete: ecco che io vi ho avvertite.8E quelle prestamente uscite dal sepolcro con timore, e gaudio grande, corsero a dar la nuova ai discepoli.9Quand' ecco, che Gesù si fe' loro incontro, e disse: Dio vi salvi. Ed esse se gli accostarono, e strinsero i suoi piedi, e lo adorarono.10Allora Gesù disse loro: Non temete: andate, avvisate i miei fratelli, che vadano nella Galilea; ivi mi vedranno.11Partite che esse furono, alcune delle guardie andarono in città, e riferirono a' principi de' sacerdoti tutto quello, che era accaduto.12E questi radunatisi con gli anziani, e fatta consulta, dettero buona somma di denaro ai soldati,13Dicendo loro: Dite: I discepoli di lui sono venuti di notte tempo, e mentre noi dormivamo, lo hanno rubato.14E ove ciò venga a notizia del preside, noi lo placheremo, e vi libereremo d'ogni molestia.15Ed essi, preso il denaro, fecero, come era stato loro insegnato. E questa voce si è divulgata tra gli Ebrei sino al dì d'oggi.16Ma gli undici discepoli andaron nella Galilea al monte assegnato loro da Gesù.17E vedutolo lo adorarono, ma alcuni restarono dubitosi.18Ma Gesù accostatosi parlò loro, dicendo: E stata data a me tutta la podestà in cielo, e in terra.19Andate adunque, istruite tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre, del Figliuolo, e dello Spirito santo:20Insegnando loro di osservare tutto quello, che io vi ho comandata. Ed ecco, che io sono con voi per tutti i giorni sino alla consumazione de' secoli.

Note:

28,1:La sera del sabato, che si schiariva già il primo di della settimana. Queste parole la sera del sabato in questo luogo significano la notte del sabato, ovvero la fine del sabato, nel qual senso di fine s'usa da noi pure talvolta la voce sera, come fanno i Greci. Il senso è questo. Sul finir della settimana, cominciando a schiarirsi il primo dì dell'altra settimana, andò Maria Maddalena, ec. Tra tutte le sposizioni di questo luogo mi pare questa la più verisimile. La parola sabato significava ora il sabato propriamente detto, o sia il settimo giorno consagrato al culto di Dio: ora tutta la settimana; e per ciò il primo dì del sabato vuol dire il primo dì della settimana, che noi diciamo Domenica.

28,2:Voltò sossopra la pietra. Affinchè le donne, che avean veduto seppellir Cristo, potessero entrar dentro, e chiarirsi co' propri occhi, che egli non v'era piu.

28,7:Ed ecco che vi tra innanzi nella Galilea. Nella Galilea avea Gesù gran numero di discepoli, e perciò la sceglie per ivi conversare più che altrove co' suoi Apostoli: ed essendo paese rimoto da Gerusalemme, e pieno di Gentili, veniva egli già a dimostrare col fatto, che (lasciata la Giudea nel suo accecamento) da quelli dovea essere veduto, e accolto con fede il Salvatore.

28,10:Avvisate i miei fratelli. Espressione di bontà, e di affetto degna di essere commendata, e celebrata dal gran de Apostolo, il quale dice: Ei non ha rossore di chiamarli fratelli, Hebr. II. Della qual fratellanza nota lo stesso Paolo, come molti secoli prima avea Cristo voluto farsene onore, dicendo presso Davidde: Annunzierò il nome tuo a' miei fratelli, Ps. XXI. 23. E quanto è degna di ammirazione una tal dimostrazione di affetto data da Cristo ne' primi momenti della sua nuova gloria, e poco dopo che questi fratelli l'avevano negato, o abbandonato!!

28,13:Mentre noi dormivamo, lo hanno rubato. Con gran ragione deride Agostino la stoltezza di questi falsi sapienti, i quali vogliono, che i soldati attestino quello che non aveano nè veduto, nè udito, perchè, quand'era avvenuto, dormivano.

28,17:Restarono dubitosi. Dubitarono sul principio, se egli fosse Gesù risuscitato; e per questo si aggiunge, ch'egli si accostò ad essi e parlò.

28,18:È stata data a me ec. Parla di quella potestà, ch'egli ha, come Redentore degli uomini, potestà acquistata da lui co' patimenti, e col sangue suo: imperocchè avendo con questo ricomperati gli uomini erasi acquistato un diritto eterno sopra di essi per riunirli nel suo regno e a verli suoi sudditi. Cristo (dice l'Apostolo) si umiliò, e fu ubbidiente fino alla morte, e morte di croce: per la qual cosa Dio ancor l'esaltò, e diègli un nome, che è sopra qualunque nome, affinchè nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nel cielo, nella terra, e nell'inferno, Philip. II. 8.9.10.: le quali parole fanno quasi eco a quelle di Davidde, dove al Verbo dice l'eterno Padre: Ti darò per tua eredità le nazioni, e in tuo dominio tutta la terra: e alla celebre profezia di Daniele: Io mi stava osservando in una notturna visione, e vidi salire sopra le nubi del cielo come un uomo, e giunse fino all'antico de' giorni, e fu presentato al cospetto di lui, ed ei gli diè potestà, gloria, e regno; e tutti i popoli, e tutte le tribù, e tutte le lingue lo serviranno. La potestà di lui è una potestà eterna, che mai scaderà, e il regno di lui, regno, che mai perirà. C. 7. 13. 14.

28,20:Sono con voi. Per mezzo del mio spirito sarò con voi, e coi successori vostri, e con tutta la mia chiesa sino alla fine de' secoli. Sopra l'immobile fondamento di questa promessa posa la chiesa cristiana, contro la quale per ciò le porte dell'inferno non potran mai prevalere. E notisi, che due cose sono qui promesse: primo, che non mancherà la Chiesa giammai sino alla fine del mondo: secondo, che assistita dallo spirito di Cristo ella non abbandonerà giammai la verità, nella quale fu fondata da Cristo.