Lettera ai Galati 4
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BIBBIA CEI 2008 | BIBBIA MARTINI |
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1 Dico ancora: per tutto il tempo che l’erede è fanciullo, non è per nulla differente da uno schiavo, benché sia padrone di tutto, ma | 1 OR io dico: fino a tanto, che l'erede è fanciullo, ei non è differente in cosa alcuna da un servo, essendo padrone di tutto. |
2 dipende da tutori e amministratori fino al termine prestabilito dal padre. | 2 Ma è sotto i tutori, ed economi sino al tempo stabilito dal padre: |
3 Così anche noi, quando eravamo fanciulli, eravamo schiavi degli elementi del mondo. | 3 Cosi anche noi quand' eravamo fanciulli, eravamo servi dei rudimenti dati al mondo. |
4 Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, | 4 Ma venuta la pienezza del tempo, ha mandato Dio il Figliuol suo fatto di donna, fatto sotto la legge, |
5 per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli. | 5 Affinchè redimesse quegli, che eran sotto la legge, affinchè ricevessimo l'adozione in figliuoli. |
6 E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: «Abbà! Padre!». | 6 Or siccome voi siete figliuoli, ha mandato Dio lo Spirito del Figliuol suo ne' vostri cuori, il quale grida: Abba,Padre. |
7 Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio. | 7 Dunque non se' più servo, ma figliuolo. E se figliuolo, anche erede per Dio. |
8 Ma un tempo, per la vostra ignoranza di Dio, voi eravate sottomessi a divinità che in realtà non lo sono. | 8 Ma allora non conoscendo Dio, eravate servi di quegli, i quali realmente non sono Dii. |
9 Ora invece che avete conosciuto Dio, anzi da lui siete stati conosciuti, come potete rivolgervi di nuovo a quei deboli e miserabili elementi, ai quali di nuovo come un tempo volete servire? | 9 Ma adesso avendo conosciuto Dio, anzi essendo da Dio conosciuti, come vi rivolgete indietro ai deboli, e poveri rudimenti, ai quali volete da capo tornare a servire? |
10 Voi infatti osservate scrupolosamente giorni, mesi, stagioni e anni! | 10 Voi tenete conto de' giorni, de'mesi, de' tempi, degli anni. |
11 Temo per voi di essermi affaticato invano a vostro riguardo. | 11 Temo per voi, ch'io in non mi sia forse inutilmente affaticato tra voi. |
12 Siate come me – ve ne prego, fratelli –, poiché anch’io sono stato come voi. Non mi avete offeso in nulla. | 12 Siate come me, dappoiché io pur son come voi; ve ne scongiuro, o fratelli: voi non mi avete offeso in nulla. |
13 Sapete che durante una malattia del corpo vi annunciai il Vangelo la prima volta; | 13 E sapete, come tempo fa tralle afflizioni della carne vi annunziai il vangelo: e la tentazione vostra ne' patimenti della mia carne, |
14 quella che, nella mia carne, era per voi una prova, non l’avete disprezzata né respinta, ma mi avete accolto come un angelo di Dio, come Cristo Gesù. | 14 Non la dispregiaste, né l'aveste in obbrobrio: ma mi riceveste come un Angelo di Dio, come Cristo Gesù. |
15 Dove sono dunque le vostre manifestazioni di gioia? Vi do testimonianza che, se fosse stato possibile, vi sareste cavati anche gli occhi per darli a me. | 15 Dov' è dunque quella vostra felicità? Imperocché vi fo fede, che se fosse stato possibile, vi sareste cavati i vostri occhi per darli a me. |
16 Sono dunque diventato vostro nemico dicendovi la verità? | 16 Son io dunque diventato vostro nemico a dirvi la verità? |
17 Costoro sono premurosi verso di voi, ma non onestamente; vogliono invece tagliarvi fuori, perché vi interessiate di loro. | 17 Sono gelosi di voi non rettamente: ma voglion mettervi fuora, affinchè amiate loro. |
18 È bello invece essere circondati di premure nel bene sempre, e non solo quando io mi trovo presso di voi, | 18 Siate amanti del bene per buon fine sempre, e non solamente, quand'io son presente tra voi. |
19 figli miei, che io di nuovo partorisco nel dolore finché Cristo non sia formato in voi! | 19 Figliuolini miei, i quali io porto nuovamente nel mio seno sino a tanto, che sia formato in voi Cristo. |
20 Vorrei essere vicino a voi in questo momento e cambiare il tono della mia voce, perché sono perplesso a vostro riguardo. | 20 Ma vorrei essere ora presso di voi, e cambiar la mia voce: conciossiachè sono perplesso riguardo a voi. |
21 Ditemi, voi che volete essere sotto la Legge: non sentite che cosa dice la Legge? | 21 Ditemi voi, che volete essere sotto la legge, non avete letta la legge? |
22 Sta scritto infatti che Abramo ebbe due figli, uno dalla schiava e uno dalla donna libera. | 22 Imperocché sta scritto, che Abramo ebbe due figliuoli, uno della schiava, e uno della libera. |
23 Ma il figlio della schiava è nato secondo la carne; il figlio della donna libera, in virtù della promessa. | 23 Ma quello della schiava nacque secondo la carne: quello poi della libera in virtù della promessa: |
24 Ora, queste cose sono dette per allegoria: le due donne infatti rappresentano le due alleanze. Una, quella del monte Sinai, che genera nella schiavitù, è rappresentata da Agar | 24 Le quali cose sono state dette per allegorìa. Imperocché questi sono i due testamenti, uno del monte Sinai che genera schiavi: questo è Agar: |
25 – il Sinai è un monte dell’Arabia –; essa corrisponde alla Gerusalemme attuale, che di fatto è schiava insieme ai suoi figli. | 25 Imperocché il Sina è un monte dell'Arabia, che corrisponde alla Gerusalemme, che è adesso, la quale è serva insieme co' suoi figliuoli. |
26 Invece la Gerusalemme di lassù è libera ed è la madre di tutti noi. | 26 Ma quella, che è lassuso Gerusalemme, ella è libera; e dessa è la madre nostra. |
27 Sta scritto infatti: Rallégrati, sterile, tu che non partorisci, grida di gioia, tu che non conosci i dolori del parto, perché molti sono i figli dell’abbandonata, più di quelli della donna che ha marito. | 27 Imperocché sta scritto: rallegrati, o sterile, che non partorisci: prorompi in laudi, e grida tu, che non se' feconda: imperocché molti più sono i figliuoli della abbandonata, che di colei, che ha marito. |
28 E voi, fratelli, siete figli della promessa, alla maniera di Isacco. | 28 Noi perciò, o fratelli, siamo come Isacco figliuoli della promessa. |
29 Ma come allora colui che era nato secondo la carne perseguitava quello nato secondo lo spirito, così accade anche ora. | 29 Ma siccome allora quegli, che era nato secondo la carne, perseguitava colui, che era secondo lo spirito: così anche di presente. |
30 Però, che cosa dice la Scrittura? Manda via la schiava e suo figlio, perché il figlio della schiava non avrà eredità col figlio della donna libera. | 30 Ma che dice la scrittura? Metti fuori la schiava, e il figliuolo di lei: imperocché non sarà erede il fìgliuol della schiava col figliuolo della libera. |
31 Così, fratelli, noi non siamo figli di una schiava, ma della donna libera. | 31 Per la qual cosa, o fratelli, noi non siamo figliuoli della schiava, ma della libera, e di quella libertà, a cui Cristo ci ha affrancati. |