Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Zaccaria 2


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Un Angelo misura la lunghezza, e la larghezza di Gerusalemme. Ella sarà ripiena di abitatori, e Dio sarà sua muraglia. Umiliati i Caldei, e gli altri nemici d'Israele, molte genti verranno a servire il Signore con Sionne, ed egli le accoglierà come suo popolo.

1Alzai i miei occhi, e stava osservando: ed ecco un uomo, che avea in mano una corda da misuratore.2E io dissi: Dove vai tu? Ed eglimi disse: Vo' a misurare Gerusalemme per vedere quanta sia la sua larghezza,e quanta la sua lunghezza.3Quand' ecco uscì fuora l'Angelo,che parlava in me, e l'altro Angelo andò incontro a lui,4E gli disse: Corri, parla a quel giovine, e digli: Senza mura sarà abitata Gerusalemme per la gran quantità di uomini, e di bestie, che avrà nel suo seno.5Ed io sarò ad essa, dice il Signore, una muraglia di fuoco, che la circonderà; ed io sarò glorificato in mezzo a lei.6O, o fuggite dalla terra settentrionale, dice il Signore, dappoiché io vi ho dispersi ai quattro venti del mondo, dice il Signore.7Fuggi tu, o Sionne, tu che abiti presso la figlia di Babilonia.8Perocché cosi dice il Signore degli eserciti: Dopo la (vostra) gloria egli mi spedirà alle genti, le quali vi spogliarono: perocché chi tocca voi, tocca la pupilla dell'occhio mio.9Ecco, che io stendo sopra di loro la mia mano, ed elleno saranno preda di quelli, che furono schiavi loro; e voi conoscerete come il Signore degli eserciti mi ha mandato.10Canta inni di laude, e sta' lieta, o figliuola di Sion: perocché ecco, che io vengo, ed abiterò in mezzo a te, dice il Signore.11E si accosteranno molte nazioni al Signore in quel giorno, e saranno mio popolo, ed io abiterò in mezzo a te, e conoscerai come il Signore degli eserciti mi ha mandato a te.12E il Signore possederà Giuda suo retaggio nella terra santa, ed eleggerà di nuovo Gerusalemme.13Tutta la carne si stia in silenzio dinanzi al Signore, perchè egli si è svegliato e mosso dalla sua mansione

Note:

2,1-2:Ed ecco un uomo, che avea in mano una corda ec. È una visione nuova, colla quale si confermano le promesse di consolazione, che si sono vedute nel capo precedente. Zaccaria adunque vede un altro Angelo che ha in mano una corda da misuratore, di cui cioè si serviva no gli architetti per misurare la lunghezza, e larghezza di una fabbrica; e quell'Angelo dice al Profeta, che egli dee misurare la larghezza, e lunghezza dell'area, sopra la quale sarà edificata la nuova Gerusalemme.

2,3-4:Usci fuori l'Angelo, che parlava in me, ec. Il mio Angelo si mosse, come per andare a domandare all'Angelo misuratore quello ch'ei volesse indicare con quella corda, e col suo misuratore; e allora l'Angelo mi suratore andò incontro a quello, e gli disse di far sapere a Zaccaria che forse egli s'ingannava, credendo che Gerusalemme dopo le perdite fatte di tanti suoi cittadini, dovesse essere piccola cosa, mentre la moltitudine del suo popolo dovea esser tanta, da non potere essere contenuta dentro il recinto delle sue mura. Gerusalemme infatti crebbe in tanta, e si smisurata popolazione ne' tempi seguenti, che convenne di aggiungere una nuova città all'antica, chiudendo con altre mura i sobborghi grandissimi, che si erano alzati intorno ad essa. Vedi Giuseppe de B. V. 6. Ma ciò, che dicesi della vastità della terrena Gerusalemme, molto meglio conviene alla spirituale città di Dio, alla mistica Gerusalemme, cioè alla Chiesa di Cristo, a cui correranno in folla le genti, talmente che un mondo intiero di popolo saranno i suoi cittadini. Perocchè anche in questo luogo, come in tutte le Scritture Gerusalemme porta l'immagine e la figura della Chiesa di Cristo, che ivi ebbe il suo nascimento.

2,5:Io sarò ad essa ..... una muraglia di fuoco, ec. Sua muraglia, sua difesa sarò io stesso, dice il Signore, muraglia non di pietra, nè di mattone, ma muraglia di fuoco, il cui solo aspetto atterrirà e terrà lontani i nemici, ed ella sarà inespugnabile, e le meraviglie stesse, che io fo per essa, saranno a me di molta gloria. Tutto questo ognun vede, come mirabilmente spieghi l'amore, la vigilanza e la protezione costante, e possente, colla quale Dio sarà sempre a difesa di quella sua amata città, di cui gloriose cose furon scritte, come dice Davidde Ps. LN. VXVI. 9.

2,6-7:O, o fuggite dalla terra settentrionale, ec. È qui una bella esortazione a' Giudei, perchè da' paesi dell'Assiria, e della Caldea, pe' quali Dio gli avea fatti dispergere, vengano a ripopolare la Giudea, e Gerusalemme; ed è insieme un dolce invito a tutti gli uomini, perchè dalla antica superstizione corrano a farsi ascrivere nel numero dei cittadini della spirituale Gerusalemme: uscite di mezzo a una nazione prava e perversa, abbandonate Babilonia, città di confusione, d'errore, e di ogni bruttura, e venite a quella città, che dee essere la comune patria di tutte le genti.

