Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Zaccaria 5


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Volume, che vola, sopra del quale saranno giudicati i cattivi. Donna assisa in un vaso con una massa di piombo: ella e l'empietà, e due donne alate alzano il vasoin aria.

1E mi voltai, e alzai gli occhi, e vidi un volume, che svolazzava.2E quegli disse a me: Che vedi tu? Ed io dissi: Io veggo un volume, che vola, lungo venti cubiti, e largo dieci.3E quegli disse a me: Questa è la maledizione, che si spande sopra tutta quanta la terra; perocché tutti i ladri secondo quello, che ivi sta scritto, saran condannati, e tutti quelli, che spergiurano, saran per esso egualmente condannati.4Io lo metterò fuora, dice il Signore Dio degli eserciti, e caderà sulla casa del ladro, e sulla casa di quelli, che giurano il falso nel nome mio, e si poserà nel mezzo delle loro case, e le consumerà col legname, e co' sassi.5E usci fuora l'Angelo, che parlava in me, e mi disse: Alza gli occhi tuoi, e vedi, che sia quello, che comparisce.6E io dissi: Che cosa è mai? Ed egli disse: Ell'è un anfora, che vien fuora. E soggiunse: ella è quei ch'ei veggono in tutta la terra.7Ed ecco un talento di piombo tenuto per aria e una donna, che sedeva in mezzo all'anfora.8E quegli disse: Questa è l' empietà. Ed ei gettola nel fondo dell'anfora, e sulla bocca di essa pose la massa di piombo.9E alzai i miei occhi, e osservai, ed ecco che venner fuora due donne, e il vento movea le loro ali, e avevano le ali come di nibbio, e alzaron l'anfora tra terra, e cielo.10Ed io dissi ali' Angelo, che parlava in me : Dove portan elleno l'anfora?11Ed ei disse a me: Nella terra di Sommar, affinchè ivi siale edificata una casa, e ivi sia collocata, e posta sulla sua base.

Note:

5,1:Vidi un volume, che svolazzava. I libri essendo allora lunghe membrane, che si avvolgevano a un ba stoncello, quando erano aperti, e svolti erano agitati da ogni piccolo vento, onde parea che volassero.

5,3:Questa è la maledizione, ec. Vale a dire: in questo libro è scritta la condannagione, e il supplizio, a cui sono destinati i peccatori di tutta quanta la terra, con dannagione, che tosto sarà eseguita. La maggior parte degli Interpreti suppongono, che per tutta quanta la terra, debba intendersi tutta la Giudea; e veramente siccome trai condannati si pongono quelli, che giurano il falso nel nome di Dio vers. 4., sembrerebbe perciò, che a' Giudei solamente fosse diretta la minaccia del Signore. Si può per altro rispondere, che giurare il falso nel nome di Dio è posto qui per un esempio de' peccati contro Dio, come il ladroneccio per esempio dei peccati, che commettonsi contro il prossimo, onde potrebbe benissimo intendersi minacciato il gastigo e a' Giudei, e a tutti i peccatori della terra. Un simile libro fu gia veduto da Ezechiele cap. II. 9. Ma la prima sentenza è più probabile per quel che dicesi vers. 9. 10. 11.

5,4:Io lo metterò fuora, ec. Vale a dire, quel volume, o sia la maledizione scritta in quel volume, la qual ma ledizione si poserà sopra le case dei peccatori, e le struggera.

5,6:Ell’'è un'anfora, che vien fuora: ec. In vece di anfora nell'Ebreo è un epha, misura, che conteneva la decima parte di un coro, ed è qui posta come un vaso, in cui voglia mettersi qualche cosa.
Ella è quello, ch'ei veggono in tutta la terra. La malvagità degli uomini in tutta la terra è tale e tanta, ch'ei non veggono altra cosa, non badano ad altro, che a em piere questo vaso, e a colmarlo se possono delle loro iniquita.

5,7-8:Ed ecco un talento di piombo. Ovvero un globo, una massa di piombo. Il peso del piombo (come notò s. Girolamo) dinota la gravità delle colpe, e parimente de' supplizi, co' quali Dio vuol punirle.
E' una donna, che sedeva in mezzo all'anfora. In quell'anfora assai grande sedeva una donna, che avea il petto, e la testa fuori dell'anfora, e il rimanente del corpo dentro di essa. Questa donna era l'empietà, e l'Angelo fece, che la donna con tutto il suo corpo cadesse nell'anfora, e sopra la bocca dell'anfora pose il globo di piombo, e la turò: perocchè essendo già piena la misura de' peccati venne sopra i peccatori il pesantissimo, e irreparabil gastigo.

5,9-11:Venner fuora due donne, ec. Queste donne alate, che hanno ale di nibbio, uccello rapacissimo, pare, che possano essere figura di Nabuchodonosor, e di Nabuzardan, i quali rapidamente trasportarono l'anfora dell'empietà, cioè i Giudei empi e peccatori, nel paese di Sennaar, o sia a Babilonia; o forse più veracemente queste due donne posson esser figura di Tito, e di Adriano, che spersero gli Ebrei traditori, e omicidi del Cristo per tutto l'impero romano; perocchè siccome per Babilonia intendesi nelle Scritture anche Roma pagana, cosi pella terra di Sennaar può intendersi l'impero Romano, e il mondo tutto divenuto per gli Ebrei terra di Sennaar. E la durazione di questa ultima cattività degli stessi Ebrei, è molto bene significata mentre si dice, che questi empi ostinati, e quasi rinchiusi nella loro stessa incredulita avranno casa, e base stabile nella terra del loro esilio, cacciati per sempre da quella terra data da Dio a' padri loro per essere retaggio perpetuo di Israele, s' ei non fosse stato infedele al suo Dio, e non avesse colmata la mi sura delle sue iniquita coll'uccisione del suo Messia. Terra di Sennaar vuol dire terra di scuotimento, di sbattimento.