SCRUTATIO

Lunedi, 25 agosto 2025 - San Giuseppe Calasanzio ( Letture di oggi)

Sabiduría 14


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BIBLIABIBBIA VOLGARE
1 Otro, preparándose a embarcar para cruzar el mar bravío, invoca a un leño más frágil que la nave que le lleva.
1 Ancora un altro, pensando di navicare, e' comincia di fare il suo viaggio per le fiere onde del mare; portando [lo] il legno, invoca più fragile legno, (meno forte che la sua nave).
2 Que a la nave, al fin, la inventó el afán de lucro, y la sabiduría fue el artífice que la construyó;
2 (Adorare uno idolo per che li dia guadagno;) quella cosa la cupidigia del guadagno pensoe, e artefice fabbricò con la sua sapienza.
3 y es tu Providencia, Padre, quien la guía, pues también en el mar abriste un camino, una ruta segura a través de las olas,
3 Ma, o Padre, governa colla tua prudenza; però che tu dèsti nel mare (rosso) la via, e tra l'onde dèsti sentiero fermissimo,
4 mostrando así que de todo peligro puedes salvar para que hasta el inexperto pueda embarcarse.
4 dimostrando che tu solo di tutti se' potente a salvare, eziandio sanza nave, chi anderae al mare.
5 No quieres que queden inactivas las obras de tu Sabiduría; por eso, a un minúsculo leño fían los hombres su vida, cruzan el oleaje en una barquichuela y arriban salvos a puerto.
5 Acciò che non sia l'opera vòta di tua sapienza, per questo anco li uomini l'anime loro credono a uno picciolo legno; passando il mare per nave, sono liberati.
6 También al principio, mientras los soberbios gigantes perecían, se refugió en una barquichuela la esperanza del mundo, y, guiada por tu mano, dejó al mundo semilla de una nueva generación.
6 Ma dal principio, conciofosse cosa che li superbi giganti perissono, la speranza del mondo rifuggendo alle navi, rimandoe al secolo la sementa della nativitade, la quale colla tua mano era governata.
7 Pues bendito es el leño por el que viene la justicia,
7 Benedetto è adunque quello legno, per lo quale si fa giustizia.
8 pero el ídolo fabricado, maldito él y el que lo hizo; uno por hacerle, el otro porque, corruptible, es llamado dios,
8 Ma l'idolo lo quale si fa con mano, sì è maladetto, egli e colui che il fece; però che colui lo lavoroe; e quello, essendo fragile, è appellato Iddio.
9 y Dios igualmente aborrece al impío y su impiedad;
9 Somigliantemente sono in odio a Dio il malvagio e la sua riezza.
10 ambos, obra y artífice, serán igualmente castigados.
10 E quello che è fatto, e colui che il fece, patiranno tormenti.
11 Por eso también habrá una visita para los ídolos de las naciones, porque son una abominación entre las criaturas de Dios, un escándalo para las almas de los hombres, un lazo para los pies de los insensatos.
11 Per questo non fieno risguardati (e risparmiati) li idoli delle genti (pagane); però che esse creature sono fatte in odio di Dio, e per tentare l'anime degli uomini e porre lo lacciuolo alli piedi delli sciocchi.
12 La invención de los ídolos fue el principio de la fornicación; su descubrimiento, la corrupción de la vida.
12 Il fabbricamento delli idoli è cominciamento di fornicazione; il trovare quelli idoli è corrompimento della vita.
13 No los hubo al principio ni siempre existirán;
13 Questi idoli non erano dal cominciamento, e non saranno sempre.
14 por la vanidad de los hombres entraron en el mundo y, por eso, está decidido su rápido fin.
14 Ma l' ozio delli uomini sì li trovoe nel mondo; e però a corrotto fine tosto periranno.
15 Un padre atribulado por un luto prematuro encarga una imagen del hijo malogrado; al hombre muerto de ayer, hoy como un dios le venera y transmite a los suyos misterios y ritos.
15 Uno padre, dolendosi con acerbo pianto, si fece la imagine del suo figliuolo ch' era morto; e colui il quale allora sì come uomo era morto, sì come iddio lo cominciò ad adorare, e ordinò tra li servi suoi cose segrete di colui e sacrificii.
16 Luego, la impía costumbre, afianzada con el tiempo, se acata como ley.
16 Poi passando tempo, afforzandosi crescette la iniqua usanza (d' adorare questo idolo); questo errore fu osservato sì come legge, e li idoli furono adorati per comandamento delli tiranni.
