Scrutatio

Giovedi, 6 giugno 2024 - San Norberto ( Letture di oggi)

Giosuè 9


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Quibus auditis, cuncti reges, qui trans Iordanem versabantur in montanis et in Sephela, in omni litore maris Magni, hi quoque, qui habitabant usque ad Libanum, Hetthaeus et Amorraeus, Chananaeus, Pherezaeus et Hevaeus et Iebusaeus1 E avendo udite tutte quante queste cose di sopra scritte, tutti quanti i re di qua dal (fiume) Giordano, i quali istavano in su i monti e ne' piani e nelle maremme, e alla riva del mare maggiore, e ancora coloro i quali abitavano al lato al Libano, cioè l' Eteo e l' Amorreo e il Cananeo e il Ferezeo e l' Eveo e il Iebuseo,
2 congregati sunt pariter, ut pugnarent contra Iosue et Israel uno animo eademque sententia.
2 tutti insieme in uno si raunarono, acciò che combatteseno con Iosuè e con Israel, e con uno animo in una medesima sentenza.
3 At hi, qui habitabant in Gabaon, audientes cuncta, quae fecerat Iosue Iericho et Hai,3 Ma coloro i quali abitavano in Gabaon, udendo tutte quelle cose che avea fatte Iosuè a Gerico e ad Ai,
4 et callide cogitantes tulerunt sibi cibaria, saccos veteres asinis imponentes et utres vinarios vetustos, scissos atque consutos,4 pensando maliziosamente, si tolsero cibi con loro, e miserli in sacchi vecchi, e puosergli in su gli asini, e otri da vino discuciti e rotti,
5 calceamentaque perantiqua, quae ad indicium vetustatis pittaciis consuta erant, induti veteribus vestimentis; panes quoque, quos portabant ob viaticum, duri erant et in frusta comminuti.5 e calzamenti antichissimi in piedi, i quali mostrassero, e fosse segno che fossono consumati e invecchiati per lo lungo viaggio; e i pani che portavano parevano duri (per lo lungo viaggio) ed erano tutti rotti per pezzi.
6 Perrexeruntque ad Iosue, qui tunc morabatur in castris Galgalae, et dixerunt ei atque omni simul Israeli: “ De terra longinqua venimus pactum vobiscum facere cupientes ”. Responderuntque viri Israel ad Hevaeos atque dixerunt:6 E andarono a Iosuè, il quale istava allora (nell' oste e) nel campo in Galgala, e si andarono a lui e a tutti i figliuoli d' Israel con queste cose, e sì gli dissero di terra molto lungi vegnamo, desiderando di fare pace. E respuosono loro i figliuoli d' Israel:
7 “ Ne forte in medio nostri habitetis, et non possimus foedus inire vobiscum ”.7 Guardate che voi forse non istiate nella terra che ci è data in sorte, e che non possiate abitare nè fare patto (nè ligamento) con esso noi.
8 At illi ad Iosue: “ Servi, inquiunt, tui sumus ”. Quibus Iosue ait: “ Quinam estis et unde venistis? ”.8 E' dissono a Iosuè; noi ti diciamo che noi siamo tuoi servi. Ai quali disse Iosuè: chi siete voi? e d'onde venite?
9 Responderunt: “ De terra longinqua valde venerunt servi tui in nomine Domini Dei tui; audivimus enim famam potentiae eius, cuncta, quae fecit in Aegypto9 E rispuosono, e dissono: di terra molto di lungi sono venuti i tuoi servi, in nome di Dio tuo Signore; imperciò che noi udimmo la fama della grande potenza, e tutte le cose che fece in Egitto,
10 et duobus Amorraeorum regibus trans Iordanem, Sehon regi Hesebon et Og regi Basan, qui erat in Astharoth.10 e a' due re degli Amorrei, di là dal (fiume) Giordano, a Seon re di Esebon e ad Og re di Basan, i quali erano in Astarot.
11 Dixeruntque nobis seniores et omnes habitatores terrae nostrae: “Tollite in manibus cibaria in viam et occurrite eis ac dicite: Servi vestri sumus; foedus inite nobiscum”.11 E dissonci li nostri antichi e tutti gli abitatori della terra nostra: togliete nelle vostre mani cibi, per cagione della grande e lunga rotta (la quale avete a fare), e andate incontro a loro, e si dite: noi siamo vostri servi, fate patto con esso noi.
12 En panes: quando egressi sumus de domibus nostris, ut veniremus ad vos, calidos sumpsimus; nunc sicci facti sunt et vetustate nimia comminuti.12 Ecco; i pani, quando uscimmo fuori delle case nostre per venire a voi, caldi gli togliemmo; e ora sono fatti secchi, e per la troppo vecchiezza sono rotti (e spezzati).
13 Utres vini novos implevimus, nunc rupti sunt et soluti; vestes et calceamenta, quibus induimur et quae habemus in pedibus, ob longitudinem largioris viae trita sunt et paene consumpta ”.
