Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Michea 5


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Gerusalemme ben presto sarà desolata. Il Cristo nascerà in Bethleem: gli avanzi di Israele saranno glorificati: i nemici saranno vinti: l'idolatria sarà distrutta.

1Adesso tu sarai desolata, o figliuola di ladrone: eglino ci hanno assediati, hanno percosso con verga la guancia del giudice di Israele.2Ma tu, Bethleem Ephrata, tu se'piccolina rispetto ai capi popoli di Giuda: da te verrammi colui, che dee essere dominatore in Israele, e la generazione di lui è da principio, dai giorni dell'eternità.3Per questo il Signore li lascerà fino a quel tempo, in cui colei, che dee partorire, partorirà: e gli avanzi de' fratelli di lui si riuniranno co' figliuoli di Israele.4Ed egli starà, e pascerà il gregge colla fortezza del Signore: nel nome altissimo del Signore Dio suo; e (a lui) si rivolgeranno, ed egli adesso sarà glorificato sino agli ultimi confini del mondo.5E questi sarà (nostra) pace: quando l'Assiro sarà venuto nella nostra terra, ed avrà calpestate le nostre case, noi manderem contro di lui sette pastori, e otto principi.6E governeranno la terra di Assur colla spada, e la terra di Nemrod colle loro lance; ed ei ci libererà dall'Assiro, quando questi sarà venuto sulle nostre terre, ed avrà devastati i nostri confini.7E gli avanzi di Giacobbe saranno nella moltitudine de' popoli, come rugiada mandata dal Signore, e come la piova sull'erba, la quale non attende opra dell'uomo, e nulla aspetta da' figliuoli degli uomini.8E gli avanzi di Giacobbe saranno tralle nazioni in mezzo a molti popoli, come lione tralle bestie selvagge, e come un lioncello tra i greggi delle pecore, il quale invade, calpesta, fa preda, senza che alcuno gliela ritolga.9La tua mano sarà esaltata sopra i tuoi avversarj, e tutti i nemici tuoi periranno.10In quel giorno, dice il Signore, io torrò di mezzo a te i tuoi cavalli, e sperderò i tuoi cocchi:11E rovinerò le città del tuo paese,e atterrerò tutte le tue fortezze, e torrò dalle tue mani i maleficii, e tu non avrai più indovini.12E manderò in perdizione i simolacri, e le statue, che sono presso di te, e non adorerai più le opere delle tue mani.13E sterperò di mezzo a te i tuoi boschetti: e ridurrò in polvere le tue città.14E con furore, e indignazione farò vendetta di tutte le genti, che non hanno ascoltato.

Note:

5,1:Adesso tu sarai desolata, o figliuola di ladrone. Le promesse fatte a te, o figliuola di Sion, saranno un dì adempiute, perchè sono promesse di Dio, e immutabili; ma adesso tu sarai desolata, e devastata, come hai meritato pe' tuoi peccati, pe' quali ti se' renduta indegna del nome di mia figliuola, e con ragione puoi esser chiamata figlia di ladrone, perchè dentro di te i poveri, e gli in nocenti sono spogliati, ed oppressi. Mi è paruto, che questo versetto unisca col precedente discorso del Profeta, e con quello che segue, onde lasciando da parte le opinioni di quelli, che hanno creduto esser questa figlia di ladrone, o Babilonia, o Damasco, o Ninive, ho seguito la sposizione di s. Girolamo assai semplice e piana, come vedremo. Eglino ci hanno assediati, hanno percosso con verga ec. I nemici Caldei assedieranno, ed espugne ranno un giorno la nostra città, faranno mille oltraggi a Sedecia giudice, cioè re di Israele, cui di più saranno cavati gli occhi. Vedi Jerem. LII. 9. 10. Gerusalemme adunque avrà da soffrire e la crudeltà, e i barbari insulti de' suoi nemici, ma il suo Liberatore verrà, e quello che è degno di molte riflessioni si è, che egli non nascerà nella città reale, nella superba Gerusalemme.

