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Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Matteo 10


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Missione de' dodici Apostoli. Avvertimenti dati loro da Cristo. Egli non è venuto per recare la pace, ma la guerra. Come si dee confessarlo dinanzi agli nomini. Del portar la croce di Cristo: è fatto a lui quello, che tifa ad alcuno per amore di lui.

1E chiamati a se i dodici discepoli diede loro potestà sopra gli spiriti impuri, affinchè gli scacciassero, e di curare tutti i languori, e tutte le malattie.2Or i nomi dei dodici Apostoli sono questi. Il primo Simone chiamato Pietro, e Andrea suo fratello.3Giacomo figliuolo di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, Filippo, e Bartolommeo; Tommaso, e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo, e Taddeo.4Simone Cananeo, e Giuda Iscariote, il quale anche lo tradì.5Questi dodici Gesù gli spedi, ordinando loro, e dicendo: Non anderete tra i gentili, e non entrerete nelle città de' Samaritani.6Ma andate piuttosto alle pecorelle perdute della casa di Israello.7E andando annunziate, e dite: Il regno de' cieli è vicino.8Rendete la sanità a' malati, risuscitate i morti, mondate i leprosi, cacciate i demonj, date gratuitamente quello, che gratuitamente avete ricevuto.9Non vogliate avere né oro, né argento, né denaro nelle vostre borse.10Né bisacce pel viaggio, né due vesti, né scarpe, né bastone; imperocché merita l'operajo il suo sostentamento.11E in qualunque città, o castello entrerete, informatevi, chi in esso sia degno: e presso di lui fermatevi, sino a che ve n' andiate.12All'entrar poi nella casa salutatela con dire: Pace sia a questa casa.13E se pur quella casa ne sarà degna, verrà sopra di lei la vostra pace: se poi non è degna, la vostra pace tornerà a voi.14E se alcuno non vi riceverà, né ascolterà le vostre parole: uscendo fuora da quella casa, o da quella città scuotete la polvere da' vostri piedi.15In verità io vi dico: Sarà meno punita nel dì del giudizio Sodoma, e Gomorra, che quella città.16Ecco che io vi mando come pecore in mezzo a' lupi. Siate adunque prudenti come i serpenti, e semplici come le colombe.17Guardatevi però dagli uomini: perché vi faran comparire nelle loro adunanze, e vi frusteranno nelle loro sinagoghe:18E sarete condotti per cauta mia dinanzi ai presidenti, e ai re, come testimoni contro di essi, e contro le nazioni.19Ma quando sarete posti nelle lor mani, non vi mettete in pena del che, o del come abbiate a patiate; imperocché vi sarà dato in quel punto quello, che abbiate da dire.20Imperocché non siete voi, che parlate; ma lo spirito del Padre vostro è quegli, che parla in voi.21Or il fratello darà il fratello alla morte, e il padre (darà) il figlio: e si leveran su i figliuoli contro de' genitori, e li metteranno a morte:22E sarete in odio a tutti per causa del nome mio; ma chi persevererà sino alla fine, si salverà.23Ma allor quando vi perseguiteranno in questa città, fuggite a un'altra. In verità io vi dico, non finirete (di istruire) le città d'Israele, prima che venga il figliuolo dell'uomo.24Non v'ha discepolo da più del maestro, né servo da più del suo padrone.25Basti al discepolo di essere come il maestro; e al servo di essere come il padrone. Se hanno chiamato Beelzebub il padron di casa, quanto più i suoi domestici?26Non abbiate adunque paura di loro. Imperocché nulla vi è di nascosto, che non sia per essere rivelato; e niente d'occulto, che non s'abbia a sapere.27Dite in pieno giorno quello, che io vi dico all'oscuro, e predicate sui tetti quel, che vi è stato detto in un orecchio.28E non temete coloro, che uccidono il corpo, e non possono uccider l'anima; ma temete piuttosto colui, che può mandar in perdizione e l'anima, e il corpo all'inferno.29Non è egli vero, che due passerotti sì vendono un quattrino: e un solo di questi non cascherà per terra senza del Padre vostro?30Ma i capelli del capo vostro sono stati contati.31Non temete adunque: voi sorpassate di pregio un gran numero di passerotti.32Chiunque pertanto mi confesserà dinanzi agli uomini, anch'io lo confesserò dinanzi al Padre mio, che è ne' cieli.33E chiunque mi rinnegherà dinanzi agli uomini, lo rinnegherò anch' io dinanzi al Padre mio, che è ne' cieli.34Non vi pensate, che io sia venuto a metter la pace sopra la terra: Non son venuto a metter pace, ma guerra.35Imperocché son venuto a dividere il figlio dal padre, e la figlia dalla madre, e la nuora dalla suocera.36E nemici dell'uomo i proprj domestici.37Chi ama suo padre, o sua madre più di me, non è degno di me: e chi ama il figlio, o la figlia più di me, non è degno di me.38E chi non prende la sua croce, e mi segue, non è degno di me.39Chi tien conto della sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la vita per amor mio, la troverà.40Chi riceve voi, riceve me: e chi mi riceve, riceve colui, che mi ha mandato.41Chi riceve un profeta come profeta, riceverà la mercede del profeta: e chi riceverà un giusto a titolo dì giusto, avrà la mercede del giusto.42E chiunque avrà dato da bere un sol bicchiere d'acqua fresca a uno di questi più piccoli, purché a titolo di discepolo: in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.

