Scrutatio

Sabato, 10 maggio 2025 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Giobbe 16


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DIODATINOVA VULGATA
1 E GIOBBE rispose e disse:1 Respondens autem Iob dixit:
2 Io ho più volte udite le stesse cose; Voi tutti siete consolatori molesti.2 “ Audivi frequenter talia!
onsolatores molesti omnes vos estis.
3 Finiranno mai le parole di vento? Ovvero, di che ti fai forte, che tu replichi ancora?3 Numquid habebunt finem verba ventosa,
aut quid te exacerbat, ut respondeas?
4 Se l’anima vostra fosse nello stato dell’anima mia, Anch’io potrei parlar come voi, Mettere insieme parole contro a voi, E scuotervi il capo contra.4 Poteram et ego similia vestri loqui,
si esset anima vestra pro anima mea!
Concinnarem super vos sermones
et moverem caput meum super vos.
5 Ma anzi io vi conforterei con la mia bocca, E la consolazione delle mie labbra rallenterebbe il vostro dolore5 Roborarem vos ore meo
et motum labiorum meorum non cohiberem.
6 Se io parlo, il mio dolore non però si rallenta; E se io resto di parlare, quanto se ne partirà egli da me?6 Si locutus fuero, non quiescet dolor meus
et, si tacuero, non recedet a me;
7 Certo, egli ora mi ha straccato; E tu mi hai, o Dio, diserta tutta la mia brigata.7 nunc autem defatigavit me dolor meus,
et tu vastasti omnem coetum meum.
8 E mi hai fatto diventar tutto grinzo, Il che è un testimonio del mio male; La mia magrezza si leva contro a me, e mi testifica contra in faccia.8 Rugae meae testimonium dicunt contra me;
et suscitatur falsiloquus adversus faciem meam contradicens mihi,
9 L’ira sua mi ha lacerato, ed egli procede contro a me da avversario; Egli digrigna i denti contro a me; Il mio nemico appunta i suoi occhi in me.9 Ira eius discerpsit me et adversata est mihi,
et infremuit contra me dentibus suis.
Hostis meus acuit oculos suos in me.
10 Hanno aperta la bocca contro a me, Mi hanno battuto in su le guance per vituperio, Si sono adunati insieme contro a me.10 Aperuerunt super me ora sua
et exprobrantes percusserunt maxillam meam,
simul conferti contra me.
11 Iddio mi ha messo in poter del perverso, E mi ha fatto cader nelle mani degli empi.11 Concludit me Deus apud iniquum
et manibus impiorum me tradit.
12 Io era in istato tranquillo, ed egli mi ha rotto; E presomi per lo collo, mi ha tritato, E mi ha rizzato per suo bersaglio.12 Ego, ille quondam tranquillus, repente contritus sum.
Tenuit cervicem meam, confregit me
et posuit me sibi quasi in signum.
13 I suoi arcieri mi hanno intorniato; Egli mi trafigge le reni, e non mi risparmia punto; Egli mi ha sparso in terra il mio fiele.13 Circumdedit me lanceis suis,
scidit lumbos meos, non pepercit
et effudit in terra iecur meum.
14 Egli mi rompe di rottura sopra rottura, Egli mi corre addosso come un possente uomo.14 Dirupit me rumpens et diruens,
irruit in me quasi gigas.
15 Io ho cucito un sacco sopra la mia pelle, Ed ho lordato il mio splendore nella polvere.15 Saccum consui super cutem meam
et dimisi in terram cornu meum.
16 La mia faccia è sucida di piangere, E l’ombra della morte è in su le mie palpebre;16 Facies mea rubuit a fletu,
et palpebrae meae caligaverunt;
17 Quantunque non vi sia violenza nelle mie mani, E la mia orazione sia pura.17 attamen absque iniquitate manus meae,
cum haberem mundas preces.
18 O terra, non nascondere il sangue sparso da me; E se così è, il mio grido non abbia luogo.18 Terra, ne operias sanguinem meum,
neque inveniat in te locum latendi clamor meus.
19 Eziandio ora, ecco, il mio testimonio è ne’ cieli; Il mio testimonio è ne’ luoghi sovrani.19 Ecce enim in caelo testis meus,
et conscius meus in excelsis.
20 O miei oratori, o amici miei, L’occhio mio si volge lagrimando a Dio.20 Interpretes mei sunt cogitationes meae:
ad Deum stillat oculus meus.
21 Oh! potesse pur l’uomo piatire con Dio, Come un uomo col suo compagno!21 Atque utinam sic iudicaretur vir cum Deo,
sicut iudicatur filius hominis cum collega suo.
22 Perciocchè i miei brevi anni se ne vanno forniti; Ed io me ne vo per un sentiero, onde non tornerò più22 Ecce enim breves anni transeunt,
et semitam, per quam non revertar, ambulo.