Scrutatio

Domenica, 26 maggio 2024 - San Filippo Neri ( Letture di oggi)

Giudici 4


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Addideruntque filii Israel facere malum in conspectu Domini post mortem Aod,1 E incominciarono da capo i figliuoli d' Israel di fare male nel cospetto di Dio Signore, dopo la morte di Aod.
2 et tradidit illos Dominus in manu Iabin regis Chanaan, qui regnavit in Asor. Habuitque ducem exercitus sui nomine Sisaram: ipse autem habitabat in Haroseth gentium.2 E dièdegli Iddio nelle mani di Iabin re di Canaan, il quale regnò in Asor; ed ebbe per duca (e mariscalco) dell' oste suo uno il quale avea nome Sisara; ma egli sì abitava (e istava) in Aroset, (la quale si chiamava) cittade di genti.
3 Clamaveruntque filii Israel ad Dominum; nongentos enim habebat falcatos currus et per viginti annos vehementer oppresserat eos.
3 E (gridarono e) chiamarono a Dio Signore i figliuoli d' Israel; imperciò che questo re Iabin avea novecento carri, tutti foderati (nelle ruote e nel mezzo) di coltelli agutissimi e taglienti; e bene per ispazio di XX anni avea soggiogati i figliuoli d' Israel.
4 Erat autem Debora prophetis, uxor Lapidoth, quae iudicabat Israel in illo tempore.4 Ed era una donna, la quale si chiamava Debora, moglie di Lapidot; e sì era profetessa; e sì avea giudicato (e signoreggiato) il popolo d' Israel in quel tempo.
5 Et sedebat sub palma Deborae inter Rama et Bethel in monte Ephraim; ascendebantque ad eam filii Israel in iudicium.5 E sedea (e stava) sotto una palma, la quale sì era chiamata secondo il suo nome, in mezzo di Rama e Betel nel monte di Efraim: e salivano suso a lei i figliuoli d' Israel per ogni loro giudizio (e ragione e piato).
6 Quae misit et vocavit Barac filium Abinoem de Cedes Nephthali dixitque ad eum: “ Praecepit tibi Dominus, Deus Israel: Vade et duc exercitum in montem Thabor tollesque tecum decem milia pugnatorum de filiis Nephthali et de filiis Zabulon.6 La quale sì mandò e chiamò Barac figliuolo di Abinoem, nella contrada di Neftali, e sì gli disse: Iddio Signore d' Israel t' ha fatto il comandamento: va, e sì mena l'oste (e conducilo) nel monte di Tabor; e torrai teco dieci milia uomini combattitori, cioè di quelli de' figliuoli di Neftali e de' figliuoli di Zabulon.
7 Ego autem ducam ad te in loco torrentis Cison Sisaram principem exercitus Iabin et currus eius atque omnem multitudinem et tradam eum in manu tua ”.7 E io ti menerò (incontanente) nel luogo del torrente (dell' acqua) di Cison, Sisara principe dell' oste del re Iabin, e tutti i suoi carri armati, e tutta la sua moltitudine (dell' oste); e sì gli metterò (e darogli) nelle mani tue.
8 Dixitque ad eam Barac: “ Si venis mecum, vadam; si nolueris venire mecum, non pergam ”.8 E dissele Barac: se tu vieni meco, io sì ci anderò; se tu non verrai, non v' anderò.
9 Quae dixit ad eum: “ Ibo quidem tecum; sed in hac via non erit tibi gloria, quia in manu mulieris tradet Dominus Sisaram ”.
Surrexit itaque Debora et perrexit cum Barac in Cedes.
9 La quale sì gli disse: ecco ch' io verrò teco, ma in questa volta non ti sarà reputato a vittoria; imperciò che Sisara (principe dell' oste di Iabin) sì sarà dato (e messo) in mano di femina. E levossi suso Debora, e andò insieme con Barac nella città di Cedes.
10 Qui, accitis Zabulon et Nephthali in Cedes, ascendit cum decem milibus pugnatorum habens Deboram in comitatu suo.10 Il quale, chiamato Zabulon e Neftali, vennero suso con lui dieci milia uomini (di buoni) combattitori, avendo Debora per sua compagnia.
11 Haber autem Cinaeus recesserat a ceteris Cinaeis fratribus suis filiis Hobab cognati Moysi et tetendit tabernaculum usque ad quercum in Saananim iuxta Cedes.
11 Ma Aber Cineo sì s' era partito da tutti i Cinei, i quali erano suoi fratelli, figliuoli di Obab cognato di Moisè; e avea tesi i suoi tabernacoli (e trabacche) insino alla valle la quale si chiama Sennim, ed era a lato di Cedes.
12 Nuntiatumque est Sisarae quod ascendisset Barac filius Abinoem in montem Thabor,12 E fue annunziato (e riportato) a Sisara, come Barac figliuolo di Abinoem sì era salito nel monte di Tabor.
13 et congregavit omnes nongentos falcatos currus omnemque exercitum, qui cum eo erat, de Haroseth gentium ad torrentem Cison.
13 E congregò novecento carri, tutti armati (dal lato dentro nel mezzo delle ruote) di coltelli taglienti e appuntati (ai quali persona nè cavallo si potea accostare) e poi tutto quanto l'altro oste della cittade di Aroset, (la quale si chiama) città di genti, insino al torrente (dell' acqua) di Cison.