17 También por decretos de los soberanos recibían culto las estatuas. Unos hombres que, por vivir apartados, no les podían honrar en persona, representaron su lejana figura encargando una imagen, reflejo del rey venerado; así lisonjearían con su celo al ausente como si presente se hallara.
17 Costoro adoravano quelli uomini li quali, non essendo in loro presenza, non li poteano onorare, però che erano da lungi; furo le statue loro portate, ed evidentemente feciono le imagini del re il quale loro voleano onorare, acciò che colui il quale era assente coltivassero sì come fosse presente.
18 A extender este culto contribuyó la ambición del artista y arrastró incluso a quienes nada del rey sabían;
18 (Alcuno colla sua sollecitudine) portò innanzi il coltivamento di costui, a costoro che non sapevano, la grandissima diligenza dello artefice.
19 pues deseoso, sin duda, de complacer al soberano, alteró con su arte la semejanza para que saliese más bella,
19 Colui volendo più piacere a colui si esaltoe (nobilmente), lavoroe con l'arte sua per figurar la similitudine della imagine meglio.
20 y la muchedumbre seducida por el encanto de la obra, al que poco antes como hombre honraba, le consideró ya objeto de adoración.
20 La moltitudine degli uomini, sedotta per la bellezza delle opere, stimarono allora essere Iddio colui il quale poco inanzi a quello tempo, uomo essendo, era stato onorato.
21 De aquí provino la asechanza que se le tendió a la vida: que, víctimas de la desgracia o del poder de los soberanos, dieron los hombres a piedras y leños el Nombre incomunicable.
21 E così, per questo inganno della vita umana, li popoli per desiderio, o vero obbedendo alli re, impuosono alle pietre e alli legni il nome di Dio, non comunichevole all' uomo.
22 Luego, no bastó con errar en el conocimiento de Dios; viviendo además la guerra que esta ignorancia les mueve, ellos a tan graves males les dan el nombre de paz.
22 E ancora non bastava loro d'avere erráto circa la scienza di Dio; ma ancora vivendo in battaglia di sciocchezza nòminano pace tanti e sì grandi mali.
23 Con sus ritos infanticidas, sus misterios secretos, sus delirantes orgías de costumbres extravagantes,
23 O vero ch' egli sacrificarono li loro figliuoli, ovvero facendo oscuri sacrificii, ovvero pazzamente facendo piene vigilie,
24 ni sus vidas ni sus matrimonios conservan ya puros. Uno elimina a otro a traición o le aflige dándole bastardos;
24 e' non guardano già la vita e le pure nozze; ma l'uno uccide l' altro per invidia, o adulterando contristano.
25 por doquiera, en confusión, sangre y muerte, robo y fraude, corrupción, deslealtad, agitación, perjurio,
25 E tutte le cose sono mescolate, sangue, omicidio, furto, finzione, corruzione, infedelitate, turbazione, spergiuro, rumore,
26 trastorno del bien, olvido de la gratitud, inmundicia en las almas, inversión en los sexos, matrimonios libres, adulterios, libertinaje.
26 non ricordarsi di Dio, maculamento delle anime, della nativitade mutamento, delle nozze incostanza, disordinamento d' adulterio e impudicizia.
27 Que es culto de los ídolos sin nombre principio, causa y término de todos los males.
27 Ogni adoramento delli maladetti idoli è cagione, e sì è principio e sì è compimento de' mali.
28 Porque o se divierten alocadamente, o manifiestan oráculos falsos, o viven una vida de injusticia, o con toda facilidad perjuran:
28 E insino ch' elli s'allegrano, disòrdinano; o vero indovinano cose false, o vivono ingiustamente, o spergiuransi molto tosto.
29 como los ídolos en que confían no tienen vida, no esperan que del perjurio se les siga algún mal.
29 Quando elli si fidano nelli idoli, i quali sono sanza anima, vivendo male non temono che a loro sia nociuto.
30 Una justa sanción les alcanzará, sin embargo, por doble motivo: por formarse de Dios una idea falsa al darse a los ídolos y por jurar injustamente contra la verdad con desprecio de toda santidad.
30 L'una cosa e l'altra avverrae a loro degnamente, però che elli male sentirono di Dio intendendo alli idoli, e ingiustamente giurarono, nello idolo dispregiando la giustizia.
31 Que no es el poder de aquellos en cuyo nombre juran; es la sanción que merece todo el que peca, la que persigue siempre la transgresión de los inicuos.
31 E il giuramento non è virtude, ma le pene di coloro che sono peccanti vanno sempre in prevaricazione de' giusti.