Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Naum 2


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Assedio di Ninive devastata da' Caldei, per chè ha trattato superbamente il popolo del Signore.

1Ci mette in viaggio colui, che sotto i gli occhi tuoi devasterà, e stringerà l'assedio: osserva tu i suoi movimenti, rinforza i tuoi fianchi, accresci grandemente le tue forze.2Perchè il Signore farà vendetta della superbia contro Giacobbe, come della superbia contro Israele; perocché questi distruttori li spersero, e guastaron le loro propagini.3Le rotelle de' suoi campioni gettano fiamme, i suoi soldati hanno vesti di porpora: le redini de' cocchi sono fiammanti nel giorno, in cui ella si mette in ordine (per la battaglia), e i loro cocchieri sono addormentati.4Si scompigliano per istrada: i loro cocchi s'infrangono nelle piazze: i loro occhi son come accese faci, come folgori, che strisciano.5Ella farà rassegna de' suoi bravi; si urteranno per le strade; correranno in fretta alle mura, e si prepareranno da stare al coperto.6Le porte de' fiumi sono spalancate, e il tempio è atterrato sino ai fondamenti.7E i suoi soldati sono menati via prigionieri, e le donne condotte schiave, gemono come colombe, e si querelano in cuor loro.8E Ninive colle sue acque è come un padule: quelli sono fuggiti fermatevi, fermatevi ma nissuno si volge indietro.9Saccheggiate l'argento, saccheggiate l'oro: la ricchezza de' suoi preziosi vasi è senza fine.10Ella è devastata, e squarciata e lacerata: cuor languente, ginocchia tremanti, fianchi spossati, facce di tutta la gente abbronzate come una pignatta.11Dov' è la tana de' leoni, e i paschi de' lioncelli, dove andava a riporsi illione, e i suoi lioncini, senza aver chi li disturbasse?12Quel lione, fatta preda sufficiente pe' suoi lioncini, fece strage per le sue lionesse; e di uccisi animali empiè la sua tana, e il suo covile di rapine.13Eccomi a te, dice il Signore degli eserciti: Io darò fuoco a' tuoi cocchi, e ridurrolli in fumo; e i tuoi lioncini saran divorati dalla spada, e torrò dalla terra le tue rapine: e non si udirà mai più la voce de' tuoi ambasciadori.

Note:

2,1:Si mette in viaggio colui, che sotto gli occhi tuoi ec. Parla il Profeta a Ninive, e le dice, che già si muove contro di lei il nemico, il quale sotto gli occhi di lei devasterà le sue campagne, e verrà a porlo strettissimo assedio; onde è ben necessario, che ella si accinga a resistere, e accresca, e fortifichi le sue schiere.

2,2:Perchè il Signore farà vendetta della superbia contro Giacobbe, ec. La tua terra sarà devastata, e tu sarai cinta d'assedio, o Ninive, perchè il Signore vuol punirti della superbia, con cui trattasti le dieci tribù, e le due tribù: i tuoi re, Phul, Theglathphalasar, e Salmanasar desolarono, e distrussero il regno di Samaria, e Sennacherib fece molti mali alla Giudea. Questi distruttori sparsero il popolo delle dieci tribù, e guastarono le propaggini di quella misera vigna, uccidendo gli uomini, o conducendoli a languire, e a consumarsi in dolorosa schiavitù. La prima parte di questo versetto, che è oscura nella nostra Volgata, prende lume dalla versione dei LXX, la quale porta: il Signore ha tolto la ignominia di Giacobbe come la ignominia di Israele.

2,3-4:Le rotelle de' suoi campioni gettano fiamme. Mi sembra, che tutto quello, che leggesi fino al versetto sesto, vada inteso dell'esercito dei Niniviti, e non de' Caldei, nè può altrimenti intendersi quello che dice il Profeta de' cocchieri addormentati, dell'urtarsi, che fa un cocchio coll'altro ec. Quanto alle rotelle, che gettano fuoco, sappiamo, che gli antichi ponevano gran cura nell'avere le armi molto luccicanti, e gli scudi faceansi o di splendido rame, o di acciaio tersissimo, o si coprivano di oro, onde un soldato presso Plauto dà ordine a' suoi servi, che la sua rotella procurasser, che fosse più lucente, che non è il sole ai dì più sereni.
I suoi soldati hanno vesti di porpora. Il color rosso, e principalmente il color di porpora era particolarmente il color militare. Vedi Senofonte Cyroped. lib. III.: ed era cosa conveniente alla opulenza di Ninive, che i suoi primari guerrieri fosser vestiti di porpora.
Le redini de' cocchi sono fiammanti ec. I morsi di oro sono rammentati da Curzio come una delle magnificenze dell'esercito di Dario. Vedi anche Virgilio Aeneid. VII.
E' i loro cocchieri sono addormentati. I LXX tradussero, i lor cavalieri saranno in iscompiglio. Tutta la magnificenza, e ricchezza delle armi, onde sono ornati i guerrieri di Ninive, a che varrà? I suoi cavalieri o perchè ubbriachi, o perchè molli, e non curanti dormiranno sui loro cocchi; i cocchi urtandosi l'un coll'altro nello scompiglio si infrangeranno.
I loro occhi sono come accese faci, ec. La rabbia, il furore, onde sono agitati i soldati di Ninive, che corrono alla rassegna, fa sì, che i loro occhi sembrino accese facelle, e folgori.

2,6:Le porte de' fiumi sono spalancate. Ninive è presa, perchè il Tigri uscendo dal suo letto ha aperta un'ampia porta a se, e ai nemici di Ninive. Vedi quel, che si è detto cap. I. 8. E il tempio è atterrato. Vedi cap. I. 8.

2,7:Gemono come colombe e si querelano in cuor loro. Bella descrizione delle donne di Ninive, le quali cadute in mano del nemico non han coraggio, nè fiato in tanta calamità di alzar le strida, ma gemono, e si querelano in cuor loro della lor misera sorte.

2,8:E Ninive colle sue acque è come un padule: ec. E le acque del Tigri uscite dal suo letto hanno cangiata in un padule la superba città di Ninive. I suoi soldati, i suoi difensori si danno alla fuga, e invano i loro capi gridano: fermatevi, fermatevi; perocchè nissuno ascolta il comando.

2,10:Facce di tutta la gente abbronzate come una pignatta. Vedi Joel. II. 6., Isai. XIII. 7. 8., Ezech. XX. 46. L'Ebreo similmente traducesi: Hanno preso il colore di una pignatta: il colore di piombo, e di filiggine.

2,11-12:Dov'è la tana de' leoni, ec. Dov' è andata quella feroce Ninive, spelonca già de' leoni, reggia di ladroni, e di tiranni? Che è stato di quella città, dove i re crudeli, Salmanasar, Sennacherib ec. andavano a riporsi dopo aver desolate provincie e regni, e dove si allevavano i lor successori, a' quali si ispirava lo stesso genio feroce, e barbaro di saccheggiare, di devastare, di opprimere le nazioni? Colà il lione Assiro portava la preda, preda sì abbondante da poter con tentare non solo i figli, ma anche le mogli, e le con cubine.

2,13:E non si udirà mai più la voce de' tuoi ambasciadori. Allude a Rabsace mandato da Sennacherib a Gerusalemme a intimare la resa di quella città, il quale parlò con tanta arroganza, ed empietà, come si legge 4. Reg. XVIII. 27. ec., Isai. XXXVI.