2,8:Cosi dice il Signore degli eserciti: Dopo la (vostra) gloria egli mi spedirà ec. Sono anche queste parole dell'Angelo, cioè dell'Arcangelo s. Michele: dopo che io per mezzo di Zorobabele, di Esdra, di Nehemia avrò risto rata gloriosamente Gerusalemme, il Signore mi manderà alle genti, che vi afflissero, e vi saccheggiarono, e le punirò, e a voi le soggetterò; e saranno vostra preda gli Idumei, i Filistei, gli Ammoniti, i Moabiti ec., perchè io vi amo, e chi tocca voi, tocca la pupilla dell'occhio mio. Ma per avere il pieno e vero senso di questa profezia, convien ricordarsi, che Dio per bocca dell'Angelo, ha detto ch'ei sarà glorificato in mezzo a Gerusalemme vers. 5. per ragione delle meraviglie, che farà in lei, e per lei, cui sarà egli muraglia di fuoco: dopo adunque, che Dio sarà stato glorificato colla fondazione della nuova spiritua le Gerusalemme, cioè della Chiesa, che fu nel principio composta di soli Giudei, ecco quello, che voi dovete a spettarvi. Il Signore degli eserciti, cioè il Cristo, Signore, e Dio come il Padre, dice così: Il Signore, il Padre mio, mi spedirà alle genti, vale a dire, mi manderà a convertire le nazioni e le vicine, e le rimote. Questo senso chiarissimo è tanto più indubitato, e constante, perchè anche da questo luogo i Padri provarono la divinità di Gesù Cristo contro gli Ariani. Dicasi adunque, che secondo la scorza della lettera si accennino qui le vittorie del popolo Ebreo sopra le vicine avverse nazioni, e la gloria, che si acquistò l'antica Gerusalemme dopo la fine della cattività, e dopo il suo risorgimento, purchè confessiamo, che sotto un tal velo sono chiaramente descritte le vittorie di Cristo, e degli Apostoli sopra la cieca Gentilità ridotta per essi alla fede, e soggettata alla Chiesa. Cristo adunque per mezzo de' suoi Predicatori anderà a istruire, a illuminare le genti, le quali si accosteranno a Gerusalemme, cioè alla Chiesa (vers. II.) e quelle, che a lei saranno ribelli le sterminerà, come nemiche di quella sua sposa amata da lui più, che non si ama dall'uomo la pupilla dell'occhio. Ma siccome i Profeti talmente toccano le cose future, che non trascurano le presenti, e le prossime ad avvenire, non debbo tacere, che la esortazione del Profeta agli Ebrei dimoranti tuttora nella Caldea di fuggire da que' paesi, e di tornare a Gerusalemme era molto a proposito, perchè veramente era vicina la guerra, che Dario figliuolo di Histaspe dovea portare contro Babilonia, la quale era stata nuovamente occupata dagli Assiri, come scrive Giustino, e dopo un assedio di venti mesi fu presa non per forza, ma per istrattagemma da Dario due o tre anni dopo la esortazione di Zaccaria. Vedi Erodot. III. in fin., e Giustino lib. I., e l'Usserio all'anno 3489. Così veniva ancora ad adempiersi la predizione dello stesso Profeta riguardo alla vendetta, che Dio farebbe delle nazioni nemiche di Gerusalemme, perchè e gli Assiri, e i Caldei furono con un solo colpo della mano di Dio flagellati e puniti. Delle vittorie poi di Giuda, e de' Maccabei sopra le vicine genti sempre avverse agli Ebrei, si è parlato altre volte; e a questo più stret tamente si allude secondo la lettera.

2,10-11:Canta inni di laude ....ecco, che io vengo, ed abiterò in mezzo a te ....e si accosteranno molte nazioni al Signore ec. Qui il velo è tolto del tutto, perchè Sionne è invitata a celebrare le laudi del suo Dio, che viene a lei, e corporalmente abiterà in mezzo a lei, e a lui si appresseranno molte nazioni, che in lui crederanno, e saranno suo popolo non men de' Giudei fedeli, onde Sionne sempre più conoscerà, come il Padre, Signore e Dio degli eserciti, ha mandato a lei quel Cristo promesso tante volte nelle Scritture tutte, e in tutti i Profeti.

2,12:E il Signore possederà Giuda suo retaggio nella terra santa, ec. Una speciale predilezione avrà il Cristo per Giuda, e per Beniamin unito a Giuda, perchè egli che specialmente sarà mandato alle pecorelle disperse della casa di Israele, Matth. XV. 24., da quel popolo sceglierà gli Apostoli, e i suoi primi discepoli, e i fede li onde si formerà la prima Chiesa, madre di tutte le altre, e quella terra, e Gerusalemme, santificata dai passi, dai miracoli, e dalla predicazione di lui medesimo, darà a lui la eletta porzione de' primi credenti, come di tanti primogeniti a lui consacrati, che saranno ed essi, e la loro posterità vero retaggio, ed eredità del Signore.

2,13:Tutta la carne si stia in silenzio ec. Adori la terra tutta in profondo, ed umil silenzio i misteri di Dio, il quale dopo un lungo sonno, dopo di avere abbandonati gli uomini per molti secoli sotto il potere del loro tiranno, il demonio, e sotto la schiavitù del peccato, si è finalmente ricordato di loro, si è svegliato, e si è mosso dal cielo per venire a illuminargli, e a salvargli; egli stesso in persona è venuto; e una tal degnazione, e misericordia non può agguagliarsi a parole, ma dee adorarsi, ma dee considerarsi, e contemplarsi con riverenza infinita, e stupore, come opera trascendente ogni umano pensiero, e nella quale gli Angeli stessi, e i principati e le potestà vider nuovi argomenti della moltiforme sapienza divina.