Note:

10,1:E chiamati a sè i dodici ec. Benchè Cristo avesse un numero molto maggiore di discepoli, davasi però questo nome specialmente a questi dodici, come quelli, che erano sempre familiarmente con esso lui, assidui nell'ascoltare la sua parola, testimoni de' suoi miracoli, formati da lui alla perfezione della vita Evangelica.

10,2:I nomi de' dodici Apostoli ec. Prima son detti discepoli, adesso Apostoli, cioè messi, mandati; chè tali diven gono per la missione, che ricevono da Gesù Cristo, che gli elegge per suoi cooperatori, e gli spedisce a raccogliere la messe preparata già colla di lui, predicazione. Questa missione è autenticata da Cristo colla potestà de' miracoli, affinchè, come già la legazion di Mosè, così quella dei dottori, e maestri della migliore alleanza portasse seco il manifesto carattere dell'autorità divina: imperocchè in qual altro modo uomini, secondo il mondo si abietti, avrebber potuto persuadere al mondo cose si nuove, e si grandi?
Il Primo Pietro. Pietro è qui detto il primo degli Apostoli, e di più in tutti i Vangeli a lui si dà sempre il primo luogo, il luogo d'onore, come Giuda ha sempre l'ultimo; degli altri Apostoli l'ordine è vario; argomento della preminenza di Pietro tanto forte, ed evidente, che ha ridotto uno de' più famosi nemici della sede di Pietro al disperato partito di dire, che forse quella parola primo è stata aggiunta da qualche fautore del Romano pontificato. Tanto è cieca, e impudente la malignità degli eretici. Imperocchè questo stesso autore confessa, che tutti i codici Greci, e Latini, quanti ne ha il mondo, hanno tutti quella parola.

10,5:Non anderete tra i Gentili: La promessa di un Salvatore era stata fatta primieramente agli Ebrei, e solamente dopo il gran rifiuto dovea Cristo essere solennemente predicato a'Gentili.

10,8:Date gratuitamente quello, ec. I ministri della Re ligione debbon fuggire ogni ombra di umano interesse Degli Apostoli, e de' loro successori dice Tertulliano: tra di loro nissuna delle cose di Dio mettevasi a prezzo.

10,10:Nè scarpe. Vale a dire oltre a quelle, che avete in piedi: imperocchè è lo stesso, che prima fu detto delle due vesti, vietando loro riguardo a tali cose tutto quello, che al giornaliero bisogno è superfluo.
Nè bastone. Vedi s. Marc. cap. VI. 8. Merita l'operaio il suo sostentamento: Non è cosa venale il Vangelo (dice s. Agost.) nè per guadagno temporale si predica: imperocchè chi in tal guisa il vendesse, una cosa grande venderebbe a vil prezzo. Ma i ministri dello stesso Vangelo, il sostentamento, che è di necessità, lo ricevon dal popolo. La mercede poi di averlo dispensato la ricevono dal Signore: imperocchè non come mercede è dato questo sostentamento, ma come stipendio, onde siano mantenuti, affinchè possano lavorare. Vedi 1. Cor. IX. 14.

10,11:E presso di lui fermatevi, ec. Ordinando loro di non andare, se non in case di buona riputazione, e di non cangiar facilmente di ospizio, previene la poco buona edificazione, che avrebbe recato il vedere i ministri del Vangelo o girar da una casa all'altra, quasi per cercare maggiori comodità, o fermarsi in luoghi sospetti.

10,12:Pace sia a questa casa. Saluto comune presso gli Ebrei.

10,13:La vostra pace tornerà a voi. I vostri buoni desideri, e le vostre fatiche, ove mai fossero inutili agli altri, saranno sempre utili a voi.

10,14:Scuotete la polvere ec. Con quest'atto mostravano di non voler aver più commercio, nè comunione con quella gente.

10,15:Sarà meno punita ... Sodoma, ec. Perchè a queste città non fu predicata la penitenza, e la salute, come ora a tutta la Giudea, nè vider tanti miracoli fatti in confermazione della verità.