5,2:Ma tu, Bethleem Ephrata, tu se'piccolina ec. Bet leem, ed Ephrata sono la stessa cosa. Gen. XXXV. 16. Michea è il solo Profeta, che ci abbia predetto il luogo, in cui dovea nascere il Cristo, e da lui lo impararono gli Scribi quando Erode ne domandò per darne notizia ai Magi, Matth. II. 6., e il Caldeo, e vari Rabbini anche tra' moderni sono d'accordo in questo luogo co' sentimenti degli Ebrei dei tempi di Gesù Cristo.
Tu se' piccolina rispetto ai capipopoli di Giuda. Tu non se' da annoverarsi tralle Chilarchie di Giuda, tralle città capitali: piccolina se' tu riguardo alle città più popolate, piccolina se si considera l'ambito delle mura, le case, il numero de' cittadini, la riputazione, le ricchezze; ma non piccola sei tu, ove si consideri, che tu desti al regno di Israele un Davidde, e darai di più anche il Cristo.
E la generazione di lui è da principio, dai giorni dell'eternità. Michea previene l'Evangelista s. Giovanni, che scrisse: Nel principio era il Verbo. Il Cristo nascerà in Bethleem, ma guardati perciò dal credere, ch'ei non sia se non un puro uomo, quale apparirà nel suo nascere in Bethleem; perocchè io ti dico, che egli da principio, ab eterno, fino dai giorni dell'eternità egli fu generato con sustanziale al Padre, coeterno al Padre. L'eternità, e la divinità di Cristo è qui dimostrata evidentemente: Cristo ha due generazioni; secondo l'una egli nasce nella piccola Bethleem, secondo l'altra egli uscì dal seno del Padre fin da principio, fino dai giorni dell'eternità: egli è adunque figliuolo di Davidde secondo la carne, e perciò nasce in Bethleem, ed è figliuolo di Dio, e Dio come il Padre, perchè generato da lui ab eterno.

5,3:Per questo il Signore li lascerà fino a quel tempo, ec. Il Signore lascerà, che abitino nel loro paese gli Ebrei, fino a tanto che la augusta genitrice, la Vergine partorirà il suo figlio in Bethleem, e fino a tanto che gli avanzi degli Ebrei fratelli del Cristo secondo la carne si riuniscano in una medesima fede co' Patriarchi, e co' Profeti, figliuoli d'Israele; ovvero, cogli Apostoli del Cristo, che saranno i veri figliuoli d'Israele più secondo lo spirito, che secondo la carne. Vedi s. Girolamo, ed Eusebio Demonstr. VII. 2.

5,4:Ed egli starà, e pascerà il gregge ec. Il Dominatore di Israele starà con somma provvidenza, e vigilanza, e costanza al governo del suo gregge, lo governerà con fortezza divina, salvandolo da tutti i nemici, i quali nissuna delle pecorelle date a lui dal Padre suo potranno strappare dalle sue mani, Jo. X. 27., li governerà nel nome altissimo del Signore Dio suo, viene a dire, con quella possanza. e con quella gloria, che a lui si conviene, come ad Ambasciadore del Padre, anzi come a Figliuolo del medesimò Padre. Vedemmo la gloria di lui, gloria come di Unigenito del Padre. Joan. I. 14.
E (a lui) si rivolgeranno, ed egli adesso sarà glorificato ec. Cristo predicherà, istruirà, e governerà gli uomini e per se stesso, e per mezzo de' suoi Apostoli, e gli uomini a lui si rivolgeranno, come all'unico nome dato loro dal cielo, nel quale possono aver salute (Atti IV. 12.) e in questa mirabile, e pronta conversione degli uomini sarà glorificato il Cristo fino all'ultime estremità della terra. Adesso (dice il Profeta) in questo giorno di Cristo, che è dato a me di vedere, come fu dato ad Abramo, in questo giorno sarà glorificato il Cristo pel mondo tutto nella conversione di tutte le genti, tratte alla fe de dalla efficace grazia di lui, e dai segni, e prodigii, che saranno operati nel nome di lui da' predicatori del Vangelo.

5,5:E questi sarà (nostra) pace. Ho aggiunto la voce nostra con Paolo, Efes. II. 14., dove ripete queste parole, e grandiosamente dimostra, in qual modo nostra pace sia Cristo. Vedi ancora Rom. XV. 33. Colos. III. 15. ec. Isai. IX. 6. Quando l'Assiro sarà venuto nella nostra terra, ec. L'oscurità di questo luogo è dimostrata dalle molte, e varie interpretazioni. Gli Ebrei per testimonianza di s.Girolamo, dicevano, che tutto quello che è detto qui, e nel versetto seguente, sarà adempiuto letteralmente alla venuta di quel Messia, ch'essi aspettan tuttora, ed il quale si fingono secondo la lor maniera di pensare bassa, e carnale. Ma lasciando i loro sogni da parte, dico primieramente, che quel numero di sette pastori, e di otto principi, ovver uomini primari, è preso assai comunemente da' nostri interpreti per un numero indefinito, cioè di molti Pastori, e di molti principi. Vedi Eccles. XI. 2. dove una simile frase si incontra nello stesso senso. In secondo luogo siccome e quello che precede, e quello ancora che segue dopo il verso 6. da quegli stessi, che qui adottano altre opinioni, si considera, come detto de' tempi di Cristo, e del vangelo, mi sembra perciò, che più al vero si accosti chi con s. Girolamo crederà, che per gli Assiri sieno qui da intendersi i nemici della chiesa di Cristo, i Neroni, i Deci, i Diocleziani ec., i quali invaderanno con orribil furore la stessa chiesa, come già fecer gli Assiri alla terra santa, contro dei quali combatteranno a difesa della fede i sette, e gli otto pastori, e principi del popolo Cristiano, quali sono o i prelati della chiesa, o gli Angeli del Signore destinati alla custodia, e difesa di lei. S. Girolamo per sette Pastori intese i santi del vecchio testamento, per gli otto principi i santi del nuovo.