13 E gli otri nuovi, gli empiemmo di vino; ed ecco ora sono rotti e discuciti; i vestimenti e i calzamenti, i quali mettiamo e abbiamo in piede, per la lunghezza della lunga via sì sono rotti e (stracciati) quasi consumati.
14 Susceperunt igitur viri de cibariis eorum et os Domini non interrogaverunt.14 E pigliarono (i figliuoli d' Israel) delli cibi loro; e non richiesono nella bocca di Dio, che dicesse.
15 Fecitque Iosue cum eis pacem et, inito foedere, pollicitus est quod viverent; principes quoque coetus iuraverunt eis.
15 E fece Iosuè pace con loro; e fatto il patto, promise loro che non sarebbono morti; e ancora i principi, i quali erano sopra la moltitudine, sì 'l giurarono loro.
16 Post dies autem tres initi foederis, audierunt quod in vicino et inter eos habitarent.16 Ma passati i tre dì, poi che fu fatto (e confermato) il patto, sì udirono ch' egli abitavano loro presso, e sì erano loro vicini, e come doveano essere tra loro.
17 Moveruntque castra filii Israel et venerunt ad civitates eorum die tertio, quarum haec vocabula sunt: Gabaon et Cephira et Beroth et Cariathiarim;17 E mossono (l'oste e) il campo i figliuoli d'Israel, e vennero il terzo dì nelle città di costoro. E questi sono i vocaboli loro: Gabaon, Cafira e Berot e Cariatiarim.
18 et non percusserunt eos filii Israel, eo quod iurassent eis principes coetus in nomine Domini, Dei Israel. Murmuravit itaque omnis coetus contra principes,18 E non fecero male niuno, però che aveano loro giurato i principi della moltitudine nel nome di Dio Signore d' Israel. E mormorò tutto il popolo contro a' principi.
19 qui responderunt eis: “Iuravimus illis in nomine Domini, Dei Israel, et idcirco non possumus eos contingere.19 E sì dissono e rispuosono loro i principi: noi giurammo loro nel nome di Dio d' Israel, e imperciò noi non gli possiamo toccare.
20 Sed hoc faciemus eis: reserventur quidem, ut vivant, ne contra nos ira Domini concitetur, si peieraverimus;20 Ma questo faremo loro: conservinsi e vivano, acciò che l'ira di Dio non si conciti (e muovasi) contra noi, se noi ci spergiurassimo.
21 sed sic vivant, ut in usus universae multitudinis ligna caedant aquasque comportent ”.
Quibus haec loquentibus,
21 Ma vivano in questo modo, che loro taglino legna al bisogno di tutta quanta la moltitudine, portino l'acqua. A' quali dicendo queste parole,
22 vocavit Gabaonitas Iosue et dixit eis: “ Cur nos decipere fraude voluistis, ut diceretis: “Procul valde habitamus a vobis”, cum in medio nostri sitis?22 chiamò Iosuè i Gabaoniti, e disse loro: perchè ci voleste ingannare di questo inganno, che molto da lungi abitiamo di voi, conciosia cosa che voi siate nel mezzo di noi?
23 Itaque sub maledictione eritis, et non deficiet de stirpe vestra servus ligna caedens aquasque comportans in domum Dei mei”.23 Adunque però sarete sotto maledizione (e sotto servitudine), e non sarà niuno nella vostra città che rimanga di tagliare legna e di portare acqua nella casa di Dio nostro Signore.
24 Qui responderunt: “ Nuntiatum est nobis servis tuis, quod mandasset Dominus Deus tuus Moysi servo suo, ut traderet vobis omnem terram et disperderet cunctos habitatores eius; timuimus igitur valde pro animabus nostris, vestro terrore compulsi, et hoc consilium inivimus.24 I quali sì rispuosono, e dissono: e' fue annunziato e detto a' servi tuoi, che Iddio tuo Signore avesse promesso a Moisè servo suo, che vi (metterebbe nelle mani e) darebbe ogni terra, e sì ucciderebbe tutti gli abitatori suoi; e imperciò noi avevamo grandissima paura, e sì provedemmo all' anime nostre, (isbigottiti e) costretti della vostra paura; e però facemmo e ordinammo questo consiglio.
25 Nunc autem in manu tua sumus: quod tibi bonum et rectum videtur, fac nobis ”.25 Ma ecco che ora siamo nelle tue mani; quello che ti pare buono e diritto, sì ci fa.
26 Fecit ergo Iosue, ut dixerat, et liberavit eos de manu filiorum Israel, ut non occiderentur.26 E fece Iosuè come avea detto; e sì gli liberò delle mani de' figliuoli d' Israel, acciò che non fossono morti.
27 Decrevitque in illo die esse eos in ministerium cuncti populi et altaris Domini caedentes ligna et aquas comportantes usque in praesens tempus pro loco, quem Dominus elegisset.
27 E sì ordinò (e determinò) quel dì, che fossono in servigio di tutto il popolo e dell' altare di Dio, tagliando legna e portando l'acqua, insino al (dì e al) tempo presente, in quello luogo che Iddio Signore eleggesse.