14 Dixitque Debora ad Barac: “ Surge: haec est enim dies, in qua tradidit Dominus Sisaram in manus tuas. En ipse ductor est tuus ”. Descendit itaque Barac de monte Thabor, et decem milia pugnatorum cum eo.14 E disse Debora a Barac : lièvati suso, imperciò che questo si è il dì nel quale Iddio Signore si ha dato (e messo) nelle vostre mani Sisara; ecco che Iddio sì è tua guida. E scese Barac del monte di Tabor, e con lui insieme dieci milia combattitori.
15 Perterruitque Dominus Sisaram et omnes currus eius universamque multitudinem in ore gladii ad conspectum Barac, in tantum ut Sisara de curru desiliens pedibus fugeret,15 E mise Iddio Signore uno grande isbigottimento (e paura) a Sisara e a tutti i suoi carri armati e a tutto il suo oste, (e tutta quella moltitudine fu isconfitta, e messa) alle punta delle coltella, dinanzi alla faccia di Barac; intanto che Sisara, cadendo a terra del suo carro armato, si messe a fuggire a piedi.
16 et Barac persequeretur fugientes currus et exercitum usque ad Haroseth gentium, et omnis hostium multitudo usque ad internecionem caderet.
16 E poi Barac sì perseguitò e cacciò i nemici, e coloro che fuggivano e tutta l' oste, insino ad Aroset, città di genti; e tutta la moltitudine dell' oste (quanti ne giunse) mise alle punte delle coltella.
17 Sisara autem fugiens pervenit ad tentorium Iahel uxoris Haber Cinaei; erat enim pax inter Iabin regem Asor et domum Haber Cinaei.17 Ma Sisara, fuggendo, sì venne al paviglione (e al tabernacolo) di Iael, moglie di Aber Cineo. E sì era pace tra Iabin re d' Asor, e la casa di Aber Cineo.
18 Egressa igitur Iahel in occursum Sisarae dixit ad eum: “ Intra ad me, domine mi; intra, ne timeas ”. Qui ingressus tabernaculum eius et opertus ab ea panno,18 E uscìo Iael incontro a Sisara (quando fuggiva) e sì gli disse: vieni a casa mia ed entra dentro, signore mio, e non avere paura. Il quale essendo entrato dentro nel tabernacolo suo, ed ella lo avesse coperto con uno mantello,
19 dixit ad eam: “ Da mihi, obsecro, paululum aquae, quia sitio ”. Quae aperuit utrem lactis et dedit ei bibere et operuit illum.19 sì le disse Sisara: dàmmi, priegoti, uno poco d'acqua, perciò che io hoe una grande sete. La quale sì aperse uno otre, il quale sì era pieno di latte, e sì gli diede bere, e poi sì il coprì.
20 Dixitque Sisara ad eam: “ Sta ante ostium tabernaculi et, cum venerit aliquis interrogans te et dicens: “Numquid hic est aliquis?”, respondebis: “Nullus est” ”.20 E dissele Sisara: istà dinanzi all' uscio del tabernacolo, e se alcuna persona ci venisse, e addomandasseti e dicesse: dimmi se qui dentro è persona, sì gli rispondi (e dirai): non ci è alcuna persona.
21 Tulit porro Iahel uxor Haber clavum tabernaculi assumens pariter malleum; et ingressa abscondite et cum silentio, posuit supra tempus capitis eius clavum, percussumque malleo defixit in cerebrum usque ad terram; qui soporem morti socians defecit et mortuus est.21 E tolse Iael, moglie di Aber, il chiavistello (dell' uscio) del tabernacolo, pigliando insieme uno buono martello; ed entrata dentro (nel tabernacolo), sì si nascose; e pianamente che non la sentio Sisara, sì puose sopra la tempia di Sisara questo chiavistello; e percuotendovi suso del martello, sì glielo conficcò insino nel cervello, e passò dall'altro lato (e conficcollo) in terra; il quale accompagnando la dolcezza del [sonno colla] morte, sì morì.
22 Et ecce Barac sequens Sisaram veniebat; egressaque Iahel in occursum eius dixit ei: “ Veni, et ostendam tibi virum, quem quaeris ”. Qui cum intrasset ad eam, vidit Sisaram iacentem mortuum et clavum infixum in tempore eius.
22 E venia Barac perseguitando Sisara; e andogli incontro Iael, e sì gli disse: vieni, e mostrerotti quello uomo il quale tu vai cercando. Il quale essendo entrato dentro colà, sì vide Sisara che istava in terra morto, e il chiavistello confitto nella sua tempia.
23 Humiliavit ergo Deus in die illo Iabin regem Chanaan coram filiis Israel,23 E umiliò, in quel dì, Dio Signore Iabin [re] di Canaan dinanzi ai figliuoli d' Israel.
24 qui crescebant cotidie et forti manu opprimebant Iabin regem Chanaan, donec delerent eum.
24 I quali continuamente crescevano (e moltiplicavano); e in mano forte sì soggiogavano Iabin, re di Canaan, insino a tanto che (l' uccidessero, e) di terra lo spiantassero.