5,6:E' governeranno la terra di Assur colla spada, ec. Viene a dire gli Apostoli, e i lor successori armati della divina parola, quasi di spada, e di lancia, governeranno, debelleranno, e soggetteranno all'impero di Cristo il paese degli Assiri, e il paese di Nemrod, cioè la Caldea, e tutti i regni della terra avversi al Vangelo. Così sarà liberata la chiesa da tutti i nemici, dopo che questi con inaudito furore la avranno combattuta, e devastata.

5,7:E gli avanzi di Giacobbe saranno ec. Questi avanzi, ovver reliquie di Giacobbe sono gli Apostoli, e gli altri Ebrei, che credettero in Cristo nella generale ribellione di quel popolo contro del suo Messia. Questi Ebrei, che furon pochi in comparazione della massa, che si perdè, ma furon tanti di numero, che di essi si formarono illustri chiese, e dettero molti, e molti insigni predicatori, e pastori alla chiesa; questi Ebrei spargendosi per ogni parte della terra, particolarmente dopo l'eccidio di Gerusalemme, saranno come una dolce piova, o come rugiada gratissima alla terra, perchè colla loro dottrina, e colla santità de' loro costumi, renderanno feconda di ogni virtù, e di buone opere la stessa terra (cioè gli uomini terreni e carnali) terra, che non aspetta la sua fecondità dalla mano dell'uomo, opera de' figliuoli degli uomini, ma dalla efficacia della grazia divina.

5,8:E gli avanzi di Giacobbe saranno ....come lione tralle bestie selvagge, ec. Paragonò qui innanzi la predicazione degli Apostoli alla rugiada, e alla minuta pioggia per dimostrarne la soavità; paragona adesso gli stessi predicatori a' forti, e generosi lioni, a' quali non solo il minuto bestiame, ma nissuna altra belva, per feroce, che ella sia, può resistere. Così la sapienza divina arriva da una estremità all'altra, con possanza, e con soavità le cose tutte dispone. Sap. VIII. I.

5,9:La tua mano sarà esaltata sopra i tuoi avversari: ec. La tua mano, o dominatore di Israele (vers. 2. 4.) domerà gli infedeli, e i Gentili, ne' quali vincerà l'empietà, e i vizi, che l'accompagnano. Può ancora la parola del Profeta intendersi, come imdiritta ad Israele, e agli avanzi di Israele, cioè agli Apostoli, ed ai fedeli del Giudaismo, i quali spargendosi per tutta la terra, ne operarono la conversione.

5,10-13:Io torrò di mezzo a te i tuoi cavalli, ec. Egli è evidente che con subito passaggio il Profeta si rivolge alla Gentilità, di cui dovea formarsi, ed esser composta in grandissima parte la Chiesa di Cristo, ciò (dico) è evidente per quello, che dicesi de' simulacri, i quali non furon mai più adorati in Israele dopo la cattività. Dice adunque il Signore: popolo delle genti, io ti torrò i cavalli, e i cocchi, e le armi e le fortezze, delle quali cose tu fa cevi uso per far guerra a Cristo, e al suo vangelo. E torrò a te i tuoi malefizi, e gli indozzamenti, e i simulacri e le statue, e i boschetti consacrati a' falsi dei, e le città più specialmente addette, e rinomate pel culto delle menzognere divinità: perocchè la vittoria del Vangelo di Cristo sarà piena, e perfetta, e non resterà traccia, o ve stigio della già dominante idolatria ne' popoli, che più la amarono, e la coltivarono, quand'essi avranno abbracciata la fede di Cristo. Sono celebri nella Storia profana molte città pel distinto onore, che ivi rendevasi a questo, od a quel dio de' Gentili; così Efeso per la sua Diana, Delfo pel suo Apollo.

5,14:Farò vendetta di tutte le genti, che non hanno ascoltato. Quelle genti poi, che nonvorranno credere, e ubbidire al Vangelo, saranno con sommo rigore punite da me e nel tempo presente, e nell'estremo giudizio. Vedi II.Tessal. I. 8.