10,16:Siate adunque prudenti come ec. Siate prudenti come i serpenti, per guardarvi dalle insidie dei maligni: siate semplici come colombe, non dando loro occasione di nuo cervi, e non vendicandovi del male, che vi faranno.

10,17:Gardatevi però dagli uomini. Dimostra chi siano i lupi, de' quali ha parlato di sopra: sono gli uomini mondani, e carnali, pe' quali le cose dello spirito sono stoltezza. In questo senso è usata la voce uomini cap. XVI. I3, e altrove.

10,18:Come testimoni contro di essi, e contro le nazioni. Contro i Giudei, e contro i Gentili increduli, e persecutori servirà di prova della verità del Vangelo la invincibile pazienza vostra. Paolo ancora tra i segni del suo Apostolato, e tra i caratteri della missione avuta da Dio novera l'assoluta pazienza.

10,23:Fuggite a un'altra.... non finirete ec. S. Agostino epistola ad Honor. 180. tratta copiosamente, in quali casi sia comandato, in quali sia lecito, e in quali sia proibito ai pastori di anime di fuggire a motivo delle persecuzioni. Qui ordina Cristo agli Apostoli, che ove in alcun luogo veggano mal disposti gli animi contro il Van gelo, a un altro luogo sen vadano, nè attizzino il mal talento degli avversari, seguitando a predicare; ma si riserbino a portare in altre parti lo stesso Vangelo. E soggiunge, che non avranno tempo di scorrere tutta la Giudea per seminarvi la fede, prima, che egli risuscita to da morte venga a ordinar loro di andare a predicare ai Gentili. Così spiegano alcuni quelle parole prima che venga il Figliuolo dell'uomo. S. Ilario però prendendo in un senso più generale il discorso di Cristo, crede, ch'ei voglia qui far intendere agli Apostoli, che sarà tale la incredulità degli Ebrei, che non si convertiranno alla fede, se non alla fine del mondo, poco prima della seconda venuta del Salvatore, dopochè sarà entrata nella Chiesa la moltitudine delle nazioni.

10,25:Beelzebub. Con questo nome, che significa signore delle mosche, era chiamato l'idolo di Accaron, 4. Reg. I. 2., e collo stesso nome s' intese poscia il demonio.

10,26:Nulla vi è di nascosto, ec. Apparirà in breve dopo propagato, e stabilito il Vangelo: apparirà molto più nel dì del giudizio la vostra innocenza, e la ingiustizia de' persecutori.

10,27:All'oscuro. Privatamente tra me, e voi soli. Su i tetti. Le sommità delle case erano piane, e come terrazzi scoperti, dove passeggiavano, confabulavano, e di dove potea comodamente parlarsi a chi stesse sulla strada.

10,32-33:Chiunque... mi confesserà dinanzi ec. Si confessa Cristo ogni volta, che alcuna parte della dottrina di Cristo o colle parole, o col fatto sostengasi, e anche ogni volta, che nè per timore di qualunque male, nè per amor di alcun terreno vantaggio si lascia d'ubbidire a' suoi precetti. Da ciò si intende quello, che sia rinnegare Cristo.

10,34-39:Non son venuto a metter pace, ec. Gli Ebrei aspettavano dal Messia un regno pacifico, glorioso, ricolmo di tutti i beni della terra. Gesù Cristo fa qui sapere a' suol discepoli, che (colpa dell'incredulità, e delle passioni degli uomini) la predicazione del suo Vangelo produrrà colle persecuzioni, e colla guerra, che sarà fatta alla fede, divisioni, e discordie tra padre, e figlio, tra moglie, e marito, ec., e che in questo tempo sarà sovente di mestieri, che per conservare la fede si rinunzi non solo a tutti gli affetti terreni, ma anche si perda in questo mondo la vita per salvarla nella eternità.

10,40:Chi riceve voi, riceve me; ec. Dimostra con queste parole la cura, che avrebbe avuto sempre de' suoi ministri, a' quali (dice il Grisostomo) apre egli in certo nodo tutte le case del mondo, mentre dichiara fatto a se stesso quello, che in onore, e sollievo di questi fosse fatto.

10,41:Chi riceve un profeta. Chi aiuta, soccorre, assiste un ministro, un predicatore del Vangelo come tale, coopera al bene, che fa il predicatore, e avrà da Dio la mercede stessa, che avrà il predicatore, il ministro. E similmente chi assiste, aiuta un giusto non come parente o amico, ma come giusto, e per amore della giustizia, e della pietà, avrà la stessa ricompensa, che sarà data al giusto.

10,42:Purchè a titolo di discepolo. Purchè tale atto di carità si eserciti verso di colui per amor mio, perchè quegli è mio discepolo. Vedi Marc. IX. 40.